Ripresa dopo l'infortunio: confuso ma determinato a tornare in forma

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lfc84

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano essere qui a scrivere dopo tutto quello che è successo. Un anno fa mi sono infortunato alla schiena, niente di drammatico all'inizio, pensavo fosse solo un dolore che sarebbe passato. Invece no, è peggiorato, e mi sono ritrovato fermo, incapace di muovermi come prima. Sapete com’è, quando non puoi fare nulla ti senti inutile, e il peso è arrivato senza che me ne accorgessi. Ero abituato a essere attivo, a correre, a sollevare pesi, e poi... niente. Solo il divano e il frigo.
I primi mesi sono stati un disastro. Mangiavo male, non perché volessi, ma perché era più facile. Comfort food, lo chiamano, no? Patatine, pizza, qualsiasi cosa mi tenesse compagnia mentre guardavo la TV. Ho preso quasi 15 chili, e ogni volta che mi guardavo allo specchio mi sentivo più lontano da me stesso. Il dottore mi ha detto di aspettare, di non forzare, ma nessuno ti prepara a quanto sia difficile restarti fermo quando sei abituato a muoverti.
Poi, a novembre, ho iniziato a vedere un fisioterapista. Mi ha dato speranza, ma anche un sacco di confusione. Mi ha detto che potevo tornare a fare qualcosa, ma non come prima, almeno non subito. Ho dovuto imparare tutto da capo: come camminare senza dolore, come sedermi senza sentire fitte. E poi mi ha parlato di allenamenti adattati. Non so se a qualcuno di voi è mai capitato, ma è strano. Fai esercizi che sembrano ridicoli, tipo sollevare una bottiglia d’acqua invece di un manubrio, eppure sudi lo stesso. Mi sento un principiante, e non so se mi piace o mi fa arrabbiare.
Sul cibo sto provando a cambiare. Ho scaricato un’app per contare le calorie, ma onestamente mi perdo. Un giorno penso di aver mangiato troppo poco, il giorno dopo troppo. Vorrei solo capire cosa funziona per me adesso, con questo corpo che non riconosco più. Ho iniziato a cucinare di più, cose semplici tipo pollo e verdure, ma a volte cedo ancora a una fetta di torta. È una lotta, e non so se sto vincendo o perdendo.
Sono determinato, sì, ma anche confuso. Non so se questi allenamenti mi porteranno dove voglio, o se il peso scenderà davvero. Mi guardo e vedo ancora quei 15 chili, anche se ne ho persi un paio. Qualcuno di voi è passato per qualcosa del genere? Come avete fatto a non mollare? Io voglio tornare in forma, ma a volte mi sembra di girare in tondo. Grazie a chi leggerà, ho bisogno di sfogarmi e magari di qualche consiglio, se vi va.
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano essere qui a scrivere dopo tutto quello che è successo. Un anno fa mi sono infortunato alla schiena, niente di drammatico all'inizio, pensavo fosse solo un dolore che sarebbe passato. Invece no, è peggiorato, e mi sono ritrovato fermo, incapace di muovermi come prima. Sapete com’è, quando non puoi fare nulla ti senti inutile, e il peso è arrivato senza che me ne accorgessi. Ero abituato a essere attivo, a correre, a sollevare pesi, e poi... niente. Solo il divano e il frigo.
I primi mesi sono stati un disastro. Mangiavo male, non perché volessi, ma perché era più facile. Comfort food, lo chiamano, no? Patatine, pizza, qualsiasi cosa mi tenesse compagnia mentre guardavo la TV. Ho preso quasi 15 chili, e ogni volta che mi guardavo allo specchio mi sentivo più lontano da me stesso. Il dottore mi ha detto di aspettare, di non forzare, ma nessuno ti prepara a quanto sia difficile restarti fermo quando sei abituato a muoverti.
Poi, a novembre, ho iniziato a vedere un fisioterapista. Mi ha dato speranza, ma anche un sacco di confusione. Mi ha detto che potevo tornare a fare qualcosa, ma non come prima, almeno non subito. Ho dovuto imparare tutto da capo: come camminare senza dolore, come sedermi senza sentire fitte. E poi mi ha parlato di allenamenti adattati. Non so se a qualcuno di voi è mai capitato, ma è strano. Fai esercizi che sembrano ridicoli, tipo sollevare una bottiglia d’acqua invece di un manubrio, eppure sudi lo stesso. Mi sento un principiante, e non so se mi piace o mi fa arrabbiare.
Sul cibo sto provando a cambiare. Ho scaricato un’app per contare le calorie, ma onestamente mi perdo. Un giorno penso di aver mangiato troppo poco, il giorno dopo troppo. Vorrei solo capire cosa funziona per me adesso, con questo corpo che non riconosco più. Ho iniziato a cucinare di più, cose semplici tipo pollo e verdure, ma a volte cedo ancora a una fetta di torta. È una lotta, e non so se sto vincendo o perdendo.
Sono determinato, sì, ma anche confuso. Non so se questi allenamenti mi porteranno dove voglio, o se il peso scenderà davvero. Mi guardo e vedo ancora quei 15 chili, anche se ne ho persi un paio. Qualcuno di voi è passato per qualcosa del genere? Come avete fatto a non mollare? Io voglio tornare in forma, ma a volte mi sembra di girare in tondo. Grazie a chi leggerà, ho bisogno di sfogarmi e magari di qualche consiglio, se vi va.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di smarrimento, sai? Leggendo quello che hai scritto mi sono rivista un po’ indietro nel tempo, quando anch’io mi sentivo persa dopo un periodo fermo. Non è stato un infortunio nel mio caso, ma il peso in più era lì, a ricordarmi ogni giorno quanto mi fossi allontanata da me stessa. Ti dico una cosa: quel “girare in tondo” che senti, l’ho provato anch’io, ma poi ho trovato una strada che magari potrebbe ispirarti.

