Escursioni in natura: un modo efficace per perdere peso e migliorare la resistenza

Harrison_116

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
 
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
Ehilà, compagni di avventura!

Devo dire che il tuo approccio mi piace un sacco, soprattutto perché rompe con la monotonia delle solite routine da palestra. Le escursioni sono un modo fantastico per tenere il corpo attivo, e hai ragione: il fatto che non sembri un "allenamento" vero e proprio è un punto a favore. Camminare per ore, con il peso dello zaino e magari un bel dislivello, è un lavoro subdolo ma efficace. Il corpo brucia energia in modo costante, e alla fine ti ritrovi con un deficit calorico senza nemmeno doverti ossessionare con i conti delle calorie.

Io sono uno che vive per la "sушка", la fase di definizione per le gare di bodybuilding, quindi il mio approccio è un po’ più estremo. Non fraintendermi, adoro sollevare ghisa e passare ore in sala pesi, ma capisco il fascino di quello che dici. Quando sono in pieno regime di cutting, il cardio è una parte fondamentale, e spesso lo faccio in modo mirato: tapis roulant inclinato o stairmaster per 40-60 minuti a ritmo medio, tenendo la frequenza cardiaca nella zona giusta per ossidare i grassi. Però, leggendo il tuo post, mi viene da pensare che un trekking lungo potrebbe essere un’alternativa interessante, soprattutto nei weekend. Tipo, una camminata di 5-6 ore con un po’ di carico sulle spalle potrebbe simulare una sessione di cardio a bassa intensità, ma con il bonus di respirare aria fresca e staccare la spina.

Il mio mondo è fatto di dieta rigida – ora sto a 2000 calorie al giorno, con 200g di proteine, pochi carboidrati e grassi contati – e allenamenti strutturati: 5 giorni in palestra, pesi pesanti e serie corte per preservare la massa mentre scendo di peso. Però il tuo discorso sulla resistenza mi fa riflettere. In gara, oltre a un fisico asciutto, serve anche fiato per posare sul palco senza crollare dopo due minuti. Un’escursione lunga potrebbe essere un modo per allenare quella stamina in modo diverso, senza sentirmi un criceto sulla ruota.

Qualche mese fa, per curiosità, ho provato una giornata in montagna con un amico. Percorso medio, circa 15 km con 800 metri di dislivello. Non avevo lo zaino pesante, ma alla fine ero distrutto – in senso buono. Il giorno dopo, bilancia alla mano, avevo perso quasi mezzo chilo d’acqua, ma mi sentivo anche più leggero mentalmente. Non l’ho mai inserito nella mia routine da gara, ma dopo il tuo post sto pensando di testarlo sul serio, magari monitorando i numeri: calorie bruciate, frequenza cardiaca media, impatto sulla definizione. Tu come gestisci il recupero dopo queste uscite? E hai mai provato a integrarle con qualcosa di più strutturato per il fisico, tipo pesi leggeri o esercizi a corpo libero?

Insomma, non abbandonerò mai il ferro, ma il tuo stile ha qualcosa di intrigante. Fammi sapere come ti organizzi, sono curioso!
 
Ehi Harrison, che bel racconto!

Il tuo post mi ha fatto venire una voglia matta di infilare le scarpe da corsa e buttarmi in un sentiero in mezzo al verde! Sono d’accordissimo con te: le escursioni in natura sono un modo pazzesco per tenersi in forma, e il fatto che non sembri un allenamento vero e proprio è la ciliegina sulla torta. Camminare per ore, con il panorama che ti distrae e il corpo che lavora senza che te ne accorgi, è un trucco perfetto per bruciare calorie e sentirsi bene.

Io sono un fan sfegatato del cardio, soprattutto di corsa e HIIT, che per me sono stati la chiave per perdere peso e scolpire il fisico. Qualche anno fa pesavo 15 chili in più, e il pensiero di chiudermi in palestra mi faceva venire l’ansia. Poi ho scoperto il running: infilavo le cuffie, uscivo di casa e via, a macinare chilometri. All’inizio facevo fatica a correre per 10 minuti, ma col tempo sono arrivato a fare mezze maratone. Quel senso di libertà, con l’aria fresca in faccia e le gambe che spingono, è qualcosa che mi ha cambiato la vita. E i risultati? In un anno ho perso quei 15 chili, e ora mi sento più forte e pieno di energia.

