La mia esperienza con il coaching online: gestire la dieta con allergie

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, sono ormai al terzo mese di coaching online e voglio condividere come sta andando, soprattutto per chi, come me, deve gestire una dieta con delle allergie. Seguo un programma personalizzato con un trainer e un dietologo che mi seguono da remoto, e devo dire che ci sono aspetti che mi piacciono molto, ma anche qualche difficoltà che non mi aspettavo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, faccio le consulenze via videochiamata e posso organizzarle in base ai miei impegni. Il dietologo ha creato un piano che tiene conto delle mie allergie - nel mio caso, latticini e frutta a guscio - e mi ha aiutato a trovare alternative che non avrei mai considerato da sola. Ad esempio, ho scoperto che i semi di zucca tostati possono sostituire le mandorle in alcune ricette senza farmi rimpiangere il gusto. Ogni due settimane abbiamo un check: analizziamo i progressi, aggiustiamo il piano se serve e mi danno consigli pratici. Questo mi tiene motivata, perché so che c’è qualcuno che mi segue passo passo.
Poi ci sono i contro, e non voglio nasconderli. A volte mi manca il contatto diretto: vedere il trainer di persona mi darebbe una spinta in più, soprattutto nei giorni no. La comunicazione online è comoda, ma può essere fredda, e capita che qualche messaggio si perda o non sia chiaro. Inoltre, dipende tutto da me: devo essere disciplinata nel pesare il cibo, fare foto dei pasti e inviarle. Se salto un giorno, nessuno viene a bussarmi alla porta per rimettermi in riga. Con le allergie, poi, è un po’ stressante controllare sempre gli ingredienti, e il dietologo non può farlo al posto mio.
I risultati? Pesavo 72 kg all’inizio, ora sono a 67,5 kg. Non è una perdita rapidissima, ma il mio obiettivo è scendere in modo sano e sostenibile, senza sentirmi privata di tutto. La parte più difficile è stata rinunciare ai dolci tradizionali, visto che molti contengono latticini, ma sto imparando a cucinare versioni alternative che funzionano per me. Il trainer mi ha anche dato un piano di allenamenti leggeri da fare a casa, niente di troppo intenso, ma abbastanza per sentirmi più energica.
Insomma, il coaching online è un’esperienza che consiglio a chi ha bisogno di una guida ma vuole flessibilità. Funziona bene se sei costante e se hai un team preparato che capisce le tue esigenze, come le allergie. Non è perfetto, ma per me sta valendo la pena. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
 
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Ciao a tutti, sono ormai al terzo mese di coaching online e voglio condividere come sta andando, soprattutto per chi, come me, deve gestire una dieta con delle allergie. Seguo un programma personalizzato con un trainer e un dietologo che mi seguono da remoto, e devo dire che ci sono aspetti che mi piacciono molto, ma anche qualche difficoltà che non mi aspettavo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, faccio le consulenze via videochiamata e posso organizzarle in base ai miei impegni. Il dietologo ha creato un piano che tiene conto delle mie allergie - nel mio caso, latticini e frutta a guscio - e mi ha aiutato a trovare alternative che non avrei mai considerato da sola. Ad esempio, ho scoperto che i semi di zucca tostati possono sostituire le mandorle in alcune ricette senza farmi rimpiangere il gusto. Ogni due settimane abbiamo un check: analizziamo i progressi, aggiustiamo il piano se serve e mi danno consigli pratici. Questo mi tiene motivata, perché so che c’è qualcuno che mi segue passo passo.
Poi ci sono i contro, e non voglio nasconderli. A volte mi manca il contatto diretto: vedere il trainer di persona mi darebbe una spinta in più, soprattutto nei giorni no. La comunicazione online è comoda, ma può essere fredda, e capita che qualche messaggio si perda o non sia chiaro. Inoltre, dipende tutto da me: devo essere disciplinata nel pesare il cibo, fare foto dei pasti e inviarle. Se salto un giorno, nessuno viene a bussarmi alla porta per rimettermi in riga. Con le allergie, poi, è un po’ stressante controllare sempre gli ingredienti, e il dietologo non può farlo al posto mio.
I risultati? Pesavo 72 kg all’inizio, ora sono a 67,5 kg. Non è una perdita rapidissima, ma il mio obiettivo è scendere in modo sano e sostenibile, senza sentirmi privata di tutto. La parte più difficile è stata rinunciare ai dolci tradizionali, visto che molti contengono latticini, ma sto imparando a cucinare versioni alternative che funzionano per me. Il trainer mi ha anche dato un piano di allenamenti leggeri da fare a casa, niente di troppo intenso, ma abbastanza per sentirmi più energica.
Insomma, il coaching online è un’esperienza che consiglio a chi ha bisogno di una guida ma vuole flessibilità. Funziona bene se sei costante e se hai un team preparato che capisce le tue esigenze, come le allergie. Non è perfetto, ma per me sta valendo la pena. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Ehi, che bella condivisione! La tua esperienza mi ha fatto riflettere, soprattutto perché anch’io sto seguendo un percorso un po’ particolare, ma con un obiettivo diverso: voglio mettere su muscoli senza accumulare grasso, il tutto gestendo il mio metabolismo che sembra bruciare tutto in un attimo.

