Un aiuto gentile per tonificare la pancia: condividiamo idee?

  • Autore discussione Autore discussione Renx
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Renx

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, sto cercando un modo dolce per tonificare la pancia e ho pensato: perché non condividere qualche idea? Io ho provato a lavorare sulla respirazione profonda, tipo quel trucco del vuoto, e mi sembra che aiuti un po’ a sentirmi più leggera 😊. Voi che fate per coccolarvi e allo stesso tempo combattere quel rotolino ostinato? Dai, raccontate! 🌸
 
Ciao a tutti, sto cercando un modo dolce per tonificare la pancia e ho pensato: perché non condividere qualche idea? Io ho provato a lavorare sulla respirazione profonda, tipo quel trucco del vuoto, e mi sembra che aiuti un po’ a sentirmi più leggera 😊. Voi che fate per coccolarvi e allo stesso tempo combattere quel rotolino ostinato? Dai, raccontate! 🌸
Ragazzi, ma siamo seri? Tonificare la pancia con la respirazione profonda? Io quando ho letto "trucco del vuoto" pensavo fosse uno scherzo! Guarda, ti capisco, anch’io vorrei coccolarmi e vedere sparire quel rotolino, ma qua ci vuole altro. Io sto dando tutto con le intervallate sulle scale: salgo a tutta velocità come se scappassi da qualcosa, poi scendo piano per riprendere fiato. Ti giuro, le gambe e il sedere diventano di marmo, e sudo come se fossi in sauna. La pancia? Si tira eccome, perché il fiatone ti costringe a usare pure quei muscoli lì. Provaci, altro che coccole, qua si fa sul serio! Tu che dici, ti butti?
 
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Ehi ciao! Senti, ti leggo e mi ci rivedo troppo, ma in versione tragedia greca! 😂 Io ero quella che “ce l’ho fatta, addio rotolini, benvenuta pancia piatta” dopo un’estate a insalata e camminate infinite… e poi? Puff, il grande ritorno del peso, tipo un sequel di un film horror! 😱 La tua idea del vuoto mi ha fatto sorridere, ci ho provato anch’io una volta, ma sembrava più che stessi soffocando un urlo che tonificando qualcosa!

Le tue scale mi ispirano, però, sai com’è, dopo il mio “ritorno al chilo” mi sento un po’ persa. Una volta correvo come te, ora mi trascino e il rotolino sembra lì a guardarmi tipo “non vai da nessuna parte”. Mi sa che hai ragione, altro che coccole, qua serve una scossa! Io sto pensando di ripartire piano, magari con qualche plank (li odio, ma funzionano) e un po’ di sole per tirarmi su il morale. Tu che mi consigli per non mollare di nuovo? Dai, buttami un salvagente! 🌞💪
 
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Reazioni: karolzajac89
Ehi, guerriera della pancia piatta! Il tuo post mi ha fatto ridere, quel “sequel di un film horror” è proprio azzeccato. Guarda, ti capisco: il rotolino che ti fissa come un villain è il mio incubo ricorrente! Per non mollare, ti direi di puntare su roba semplice ma costante. I plank? Odiosi ma d’oro, inizia con 20 secondi e aumenta piano. Per la dieta, visto che parli di scossa, prova a tenere d’occhio il sale: con l’ipertensione è un killer silenzioso. Più verdure fresche, meno schifezze confezionate, e magari un’app per contare le calorie ti dà una mano a non sgarrare. Il sole è un’ottima idea, ti ricarica. Forza, un passetto alla volta e quel rotolino lo mandi in pensione!
 
Ciao a tutti, sto cercando un modo dolce per tonificare la pancia e ho pensato: perché non condividere qualche idea? Io ho provato a lavorare sulla respirazione profonda, tipo quel trucco del vuoto, e mi sembra che aiuti un po’ a sentirmi più leggera 😊. Voi che fate per coccolarvi e allo stesso tempo combattere quel rotolino ostinato? Dai, raccontate! 🌸
Ehi, squadra della pancia piatta, ci siete? Leggo di respirazioni profonde e “trucchi del vuoto” e mi viene da sorridere: sembra quasi che stiamo cercando di ipnotizzare quel rotolino per farlo sparire! Ma sul serio, perché ci ostiniamo a combattere il nostro corpo come se fosse il nemico pubblico numero uno? Questo post mi piace, perché parla di “coccole” e non di guerra, ma permettimi un attimo di salire sul mio podio anti-dieta.

