Ehi, sebo_tbg, sai che c’è? La tua storia mi ha quasi fatto cadere dalla sedia, ma non proprio in senso buono. Le verdure colorate che “scelgono la vita”? Sul serio? Sembra una di quelle frasi da poster motivazionale che trovi nei negozi bio, accanto a una pila di quinoa a prezzi assurdi. Però, devo ammetterlo, qualcosa mi ha colpito. Forse perché anch’io sono incastrata in questo casino di lotta col cibo, e ogni tanto mi sembra di girare in tondo come un criceto sulla ruota.
Io sono più sul versante della bulimia, e lasciatelo dire, è un inferno. Non è solo il cibo, è il senso di colpa che ti mangia viva dopo. Ma sai cosa mi sta salvando ultimamente? Non ridere: il tè. Sì, hai letto bene, il tè. Non parlo di quelle schifezze zuccherate in bottiglia, ma di quelle tisane che sembrano preparate da una strega in una foresta. Tè alla menta, camomilla, rooibos, persino quello al finocchio che sa di liquirizia andata a male. All’inizio pensavo fosse una roba da hippy, ma ora è tipo il mio rituale. Quando sento che sto per perdere il controllo, mi preparo una tazza, mi siedo e respiro. Non risolve tutto, chiaro, ma è come un freno d’emergenza.
Non fraintendermi, non sto dicendo che una tazza di erbe bollite sia la cura universale. La tua cosa delle verdure è carina, ma io col cibo vero ancora litigo. Però il tè mi dà un momento per fermarmi, per non buttarmi a capofitto in un pacco di biscotti o, peggio, in un loop di “mangia-tutto-e-poi-pentiti”. E poi, vuoi sapere la parte assurda? Mi diverto a provarne di nuovi. Tipo, l’altro giorno ho preso un mix con lavanda e mi sentivo una specie di alchimista. Roba che se me l’avessero detto un anno fa, avrei riso in faccia a chiunque.
Il tuo post mi ha fatto pensare che forse ognuno trova il suo trucco per non mollare. Tu hai le tue verdure, io ho le mie tazze fumanti. Non so se hai mai provato a buttarti su una tisana quando senti la paura che dici tu, ma potrebbe essere un modo per distrarti senza sentirti in colpa. O magari no, magari per te è solo acqua sporca. Però, e qui lo dico senza sarcasmo, il fatto che stai andando avanti, anche con quei piccoli passi, è una cosa grossa. Più grossa di quanto sembri. Quindi, boh, continua con le tue carote arcobaleno o quello che è, e io continuo con le mie pozioni da erboristeria. Magari un giorno ci troviamo a brindare con una tazza di tè e un piatto di zucchine, chi lo sa. Forza, che il mondo è già abbastanza schifoso senza che ci mettiamo pure noi a complicarlo.