Mangio i miei sentimenti e il colazione non mi salva - aiuto!

Siveres

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più. Ieri sera ho aperto il frigo e ho divorato tutto quello che c’era, senza nemmeno rendermene conto. Ero nervosa, il lavoro mi sta schiacciando, e invece di respirare o fare qualcosa di utile, ho preso un cucchiaio e via, gelato al cioccolato dritto in bocca. Oggi mi sono svegliata con i sensi di colpa che mi urlavano nelle orecchie, ma sapete qual è il peggio? Che la colazione non mi ha salvato, niente toast integrali o yogurt magro, solo un nodo allo stomaco. Vorrei tanto smettere di mangiare quello che sento, ma è come se il mio cervello spegnesse l’interruttore della razionalità e mi dicesse "mangia, mangia, tanto ormai hai fallito". Qualcuno di voi ci passa? Come fate a non crollare quando la vita vi sbatte in faccia giornate così? Io voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a controllarmi, arriva uno stress nuovo e ciao, torno al punto di partenza. Non so più che fare, mi sembra di combattere contro me stessa e di perdere sempre. Vi leggo spesso e vedo che parlate di mindfulness o di scrivere i pensieri, ma sul serio, funziona? Perché io mi sento un disastro totale e ho bisogno di qualcosa che mi tiri fuori da questo casino. Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.
 
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Ragazzi, non ce la faccio più. Ieri sera ho aperto il frigo e ho divorato tutto quello che c’era, senza nemmeno rendermene conto. Ero nervosa, il lavoro mi sta schiacciando, e invece di respirare o fare qualcosa di utile, ho preso un cucchiaio e via, gelato al cioccolato dritto in bocca. Oggi mi sono svegliata con i sensi di colpa che mi urlavano nelle orecchie, ma sapete qual è il peggio? Che la colazione non mi ha salvato, niente toast integrali o yogurt magro, solo un nodo allo stomaco. Vorrei tanto smettere di mangiare quello che sento, ma è come se il mio cervello spegnesse l’interruttore della razionalità e mi dicesse "mangia, mangia, tanto ormai hai fallito". Qualcuno di voi ci passa? Come fate a non crollare quando la vita vi sbatte in faccia giornate così? Io voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a controllarmi, arriva uno stress nuovo e ciao, torno al punto di partenza. Non so più che fare, mi sembra di combattere contro me stessa e di perdere sempre. Vi leggo spesso e vedo che parlate di mindfulness o di scrivere i pensieri, ma sul serio, funziona? Perché io mi sento un disastro totale e ho bisogno di qualcosa che mi tiri fuori da questo casino. Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.
Ehi, capisco perfettamente quel nodo allo stomaco e quella sensazione di lotta infinita contro se stessi. È una reazione normale quando lo stress prende il sopravvento: il cervello cerca una via di fuga rapida, e il cibo diventa un rifugio. Non sei sola in questo, succede a tanti. La scienza ci dice che lo stress cronico alza i livelli di cortisolo, che a sua volta spinge a cercare zuccheri e grassi per un sollievo immediato. È biologia, non un fallimento personale.

Per uscirne, non serve solo forza di volontà, ma abitudini che ti diano un appiglio. Io sono passata da momenti come il tuo a un equilibrio che mi tiene in pista, e ti assicuro che si può fare. Una cosa che mi ha aiutato è stata rendere la giornata prevedibile: colazione proteica con fiocchi d’avena, latte vegetale e semi di chia, niente di complicato, ma mi dà energia stabile e mi evita i crolli. Poi, il sonno: cerco di dormire 7-8 ore, perché la stanchezza è un trigger micidiale per le abbuffate emotive. Studi mostrano che la privazione di sonno confonde i segnali di fame e sazietà, quindi è un punto chiave.

Sulla mindfulness, sì, funziona, ma non è magia istantanea. All’inizio mi sembrava una perdita di tempo, ma scrivere cosa provavo prima di aprire il frigo mi ha fatto vedere i pattern: nervoso da lavoro, solitudine, noia. Non devi risolvere tutto subito, basta iniziare a notare. Un trucco pratico? Tieni qualcosa di sano a portata di mano, tipo una manciata di mandorle o una mela, per “ingannare” la voglia senza deragliare.