Detto questo, il tuo discorso sulle escursioni mi ha fatto riflettere. La corsa e l’HIIT sono fantastici per bruciare calorie in poco tempo – una sessione di 30 minuti ad alta intensità mi fa consumare anche 400-500 calorie – ma sono attività brevi e intense. Il trekking, come lo descrivi tu, sembra un modo più “slow and steady” per ottenere risultati simili, con il bonus di lavorare sulla resistenza e di godersi la natura. Mi piace l’idea di un’attività che tiene il corpo attivo per ore, senza la pressione di dover spingere al massimo. E poi, diciamocelo, stare in montagna o in un bosco è un toccasana per la testa. Dopo una settimana di lavoro, non c’è niente di meglio che staccare e immergersi nel verde.

Non ho molta esperienza con le escursioni lunghe, ma dopo aver letto il tuo post mi sta venendo voglia di provare. L’anno scorso ho fatto una camminata di un giorno con amici, circa 10 km in collina, e mi è piaciuto un sacco. Non avevo uno zaino pesante, ma sentivo comunque i muscoli delle gambe lavorare in modo diverso rispetto alla corsa. Alla fine ero stanco ma soddisfatto, e il giorno dopo mi sentivo stranamente più “leggero”. Non ho pesato il cibo né controllato le calorie – di solito non sono super rigido con la dieta, punto più sul bilancio calorico settimanale – ma credo che un’uscita del genere possa davvero fare la differenza, soprattutto se la fai regolarmente.

Una cosa che mi incuriosisce è come integri le escursioni nella tua routine. Fai solo trekking o abbini anche altro, tipo corsa o palestra? E come gestisci l’alimentazione quando sei fuori per più giorni? Io di solito porto barrette energetiche o frutta secca quando corro, ma per un trekking di più giorni immagino ci voglia un po’ più di pianificazione. E poi, parlando di resistenza, hai notato benefici anche in altre attività? Tipo, ti senti più forte quando fai sport o anche solo nelle cose di tutti i giorni, come salire le scale senza fiatone?

Per ora continuo con le mie sessioni di corsa e HIIT – ultimamente sto provando anche i circuiti di danza cardio, che sono divertentissimi e fanno sudare come matti – ma sto pensando di organizzare un weekend in montagna per testare il tuo approccio. Magari inizio con un percorso non troppo impegnativo, tipo 4-5 ore, e vedo come reagisce il corpo. Se hai qualche consiglio su sentieri facili ma efficaci per un principiante delle escursioni, sono tutto orecchie! E grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai dato un’ispirazione nuova per muovermi e godermi il percorso verso una forma fisica migliore.
 
Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
Ehi, mi intrometto un po’ timidamente in questa discussione perché il tuo post mi ha colpito! Le escursioni in natura sembrano davvero una figata per chi, come me, non si trova a suo agio con la palestra. Però, visto che parli di trekking e di come ti sta aiutando, volevo condividere la mia esperienza con l’online coaching, che sto seguendo da qualche mese, e come sto provando a inserire la camminata nella mia routine per perdere peso.

Sono iscritta a un programma con un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza. All’inizio ero super scettica: come può qualcuno aiutarmi senza vedermi di persona? Però, devo dire, ha i suoi vantaggi. Il trainer mi manda piani di allenamento personalizzati e il nutrizionista mi ha dato una dieta che non mi fa sentire a stecchetto, ma che tiene d’occhio le calorie. La cosa bella è che posso scrivermi con loro su WhatsApp o fare videochiamate quando ho dubbi, tipo su come gestire un weekend fuori o cosa mangiare dopo una camminata lunga. Mi fanno anche dei check settimanali per vedere come sto andando, e questo mi motiva a non mollare.

Però, ammetto, ci sono anche dei lati negativi. A volte mi sento un po’ “sola” perché non c’è quel contatto umano diretto, e se sono in una giornata no, magari mi manca qualcuno che mi sproni lì sul momento. Inoltre, dipende tutto da me: se non sono costante nel segnare cosa mangio o nel fare gli esercizi, loro non possono certo venirmi a cercare! Detto questo, il fatto che sia tutto online mi dà flessibilità, visto che ho un lavoro con orari assurdi.

Tornando alla camminata, il mio trainer mi ha consigliato di inserirla come attività principale perché, come dici tu, è un modo naturale per bruciare calorie e migliorare la resistenza. Non faccio trekking epici come i tuoi (tre giorni con lo zaino? Rispetto!), ma sto cercando di camminare almeno 4-5 volte a settimana, spesso in un parco vicino casa o, quando posso, in collina. All’inizio facevo 30-40 minuti e mi sentivo distrutta, ma ora riesco a fare anche un paio d’ore senza problemi. Non è solo il peso che scende (ho perso circa 3 kg in due mesi, piano ma costante), ma proprio il fiato e la forza nelle gambe che migliorano. E poi, come dici tu, stare fuori, con gli alberi e il silenzio, mi ricarica un sacco.

