Come mettere su muscoli senza sembrare un pupazzo di neve questo inverno?

Firеstar

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6 Marzo 2025
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Ehi, banda di irriducibili dell’inverno, qui il vostro amico che sembra bruci calorie anche solo pensando al cibo. Visto che il freddo sta arrivando e nessuno vuole trasformarsi in un omino Michelin sotto il piumone, vi racconto come sto cercando di mettere su un po’ di muscoli senza dover poi passare la primavera a nascondere rotolini.
Allora, la mia strategia è semplice ma richiede un po’ di disciplina, perché il metabolismo da fornace non perdona: mangio tanto, ma non schifezze. Colazione da re, sempre. Uova strapazzate con albumi (ok, un tuorlo non mi uccide), avena con un cucchiaio di burro di mandorle e una banana. Non sono uno da caffè, quindi mi sparo un frullato con latte di mandorla e un po’ di cannella per sentirmi vagamente natalizio. A pranzo, petto di pollo o tacchino, riso basmati e una montagna di verdure grigliate con olio d’oliva. Non lesino sulle porzioni, ma cerco di non affogare tutto in salse che sembrano cemento. Cena? Solitamente salmone o tonno, patate dolci e broccoli, che ormai sono i miei migliori amici. Spuntini? Yogurt greco con noci o un panino integrale con tacchino. La chiave è non morire di fame, altrimenti il mio corpo inizia a mangiarsi i muscoli come se fossero marshmallow.
Per gli allenamenti, sto sul classico: palestra 4 volte a settimana, pesi pesanti e poche ripetizioni. Squat, stacchi, panca, trazioni. Non sono un fanatico del cardio, ma un paio di sessioni da 20 minuti di cyclette non mi ammazzano e tengono il cuore contento. Il riposo è sacro, perché se non dormo almeno 7 ore, sembro uno zombie e il mio corpo non costruisce nulla.
Il trucco per non gonfiarsi come un pandoro a Natale? Tenere d’occhio i carboidrati semplici. Niente biscotti “perché è inverno” o cioccolata calda formato secchiello. E l’acqua, ragazzi, bevete come se foste cammelli. Io punto a 3 litri al giorno, altrimenti mi sento una prugna secca. Bilancia usata con moderazione, perché il peso non dice tutto: meglio uno specchio o un metro da sarto.
Qualcuno di voi ha qualche segreto per non cedere alla tentazione dei dolci natalizi? Perché, giuro, quelle scatole di torrone mi guardano male ogni volta che passo dal supermercato. Forza, datemi qualche dritta per restare sulla retta via!
 