Non sei un disastro, stai solo cercando la tua strada. Parti da una cosa piccola, tipo bere più acqua o fare due passi quando senti il caos dentro. La costanza batte la perfezione, sempre. Se vuoi, scrivimi come va, siamo qui per tirarci su a vicenda!
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Ieri sera ho aperto il frigo e ho divorato tutto quello che c’era, senza nemmeno rendermene conto. Ero nervosa, il lavoro mi sta schiacciando, e invece di respirare o fare qualcosa di utile, ho preso un cucchiaio e via, gelato al cioccolato dritto in bocca. Oggi mi sono svegliata con i sensi di colpa che mi urlavano nelle orecchie, ma sapete qual è il peggio? Che la colazione non mi ha salvato, niente toast integrali o yogurt magro, solo un nodo allo stomaco. Vorrei tanto smettere di mangiare quello che sento, ma è come se il mio cervello spegnesse l’interruttore della razionalità e mi dicesse "mangia, mangia, tanto ormai hai fallito". Qualcuno di voi ci passa? Come fate a non crollare quando la vita vi sbatte in faccia giornate così? Io voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a controllarmi, arriva uno stress nuovo e ciao, torno al punto di partenza. Non so più che fare, mi sembra di combattere contro me stessa e di perdere sempre. Vi leggo spesso e vedo che parlate di mindfulness o di scrivere i pensieri, ma sul serio, funziona? Perché io mi sento un disastro totale e ho bisogno di qualcosa che mi tiri fuori da questo casino. Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.
Ehi, capisco perfettamente quel nodo allo stomaco e quella sensazione di combattere contro se stessi. Ci sono passato anch’io, e ti assicuro che non sei sola in questa lotta. Ti racconto un po’ della mia esperienza, magari qualcosa ti può essere utile.

Due anni fa il mio medico mi ha messo di fronte a una realtà dura: il mio peso stava diventando un rischio concreto per la mia salute. Pressione alta, rischio di diabete, stanchezza costante. Non era solo una questione di vestiti che non mi entravano, era proprio il mio corpo che mi stava dicendo “basta”. All’inizio mi sentivo come te, sopraffatto, con giornate in cui lo stress mi portava a mangiare qualsiasi cosa trovassi in cucina. Ma piano piano ho trovato un modo per non lasciarmi travolgere.

Per me, la svolta è stata iniziare a vedere il cibo non come un nemico o una consolazione, ma come un alleato per stare meglio. Non parlo di diete drastiche, quelle non funzionano mai a lungo. Ho iniziato a fare piccoli cambiamenti: per esempio, quando sentivo lo stress che mi spingeva verso il frigo, cercavo di fermarmi per un attimo e bere un bicchiere d’acqua. Sembra banale, ma mi dava il tempo di riprendere il controllo. Poi ho iniziato a preparare pasti semplici ma gustosi, con tante verdure e proteine, così quando arrivava la fame nervosa, avevo qualcosa di sano già pronto. Non sempre ci riesco, eh, ci sono ancora sere in cui un biscotto tira l’altro, ma ora so che non è la fine del mondo.

Un’altra cosa che mi ha aiutato tantissimo è stata muovermi. Non palestra o robe estreme, ma camminate. All’inizio facevo 15 minuti, poi sono diventati 30. Non solo mi aiutava a bruciare un po’ di calorie, ma mi schiariva la testa. Quando cammini, il cervello smette di urlarti contro e inizi a sentirti un po’ più leggero, non solo nel corpo. E poi, ti giuro, il sonno migliora, l’energia torna, e anche la pressione si è abbassata nel mio caso.

Per i sensi di colpa, che conosco bene, ho imparato una cosa: punirsi non serve. Se una sera sgarri, non hai fallito, stai solo imparando. Scrivi quello che provi, sì, ma non per forza in modo complicato. Io tengo un quadernino dove segno cosa ho mangiato e come mi sentivo. Non è mindfulness da guru, è solo un modo per capire cosa mi spinge a mangiare quando non ho fame. Spesso è noia, altre volte è ansia. Capirlo mi aiuta a cercare altre soluzioni, come chiamare un amico o guardare una serie.

Non sei un disastro, sei una persona che sta provando a prendersi cura di sé in mezzo a un mare di stress. È durissima, ma ogni piccolo passo conta. Magari prova a scegliere una cosa sola da cambiare questa settimana, tipo bere più acqua o fare una passeggiata corta. Non devi fare tutto perfetto, devi solo non mollare. Io ci sto riuscendo, un giorno alla volta, e se ce la faccio io, che ero il re delle abbuffate notturne, puoi farcela anche tu. Forza, scrivici come va, siamo qui per tirarci su a vicenda.
 
Ehi Siveres, un abbraccio virtuale da chi sa bene com’è sentirsi in guerra con se stessi! 😊 Quel cucchiaio di gelato che sembra l’unica via d’uscita quando lo stress ti morde lo stomaco… oh, ci sono passata anch’io, e non sei sola in questo caos. Ti racconto cosa mi ha aiutato a trasformare le mie giornate da “mangio i miei sentimenti” a “ok, posso farcela”, sperando che qualcosa ti accenda una lampadina. 💡

Anni fa ero in un loop simile al tuo: lavoro che mi schiacciava, emozioni che non sapevo gestire, e il frigo che diventava il mio migliore (e peggiore) amico. 😅 Non aiutava il fatto che avessi anche delle intolleranze alimentari che mi facevano sentire gonfia e stanca, ma non lo sapevo ancora! Scoprirlo è stato un game-changer, perché ho dovuto imparare a scegliere cibi che non mi facessero male, e questo mi ha spinto a ripensare tutto il mio rapporto con il cibo. Non parlo di diete restrittive, ma di un modo di mangiare che mi fa stare bene dentro e fuori.

