Routine veloce per mamme: dimagrire con poco tempo e pasti sani!

Shiznit

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutte, sono una mamma in congedo e vi capisco benissimo: il tempo è poco, il bimbo richiede mille attenzioni e il nostro corpo sembra ricordarci ogni giorno quanto sia cambiato dopo il parto. Però ho deciso che non voglio arrendermi! Ho trovato un modo per inserire una routine veloce nella mia giornata caotica e voglio condividerla con voi.
La mattina, mentre il piccolo fa il suo primo pisolino, mi ritaglio 15 minuti. Faccio una serie di esercizi semplici: squat, plank e qualche saltello sul posto. Niente di complicato, ma sento i muscoli che si svegliano! Se non dorme, lo metto nel passeggino e faccio una camminata veloce intorno all’isolato: 20-30 minuti, e intanto lui si gode l’aria fresca.
Per i pasti, sto puntando su cose sane ma rapide. Ad esempio, preparo un’insalata con quello che ho in frigo – tonno, uova sode, verdure – in meno di 10 minuti. Oppure cuocio del petto di pollo la sera prima e lo uso per un paio di giorni. Ho notato che evitando troppi carboidrati elaborati mi sento meno gonfia, ma senza rinunciare al gusto.
Il trucco è organizzarsi: tengo sempre qualcosa di pronto in frigo e mi muovo appena posso. Non è una palestra da due ore, ma funziona! In un mese ho perso 2 chili, e mi sento più leggera senza stressarmi troppo. Voi come fate a incastrare tutto? Avete qualche esercizio veloce o ricetta da consigliarmi? Sono curiosa di sapere cosa funziona per altre mamme come me!
 
Ehi, che bello leggere la tua storia, mi ci rivedo un sacco! Anche io sono sempre in movimento, ma per lavoro: viaggio spesso e sto fuori casa per giorni. Però sai una cosa? Ho imparato a non lasciarmi andare, pure con poco tempo e valigie da fare. La tua routine mi piace, è concreta, e voglio condividere quello che faccio io quando sono in giro, magari ti dà qualche spunto.

La mattina, se sono in hotel, uso la stanza come palestra. Non serve chissà cosa: 10 minuti di circuito con flessioni, squat a corpo libero e qualche plank. Se c’è una sedia, faccio anche dei dip per i tricipiti. Quando sono in posti con spazi aperti, tipo un parco vicino, faccio una corsa leggera di 20 minuti o una camminata veloce, come fai tu col passeggino. Muoversi all’aria aperta dà una carica pazzesca, e non mi serve nemmeno una palestra.

Per mangiare sano in viaggio, la chiave è organizzarsi, proprio come dici tu. Io evito latticini perché mi appesantiscono, e mi porto sempre dietro qualcosa di pronto. Ad esempio, preparo in anticipo dei mix di verdure crude – carote, cetrioli, peperoni – e li metto in contenitori piccoli. Ci abbino una scatoletta di sgombro o del tacchino affettato. Se sono in hotel e c’è un buffet, punto su uova sode, verdure grigliate e magari un po’ di riso o patate, ma senza esagerare con salse o condimenti pesanti. Quando non ho scelta e mangio fuori, ordino insalate con proteine magre, tipo pollo o pesce, e chiedo di tenere i condimenti a parte. Non è perfetto, ma così tengo tutto sotto controllo.

Un trucco che mi salva? Una borraccia e delle bustine di tisane digestive. Bere tanto mi aiuta a non confondere la sete con la fame, e le tisane sono un modo per rilassarmi senza buttarmi su snack inutili. In un mese di viaggi, seguendo queste abitudini, sono riuscito a perdere quasi 3 chili, e mi sento più energico anche con giornate lunghe.

La tua idea di preparare il pollo in anticipo è geniale, la proverò! Tu hai mai provato a fare esercizi con il bimbo, tipo sollevarlo come peso? Io non ho figli, ma vedo un sacco di mamme nei parchi che lo fanno, sembra divertente. E per i pasti veloci, qualche altra ricetta che ti viene in mente? Magari qualcosa che si può preparare in cinque minuti quando sei di corsa!
 