Io ho scoperto l’acquafitness per caso, dopo aver provato mille cose che non funzionavano o mi annoiavano. All’inizio ero scettica, pensavo “ma davvero nuotare un po’ o fare esercizi in piscina può cambiare qualcosa?”. Eppure, è stato un salvagente, letteralmente. La schiena non mi dava più fastidio come prima, perché l’acqua sostiene il corpo e ti permette di muoverti senza forzare troppo. È strano all’inizio, ti senti leggero, quasi ridicolo a fare certi movimenti, ma poi capisci che stai lavorando sul serio. Io partivo da 12 chili in più, e in qualche mese ne ho persi 8 solo con quello, senza ammazzarmi di fatica.

Sul cibo ti capisco, è un casino quando non sai da dove partire. Io non sono mai stata brava con le app, mi stressavano e basta. Alla fine ho semplificato: mangiavo quello che mi piaceva, ma in piscina bruciavo abbastanza da non sentirmi in colpa per una fetta di torta ogni tanto. L’importante è non mollare, anche quando cedi. È un passo alla volta, e il fatto che stai cucinando già è un bel segno.

Il tuo fisioterapista ha ragione, ripartire da zero è frustrante ma è anche una conquista. Io in acqua ho ritrovato la voglia di muovermi, e piano piano anche la fiducia. Non dico che sia la soluzione per tutti, ma magari prova a buttarti in piscina, anche solo per camminare nell’acqua bassa. Ti giuro, fa la differenza, soprattutto per la schiena. E se ti senti confuso, scrivici ancora, qui siamo in tanti a capirti. Forza, ce la fai!
 
Ehi lfc84, leggerti mi ha fatto quasi rivivere quel nodo allo stomaco che provavo anch’io quando mi sentivo bloccato, come se il mio corpo non fosse più il mio. Quel mix di determinazione e confusione che descrivi? Ci sono passato, e credimi, non sei solo. La tua storia con l’infortunio alla schiena e quei 15 chili che pesano più sul morale che sul corpo mi ricorda tanto il mio percorso, quando mi sono ritrovato a dover ricostruire tutto da zero dopo un periodo in cui non riuscivo a muovermi come volevo. Voglio condividere quello che ha funzionato per me, sperando ti dia qualche spunto.

Dopo un periodo fermo, anch’io ho dovuto imparare a fare pace con esercizi che sembravano “da principianti”. All’inizio mi sentivo ridicolo a fare movimenti lenti con una sedia come supporto o a usare una bottiglia d’acqua come peso. Ma sai una cosa? Quegli esercizi “stupidi” sono stati la base per tornare a sentirmi forte. Per la tua schiena, visto che il fisioterapista ti sta guidando, ti consiglio di puntare su movimenti che rinforzano senza stressare. Io ho trovato un alleato incredibile negli esercizi di mobilità e nei workout a corpo libero fatti in casa. Per esempio, il “cat-cow” (quello yoga dove inarchi e arrotondi la schiena a quattro zampe) mi ha aiutato tantissimo a sciogliere la tensione nella schiena senza forzare. Bastano 5-10 minuti al giorno, magari al mattino, per sentire la differenza. Un altro che amo è il “bird-dog”: ti metti a carponi, allunghi un braccio e la gamba opposta, tieni qualche secondo e cambi lato. Sembra niente, ma rafforza il core e stabilizza la colonna senza rischiare. Se il fisioterapista ti dà l’ok, provali, magari davanti alla TV per non pensarci troppo.