La prima cosa che ti consiglio è rallentare. Quando senti quella voglia di aprire il frigo, prova a fare una pausa di 5 secondi. Respira, bevi un sorso d’acqua fresca, magari accendi una canzone che ti piace. 🎶 Sembra una sciocchezza, ma quei 5 secondi possono spezzare l’impulso. Io ho iniziato tenendo in cucina una ciotola di frutta già lavata e tagliata (mele, carote, cetrioli), così se proprio dovevo sgranocchiare qualcosa, era sano e non mi lasciava con i sensi di colpa. E se hai intolleranze o sospetti di averne, fai un check con un medico: a volte il corpo ci manda segnali che confondiamo con la fame nervosa.

Un trucco che mi ha salvato? Pianificare i pasti con amore. Non serve essere chef, basta preparare qualcosa di colorato e nutriente in anticipo. Io faccio una bowl con quinoa, verdure grigliate e hummus: è buona, mi sazia, e non mi fa sentire “a dieta”. 😋 Se il gelato al cioccolato chiama, ok, prendine un cucchiaino, ma prova a gustarlo piano, senza sensi di colpa. Il cibo non è il nemico, è solo una parte della tua giornata. E se sgarri? Non sei un fallimento, stai solo imparando a navigare le tue emozioni. 💪

Muoversi è un altro pezzo del puzzle. Non devi correre una maratona, ma una passeggiata di 20 minuti con la tua playlist preferita può fare miracoli. Io ho iniziato camminando intorno all’isolato, e ora faccio 5 km senza nemmeno accorgermene! Non solo aiuta a bruciare calorie, ma ti fa sentire più forte, come se stessi dicendo al tuo stress: “Ehi, non mi comandi tu”. 🚶‍♀️ E poi, dormire meglio cambia tutto. Io ho una regola: niente schermi un’ora prima di andare a letto, e una tisana calda. Il mio sonno è migliorato, e con lui anche la mia voglia di non cedere al frigo notturno.

Per i pensieri che ti urlano “hai fallito”, prova a scriverli, ma non in modo serioso. Io ho un diario dove scarabocchio quello che mi passa per la testa, a volte ci disegno pure delle faccine arrabbiate! 😣 Non è mindfulness da manuale, ma mi aiuta a vedere che le mie emozioni non sono me, sono solo nuvole che passano. E se ti senti un disastro, ricorda: stai provando, stai scrivendo qui, stai cercando una strada. Questo è già un passo enorme.

Un ultimo consiglio: trova il tuo “perché”. Per me non era solo perdere peso, ma sentirmi energica, non avere più fiatone, e non dipendere dal cibo per affrontare le giornate storte. Magari il tuo “perché” è diverso, ma tienilo a mente quando tutto sembra crollare. 🌈 Inizia con una cosa piccola: oggi prova a bere un bicchiere d’acqua in più o a fare una passeggiata di 10 minuti. Non devi essere perfetta, devi solo essere gentile con te stessa.

Forza, Siveres, sei più forte di quanto pensi! Scrivici come va, siamo una squadra e ti sosteniamo. 💙
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Ieri sera ho aperto il frigo e ho divorato tutto quello che c’era, senza nemmeno rendermene conto. Ero nervosa, il lavoro mi sta schiacciando, e invece di respirare o fare qualcosa di utile, ho preso un cucchiaio e via, gelato al cioccolato dritto in bocca. Oggi mi sono svegliata con i sensi di colpa che mi urlavano nelle orecchie, ma sapete qual è il peggio? Che la colazione non mi ha salvato, niente toast integrali o yogurt magro, solo un nodo allo stomaco. Vorrei tanto smettere di mangiare quello che sento, ma è come se il mio cervello spegnesse l’interruttore della razionalità e mi dicesse "mangia, mangia, tanto ormai hai fallito". Qualcuno di voi ci passa? Come fate a non crollare quando la vita vi sbatte in faccia giornate così? Io voglio dimagrire, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a controllarmi, arriva uno stress nuovo e ciao, torno al punto di partenza. Non so più che fare, mi sembra di combattere contro me stessa e di perdere sempre. Vi leggo spesso e vedo che parlate di mindfulness o di scrivere i pensieri, ma sul serio, funziona? Perché io mi sento un disastro totale e ho bisogno di qualcosa che mi tiri fuori da questo casino. Datemi una mano, per favore, perché da sola sto solo affondando.
Ehi, disastro totale, ti capisco così tanto che potrei scriverci una sitcom! Anche io sono incastrata in quel loop infernale: stress, frigo, sensi di colpa, e poi via di nuovo da capo. Il tuo post mi ha fatto quasi vedere me stessa con il cucchiaio in mano, a saccheggiare il gelato come se fosse l’ultima cosa al mondo. Quindi, lasciati dire una cosa: non sei sola, e no, non sei un disastro. Sei solo un essere umano che cerca di cavarsela in giornate che sembrano fatte apposta per farci deragliare.

