Il mio viaggio: ritrovare pace con il cibo, un pasto alla volta

exodus999

Membro
6 Marzo 2025
92
10
8
Ciao a tutti, oggi ho mangiato una mela senza sentirmi in colpa. Sembra una cosa piccola, ma per me è un passo enorme. Sto provando a non pesare tutto quello che metto nel piatto, a volte ci riesco, a volte no. Qualcuno ha consigli per smettere di contare ogni boccone? Condividere questo viaggio mi sta aiutando, spero possa essere utile anche a voi.
 
Ciao a tutti, oggi ho mangiato una mela senza sentirmi in colpa. Sembra una cosa piccola, ma per me è un passo enorme. Sto provando a non pesare tutto quello che metto nel piatto, a volte ci riesco, a volte no. Qualcuno ha consigli per smettere di contare ogni boccone? Condividere questo viaggio mi sta aiutando, spero possa essere utile anche a voi.
Ehi, che bello leggerti! Mangiare una mela senza sensi di colpa è un traguardo fantastico, altroché se è un passo enorme! Ti capisco benissimo, quel bisogno di controllare ogni boccone può essere soffocante, ma stai già facendo progressi incredibili. Io sono una fan dei giorni di "scarico", sai? Uno o due giorni a settimana mi dedico a kefir, verdure o frutta, e ti dico, all’inizio sembra una sfida, ma poi diventa quasi liberatorio. Non è proprio un consiglio per smettere di contare, ma forse potrebbe aiutarti a cambiare prospettiva: quei giorni li vivo come un reset, un modo per ascoltare il corpo senza ossessionarmi con i numeri.

Quando sto su kefir, per esempio, passo la giornata con una sensazione di leggerezza, magari bevo un litro e mezzo diviso in piccole porzioni. Se scelgo verdure, mi sbizzarrisco con zucchine o finocchi al vapore, che saziano senza appesantire. Con la frutta, invece, punto su mele o frutti di bosco, che mi tengono attiva senza farmi sentire "vuota". All’inizio mi mancava il cibo "normale", lo ammetto, soprattutto il primo giorno: la testa dice "eh no, voglio altro!", ma poi il secondo giorno passa tutto e mi sento rigenerata. Dopo, quando torno a mangiare come al solito, mi accorgo che non ho più quella frenesia di pesare tutto, forse perché il corpo si abitua a fidarsi di sé stesso.

Non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ma magari provare un giorno così, senza bilancia, potrebbe darti una pausa da quel contare continuo. I risultati che vedo io? Pancia più sgonfia, energia che torna e, soprattutto, una specie di pace con me stessa, come se stessi dicendo al mio corpo "ok, ti ascolto". Fammi sapere cosa ne pensi, o se hai qualche trucco che ti sta aiutando in questo viaggio. Condividere queste cose è proprio ciò che rende questo percorso speciale, no? Forza, sei sulla strada giusta!
 
Ehi, che bello leggerti! Mangiare una mela senza sensi di colpa è un traguardo fantastico, altroché se è un passo enorme! Ti capisco benissimo, quel bisogno di controllare ogni boccone può essere soffocante, ma stai già facendo progressi incredibili. Io sono una fan dei giorni di "scarico", sai? Uno o due giorni a settimana mi dedico a kefir, verdure o frutta, e ti dico, all’inizio sembra una sfida, ma poi diventa quasi liberatorio. Non è proprio un consiglio per smettere di contare, ma forse potrebbe aiutarti a cambiare prospettiva: quei giorni li vivo come un reset, un modo per ascoltare il corpo senza ossessionarmi con i numeri.

Quando sto su kefir, per esempio, passo la giornata con una sensazione di leggerezza, magari bevo un litro e mezzo diviso in piccole porzioni. Se scelgo verdure, mi sbizzarrisco con zucchine o finocchi al vapore, che saziano senza appesantire. Con la frutta, invece, punto su mele o frutti di bosco, che mi tengono attiva senza farmi sentire "vuota". All’inizio mi mancava il cibo "normale", lo ammetto, soprattutto il primo giorno: la testa dice "eh no, voglio altro!", ma poi il secondo giorno passa tutto e mi sento rigenerata. Dopo, quando torno a mangiare come al solito, mi accorgo che non ho più quella frenesia di pesare tutto, forse perché il corpo si abitua a fidarsi di sé stesso.

Non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ma magari provare un giorno così, senza bilancia, potrebbe darti una pausa da quel contare continuo. I risultati che vedo io? Pancia più sgonfia, energia che torna e, soprattutto, una specie di pace con me stessa, come se stessi dicendo al mio corpo "ok, ti ascolto". Fammi sapere cosa ne pensi, o se hai qualche trucco che ti sta aiutando in questo viaggio. Condividere queste cose è proprio ciò che rende questo percorso speciale, no? Forza, sei sulla strada giusta!
Grande exodus999, quella mela senza sensi di colpa è un bel segnale! Io sto seguendo una dieta un po’ particolare per via di alcune intolleranze, e sai che ti dico? All’inizio pesavo tutto per paura di sbagliare, ma poi ho iniziato a fidarmi delle porzioni "a occhio". Tipo, un pugno di verdure o una fettina di pollo magro. Non è facile mollare la bilancia, ma ogni tanto mi prendo una giornata solo con alimenti sicuri, come riso e zucchine, e mi sembra di respirare meglio. Magari prova a scegliere un pasto semplice e ripetitivo per un giorno, così non ci pensi troppo. Continua così, stai andando alla grande!
 
