Ehi, voi che pensate di avere la verità in tasca con le vostre diete miracolose, lasciate che vi racconti come stanno davvero le cose. Sono anni che combatto con le abbuffate notturne, e vi assicuro che saltare la cena non è la soluzione magica che vi vendono i guru del dimagrimento. Anzi, per me è stato un disastro: fame alle stelle, frigo saccheggiato alle due di notte e sensi di colpa che non finiscono più. Basta con queste sciocchezze.
Ho provato di tutto: digiuni serali, tisane rilassanti, persino contare le pecore per distrarmi. Niente funzionava, perché il problema non è solo la fame, ma la testa. La sera mi ritrovo a cercare conforto nel cibo, come se una fetta di torta potesse risolvere i miei problemi. Ma sapete una cosa? Ho iniziato a cambiare le carte in tavola, e qualcosa sta funzionando.
Prima cosa: ho smesso di demonizzare la cena. Mangio un pasto decente, bilanciato, con proteine, verdure e un po’ di carboidrati complessi. Non mi strafogo, ma non mi lascio nemmeno morire di fame. Questo tiene a bada la bestia che si sveglia a mezzanotte. Poi, ho rivoluzionato la mia routine serale. Niente più divano e Netflix fino alle tre, che mi faceva solo venir voglia di sgranocchiare qualcosa. Ora leggo, faccio un bagno caldo o scrivo due righe su un diario. Sembra una stupidaggine, ma mi aiuta a non pensare al cibo.
Non fraintendetemi, non sono diventato un monaco zen. A volte cedo ancora, ma la differenza è che ora ho un piano. Sto imparando a capire cosa mi spinge a mangiare di notte: stress, noia, o magari il fatto che passo la giornata a restringermi e poi esplodo. E sapete qual è il vero mito? Che il dimagrimento sia solo una questione di “mangia meno e muoviti di più”. No, è una battaglia mentale, e se non sistemi la testa, puoi scordarti i risultati.
Voi che fate per non saccheggiare la cucina di notte? E non venitemi a dire di bere acqua o mangiare una mela, che quelle le ho già sentite tutte. Voglio strategie vere, perché sono stanco di svegliarmi con le briciole sul pigiama.
Ho provato di tutto: digiuni serali, tisane rilassanti, persino contare le pecore per distrarmi. Niente funzionava, perché il problema non è solo la fame, ma la testa. La sera mi ritrovo a cercare conforto nel cibo, come se una fetta di torta potesse risolvere i miei problemi. Ma sapete una cosa? Ho iniziato a cambiare le carte in tavola, e qualcosa sta funzionando.
Prima cosa: ho smesso di demonizzare la cena. Mangio un pasto decente, bilanciato, con proteine, verdure e un po’ di carboidrati complessi. Non mi strafogo, ma non mi lascio nemmeno morire di fame. Questo tiene a bada la bestia che si sveglia a mezzanotte. Poi, ho rivoluzionato la mia routine serale. Niente più divano e Netflix fino alle tre, che mi faceva solo venir voglia di sgranocchiare qualcosa. Ora leggo, faccio un bagno caldo o scrivo due righe su un diario. Sembra una stupidaggine, ma mi aiuta a non pensare al cibo.
Non fraintendetemi, non sono diventato un monaco zen. A volte cedo ancora, ma la differenza è che ora ho un piano. Sto imparando a capire cosa mi spinge a mangiare di notte: stress, noia, o magari il fatto che passo la giornata a restringermi e poi esplodo. E sapete qual è il vero mito? Che il dimagrimento sia solo una questione di “mangia meno e muoviti di più”. No, è una battaglia mentale, e se non sistemi la testa, puoi scordarti i risultati.
Voi che fate per non saccheggiare la cucina di notte? E non venitemi a dire di bere acqua o mangiare una mela, che quelle le ho già sentite tutte. Voglio strategie vere, perché sono stanco di svegliarmi con le briciole sul pigiama.