L’ultima consulenza col mio team è stata proprio incentrata su come rendere le camminate più efficaci. Il trainer mi ha suggerito di alternare ritmi, tipo 5 minuti veloci e 5 più lenti, per spingere di più sul cuore, e il nutrizionista mi ha detto di portare con me snack leggeri ma proteici, tipo mandorle o una barretta, per non crollare. Sto provando a mettere in pratica, anche se a volte mi dimentico e finisco per camminare al mio ritmo da bradipo.

Insomma, non sono ancora al livello di un trekking in montagna, ma il tuo post mi ha fatto venire voglia di provarci! Magari organizzo un’uscita di un giorno con un’amica. Tu come hai iniziato? E come fai a gestire la parte logistica, tipo preparare lo zaino o scegliere i percorsi? Scusa se mi sono dilungata, ma sono curiosa di sapere di più!
 
Ehi Harrison, devo dirtelo, il tuo entusiasmo per le escursioni mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e buttarmi nei boschi, ma poi ho letto il post di chi ha risposto e… scusa, ma proprio non ci sto! Tutto questo parlare di trekking e online coaching come se fossero la soluzione magica per perdere peso mi sembra un po’ troppo. Non fraintendermi, capisco che camminare in natura sia fantastico per il corpo e la mente, ma non è l’unica strada, e sinceramente mi dà fastidio quando si dipinge tutto come “o fai così o niente”. Io, per esempio, sto combattendo con i chili di troppo e ho le mie belle allergie alimentari – niente glutine e lattosio, una vera scocciatura – quindi devo stare attenta a ogni cosa che mangio e faccio. E sai una cosa? Non tutti hanno il tempo o la possibilità di organizzare weekend in montagna o di pagare un coach online che ti mandi messaggini motivazionali.

Parli di come il trekking ti abbia aiutato a perdere un chilo in tre giorni e di quanto sia naturale. Ok, lo rispetto, ma non è che sia proprio sostenibile per tutti. Io, per dire, abito in città, non ho una macchina, e il parco più vicino è un fazzoletto di verde con più piccioni che alberi. Fare due ore di cammino? Magari, ma tra lavoro, commissioni e il resto, è già tanto se riesco a ritagliarmi 20 minuti. E poi, diciamolo, non è che dopo una camminata ti svegli magro. Il deficit calorico di cui parli è reale, ma serve una strategia più completa, no? Non puoi solo camminare e sperare che i chili volino via.

E qui arrivo al punto: io sto provando un approccio diverso, e visto che siamo in un forum di confronto, lo butto lì, anche se so che qualcuno storcerà il naso. Sto lavorando su una combo di alimentazione super mirata (senza glutine e lattosio, ovviamente) e piccoli trucchi per il corpo che non richiedono di scalare montagne. Tipo, sto sperimentando con delle tecniche di stimolazione del metabolismo, come bagni caldi alternati a docce fredde, che aiutano a bruciare calorie senza muovere un dito. Non sono una fanatica delle “soluzioni rapide”, ma ho letto studi che dicono che l’esposizione al freddo può attivare il grasso bruno, quello che brucia energia. Non è la stessa cosa di un trekking, ma per chi come me non può passare la vita a camminare, è una strada interessante.

Poi, sul discorso resistenza, ok, il trekking ti fa fiato e muscoli, ma anche qui, non è l’unica via. Io sto provando esercizi a casa, tipo circuiti di 15 minuti con pesi leggeri, che mi fanno sudare e rafforzano le gambe senza bisogno di sentieri in collina. Il mio nutrizionista (non online, uno in carne e ossa che vedo ogni tanto) mi ha detto che la chiave è mischiare: un po’ di movimento, un po’ di dieta, un po’ di strategie per il corpo. E per me, che devo evitare metà dei cibi sul pianeta, la dieta è il pezzo forte. Mangio tante verdure, proteine magre, e carboidrati senza glutine come quinoa o riso, tenendo le porzioni sotto controllo. Non è sexy come un weekend in montagna, ma in tre mesi ho perso 4 kg, e senza sentirmi distrutta.