Ehi, banda di irriducibili dell’inverno, qui il vostro amico che sembra bruci calorie anche solo pensando al cibo. Visto che il freddo sta arrivando e nessuno vuole trasformarsi in un omino Michelin sotto il piumone, vi racconto come sto cercando di mettere su un po’ di muscoli senza dover poi passare la primavera a nascondere rotolini.
Allora, la mia strategia è semplice ma richiede un po’ di disciplina, perché il metabolismo da fornace non perdona: mangio tanto, ma non schifezze. Colazione da re, sempre. Uova strapazzate con albumi (ok, un tuorlo non mi uccide), avena con un cucchiaio di burro di mandorle e una banana. Non sono uno da caffè, quindi mi sparo un frullato con latte di mandorla e un po’ di cannella per sentirmi vagamente natalizio. A pranzo, petto di pollo o tacchino, riso basmati e una montagna di verdure grigliate con olio d’oliva. Non lesino sulle porzioni, ma cerco di non affogare tutto in salse che sembrano cemento. Cena? Solitamente salmone o tonno, patate dolci e broccoli, che ormai sono i miei migliori amici. Spuntini? Yogurt greco con noci o un panino integrale con tacchino. La chiave è non morire di fame, altrimenti il mio corpo inizia a mangiarsi i muscoli come se fossero marshmallow.
Per gli allenamenti, sto sul classico: palestra 4 volte a settimana, pesi pesanti e poche ripetizioni. Squat, stacchi, panca, trazioni. Non sono un fanatico del cardio, ma un paio di sessioni da 20 minuti di cyclette non mi ammazzano e tengono il cuore contento. Il riposo è sacro, perché se non dormo almeno 7 ore, sembro uno zombie e il mio corpo non costruisce nulla.
Il trucco per non gonfiarsi come un pandoro a Natale? Tenere d’occhio i carboidrati semplici. Niente biscotti “perché è inverno” o cioccolata calda formato secchiello. E l’acqua, ragazzi, bevete come se foste cammelli. Io punto a 3 litri al giorno, altrimenti mi sento una prugna secca. Bilancia usata con moderazione, perché il peso non dice tutto: meglio uno specchio o un metro da sarto.
Qualcuno di voi ha qualche segreto per non cedere alla tentazione dei dolci natalizi? Perché, giuro, quelle scatole di torrone mi guardano male ogni volta che passo dal supermercato. Forza, datemi qualche dritta per restare sulla retta via!
Ehi, forza, resisti a quel torrone che ti fa l’occhiolino! Sono una mamma in maternità, sempre di corsa dietro al mio piccolo, ma sto cercando di rimettermi in forma senza sembrare un pupazzo di neve. Il tempo è poco, quindi punto su cose semplici: mangio vegano, tipo hummus con verdure crude o riso integrale con ceci e spinaci. Niente dolci natalizi, giuro, mi salvo con frutta o un quadratino di cioccolato fondente. Per muovermi, faccio esercizi a casa con il peso del bimbo o passeggiate veloci con il passeggino. Il tuo piano è tosto, complimenti! Io evito le tentazioni tenendo la cucina libera da schifezze. Tu come fai a non cedere?
 
Ehi, banda di irriducibili dell’inverno, qui il vostro amico che sembra bruci calorie anche solo pensando al cibo. Visto che il freddo sta arrivando e nessuno vuole trasformarsi in un omino Michelin sotto il piumone, vi racconto come sto cercando di mettere su un po’ di muscoli senza dover poi passare la primavera a nascondere rotolini.
Allora, la mia strategia è semplice ma richiede un po’ di disciplina, perché il metabolismo da fornace non perdona: mangio tanto, ma non schifezze. Colazione da re, sempre. Uova strapazzate con albumi (ok, un tuorlo non mi uccide), avena con un cucchiaio di burro di mandorle e una banana. Non sono uno da caffè, quindi mi sparo un frullato con latte di mandorla e un po’ di cannella per sentirmi vagamente natalizio. A pranzo, petto di pollo o tacchino, riso basmati e una montagna di verdure grigliate con olio d’oliva. Non lesino sulle porzioni, ma cerco di non affogare tutto in salse che sembrano cemento. Cena? Solitamente salmone o tonno, patate dolci e broccoli, che ormai sono i miei migliori amici. Spuntini? Yogurt greco con noci o un panino integrale con tacchino. La chiave è non morire di fame, altrimenti il mio corpo inizia a mangiarsi i muscoli come se fossero marshmallow.
Per gli allenamenti, sto sul classico: palestra 4 volte a settimana, pesi pesanti e poche ripetizioni. Squat, stacchi, panca, trazioni. Non sono un fanatico del cardio, ma un paio di sessioni da 20 minuti di cyclette non mi ammazzano e tengono il cuore contento. Il riposo è sacro, perché se non dormo almeno 7 ore, sembro uno zombie e il mio corpo non costruisce nulla.
Il trucco per non gonfiarsi come un pandoro a Natale? Tenere d’occhio i carboidrati semplici. Niente biscotti “perché è inverno” o cioccolata calda formato secchiello. E l’acqua, ragazzi, bevete come se foste cammelli. Io punto a 3 litri al giorno, altrimenti mi sento una prugna secca. Bilancia usata con moderazione, perché il peso non dice tutto: meglio uno specchio o un metro da sarto.
Qualcuno di voi ha qualche segreto per non cedere alla tentazione dei dolci natalizi? Perché, giuro, quelle scatole di torrone mi guardano male ogni volta che passo dal supermercato. Forza, datemi qualche dritta per restare sulla retta via!
Ehi, guerriero dei muscoli, la tua routine è una bomba! Io sono nel pieno del mio “100 giorni senza zucchero” e ti capisco sulla lotta coi dolci natalizi. Le prime settimane senza zucchero? Un incubo, sembrava di disintossicarmi dal caffè! Però ora sto una favola: più energia, pelle meglio e, sorpresa, il cibo “normale” ha sapori pazzeschi. Tipo, i broccoli ora mi sembrano quasi dolci! Per il torrone, il mio trucco è semplice: tengo in borsa mandorle o frutta secca. Quando la voglia colpisce, mastico quelle e passa. Prova, funziona! Tu come tieni a bada le scatole tentatrici?
 