Sto lavorando con un coach online da un paio di mesi, e come te apprezzo tantissimo la flessibilità. Nel mio caso, il piano alimentare è ipercalorico ma super controllato per evitare di aggiungere peso "sbagliato". Il mio dietologo mi ha fatto scoprire combinazioni di cibi che non avrei mai considerato, tipo abbinare riso integrale con legumi e verdure ad alto contenuto di fibre per tenere l’energia costante senza picchi glicemici. Ogni settimana pesiamo i progressi, e se serve aggiustiamo le quantità per bilanciare meglio i macronutrienti. Per me, che ho un metabolismo veloce, è fondamentale mangiare spesso e in modo strategico, altrimenti non riesco a crescere muscolarmente.

Le difficoltà? Beh, a volte è una sfida preparare tutto. Devo cucinare in anticipo, pesare ogni porzione, e sinceramente non sempre ne ho voglia. Come te, sento la mancanza di un contatto diretto: un trainer che ti corregge la postura in palestra o ti motiva dal vivo ha un altro impatto. E poi, con il mio metabolismo, devo stare attento a non esagerare con gli integratori o robe tipo estratti naturali che promettono miracoli – preferisco affidarmi a cibo vero e allenamenti ben calibrati.

Per gli allenamenti, seguo un mix di pesi e corpo libero, 4-5 volte a settimana. Il coach mi ha impostato serie con carichi progressivi per stimolare i muscoli senza strafare, e sto iniziando a vedere un po’ di definizione in più. Non ho allergie come te, ma capisco bene il controllo maniacale degli ingredienti: io devo leggere le etichette per assicurarmi che ci sia abbastanza proteina e pochi zuccheri nascosti.

Risultati? Sono partito da 70 kg, ora sono a 73, ma il punto è che il peso è quasi tutto muscolo. La bilancia non dice tutto, ma le misure e lo specchio sì. La cosa che mi sta aiutando di più è la costanza, anche se ogni tanto vorrei solo mangiarmi una pizza e rilassarmi.

Il tuo post mi ha fatto venir voglia di chiedere: come gestisci i giorni in cui la motivazione cala? E il tuo dietologo ti ha mai consigliato alternative naturali per bilanciare la fame o l’energia? Sono curioso di sapere come ti trovi con queste cose. Grazie per aver condiviso, continua così!
 