Sul tuo discorso della natura che “resetta mentalmente”, sono d’accordo, ma non serve per forza fare un trekking epico. Io trovo lo stesso sollievo facendo 10 minuti di stretching in balcone con una tisana in mano. È questione di trovare ciò che funziona per te. E qui mi collego a chi parlava dell’online coaching: capisco la flessibilità, ma non è che serva per forza un trainer che ti dica di camminare più veloce. A volte basta informarsi, provare, e aggiustare il tiro. Io, per esempio, sto leggendo un sacco su come il corpo risponde a certi stimoli, tipo il caldo o il freddo, e sto sperimentando. Non dico sia la verità assoluta, ma è un pezzo del puzzle.

Insomma, Harrison, il tuo post è bello, ma non vendere il trekking come la cura universale. E tu che parli di coaching, ok, ma non è che senza un nutrizionista online non si va da nessuna parte. Ognuno ha il suo percorso, e per chi come me deve pure schivare le allergie, serve un mix di soluzioni pratiche, non solo scarponi o videochiamate. Tu come gestisci la dieta quando sei in trekking? Perché immagino che non ti porti dietro un frigo di insalate. E come fai con i percorsi se non hai esperienza? Perché, onestamente, l’idea mi intriga, ma mi sembra un casino logistico. Dimmi un po’, magari mi convinci… o magari no.
 
Ehi, che discussione interessante! Devo dire che il tuo post mi ha fatto riflettere un sacco, perché tocca un punto che mi sta a cuore: trovare il proprio equilibrio in questo viaggio di perdita di peso. Harrison, il tuo entusiasmo per il trekking è contagioso, e il tuo racconto di come la natura ti stia aiutando è davvero motivante. Però capisco anche il tuo punto di vista, tu che hai scritto questo messaggio: non tutti possiamo (o vogliamo) fare delle escursioni come soluzione principale, e non c’è una formula magica che va bene per tutti. Ti scrivo perché sono proprio all’inizio di questo percorso, pieno di energia ma anche di dubbi, e sto cercando di capire cosa può funzionare per me. Il tuo approccio con dieta mirata e piccoli trucchi metabolici mi ha incuriosito, quindi grazie per averlo condiviso!

Io sono uno di quelli che si è appena buttato in questa avventura del “voglio stare meglio”. Non ho allergie alimentari come te, ma ammetto che la mia dieta finora era un disastro: troppi carboidrati raffinati, caffè a litri (il mio adorato caffè nero, praticamente un migliore amico) e poca attenzione a cosa mettevo nel piatto. Dopo aver letto un po’ di post qui sul forum, ho capito che devo partire da un deficit calorico, come dici tu, ma sto ancora cercando di capire come farlo senza sentirmi privato di tutto. Il trekking di cui parla Harrison sembra fantastico, ma come te, vivo in città, e il parco più vicino non è esattamente un’oasi naturalistica. Inoltre, non ho esperienza con le escursioni, e l’idea di perdermi in un bosco mi spaventa più che motivarmi. Però, Harrison, mi hai fatto venire voglia di provare almeno una camminata lunga nel weekend, magari in un parco un po’ più grande fuori città. Tu come hai iniziato? Hai seguito qualche guida o sei andato a istinto? E come gestisci il cibo durante queste uscite? Perché, come ha detto chi ha scritto il post, non è che posso portarmi dietro un’insalatona!

Detto questo, sto provando a costruire una routine che sia realistica per me. Non ho il tempo (né il budget) per un coach online, e come te penso che informarsi e sperimentare possa essere sufficiente, almeno per ora. Ho scaricato un’app per tracciare le calorie e sto cercando di mangiare più proteine e verdure, anche se non sempre ci riesco. Il caffè nero resta il mio rituale mattutino, ma sto cercando di non aggiungerci zucchero, un piccolo passo che mi sembra già una vittoria. Per il movimento, non sono ancora al livello di fare circuiti come i tuoi, ma ho iniziato con camminate veloci di 20-30 minuti vicino casa, magari con della musica che mi carica. Non sarà un trekking in montagna, ma sento che mi aiuta a schiarirmi la testa, un po’ come il tuo stretching sul balcone. Sul discorso del metabolismo, mi hai incuriosito con i bagni caldi e le docce fredde. Non avevo mai sentito parlare del grasso bruno, ma sembra una cosa fattibile anche per chi, come me, non ha accesso a sentieri o palestre. Hai qualche consiglio su come iniziare con queste tecniche senza esagerare? Tipo, quanto tempo alterni caldo e freddo?