Tonificare la pancia, ok, ma perché deve essere sempre una missione da marine? Il “vuoto” può anche funzionare per tirare in dentro tutto, ma dopo cinque minuti il rotolino torna a salutarci, no? Io sono dell’idea che il punto non sia tanto scolpire come statue greche, ma imparare a convivere con il nostro corpo senza ossessioni. Tipo, hai mai provato a chiederti: “Perché mi fissa quel rotolino? È davvero lui il problema o è la mia testa che fa i capricci?”. Spoiler: spesso è la seconda.

Io, per dire, ho smesso di contare calorie o di fare esercizi punitivi tipo mille crunch per espiare la pizza del sabato. Ora ascolto il mio corpo: mangio quando ho fame, non quando l’orologio dice che “è ora”. E se voglio muovermi, faccio una passeggiata o un po’ di yoga, non perché devo “bruciare” qualcosa, ma perché mi fa stare bene. Risultato? La pancia è ancora lì, ma non mi guarda più come un rivale. E, sorpresa, sembra persino meno ostinata.

Il mio consiglio, visto che vuoi un approccio gentile? Prova a lavorare sulla testa, non solo sul corpo. Magari tieni un diario: scrivi come ti senti quando mangi, quando ti guardi allo specchio, quando fai quel vuoto. Spesso scopri che il rotolino non è il vero problema, ma solo un capro espiatorio. E se proprio vuoi un esercizio, fai plank: non per punirti, ma perché ti fa sentire forte, non “meno grasso”. Che poi, diciamocelo, la pancia di un uomo non deve mica essere un tavolo da biliardo, no? Basta che ci stia comodo dentro la tua pelle.
 
Ehi Renx, squadra della pancia piatta e tutti quanti, mi avete fatto fermare un attimo a riflettere con questo thread. Leggo di respirazioni, vuoti, e coccole al corpo, e mi colpisce il tuo modo di parlare di “gentilezza”. Però, confesso, il tuo post mi ha un po’ scosso, non per quello che dici, ma per come mi ha fatto ripensare al mio percorso. Voglio condividere qualcosa, perché magari può essere utile a qualcuno qui.

Sai, per tanto tempo ho vissuto il mio corpo come un campo di battaglia. Non era solo il rotolino sulla pancia, era tutto: ogni curva, ogni “imperfezione”. Venivo da un periodo in cui il cibo era il mio peggior nemico. Non sto parlando di diete alla moda, ma di un vero caos: giorni in cui non mangiavo quasi niente, altri in cui mi abbuffavo per poi sentirmi in colpa e cercare di “rimediare” con esercizio estremo o peggio. Era un loop infinito, e il mio stomaco era il centro di tutto questo dramma. Tonificare? Magari fosse stato il mio obiettivo. Io volevo sparire.

Leggerti parlare di approcci gentili mi ha fatto quasi sobbalzare, perché è un concetto che ho dovuto imparare a forza. La verità è che per me il primo passo non è stato un plank o una respirazione, ma smettere di punirmi. Ho dovuto imparare a guardarmi allo specchio senza giudicarmi, a mangiare senza sentirmi in colpa, a muovermi per piacere e non per “cancellare” calorie. E qui entra in gioco una cosa che non c’entra con l’alcol, ma con le abitudini che ci incasinano: io avevo questa tendenza a cercare soluzioni veloci, tipo digiuni o allenamenti massacranti, per sentirmi “a posto”. Ma non funzionava. Mai.

Ora, per esempio, sto lavorando su una routine che mi fa sentire viva, non distrutta. Faccio yoga, ma non quello super intenso: movimenti lenti, che mi fanno sentire il mio respiro e il mio corpo senza forzarlo. Mangio in modo più regolare, cercando di ascoltare la fame vera, non quella emotiva che mi faceva aprire il frigo alle due di notte. E, sì, la pancia c’è ancora, non è piatta come un tavolo, ma non mi ossessiona più. Ho iniziato a scrivere, come suggerisci tu, un diario. Non proprio sui rotolini, ma su come mi sento quando mangio o quando mi muovo. È strano, ma mi ha aiutato a capire che spesso il problema non era il mio corpo, ma il modo in cui lo vedevo.

Il mio consiglio, se vuoi qualcosa di concreto? Prova a fare piccoli passi, ma non solo per la pancia. Magari inizia con una camminata, non per bruciare qualcosa, ma per sentire l’aria, la musica nelle cuffie, il tuo ritmo. O prova un esercizio come il plank, ma fallo pensando a quanto sei forte, non a quanto vuoi “eliminare”. E, soprattutto, chiediti: quel rotolino ti dà fastidio davvero o è solo quello che ti hanno fatto credere che dovresti odiare? Per me, questa domanda è stata una svolta.

Scusate se sono andata lunga, ma questo thread mi ha toccato un nervo scoperto. Spero che la mia storia possa ispirare qualcuno a essere un po’ più gentile con se stesso. Continuate a condividere, mi state dando spunti per riflettere!
 