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Ciao a tutti, sono ormai al terzo mese di coaching online e voglio condividere come sta andando, soprattutto per chi, come me, deve gestire una dieta con delle allergie. Seguo un programma personalizzato con un trainer e un dietologo che mi seguono da remoto, e devo dire che ci sono aspetti che mi piacciono molto, ma anche qualche difficoltà che non mi aspettavo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, faccio le consulenze via videochiamata e posso organizzarle in base ai miei impegni. Il dietologo ha creato un piano che tiene conto delle mie allergie - nel mio caso, latticini e frutta a guscio - e mi ha aiutato a trovare alternative che non avrei mai considerato da sola. Ad esempio, ho scoperto che i semi di zucca tostati possono sostituire le mandorle in alcune ricette senza farmi rimpiangere il gusto. Ogni due settimane abbiamo un check: analizziamo i progressi, aggiustiamo il piano se serve e mi danno consigli pratici. Questo mi tiene motivata, perché so che c’è qualcuno che mi segue passo passo.
Poi ci sono i contro, e non voglio nasconderli. A volte mi manca il contatto diretto: vedere il trainer di persona mi darebbe una spinta in più, soprattutto nei giorni no. La comunicazione online è comoda, ma può essere fredda, e capita che qualche messaggio si perda o non sia chiaro. Inoltre, dipende tutto da me: devo essere disciplinata nel pesare il cibo, fare foto dei pasti e inviarle. Se salto un giorno, nessuno viene a bussarmi alla porta per rimettermi in riga. Con le allergie, poi, è un po’ stressante controllare sempre gli ingredienti, e il dietologo non può farlo al posto mio.
I risultati? Pesavo 72 kg all’inizio, ora sono a 67,5 kg. Non è una perdita rapidissima, ma il mio obiettivo è scendere in modo sano e sostenibile, senza sentirmi privata di tutto. La parte più difficile è stata rinunciare ai dolci tradizionali, visto che molti contengono latticini, ma sto imparando a cucinare versioni alternative che funzionano per me. Il trainer mi ha anche dato un piano di allenamenti leggeri da fare a casa, niente di troppo intenso, ma abbastanza per sentirmi più energica.
Insomma, il coaching online è un’esperienza che consiglio a chi ha bisogno di una guida ma vuole flessibilità. Funziona bene se sei costante e se hai un team preparato che capisce le tue esigenze, come le allergie. Non è perfetto, ma per me sta valendo la pena. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Ehi, che bella condivisione! La tua esperienza mi ha colpito, soprattutto perché anch’io ho dovuto rivoluzionare il mio stile di vita per gestire delle intolleranze, e so quanto possa essere complicato. Voglio raccontarti un po’ di quello che ho imparato nel mio percorso da fanatico del vivere sano, con qualche trucco che magari può esserti utile, visto che parli di dieta, allergie e organizzazione.

Parto dal punto che mi sembra più vicino alla tua storia: la gestione delle allergie senza rinunciare al gusto. Come te, ho dovuto eliminare alcuni alimenti (nel mio caso glutine e lattosio), e all’inizio mi sembrava di dover dire addio a tutto ciò che amavo mangiare. Poi ho capito che la chiave è pianificare piatti veloci ma nutrienti, che non ti facciano passare ore in cucina ma siano sicuri per le tue esigenze. Ad esempio, per colazione preparo in cinque minuti un porridge di avena senza glutine con latte vegetale (quello di avena o mandorla, controllando sempre le etichette per il lattosio) e aggiungo frutta fresca come banane o frutti di bosco. È super saziante e mi dà energia senza rischi. Per pranzo, invece, spesso punto su bowl con base di quinoa o riso integrale, verdure grigliate e una proteina come ceci o tacchino. La quinoa cuoce in 15 minuti, e se preparo una porzione più grande la sera, ho il pranzo pronto per il giorno dopo. Questo mi aiuta a non sgarrare e a non dover controllare ogni volta gli ingredienti da zero.