Io sono quella classica impiegata da scrivania, otto ore incollata alla sedia, con il capo che mi respira sul collo e le email che si moltiplicano come gremlins. Tempo per la palestra? Zero. Voglia di muovermi dopo una giornata così? Sottozero. Però, sai, ho trovato un paio di trucchetti per infilare un po’ di movimento senza dovermi trasformare in una maratoneta. Non dico che risolveranno il tuo stress o la voglia di gelato (credimi, anche io ho i miei momenti “frigo, sei il mio migliore amico”), ma magari ti danno una piccola spinta per sentirti meno in balia di tutto.

Prima cosa: quando sono al lavoro, ogni ora mi alzo e faccio due minuti di quello che chiamo “la danza della stampante”. Non è una coreografia da Broadway, sia chiaro. Magari allungo le braccia, faccio un paio di squat accanto alla scrivania o mi stiracchio come un gatto. Ho trovato dei video su YouTube, roba tipo “esercizi da ufficio per gente pigra”, e sono una salvezza. Durano cinque minuti, li fai senza sudare, e ti senti meno un blocco di cemento. Li guardo con le cuffie, così i colleghi non mi prendono per matta. Se vuoi, cercati “desk exercises” o “office yoga” – ce ne sono a tonnellate, e alcuni sono pure divertenti.

Poi, l’ora di pranzo è il mio momento sacro. Non sempre, eh, perché a volte sono così stressata che mi dimentico pure di mangiare (o peggio, ordino un panino gigante). Però, almeno tre volte a settimana, mi impongo di uscire. Non serve fare chissà che: una passeggiata di 15-20 minuti intorno all’ufficio, magari con una playlist che mi fa sentire una diva. Non solo brucio qualche caloria, ma mi schiarisco la testa. È come premere il tasto “reset” sul cervello. Se non hai un parco vicino, gira intorno all’isolato o vai a curiosare in quel negozio che non hai mai tempo di guardare. L’importante è muoverti un po’.

Sul discorso “mangio i miei sentimenti”, ti dico come sto provando a gestirlo io, perché anche qui, amica mia, ci sono dentro fino al collo. Quando sento che lo stress sta per vincere e il frigo mi chiama, provo a fare una cosa scema: mi metto davanti allo specchio e faccio una smorfia assurda, tipo da cartone animato. Sembra una cavolata, ma mi fa ridere, e quel momento di leggerezza a volte spezza l’impulso di buttarmi sul cibo. Altre volte, invece, perdo comunque e finisco con una fetta di torta in mano. Ma sai che c’è? Va bene così. Non siamo robot. Ogni tanto si sgarra, l’importante è non lasciarsi travolgere dai sensi di colpa. Io mi dico: “Ok, hai mangiato la torta, non hai ucciso nessuno, domani si riparte”.

Per la mindfulness, che vedo nominare spesso anche qui, non sono una guru, ma sto provando a fare una cosa semplice: quando mi sento sopraffatta, chiudo gli occhi e respiro profondamente per un minuto. Non è magia, non ti trasforma in Buddha, ma ti dà un attimo di pausa. C’è un’app che uso, con mini-meditazioni da tre minuti, e alcune hanno pure video carini con voci che sembrano uscite da un film Disney. Non è la soluzione definitiva, ma è un piccolo ancora di salvezza.

Infine, un consiglio da vera pigrona: metti dei promemoria sul telefono. Non per ricordarti di essere perfetta, ma per darti delle pacche virtuali sulla spalla. Tipo: “Ehi, vai a fare due passi!” o “Respira, non sei in gara con nessuno”. Io ho uno che dice “Smetti di essere il tuo peggior nemico”, e ogni tanto mi strappa un sorriso.

Forza, non stai affondando, stai solo navigando in acque agitate. Prova a inserire un piccolo movimento nella tua giornata, anche solo per sentirti un po’ più in controllo. E se cadi di nuovo nel gelato, pazienza, ti rialzi e ricominci. Siamo in questa battaglia insieme, no? Scrivi come va, che io sono qui a fare il tifo per te!