Ehi Firestar, il tuo piano è un vero capolavoro, complimenti! Leggendo il tuo post mi sono quasi sentito motivato a mollare il divano e correre in palestra, ma poi mi sono ricordato che il mio cuore batte per i sentieri di montagna più che per i pesi. Però, visto che qui si parla di muscoli senza sembrare un pandoro sotto la neve, voglio raccontarti come sto cercando di tenere il passo con la forma fisica, pur con qualche dubbio che mi frulla in testa.

Io sono il tipo che, appena può, si infila gli scarponi e parte per un trekking di un paio di giorni, zaino in spalla, natura tutto intorno. Altro che cyclette, per me il cardio è salire un crinale con 10 chili sulla schiena, sudare come un matto e poi fermarmi a guardare un tramonto che ti fa dimenticare ogni fatica. I trekking lunghi sono la mia palestra: cammini per ore, a volte anche 6-8 al giorno, e il corpo lavora tutto, dalle gambe ai polmoni. Ho notato che queste uscite mi aiutano a bruciare un sacco di calorie, più di qualsiasi tapis roulant, e mi stanno dando una resistenza che non avevo nemmeno da ragazzo. Però, ecco il mio dubbio: ok, il peso scende e la stamina aumenta, ma sto davvero costruendo muscoli o sto solo diventando un maratoneta magrolino? A volte mi chiedo se queste camminate interminabili non stiano “mangiando” i muscoli che vorrei tenere.

Per l’alimentazione, cerco di fare come te, cioè mangiare tanto ma bene. Prima di un trekking, faccio scorta di carboidrati complessi: avena a colazione con frutta secca, oppure pane integrale con marmellata senza zuccheri. In cammino, mi porto dietro barrette di cereali fatte in casa (niente di che, avena, miele e mandorle) e un mix di noci e uvetta per tirare avanti. A cena, se sono in rifugio, punto su piatti sostanziosi: polenta con spezzatino, oppure pasta con legumi. Se sono in tenda, mi arrangio con cibi liofilizzati, ma cerco quelli con proteine decenti. Il problema è quando torno a casa: dopo giorni di fatica, mi viene una fame da lupo e rischio di buttarmi su qualsiasi cosa, tipo un panettone intero. Qui mi collego alla tua lotta coi dolci natalizi: quelle scatole di torrone sono il diavolo! Per ora, sto provando a sostituirle con frutta fresca, tipo cachi o mandarini, che mi danno quel gusto dolce senza farmi sentire in colpa. Ma, onestamente, non sempre ci riesco, soprattutto se sono in compagnia e tutti si strafogano di pandoro. Come fai tu a resistere quando sei a una cena con amici e il tavolo è un campo minato di dessert?

