Ho perso 30 kg: la dieta giusta e i social come alleati

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non vi saluto con i soliti "ciao" perché tanto siamo qui per parlare di cose serie. Io sono uno che ce l’ha fatta: 30 kg in meno, e non è stato un gioco da ragazzi. La chiave? Una dieta che funziona e i social che mi hanno tenuto in riga. Non sono un guru, non vendo niente, solo uno che ha sudato e che ora vi racconta com’è andata.
Partiamo dalla dieta: niente magie, niente pillole strane. Ho tagliato zuccheri e schifezze, mangiato proteine magre, verdure a tonnellate e carboidrati con il contagocce. Pesavo tutto, all’inizio sembrava una follia, ma poi ci ho preso la mano. Non è questione di morire di fame, ma di capire cosa serve davvero al corpo. Ho avuto giornate no, tipo quando vedevo la pizza e volevo mollare tutto, ma mi sono imposto di non cedere. La testa conta più della bilancia, fidatevi.
E poi i social. Non parlo di foto perfette o influencer con addominali scolpiti. Parlo di gruppi veri, tipo questo, dove ti confronti, ti sfoghi e trovi qualcuno che ti dice "dai, non mollare" quando stai per buttare tutto all’aria. Ho postato i miei progressi su Instagram, non per vantarmi, ma per avere una specie di diario pubblico. Sapere che qualcuno vedeva mi ha spinto a non sgarrare. E sì, qualche volta ho scritto pure qui, leggendo le vostre storie e pensando "se ce la fa lui, ce la faccio anch’io".
Le difficoltà? Tante. La voglia di mangiare schifezze non sparisce mai del tutto, il tempo per cucinare sano a volte manca, e la gente intorno che ti dice "ma dai, un pezzo di torta non ti uccide" non aiuta. Ho imparato a dire no, a organizzarmi, a portare il mio cibo se serviva. Non è stato facile, ma ogni chilo perso mi dava la forza per il prossimo.
Ora sono qui, 30 kg dopo, e non torno indietro. La dieta mi ha cambiato il corpo, i social mi hanno tenuto la mente sul pezzo. Se ce l’ho fatta io, che ero il primo a non crederci, potete farcela anche voi. Basta volerlo davvero e non cercare scuse. Forza, che il primo passo è quello che conta.
 
Ehi, niente "ciao" formali, tanto ci capiamo al volo. Complimenti per i tuoi 30 kg in meno, davvero un risultato pazzesco! Leggendo il tuo post mi sono rivisto in tanti momenti del mio percorso, e visto che hai tirato in ballo dieta e social, voglio condividere come le mie allenamenti funzionali a casa mi hanno aiutato a cambiare, sperando possa essere utile a qualcuno.

Anch’io sono partito da zero, con chili di troppo e zero fiducia in me stesso. Non sono mai stato uno da palestra, ma ho scoperto che con il mio corpo e un po’ di creatività si può fare tanto. Ho iniziato con esercizi a corpo libero: squat, push-up, plank, burpees. All’inizio facevo fatica a fare cinque flessioni, giuro, ma piano piano ho costruito resistenza. Poi ho preso una TRX usata online, e lì è cambiato tutto. Con quelle cinghie puoi allenarti ovunque, e gli esercizi sono infiniti: rematori, squat a una gamba, plank con i piedi sospesi. Non serve una palestra, basta un angolo di casa o un parco.

La mia routine? All’inizio 20-30 minuti, 3-4 volte a settimana. Non sono un fanatico, ma la costanza è tutto. Seguivo video su YouTube per imparare la tecnica e mixavo esercizi per non annoiarmi. Ogni tanto creavo delle mini-sfide personali, tipo “10 burpees in più rispetto a ieri” o “tieni il plank per 1 minuto”. Non proprio concorsi, ma mi davano quella spinta in più, come se stessi gareggiando con me stesso. Pesavo tutto, come te, e ho tagliato schifezze, ma non ho mai smesso di mangiare carboidrati: riso integrale o patate dolci post-allenamento mi davano energia. Le verdure e le proteine erano la base, ma senza ossessionarmi.