Sul lato pratico, capisco benissimo la fatica di dover essere disciplinati con il coaching online. Anche io seguo un programma simile, con check regolari, e il fatto di dover pesare il cibo o segnare tutto può essere pesante. Un trucco che mi ha salvato è stato creare una sorta di “menu settimanale” con cinque o sei piatti che so essere sicuri per le mie intolleranze. Non è rigido, ma mi dà una base per non impazzire ogni giorno a pensare “cosa mangio?”. Inoltre, per i giorni in cui la motivazione cala, cerco di rendere il momento del pasto un po’ speciale: apparecchio la tavola come se fossi al ristorante, metto una playlist che mi piace. Sembra sciocco, ma mi aiuta a non vedere la dieta come un dovere.

Parlando di dolci, visto che hai detto che ti mancano, ti consiglio di provare a fare dei dolcetti veloci con ingredienti sicuri. Uno dei miei preferiti è una sorta di “energy ball” con datteri, semi di zucca e cacao amaro. Frulli tutto, fai delle palline e le metti in frigo per 20 minuti. Sono senza latticini, senza frutta a guscio e super golose. Se vuoi, posso passarti la ricetta precisa!

Sul discorso del contatto umano, ti capisco al 100%. Anche a me manca a volte l’energia di un incontro dal vivo, ma ho trovato un compromesso: mi sono iscritto a un gruppo locale di appassionati di fitness, e ogni tanto ci vediamo per una camminata o un allenamento leggero. Non è la stessa cosa di un trainer, ma condividere il percorso con altri mi dà una carica in più. Magari nella tua zona c’è qualcosa di simile?

I tuoi risultati sono fantastici, complimenti! Perdere peso in modo sano e sostenibile è la strada giusta, e si vede che stai costruendo abitudini che dureranno. Per l’energia che dici di sentire con gli allenamenti, ti consiglio di aggiungere, se puoi, 10 minuti di stretching o yoga al mattino. Non serve niente di complicato, ma mi ha aiutato tantissimo a sentirmi più “connesso” con il mio corpo e a dormire meglio, che per me è fondamentale per restare in forma.

In sintesi, il coaching online è una gran cosa se hai la costanza di seguirlo, e il tuo post lo dimostra. Per le allergie, punta su piatti semplici e veloci che puoi preparare in anticipo, e non sottovalutare l’importanza di rendere il percorso piacevole, anche con piccoli gesti. Se hai qualche domanda o vuoi scambiare altre idee, scrivimi pure, sono sempre felice di chiacchierare di ZOЖ! Come ti stai trovando con gli allenamenti leggeri che fai a casa?
 
Cavolo, leggere la tua esperienza mi ha fatto venire un po’ di nostalgia per i giorniI momenti in cui mi sentivo pieno di energia e motivazione, ma allo stesso tempo mi ha ricordato quanto possa essere frustrante gestire una dieta con restrizioni, soprattutto quando hai a che fare con problemi di salute come il colesterolo alto, che è un po’ il mio cruccio da un paio d’anni. Provo a raccontarti com’è andata per me, sperando che qualcosa possa esserti utile, anche se, devo dirtelo, non è proprio una passeggiata.

All’inizio, quando il medico mi ha detto che dovevo abbassare il colesterolo, mi è crollato il mondo addosso. Amavo il formaggio, le fritture, i salumi… insomma, tutto quello che ora devo evitare come la peste. Ho provato a seguire un piano alimentare con un nutrizionista online, un po’ come fai tu, e capisco bene i pro e i contro che hai descritto. La comodità delle videochiamate è fantastica, soprattutto perché lavoro tutto il giorno e non ho tempo di correre in studio, ma a volte mi sento un po’ abbandonato. Mandare foto dei pasti, pesare tutto, controllare gli ingredienti… è una fatica mentale, e se non sei al 100% motivato, rischi di mollare. E io, te lo confesso, qualche volta ho sgarato, soprattutto nei weekend, quando vedo gli altri mangiare pizze e gelati mentre io sto lì con la mia insalata.