Sul cibo, capisco il caos con le app e le calorie. Anch’io all’inizio mi perdevo, ossessionato dal contare tutto, e finivo per mollare. Poi ho cambiato approccio: invece di concentrarmi su cosa non mangiare, ho iniziato a costruire i pasti attorno a cose semplici e nutrienti, tipo proteine magre e verdure, come fai tu con pollo e verdure. Una cosa che mi ha salvato è stata preparare in anticipo. Tipo, cuocio un po’ di petto di tacchino o di pollo al forno con spezie (rosmarino, paprika, quello che ho) e lo tengo in frigo per 2-3 giorni. Lo abbino a verdure al vapore o crude, e in 10 minuti ho un pasto che mi sazia senza appesantirmi. Non è gourmet, ma è sostenibile, e per me è stato fondamentale per non cedere sempre a pizza o dolci. La torta ogni tanto? Non è un crimine, davvero. L’importante è che non diventi la regola. Magari prova a tenere in casa alternative più leggere, come uno yogurt greco con un po’ di frutta, per quando arriva la voglia di dolce.

La parte mentale è la più tosta, lo so. Quei 15 chili che vedi allo specchio possono sembrare un muro, ma il fatto che ne hai già persi un paio è un segnale che stai andando nella direzione giusta. Io mi sono imposto una regola: festeggiare i piccoli progressi, anche quelli che sembrano insignificanti. Tipo, la prima volta che sono riuscito a fare 10 minuti di esercizi senza dolore, mi sono detto “ok, questo è un punto per me”. O quando ho resistito a una voglia di schifezze. Scrivi queste vittorie, anche solo su un foglio. Ti aiutano a non vedere solo il peso che manca, ma anche quanto stai già costruendo.

Non mollare, anche se ti sembra di girare in tondo. La confusione è normale, soprattutto dopo un infortunio. Il tuo corpo sta imparando un nuovo modo di muoversi, e ci vuole tempo. Magari prova a integrare qualcosa di super semplice come una passeggiata leggera (se il fisioterapista è d’accordo) o quei movimenti di mobilità che ti dicevo, giusto per sentirti attivo senza strafare. E se ti va, scrivici come procedi o chiedi idee per esercizi. Qui c’è sempre qualcuno pronto a darti una spinta. Sei determinato, e questo è già metà della battaglia. Un passo alla volta, ce la farai.
 
Ehi, leggere il tuo messaggio mi ha davvero colpito, sembra di rivedere un po’ me stesso in quei momenti in cui tutto sembra un casino, ma dentro c’è quella scintilla che ti spinge a non mollare. La tua storia con gli esercizi “da principianti” e il caos con le calorie mi ha fatto ripensare a quanto spesso cadiamo nei tranelli di certe idee sbagliate, tipo che per rimettersi in forma servano chissà quali workout estremi o diete perfette. Ti scrivo perché anch’io sto lottando con le mie abitudini, soprattutto con il mangiare di notte, e magari condividere quello che sto provando può esserti utile.

Per la schiena, capisco benissimo la frustrazione di sentirsi limitati. Quegli esercizi che sembrano “da niente”, come il cat-cow o il bird-dog che hai nominato, all’inizio li snobbavo pure io, pensando “ma che ci faccio con ‘sta roba da yoga?”. Poi ho capito che il mito del “no pain, no gain” è una trappola. Quei movimenti lenti mi stanno aiutando a sentirmi più sciolto, e ora li faccio la sera, dopo cena, per rilassarmi e non buttarmi sul divano a mangiare schifezze. Se il tuo fisio ti dà il via libera, prova a farli in un momento della giornata in cui sei tranquillo, tipo mentre ascolti musica. A me aiuta a non vedere l’esercizio come un dovere.