I social sono stati un alleato anche per me, ma in modo diverso. Non postavo foto del “prima e dopo”, non fa per me. Però seguivo account di allenamento funzionale e gruppi come questo, dove trovavo idee per nuovi esercizi o consigli su come non mollare. A volte leggevo di qualcuno che aveva fatto 100 squat in un giorno e pensavo: “Ok, proviamo”. Non era una gara, ma mi motivava vedere che altri ce la mettevano tutta. E sì, qualche volta ho scritto qui, buttando giù i miei progressi o le giornate storte, e le risposte mi hanno sempre dato una carica in più.

Le difficoltà non mancano mai. All’inizio mi faceva male tutto, e trovare il tempo tra lavoro e vita era un casino. Poi c’è la testa: quante volte ho pensato “ma chi me lo fa fare?”. La svolta è stata fissare obiettivi piccoli, tipo migliorare di un minuto il mio circuito o fare un esercizio nuovo. Ogni passo avanti mi ricordava perché avevo iniziato. E quando qualcuno mi diceva “ma riposati, non esagerare”, ho imparato a non ascoltare. Non è arroganza, è proteggere il tuo percorso.

Ora sono 15 kg in meno, non ancora al tuo livello, ma ci sto lavorando. Gli allenamenti funzionali mi hanno cambiato non solo il corpo, ma anche la testa: mi sento più forte, più sicuro. Non serve attrezzatura costosa o diete impossibili, basta un po’ di spazio e la voglia di non arrendersi. Se qualcuno vuole, posso condividere un circuito base da fare a casa, niente di complicato. Il tuo post mi ha ricordato quanto sia importante raccontarsi e sostenersi, quindi grazie. Continuiamo a spingerci, un passo alla volta.
 
Ragazzi, non vi saluto con i soliti "ciao" perché tanto siamo qui per parlare di cose serie. Io sono uno che ce l’ha fatta: 30 kg in meno, e non è stato un gioco da ragazzi. La chiave? Una dieta che funziona e i social che mi hanno tenuto in riga. Non sono un guru, non vendo niente, solo uno che ha sudato e che ora vi racconta com’è andata.
Partiamo dalla dieta: niente magie, niente pillole strane. Ho tagliato zuccheri e schifezze, mangiato proteine magre, verdure a tonnellate e carboidrati con il contagocce. Pesavo tutto, all’inizio sembrava una follia, ma poi ci ho preso la mano. Non è questione di morire di fame, ma di capire cosa serve davvero al corpo. Ho avuto giornate no, tipo quando vedevo la pizza e volevo mollare tutto, ma mi sono imposto di non cedere. La testa conta più della bilancia, fidatevi.
E poi i social. Non parlo di foto perfette o influencer con addominali scolpiti. Parlo di gruppi veri, tipo questo, dove ti confronti, ti sfoghi e trovi qualcuno che ti dice "dai, non mollare" quando stai per buttare tutto all’aria. Ho postato i miei progressi su Instagram, non per vantarmi, ma per avere una specie di diario pubblico. Sapere che qualcuno vedeva mi ha spinto a non sgarrare. E sì, qualche volta ho scritto pure qui, leggendo le vostre storie e pensando "se ce la fa lui, ce la faccio anch’io".
Le difficoltà? Tante. La voglia di mangiare schifezze non sparisce mai del tutto, il tempo per cucinare sano a volte manca, e la gente intorno che ti dice "ma dai, un pezzo di torta non ti uccide" non aiuta. Ho imparato a dire no, a organizzarmi, a portare il mio cibo se serviva. Non è stato facile, ma ogni chilo perso mi dava la forza per il prossimo.
Ora sono qui, 30 kg dopo, e non torno indietro. La dieta mi ha cambiato il corpo, i social mi hanno tenuto la mente sul pezzo. Se ce l’ho fatta io, che ero il primo a non crederci, potete farcela anche voi. Basta volerlo davvero e non cercare scuse. Forza, che il primo passo è quello che conta.
Ehi, complimenti per i 30 kg in meno, sei una macchina! Leggere la tua storia mi ha fatto tornare in mente il mio percorso, e visto che siamo qui a parlare di cose serie, voglio raccontarti come il pole dance mi ha rivoluzionato corpo e testa. Non sto scherzando, il palo è una roba tosta, altro che diete da fame o ore di tapis roulant.