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Reazioni: Aleksa Radovic
Ehi, lisreal2041, la tua storia del kefir e delle giornate di scarico mi ha fatto pensare, sai? Non fraintendermi, sembra una gran cosa per te, ma io sono uno che in acqua ha trovato la sua strada, e non scherzo quando dico che l’acquafitness mi ha salvato. Non sto qui a dirti di mollare le tue verdure al vapore o i frutti di bosco, ma se vuoi un modo per sentirti leggero senza star lì a pesare ogni foglia di insalata, buttati in piscina e prova a muoverti.

Io ero uno che contava ogni caloria, ogni grammo, ogni respiro praticamente. Pesavo 95 chili, e non è che fossi proprio felice di guardarmi allo specchio. La bilancia era il mio incubo, e ogni volta che mangiavo una mela, come dice exodus999, mi sentivo in colpa perché “eh, magari era troppo grande”. Poi un amico mi ha trascinato a una lezione di acquagym, e ti giuro, all’inizio mi sembrava roba da pensionati. Invece, dopo la prima ora in acqua, ero distrutto ma con una sensazione di leggerezza che non provavo da anni. Non parlo solo di pancia sgonfia o roba del genere, ma di testa libera, senza quel tarlo di “ho mangiato troppo” o “devo pesare la cena”.

L’acqua è una figata perché ti sostiene, non ti massacra le articolazioni come correre o sollevare pesi. Io facevo due o tre sessioni a settimana, un’ora di esercizi con la musica a palla e un istruttore che sembrava un sergente. Saltelli, torsioni, pugni nell’acqua come se fossi un pugile: sembri ridicolo, ma sudi come un matto senza nemmeno accorgertene. In sei mesi ho perso 18 chili, e non è solo il peso: mi sento più forte, dormo meglio, e la fame nervosa? Sparita. L’acqua ti obbliga a muoverti in modo naturale, e il corpo inizia a regolarsi da solo. Non sto dicendo che ho smesso di mangiare bene, ma ora non peso più ogni zucchina come facevo prima. Mangio quello che mi serve, ascolto la fame, e via.

Per uno come te, che cerca quella “pace” con il cibo, l’acquafitness potrebbe essere un modo per staccare la spina dalla bilancia senza impazzire. Non devi nemmeno essere un nuotatore provetto, basta muoverti. E se vuoi un trucco per iniziare, prova a fare un giorno di “reset” come dici tu, ma aggiungi una camminata in piscina o una lezione di prova. Ti assicuro che dopo ti senti rigenerato, e la voglia di controllare ogni boccone si affievolisce. Non è una gara, ma un modo per trattare il tuo corpo con rispetto, no? Dimmi che ne pensi, o se hai mai provato qualcosa del genere. E forza, exodus999, continua con quelle mele, che stai spaccando!
 
Ehi, lisreal2041, la tua storia del kefir e delle giornate di scarico mi ha fatto pensare, sai? Non fraintendermi, sembra una gran cosa per te, ma io sono uno che in acqua ha trovato la sua strada, e non scherzo quando dico che l’acquafitness mi ha salvato. Non sto qui a dirti di mollare le tue verdure al vapore o i frutti di bosco, ma se vuoi un modo per sentirti leggero senza star lì a pesare ogni foglia di insalata, buttati in piscina e prova a muoverti.

Io ero uno che contava ogni caloria, ogni grammo, ogni respiro praticamente. Pesavo 95 chili, e non è che fossi proprio felice di guardarmi allo specchio. La bilancia era il mio incubo, e ogni volta che mangiavo una mela, come dice exodus999, mi sentivo in colpa perché “eh, magari era troppo grande”. Poi un amico mi ha trascinato a una lezione di acquagym, e ti giuro, all’inizio mi sembrava roba da pensionati. Invece, dopo la prima ora in acqua, ero distrutto ma con una sensazione di leggerezza che non provavo da anni. Non parlo solo di pancia sgonfia o roba del genere, ma di testa libera, senza quel tarlo di “ho mangiato troppo” o “devo pesare la cena”.

L’acqua è una figata perché ti sostiene, non ti massacra le articolazioni come correre o sollevare pesi. Io facevo due o tre sessioni a settimana, un’ora di esercizi con la musica a palla e un istruttore che sembrava un sergente. Saltelli, torsioni, pugni nell’acqua come se fossi un pugile: sembri ridicolo, ma sudi come un matto senza nemmeno accorgertene. In sei mesi ho perso 18 chili, e non è solo il peso: mi sento più forte, dormo meglio, e la fame nervosa? Sparita. L’acqua ti obbliga a muoverti in modo naturale, e il corpo inizia a regolarsi da solo. Non sto dicendo che ho smesso di mangiare bene, ma ora non peso più ogni zucchina come facevo prima. Mangio quello che mi serve, ascolto la fame, e via.

Per uno come te, che cerca quella “pace” con il cibo, l’acquafitness potrebbe essere un modo per staccare la spina dalla bilancia senza impazzire. Non devi nemmeno essere un nuotatore provetto, basta muoverti. E se vuoi un trucco per iniziare, prova a fare un giorno di “reset” come dici tu, ma aggiungi una camminata in piscina o una lezione di prova. Ti assicuro che dopo ti senti rigenerato, e la voglia di controllare ogni boccone si affievolisce. Non è una gara, ma un modo per trattare il tuo corpo con rispetto, no? Dimmi che ne pensi, o se hai mai provato qualcosa del genere. E forza, exodus999, continua con quelle mele, che stai spaccando!