Quello che mi ha aiutato, però, è stato semplificare al massimo i pasti, perché con il colesterolo alto devi stare attento a grassi saturi e cibi processati, e non è sempre facile. Ho iniziato a preparare piatti che richiedono poco sforzo ma sono sani. Per esempio, a colazione mangio fiocchi d’avena (quelli integrali, senza zuccheri aggiunti) con latte di soia non zuccherato e un po’ di frutta fresca, tipo mele o fragole. Cuoce in 5 minuti, è pieno di fibre che aiutano il colesterolo, e mi tiene sazio fino a pranzo. A proposito di pranzo, spesso faccio una bowl con riso integrale, verdure al vapore o grigliate e una proteina magra, tipo petto di pollo o ceci. Preparo tutto la sera prima, così non devo pensarci all’ultimo minuto. Questo mi ha salvato, perché se non ho qualcosa di pronto, finisco per ordinare cibo da asporto, e lì addio dieta.

Il punto dolente, come dicevi tu, sono i dolci. Io sono un golosone, e rinunciare a biscotti e torte è stato un duro colpo. Però ho trovato un paio di alternative che non fanno schizzare il colesterolo. Una è fare dei muffin con farina d’avena, banana schiacciata al posto dello zucchero e un po’ di cannella. Non c’è burro né olio, e sono comunque buoni. Un’altra idea sono le barrette fatte in casa con datteri, semi di lino e avena: frulli tutto, compatti in una teglia e metti in frigo. Sono dolci, ma senza grassi cattivi. Se ti va, ti scrivo dosi e passaggi, perché all’inizio ero scettico, ma ora sono una salvezza.

Sul coaching online, ti capisco quando dici che manca il contatto umano. Io a volte mi sento solo un numero, e se non invio i resoconti, il nutrizionista non mi cerca. Questo mi fa perdere un po’ di slancio, soprattutto nei giorni in cui sono stressato e vorrei solo mangiarmi un panino con la mortadella. Per rimettermi in carreggiata, ho iniziato a fare passeggiate serali con un amico che sta attento alla salute come me. Non è un trainer, ma parlare con qualcuno che capisce cosa sto passando mi dà una spinta. Magari puoi provare a cercare un gruppo simile, anche solo per scambiare due chiacchiere.

I tuoi risultati sono davvero incoraggianti, complimenti! Io sono sceso di 4 kg in sei mesi, non una cifra pazzesca, ma il colesterolo è migliorato, e questo per me è già una vittoria. Gli allenamenti leggeri che fai tu mi incuriosiscono: io faccio 20 minuti di cyclette a casa e un po’ di pesi leggeri, ma niente di troppo intenso, perché non sono proprio un atleta. Tu come ti organizzi con l’attività fisica? E come fai a restare costante con il coaching online quando la motivazione cala? Perché io, onestamente, sto facendo fatica a tenere il passo.
 