Sul cibo, il tuo consiglio di preparare i pasti in anticipo è oro, e sto cercando di seguirlo. La mia battaglia è con le abbuffate notturne: prima pensavo che l’unico modo per smettere fosse avere una forza di volontà d’acciaio, ma è un altro mito. Sto provando a cambiare le mie serate, tipo bere una tisana calda o mangiare una mela con un po’ di burro d’arachidi quando mi viene voglia di dolce. Non è perfetto, ma mi sta aiutando a non svuotare la dispensa. Per non cedere alla pizza come dici tu, sto anche provando a tenere in frigo verdure già tagliate, così se ho fame è più facile buttare insieme qualcosa di sano. Tu come gestisci le voglie serali? Magari hai qualche trucco.

La cosa mentale che dici, festeggiare i piccoli progressi, la sto adottando. Ieri sono riuscito a non mangiare dopo le 21 per la prima volta in un sacco di tempo, e mi sono sentito come se avessi scalato una montagna. Scrivo queste cose su una nota del telefono, come suggerisci, e rileggerle mi dà una spinta. I tuoi 15 chili e i miei momenti di debolezza notturna sono muri diversi, ma la determinazione di cui parli la sento anch’io. Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire meno solo in questo caos. Se ti va, aggiornaci su come vanno i tuoi esercizi o se trovi qualche idea nuova per la schiena. Un passo alla volta, no? Forza, ce la facciamo.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano essere qui a scrivere dopo tutto quello che è successo. Un anno fa mi sono infortunato alla schiena, niente di drammatico all'inizio, pensavo fosse solo un dolore che sarebbe passato. Invece no, è peggiorato, e mi sono ritrovato fermo, incapace di muovermi come prima. Sapete com’è, quando non puoi fare nulla ti senti inutile, e il peso è arrivato senza che me ne accorgessi. Ero abituato a essere attivo, a correre, a sollevare pesi, e poi... niente. Solo il divano e il frigo.
I primi mesi sono stati un disastro. Mangiavo male, non perché volessi, ma perché era più facile. Comfort food, lo chiamano, no? Patatine, pizza, qualsiasi cosa mi tenesse compagnia mentre guardavo la TV. Ho preso quasi 15 chili, e ogni volta che mi guardavo allo specchio mi sentivo più lontano da me stesso. Il dottore mi ha detto di aspettare, di non forzare, ma nessuno ti prepara a quanto sia difficile restarti fermo quando sei abituato a muoverti.
Poi, a novembre, ho iniziato a vedere un fisioterapista. Mi ha dato speranza, ma anche un sacco di confusione. Mi ha detto che potevo tornare a fare qualcosa, ma non come prima, almeno non subito. Ho dovuto imparare tutto da capo: come camminare senza dolore, come sedermi senza sentire fitte. E poi mi ha parlato di allenamenti adattati. Non so se a qualcuno di voi è mai capitato, ma è strano. Fai esercizi che sembrano ridicoli, tipo sollevare una bottiglia d’acqua invece di un manubrio, eppure sudi lo stesso. Mi sento un principiante, e non so se mi piace o mi fa arrabbiare.
Sul cibo sto provando a cambiare. Ho scaricato un’app per contare le calorie, ma onestamente mi perdo. Un giorno penso di aver mangiato troppo poco, il giorno dopo troppo. Vorrei solo capire cosa funziona per me adesso, con questo corpo che non riconosco più. Ho iniziato a cucinare di più, cose semplici tipo pollo e verdure, ma a volte cedo ancora a una fetta di torta. È una lotta, e non so se sto vincendo o perdendo.
Sono determinato, sì, ma anche confuso. Non so se questi allenamenti mi porteranno dove voglio, o se il peso scenderà davvero. Mi guardo e vedo ancora quei 15 chili, anche se ne ho persi un paio. Qualcuno di voi è passato per qualcosa del genere? Come avete fatto a non mollare? Io voglio tornare in forma, ma a volte mi sembra di girare in tondo. Grazie a chi leggerà, ho bisogno di sfogarmi e magari di qualche consiglio, se vi va.
Ehi, capisco benissimo quella sensazione di girare in tondo, ci sono passato anch’io. Dopo il tuo infortunio, tornare al ritmo di prima sembra impossibile, ma ti assicuro che la costanza con la yoga può fare tanto. Non parlo di posizioni complicate, ma di movimenti lenti, di respirazione profonda che ti aiutano a sentire il corpo senza forzarlo. Per il cibo, anch’io all’inizio mi perdevo con le app. Prova a scrivere su un quaderno cosa mangi, senza contare ogni caloria, solo per vedere i tuoi schemi. Ti dà chiarezza senza stress. Non mollare, un passo alla volta il corpo risponde.