Ehi, il tuo approccio con le zuppe è geniale, davvero! Mi ha fatto ripensare a quanto sia importante semplificare le cose per non perdere la motivazione. Io ho trovato il mio equilibrio con il digiuno intermittente, nello specifico il 16/8, e devo dire che mi ha cambiato il modo di gestire i pasti e di sentirmi con il mio corpo. All’inizio ero scettico, pensavo fosse troppo complicato o che mi sarei sentito debole, ma una volta presa la mano, è diventato naturale.
Per me, il trucco è stato pianificare i pasti nella finestra alimentare (8 ore) in modo che fossero nutrienti ma facili da preparare, proprio come dici tu con le zuppe. Ad esempio, preparo una base di verdure grigliate o al vapore e ci aggiungo una proteina, tipo petto di pollo o ceci. Questo mi dà la carica senza appesantirmi. Ma la cosa che mi ha aiutato di più è stata tenere traccia dei progressi, non solo con la bilancia, ma con misure come il giro vita o anche solo come mi sentivo nei vestiti. All’inizio non vedevo grandi cambiamenti, ma segnarmi i centimetri persi o notare che una cintura stringeva meno mi dava la spinta per continuare.
Un errore che facevo era ossessionarmi con il “devo mangiare sano al 100%”. Se sgarravo, mi sentivo in colpa e rischiavo di mollare. Poi ho capito che un piccolo sgarro non rovina tutto, basta rientrare in carreggiata. Per esempio, se una sera esco e mangio una pizza, il giorno dopo torno al mio 16/8 senza drammi. Altro consiglio: bere tanta acqua durante il digiuno, ti salva da quella sensazione di fame che a volte è solo sete mascherata.
Il nuoto che fai è fantastico, credo che un’attività così ti aiuti anche a rimanere costante con la pianificazione. Io, per esempio, cammino tanto durante il digiuno, mi schiarisce la testa e mi fa sentire attivo. Prova magari a segnarti non solo i pasti, ma anche come ti senti dopo una settimana con una zuppa o un piatto leggero in più, o dopo una nuotata. Quei piccoli segnali di progresso, anche se non sono numeri, fanno una differenza enorme per restare motivati.