Un altro dubbio che mi gira è il lato sociale di questa cosa. Fare trekking mi fa stare da dio, ma spesso sono da solo o con un paio di amici fissati come me. Intanto, i miei colleghi o i parenti mi guardano come un alieno quando dico che passo il weekend a congelarmi in montagna invece di stare al caldo con una cioccolata in mano. A volte mi sento un po’ fuori posto, come se stessi inseguendo un obiettivo che gli altri non capiscono. Tu come gestisci questa cosa? Tipo, riesci a coinvolgere gli altri nella tua routine o semplicemente lasci perdere e vai per la tua strada? E poi, altra curiosità: dopo le tue sessioni in palestra, ti capita mai di sentirti “isolato” perché sei l’unico a contare le calorie mentre gli altri si abbuffano?

Insomma, Firestar, la tua disciplina è un’ispirazione, ma io sono ancora in bilico tra il godermi i miei trekking e il chiedermi se sto facendo abbastanza per non trasformarmi in un omino Michelin. Magari un giorno mi converto ai pesi, ma per ora i sentieri sono la mia religione. Aspetto i tuoi consigli, soprattutto su come sopravvivere al Natale senza cedere al lato oscuro dei dolci!
 
Ehi, banda di irriducibili dell’inverno, qui il vostro amico che sembra bruci calorie anche solo pensando al cibo. Visto che il freddo sta arrivando e nessuno vuole trasformarsi in un omino Michelin sotto il piumone, vi racconto come sto cercando di mettere su un po’ di muscoli senza dover poi passare la primavera a nascondere rotolini.
Allora, la mia strategia è semplice ma richiede un po’ di disciplina, perché il metabolismo da fornace non perdona: mangio tanto, ma non schifezze. Colazione da re, sempre. Uova strapazzate con albumi (ok, un tuorlo non mi uccide), avena con un cucchiaio di burro di mandorle e una banana. Non sono uno da caffè, quindi mi sparo un frullato con latte di mandorla e un po’ di cannella per sentirmi vagamente natalizio. A pranzo, petto di pollo o tacchino, riso basmati e una montagna di verdure grigliate con olio d’oliva. Non lesino sulle porzioni, ma cerco di non affogare tutto in salse che sembrano cemento. Cena? Solitamente salmone o tonno, patate dolci e broccoli, che ormai sono i miei migliori amici. Spuntini? Yogurt greco con noci o un panino integrale con tacchino. La chiave è non morire di fame, altrimenti il mio corpo inizia a mangiarsi i muscoli come se fossero marshmallow.
Per gli allenamenti, sto sul classico: palestra 4 volte a settimana, pesi pesanti e poche ripetizioni. Squat, stacchi, panca, trazioni. Non sono un fanatico del cardio, ma un paio di sessioni da 20 minuti di cyclette non mi ammazzano e tengono il cuore contento. Il riposo è sacro, perché se non dormo almeno 7 ore, sembro uno zombie e il mio corpo non costruisce nulla.
Il trucco per non gonfiarsi come un pandoro a Natale? Tenere d’occhio i carboidrati semplici. Niente biscotti “perché è inverno” o cioccolata calda formato secchiello. E l’acqua, ragazzi, bevete come se foste cammelli. Io punto a 3 litri al giorno, altrimenti mi sento una prugna secca. Bilancia usata con moderazione, perché il peso non dice tutto: meglio uno specchio o un metro da sarto.
Qualcuno di voi ha qualche segreto per non cedere alla tentazione dei dolci natalizi? Perché, giuro, quelle scatole di torrone mi guardano male ogni volta che passo dal supermercato. Forza, datemi qualche dritta per restare sulla retta via!
Ehi, muscoloso da fornace, il tuo piano è tosto, ma io che vivo di piante ho un trucco per non sembrare un pandoro pure senza uova e salmone. Mangio chili di lenticchie e ceci con verdure croccanti, tutto condito con limone e spezie, che tengono il gusto alto e le calorie basse. Per i dolci natalizi? Me ne frego del torrone e mi faccio un frullato di datteri e cacao amaro: dolce, ma non mi fa rotolare. Muoversi è la chiave: cammino svelto ogni giorno e faccio yoga per tenere i muscoli svegli senza sembrare uno yeti. Tu che dici, ce la fai a resistere al richiamo del panettone?
 
