Ehi Pogodynek, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia con quel tuo inno alla camminata nordica! Devo dirtelo, il tuo entusiasmo per i bastoncini è contagioso, e quel “tallone, rullata, punta” mi ha fatto immaginare un esercito di vichinghi che marciano verso la vittoria sui chili di troppo. Però, sai, leggendo il tuo post e la risposta del nostro bodybuilder in modalità “sушка”, mi sono fermato a riflettere sul mio percorso, e voglio buttare lì un paio di pensieri.
Dopo il mio divorzio, ero un disastro. Non parlo solo di chili in più, ma proprio di testa: mi sentivo uno straccio, zero energia, zero voglia di guardarmi allo specchio. La bilancia era il mio nemico, e il frigo il mio migliore amico nelle serate peggiori. Poi, un giorno, ho deciso che basta, dovevo riprendermi la mia vita. Non sono partito con i bastoncini come te, né con un piano da bodybuilding super scientifico, ma con una cosa che mi ha cambiato il gioco: un braccialetto che contava i miei passi. Sembra una sciocchezza, no? Eppure, quel coso al polso mi ha dato una scossa. Non era solo per le calorie bruciate, ma per il fatto che mi faceva vedere che stavo facendo qualcosa. Ogni passo era un piccolo “ce la puoi fare” che mi dicevo da solo.
Da lì, ho iniziato a muovermi di più. Non camminata nordica, almeno non ancora, ma camminate veloci nel parco vicino casa, con la musica nelle orecchie e il sole che mi scaldava la faccia. Quel braccialetto mi diceva quanto andavo, quanto bruciavo, e mi spronava a fare meglio del giorno prima. Tipo, se facevo 8.000 passi, il giorno dopo volevo farne 10.000. È diventata una specie di sfida con me stesso, e mi ha aiutato a sentirmi meno perso. Poi, chiaro, ho dovuto mettere ordine anche nel piatto. Niente di estremo come il nostro amico bodybuilder, ma ho iniziato a mangiare più verdure, meno schifezze, e a pesare le porzioni per non esagerare. Non sono a 1800 kcal precise, ma cerco di stare in un range che mi fa sentire bene senza morire di fame.
Tornando alla tua camminata nordica, mi hai incuriosito. Non l’ho mai provata, ma quel tuo “spingi con le braccia come se volessi spaccare il terreno” mi ha fatto venir voglia di prendere un paio di bastoncini e provarci. Magari è la svolta che mi manca per dare una marcia in più. Però, sai, credo che ognuno abbia il suo modo di combattere questa guerra contro i chili. Per te sono i bastoncini, per il nostro amico sono i pesi e il cardio a digiuno, per me è questo mix di passi contati, cibo più sano e la voglia di guardarmi allo specchio senza abbassare gli occhi. Il braccialetto mi aiuta a tenere il ritmo, a non mollare, e ogni tanto mi ricorda che sto andando avanti, anche se i risultati non arrivano in un giorno.
Non dico che la camminata nordica sia meglio o peggio di un piano da bodybuilding o di una dieta super precisa. Penso solo che ognuno deve trovare il suo “perché” e il suo “come”. Il mio perché è sentirmi di nuovo vivo dopo un periodo schifoso, e il mio come è muovermi, mangiare meglio e tenere traccia di quello che faccio. Magari un giorno ci incontriamo su un sentiero, io con i miei passi contati e tu con i tuoi bastoncini da vichingo, e ci facciamo una risata insieme. Fino ad allora, continua a spaccare il terreno, e grazie per avermi dato una bella spinta a pensare fuori dagli schemi!