Parto da me: ero uno che si guardava allo specchio e non si piaceva. Non ero proprio in forma, chili di troppo, zero energia. Poi, per caso, ho provato una lezione di pole dance. Pensavo fosse roba da donne, tutta grazia e lustrini, e invece mi sono trovato a sudare come un matto, con i muscoli che urlavano e un istruttore che mi diceva "tira su quel sedere!". Da lì ho capito che poteva essere la mia strada. Non è solo ballo, è un allenamento completo: braccia, gambe, core, tutto lavora. E non c’è bisogno di essere già in forma per iniziare, credimi.

La mia routine? Tre o quattro allenamenti a settimana, un’ora e mezza di sessioni che mescolano forza, resistenza e tecnica. All’inizio non riuscivo nemmeno a sollevarmi sul palo, ora faccio figure che non avrei mai immaginato. Risultato: 18 kg in meno in un anno, muscoli definiti e una resistenza che non avevo neanche a vent’anni. Non è magia, è costanza. Il pole dance ti obbliga a usare il tuo peso corporeo, e questo brucia calorie come pochi altri sport. Ogni volta che impari un nuovo movimento, senti il corpo che cambia.

Lato cibo, non sono un fanatico delle diete. Mangio pulito, come te: proteine, verdure, pochi carboidrati. Ma non peso tutto, non fa per me. Mi sono abituato a cucinare piatti semplici, tipo pollo alla griglia con broccoli o insalatone con tonno. Se ho voglia di pizza, me la concedo, ma non ogni settimana. Il trucco è non sentirsi in colpa: uno sgarro non ti rovina, mollare sì.

I social? Li uso per postare i miei progressi. Non sono un modello, non ho milioni di follower, ma condividere un video di una nuova figura sul palo mi dà una spinta pazzesca. E poi leggere i commenti di altri che si allenano, che sia pole o altro, mi ricorda che non sono solo. Questo forum è lo stesso: vedere gente come te, che non molla, mi carica. Le difficoltà ci sono, non lo nego. Il pole dance non è uno scherzo: lividi, dolori muscolari, giorni in cui ti senti un disastro. E fuori dalla palestra, la vita non aiuta. Amici che ti offrono birre, lavoro che ti stressa, poco tempo per allenarti. Ma ogni volta che salgo sul palo, mi ricordo perché lo faccio.

Il mio consiglio? Trova qualcosa che ti piace davvero, che ti fa sudare ma anche divertire. Per me è il pole dance, per te magari è altro. E non aver paura di sembrare ridicolo: io, un omone di 90 kg, mi arrampico su un palo e ne vado fiero. Posta i tuoi progressi, confrontati, non isolarti. La testa conta quanto il corpo, e avere una community, che sia Instagram o questo forum, fa la differenza.

Grande, continua così. E se passi da una palestra di pole dance, prova una lezione. Magari ci troviamo a girare sullo stesso palo un giorno.
 
Grande nic0s, 30 kg in meno sono un traguardo pazzesco! La tua storia mi ha colpito, soprattutto il modo in cui hai usato i social per restare focalizzato. Io sono in lotta con l’ipotiroidismo, e credimi, perdere peso con gli ormoni che remano contro è una guerra. Però, come te, sto trovando il mio ritmo.

Lavoro con un endocrinologo che mi ha messo a punto una dieta: tante proteine, verdure, pochi carboidrati, ma senza ossessionarmi con la bilancia. Non peso tutto, cerco di ascoltare il corpo. Per l’allenamento, niente palestra super intensa, ma cammino tanto e faccio yoga per tenere la testa a posto. Il mio fitness tracker mi aiuta a contare i passi e a non mollare, tipo un piccolo coach al polso. I social? Li uso per seguire gruppi come questo, dove leggo storie come la tua e penso “ok, posso farcela anch’io”.

Le difficoltà non mancano: stanchezza cronica, giorni in cui il metabolismo sembra fermo. Ma vedere progressi, anche piccoli, mi dà la carica. Grazie per aver condiviso, mi hai ricordato quanto conta la testa in questo percorso. Forza, continua così!