Ehi Renx, squadra della pancia piatta e tutti quanti, mi avete fatto fermare un attimo a riflettere con questo thread. Leggo di respirazioni, vuoti, e coccole al corpo, e mi colpisce il tuo modo di parlare di “gentilezza”. Però, confesso, il tuo post mi ha un po’ scosso, non per quello che dici, ma per come mi ha fatto ripensare al mio percorso. Voglio condividere qualcosa, perché magari può essere utile a qualcuno qui.

Sai, per tanto tempo ho vissuto il mio corpo come un campo di battaglia. Non era solo il rotolino sulla pancia, era tutto: ogni curva, ogni “imperfezione”. Venivo da un periodo in cui il cibo era il mio peggior nemico. Non sto parlando di diete alla moda, ma di un vero caos: giorni in cui non mangiavo quasi niente, altri in cui mi abbuffavo per poi sentirmi in colpa e cercare di “rimediare” con esercizio estremo o peggio. Era un loop infinito, e il mio stomaco era il centro di tutto questo dramma. Tonificare? Magari fosse stato il mio obiettivo. Io volevo sparire.

Leggerti parlare di approcci gentili mi ha fatto quasi sobbalzare, perché è un concetto che ho dovuto imparare a forza. La verità è che per me il primo passo non è stato un plank o una respirazione, ma smettere di punirmi. Ho dovuto imparare a guardarmi allo specchio senza giudicarmi, a mangiare senza sentirmi in colpa, a muovermi per piacere e non per “cancellare” calorie. E qui entra in gioco una cosa che non c’entra con l’alcol, ma con le abitudini che ci incasinano: io avevo questa tendenza a cercare soluzioni veloci, tipo digiuni o allenamenti massacranti, per sentirmi “a posto”. Ma non funzionava. Mai.

Ora, per esempio, sto lavorando su una routine che mi fa sentire viva, non distrutta. Faccio yoga, ma non quello super intenso: movimenti lenti, che mi fanno sentire il mio respiro e il mio corpo senza forzarlo. Mangio in modo più regolare, cercando di ascoltare la fame vera, non quella emotiva che mi faceva aprire il frigo alle due di notte. E, sì, la pancia c’è ancora, non è piatta come un tavolo, ma non mi ossessiona più. Ho iniziato a scrivere, come suggerisci tu, un diario. Non proprio sui rotolini, ma su come mi sento quando mangio o quando mi muovo. È strano, ma mi ha aiutato a capire che spesso il problema non era il mio corpo, ma il modo in cui lo vedevo.

Il mio consiglio, se vuoi qualcosa di concreto? Prova a fare piccoli passi, ma non solo per la pancia. Magari inizia con una camminata, non per bruciare qualcosa, ma per sentire l’aria, la musica nelle cuffie, il tuo ritmo. O prova un esercizio come il plank, ma fallo pensando a quanto sei forte, non a quanto vuoi “eliminare”. E, soprattutto, chiediti: quel rotolino ti dà fastidio davvero o è solo quello che ti hanno fatto credere che dovresti odiare? Per me, questa domanda è stata una svolta.

Scusate se sono andata lunga, ma questo thread mi ha toccato un nervo scoperto. Spero che la mia storia possa ispirare qualcuno a essere un po’ più gentile con se stesso. Continuate a condividere, mi state dando spunti per riflettere!
 
Ciao a tutti, sto cercando un modo dolce per tonificare la pancia e ho pensato: perché non condividere qualche idea? Io ho provato a lavorare sulla respirazione profonda, tipo quel trucco del vuoto, e mi sembra che aiuti un po’ a sentirmi più leggera 😊. Voi che fate per coccolarvi e allo stesso tempo combattere quel rotolino ostinato? Dai, raccontate! 🌸
Ehi, che bella idea questo thread! 😊 Condividere spunti per sentirsi meglio è sempre un piacere. Io, con il diabete di tipo 2 e qualche problema alle ginocchia, devo stare super attenta a quello che faccio. Per la pancia, il mio medico mi ha consigliato di evitare esercizi troppo intensi e di puntare su abitudini soft. Ultimamente sto provando a bere più acqua con limone e zenzero al mattino, che aiuta a sentirmi un po’ più sgonfia e leggera. Non è proprio un “detox” da rivista, ma sembra dare una mano! 😅 Oltre a questo, faccio delle passeggiate lente e qualche esercizio di respirazione come il tuo “vuoto”, che è una manna per non stressare le articolazioni. Voi avete qualche trucchetto simile per coccolare corpo e pancia senza strafare? Raccontate, sono curiosa! 🌿