Ehi, muscoloso da fornace, il tuo piano è tosto, ma io che vivo di piante ho un trucco per non sembrare un pandoro pure senza uova e salmone. Mangio chili di lenticchie e ceci con verdure croccanti, tutto condito con limone e spezie, che tengono il gusto alto e le calorie basse. Per i dolci natalizi? Me ne frego del torrone e mi faccio un frullato di datteri e cacao amaro: dolce, ma non mi fa rotolare. Muoversi è la chiave: cammino svelto ogni giorno e faccio yoga per tenere i muscoli svegli senza sembrare uno yeti. Tu che dici, ce la fai a resistere al richiamo del panettone?
Ehi, Firеstar, il tuo piano è una macchina da guerra, ma qua c’è un povero studente che cerca di non trasformarsi in un babà al rum senza svuotare il portafoglio o passare la vita in palestra! Vivo in un buco di dormitorio, con un budget che piange e un frigo che sembra un puzzle, ma sto trovando il modo di mettere su muscoli senza sembrare un pupazzo di neve.

Parto dalla cucina, che è il mio campo di battaglia. Niente salmone o burro di mandorle per me, troppo da re. La mia arma segreta? Legumi a pioggia: lenticchie, fagioli neri, ceci, comprati secchi perché costano due spicci e durano una vita. Li cuocio in pentola a pressione (eredità di mia nonna) con aglio, rosmarino e un pizzico di curcuma per dare sapore senza bisogno di salse ipercaloriche. A colazione, avena economica mescolata con acqua e una mela a pezzi, magari con un cucchiaino di cannella per illudermi di mangiare un dolce. Pranzo e cena sono un mix di riso integrale (lo compro in sacchi da 5 kg per risparmiare), verdure surgelate grigliate e una fonte proteica low-cost: uova, tofu o, quando mi sento ricco, del petto di pollo in offerta. Spuntini? Una manciata di mandorle o una banana, che sono i miei salvavita quando lo stomaco brontola tra una lezione e l’altra. Il trucco è pianificare: la domenica preparo tutto per la settimana, così non finisco a ingozzarmi di patatine per disperazione.

Per i dolci natalizi, ti capisco, quel torrone è il diavolo tentatore. Il mio sistema? Tengo in frigo un barattolo di crema fai-da-te: yogurt magro, cacao amaro e qualche dattero frullato. Sembra un dessert da pasticceria, ma non mi fa deragliare. E se proprio il panettone mi chiama, mi dico: “Non oggi, magari a Capodanno”. Funziona, più o meno.

Sul fronte allenamento, niente palestra fighetta per me. Faccio corpo libero nel dormitorio: flessioni, squat, plank e qualche trazione usando la sbarra che ho montato sulla porta (10 euro ben spesi). Due volte a settimana, corro 20 minuti nel cortile del campus, anche se fa freddo, perché il cardio mi tiene sveglio e non mi fa accumulare grasso come un orso in letargo. Il riposo è un problema, con gli esami che incombono, ma cerco di dormire almeno 6 ore, altrimenti sono un bradipo.

Il vero segreto, però, è la testa. Ho smesso di credere alle diete miracolose o ai “mangia tutto e cresci muscolo”. È tutta questione di abitudini, costruite un giorno alla volta. Tengo un quaderno dove segno cosa mangio e come mi alleno, così vedo i progressi e non mollo. Per i carboidrati semplici, come te, li evito come la peste: niente biscotti o cioccolata calda formato vasca. Bevo tanta acqua, almeno 2 litri, perché il bar del campus non mi frega con le sue bibite zuccherate.

Tu come fai a non cedere quando sei in giro e ti offrono fette di pandoro a tradimento? E dimmi, hai qualche ricetta proteica che non costi come un mutuo? Condividiamo la lotta, dai!