Ciao a tutti, sono ormai al terzo mese di coaching online e voglio condividere come sta andando, soprattutto per chi, come me, deve gestire una dieta con delle allergie. Seguo un programma personalizzato con un trainer e un dietologo che mi seguono da remoto, e devo dire che ci sono aspetti che mi piacciono molto, ma anche qualche difficoltà che non mi aspettavo.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è incredibile: non devo spostarmi, faccio le consulenze via videochiamata e posso organizzarle in base ai miei impegni. Il dietologo ha creato un piano che tiene conto delle mie allergie - nel mio caso, latticini e frutta a guscio - e mi ha aiutato a trovare alternative che non avrei mai considerato da sola. Ad esempio, ho scoperto che i semi di zucca tostati possono sostituire le mandorle in alcune ricette senza farmi rimpiangere il gusto. Ogni due settimane abbiamo un check: analizziamo i progressi, aggiustiamo il piano se serve e mi danno consigli pratici. Questo mi tiene motivata, perché so che c’è qualcuno che mi segue passo passo.
Poi ci sono i contro, e non voglio nasconderli. A volte mi manca il contatto diretto: vedere il trainer di persona mi darebbe una spinta in più, soprattutto nei giorni no. La comunicazione online è comoda, ma può essere fredda, e capita che qualche messaggio si perda o non sia chiaro. Inoltre, dipende tutto da me: devo essere disciplinata nel pesare il cibo, fare foto dei pasti e inviarle. Se salto un giorno, nessuno viene a bussarmi alla porta per rimettermi in riga. Con le allergie, poi, è un po’ stressante controllare sempre gli ingredienti, e il dietologo non può farlo al posto mio.
I risultati? Pesavo 72 kg all’inizio, ora sono a 67,5 kg. Non è una perdita rapidissima, ma il mio obiettivo è scendere in modo sano e sostenibile, senza sentirmi privata di tutto. La parte più difficile è stata rinunciare ai dolci tradizionali, visto che molti contengono latticini, ma sto imparando a cucinare versioni alternative che funzionano per me. Il trainer mi ha anche dato un piano di allenamenti leggeri da fare a casa, niente di troppo intenso, ma abbastanza per sentirmi più energica.
Insomma, il coaching online è un’esperienza che consiglio a chi ha bisogno di una guida ma vuole flessibilità. Funziona bene se sei costante e se hai un team preparato che capisce le tue esigenze, come le allergie. Non è perfetto, ma per me sta valendo la pena. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Come vi siete trovati?
Ehi, guerrieri della bilancia, qui il vostro paladino della definizione muscolare! Leggendo il tuo post, mi sono gasato come se avessi appena chiuso una serie di squat a peso massimo. La tua esperienza con il coaching online è una bomba, e visto che parli di diete toste e allergie, voglio buttare sul tavolo la mia routine da bodibuilder in piena fase di taglio. Preparati, perché sto per sparare un papiro epico!

Io sono in modalità “sushi” da competizione, il che significa che il mio corpo è un tempio e il mio frigo è un laboratorio scientifico. Sto preparando una gara di bodybuilding, quindi la mia dieta è più rigida di un sergente di ferro. Allergie? Non proprio, ma ti capisco al 100% perché la mia alimentazione è un puzzle maniacale: ogni grammo di cibo è pesato, ogni caloria è un soldato che marcia verso il mio obiettivo. Tipo, il mio dietologo (anche lui online, tra l’altro) mi ha messo su un piano da 2200 kcal, con 180 g di proteine, 200 g di carboidrati e 50 g di grassi. Sembra una formula magica, vero? Ma è un lavoro da chirurgo: pollo, riso basmati, broccoli al vapore e olio d’oliva misurato con il contagocce. La mia giornata tipo è 5-6 pasti, ogni 3 ore, e se sgarro di un minuto mi sento come se avessi tradito il mio stesso codice d’onore.

Sul coaching online, ti do un cinque virtuale. La flessibilità è il top: io sono uno che vive con l’agenda incasinata, tra lavoro e palestra, quindi le videochiamate con il mio coach sono una salvezza. Ogni settimana mi controlla come un falco: foto del fisico, misure, persino il diario alimentare su un’app dove segno tutto, pure l’acqua che bevo. Però, come dici tu, manca quel contatto umano. Sai quando il trainer ti guarda negli occhi e ti urla “DAI, UN’ALTRA RIPETIZIONE”? Ecco, via Zoom non è la stessa cosa. E la disciplina? Un incubo glorioso. Se non peso il cibo o salto un check-in, nessuno mi corre dietro. È tutto sulla mia forza di volontà, e credimi, a volte vorrei lanciarmi su una pizza e mandare tutto all’aria.

Parliamo di risultati, perché è qui che si accende la fiamma! In 10 settimane sono passato da 85 kg a 79 kg, con una percentuale di grasso che sta scendendo come un razzo. La “sushi” non perdona: addominali che iniziano a spuntare, vene che sembrano cartine geografiche, e una pompa in palestra che mi fa sentire un supereroe. Ma non è una passeggiata. La fame mi guarda dallo specchio ogni sera, e il mio cervello sogna carboidrati come se fossi naufragato su un’isola deserta. La tua lotta con i dolci mi ha colpito: io ho bandito tutto ciò che non è nel piano, ma per non impazzire mi concedo una “cheat meal” ogni 10 giorni. Tipo, un pancake proteico con sciroppo zero calorie. Non è una torta al cioccolato, ma mi salva la vita.