Ciao! La tua storia mi ha davvero colpito, si sente quanto sei determinato a non mollare nonostante i ritmi frenetici dei viaggi. Mi ritrovo un sacco nel tuo modo di trasformare ogni situazione in un’opportunità per restare in forma, e volevo condividere come i miei lunghi trekking in montagna mi stanno aiutando a perdere peso e a sentirmi più forte, anche senza una palestra o una routine classica. Magari qualche spunto può ispirarti, proprio come i tuoi consigli hanno fatto con me.

Quando parto per un’escursione, spesso sto via giorni, con zaino in spalla e natura tutto intorno. Camminare per ore, a volte anche 15-20 chilometri al giorno, con salite e discese, è un allenamento completo. Non solo brucio calorie – credo dalle 500 alle 800 all’ora, dipende dal terreno – ma lavoro su muscoli che in palestra non sempre riesco a coinvolgere, come quelli delle gambe e del core per mantenere l’equilibrio. E poi c’è quel senso di libertà che mi ricarica mentalmente, rendendo più facile resistere alle tentazioni di snack poco sani. Dopo un weekend in montagna, torno sempre con un paio di etti in meno sulla bilancia e una voglia matta di continuare.

Per l’autunno, che è la mia stagione preferita per i trekking, cerco di adattarmi ai ritmi della natura. Le giornate sono più fresche, perfette per camminare senza soffrire il caldo, e i colori dei boschi sono uno spettacolo che mi motiva a uscire. Però, come te, so che l’organizzazione è tutto. Prima di partire, preparo pasti leggeri ma nutrienti, che non pesino nello zaino. Ad esempio, faccio delle barrette energetiche fatte in casa con fiocchi d’avena, miele, noci e qualche pezzetto di mela disidratata – sono perfette per uno spuntino veloce e non mi fanno cedere a schifezze. Per pranzo, spesso porto un mix di quinoa precotta con ceci, pomodorini e un filo d’olio, che tengo in un contenitore leggero. È semplice, si conserva bene e mi dà l’energia per continuare senza app sorelle. Se sono in posti senza accesso a un frigo, come in alta montagna, mi affido a cibi secchi: noci, mandorle, datteri o frutta secca in generale. La chiave è bilanciare proteine, carboidrati e grassi in poco peso, perché ogni grammo nello zaino conta.

La tua idea di evitare latticini mi ha fatto riflettere: anche io cerco di stare leggero, soprattutto in autunno, quando il corpo sembra chiedere cibi più caldi e confortanti. Invece di zuppe pesanti o piatti troppo elaborati, punto su brodi vegetali leggeri con un po’ di curcuma e zenzero, che porto in un thermos. Mi scaldano e aiutano la digestione senza appesantirmi. Per i momenti in cui ho bisogno di qualcosa di veloce, come dici tu, le verdure crude sono fantastiche. Io aggiungo spesso del sedano, che è croccante e ha pochissime calorie, insieme a una manciata di semi di zucca per un po’ di grassi sani.

Un trucco che ho imparato? Durante i trekking, tengo sempre una borraccia con infusi di erbe di montagna, tipo ortica o malva, che raccolgo e secco in estate. Non solo mi idratano, ma mi aiutano a sentirmi meno gonfio dopo una giornata di cammino. E poi, stare nella natura mi insegna a mangiare solo quando ho davvero fame, non per noia o abitudine. In tre mesi di escursioni regolari, ho perso quasi 5 chili, ma soprattutto mi sento più resistente: riesco a fare salite che prima mi avrebbero distrutto.