Le allergie che gestisci sono una sfida da vero guerriero, e il fatto che tu stia trovando alternative come i semi di zucca tostati è da standing ovation. Io non ho quel problema, ma ti racconto una cosa: per la mia dieta, ogni alimento deve essere puro, senza contaminazioni. Controllo le etichette come un detective, perché un errore può sballare tutto. Tipo, una volta ho preso un petto di pollo che sembrava ok, ma aveva una marinatura con zuccheri nascosti. Risultato? Gonfiore e un coach che mi ha cazziato per una settimana.

Sul piano mentale, la motivazione è il mio carburante. Ogni mattina mi guardo allo specchio e mi dico: “Fratello, stai scolpendo un’opera d’arte”. Ho foto del mio fisico appese in camera, non per vanità, ma per ricordarmi da dove sono partito e dove voglio arrivare. La tua perdita di 4,5 kg è un traguardo da festeggiare, perché è fatta con testa e costanza. Il coaching online ti dà gli strumenti, ma sei tu che scavi la trincea ogni giorno. E quel piano di allenamenti leggeri? Grande, continua così! Io invece sono in palestra 5 volte a settimana: pesi pesanti, superserie, e un po’ di cardio per bruciare il grasso senza mangiarmi i muscoli. È massacrante, ma quando vedo i progressi, mi sento invincibile.

Insomma, il tuo post mi ha dato una carica pazzesca. Il coaching online è una figata se hai un team che sa il fatto suo e se tu sei disposto a sputare sangue (metaforicamente, eh). Continua a spaccare, e se hai bisogno di un consiglio da un maniaco della definizione come me, scrivimi! Qualcun altro sta seguendo una dieta da gara o un piano super rigido? Raccontate, che ci gasiamo a vicenda!
 
Ehi finto, che storia la tua con il coaching online! Mi hai fatto venire in mente le mie avventure tra sentieri e asfalto, quindi ti racconto come il mio amore per il running mi sta aiutando a tenere il peso a bada e a gestire la mia routine, anche con qualche ostacolo.

Sono uno che vive per i lunghi: corro 4-5 volte a settimana, dai 10 km in su, con il sogno di chiudere il mio prossimo mezzo maratona sotto le 2 ore. La corsa per me è il modo numero uno per bruciare calorie e sentirmi in pace con il mondo. Non ho allergie come te, ma capisco bene la fatica di dover stare attento a cosa mangi. Io punto su pasti semplici: avena a colazione, pollo o pesce con verdure e riso a pranzo, e magari una banana prima di correre. Il coaching online non lo uso, ma mi affido a un’app per tracciare calorie e macronutrienti. Funziona, ma come dici tu, la disciplina è tutta sulle mie spalle. Se salto un giorno di registrazione, rischio di mangiare troppo senza accorgermene.

Il tuo calo di 4,5 kg è una vittoria vera, complimenti! Io sono sceso da 78 a 73 kg in sei mesi, correndo tanto e mangiando pulito. La cosa bella della corsa è che ti fa bruciare un sacco senza bisogno di attrezzi o palestra, ma ci vuole costanza. Per evitare infortuni, mi assicuro di fare stretching e di cambiare scarpe ogni 600-700 km. Il lato negativo? A volte mi sento un po’ solo durante i lunghi, e vorrei un gruppo per darmi la carica, un po’ come te che senti la mancanza del contatto diretto con il trainer.

La tua scoperta dei semi di zucca tostati mi ha ispirato: magari provo a usarli come snack post-corsa invece delle solite barrette. Continua così, il tuo percorso è super motivante! Qualcun altro qui usa la corsa per perdere peso? Come vi organizzate con dieta e allenamenti?