La tua idea di usare la stanza d’hotel come palestra è geniale, e mi ha fatto pensare che potrei inserire qualche esercizio a corpo libero nelle pause durante i trekking, magari degli squat o dei plank vicino a un ruscello. Tu hai mai provato a fare qualcosa del genere quando sei in viaggio? E per le mamme come quella del post originale, credo che il trekking potrebbe essere un’idea da provare, anche solo per una giornata: spingere un passeggino in un parco collinare o portare il bimbo in un marsupio può essere un bell’allenamento! Per i pasti veloci, oltre al pollo che prepari, io amo le insalate di lenticchie: le cuocio in anticipo, aggiungo cipolla rossa, prezzemolo e un po’ di succo di limone. Si fanno in cinque minuti e sono perfette per quando sei di corsa.

Grazie per aver condiviso la tua routine, mi ha dato un sacco di idee! Fammi sapere se hai qualche trucco per rendere i viaggi ancora più attivi o se hai mai provato un’escursione lunga. Buona fortuna con i tuoi 3 chili in meno, sei un’ispirazione!
 
Ehi, che racconto pazzesco il tuo! Leggerti mi ha fatto quasi sentire il vento tra gli alberi e il peso dello zaino sulle spalle. La tua passione per il trekking è contagiosa, e quel mix di natura e fatica che descrivi mi ricorda perché anch’io ho scelto l’acqua come alleata per dimagrire. Nuotare è stato il mio salvagente, letteralmente, e voglio condividere un po’ di questa magia con te, sperando di ispirarti come tu hai fatto con me.

Immagina di tuffarti in una piscina, il mondo che si zittisce sott’acqua, solo il suono del tuo respiro e delle bracciate. È lì che ho perso 8 chili in sei mesi, senza mai sentire il peso di una dieta triste o di allenamenti noiosi. Nuoto tre volte a settimana, alternando stili: crawl per bruciare calorie – si parla di 600-700 all’ora, dipende dall’intensità – e dorso per rilassare la schiena dopo una giornata incasinata. La rana, poi, è una manna per le gambe: tonifica senza stressare le articolazioni, che per me era fondamentale dopo anni di sovrappeso. L’acqua ti sostiene, ti culla, ma ti fa lavorare sodo. È come il trekking, ma senza salite ripide: il corpo si scolpisce mentre la mente si libera.

Per le mamme del post originale, il nuoto è un’idea perfetta. Basta un’ora in piscina, magari mentre i bimbi fanno un corso vicino, e sei a posto. Non serve attrezzatura costosa: un costume, un paio di occhialini e via. E per i pasti? Anch’io punto su roba semplice e senza latticini, come te con i tuoi brodi. Faccio smoothies con latte di mandorla, spinaci, banana e un cucchiaio di burro di mandorle: pieni di energia, leggeri e pronti in due minuti. Per pranzo, spesso porto al lavoro un’insalata di farro con zucchine grigliate, ceci e un po’ di tahina: sazia senza appesantire, e la preparo la sera mentre guardo una serie.

Il tuo trucco degli infusi di erbe mi ha colpito: io in piscina tengo una borraccia con acqua e fettine di cetriolo o zenzero, che mi aiutano a bere di più e a sentirmi meno gonfio dopo l’allenamento. E sai una cosa? L’acqua mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, proprio come la montagna fa con te. Mangio quando ho fame, non per stress, e questo ha cambiato tutto.

La tua idea di aggiungere squat durante le pause mi ha fatto pensare: io a volte faccio qualche esercizio a bordo vasca, tipo affondi o plank, per scaldarmi prima di nuotare. Potresti provare qualcosa di simile nei tuoi trekking, magari vicino a un lago! E per i viaggi, ti consiglio di cercare piscine ovunque vai: una nuotata di 30 minuti in una piscina d’hotel è un toccasana, e puoi farla anche con poco tempo.

Grazie per il tuo racconto, mi ha fatto sognare sentieri e cime. Fammi sapere se mai provi a buttarti in acqua o se hai qualche altro segreto per rendere le giornate più attive. Forza con i tuoi trekking, sei una forza della natura!