Sul discorso della resistenza, sono d’accordo che non serve per forza scalare colline per migliorarla. Io sto provando a fare qualche esercizio a casa, tipo squat e plank, seguendo video gratuiti su YouTube. Non è il massimo dell’eleganza, ma mi fa sudare e mi sento un po’ più forte ogni settimana. Però ammetto che il tuo approccio con il nutrizionista e la dieta super mirata mi sembra una cosa da cui potrei imparare. Come fai a gestire le porzioni senza sentirti affamata? E come organizzi i pasti con le tue allergie? Io sto cercando di preparare qualcosa in anticipo, tipo pollo grigliato e verdure, ma dopo due giorni mi annoio e finisco per ordinare una pizza. Qualche idea per rendere il tutto più vario senza passare ore in cucina?

Infine, sul discorso della natura che “resetta”, capisco cosa intendi quando parli di trovare pace in piccoli momenti. Io, per esempio, ho iniziato a bere il mio caffè nero sul balcone la mattina, guardando il cielo e respirando a fondo. Non è un sentiero di montagna, ma mi dà quella calma di cui parli. Harrison, il tuo racconto mi ispira, ma come chi ha scritto il post, penso che ognuno debba trovare il suo mix. Tu come bilanci il trekking con il resto della tua routine? E per te che hai condiviso il tuo approccio, grazie per avermi fatto vedere che ci sono tante strade. Mi piacerebbe sapere di più su come tieni alta la motivazione, soprattutto nei giorni in cui tutto sembra troppo complicato.

Insomma, sono all’inizio, ma sto provando a mettere insieme i pezzi: un po’ di movimento, un po’ di attenzione al cibo, e magari qualche trucco come il tuo per il metabolismo. Non so se scalerò mai una montagna, ma per ora il mio obiettivo è sentirmi meglio e perdere qualche chilo senza impazzire. Grazie a entrambi per le idee, aspetto i vostri consigli!
 
Ciao a tutti,

che bella questa discussione, mi sta dando un sacco di spunti! Leggendo il tuo messaggio, mi sono rivisto tantissimo: anch’io sono all’inizio di questo percorso, pieno di entusiasmo ma con mille domande che mi frullano in testa. Il tuo modo di raccontare la tua routine, con quei piccoli passi come il caffè senza zucchero o le camminate veloci, mi ha fatto sentire meno solo. E Harrison, il tuo amore per il trekking è davvero contagioso! Anche se, come te che hai scritto, vivo in città e l’idea di un’escursione mi sembra ancora un po’ lontana, mi hai fatto venir voglia di provare qualcosa di nuovo.

Parto col dirti che anch’io sono un amante del caffè, ma il mio è l’espresso ristretto, quello che ti dà la carica appena lo bevi. Fino a poco tempo fa, lo accompagnavo con una brioche o un biscotto, ma ora sto cercando di godermelo da solo, magari con un bicchiere d’acqua accanto per “pulire” il palato, come mi ha consigliato un’amica. È un piccolo rituale che mi aiuta a iniziare la giornata con calma, un po’ come il tuo momento sul balcone. Sul cibo, ammetto che sono un disastro: mangio spesso fuori, tra panini al volo e cene con amici, e la verdura nel mio piatto era più un optional che una regola. Dopo aver letto qui sul forum, ho iniziato a usare un’app per contare le calorie, proprio come te, e sto cercando di inserire più proteine. Per esempio, ho scoperto lo yogurt greco al naturale: ci metto un po’ di frutta fresca e sembra quasi un dessert, ma senza sensi di colpa. Tu come fai a rendere i pasti interessanti senza annoiarti? Perché anch’io, come te, dopo due giorni di pollo e broccoli sogno una carbonara!

Sul movimento, sto cercando di fare qualcosa di fattibile. Non sono pronto per il trekking come Harrison, ma ho iniziato con passeggiate di 30-40 minuti nel parco vicino casa. Non è la montagna, ma camminare con una playlist allegra mi dà una bella energia. Harrison, tu come hai fatto a passare dalle camminate normali alle escursioni vere e proprie? Segui qualche percorso segnalato o ti butti e basta? E per il cibo in uscita, cosa porti? Io per ora mi limito a una bottiglia d’acqua e magari una mela, ma se le camminate si allungano, non so come organizzarmi. A proposito di acqua, sto provando a berne di più durante la giornata, magari con qualche fettina di limone o cetriolo per dargli un po’ di gusto. Non so se aiuta davvero il metabolismo, ma mi fa sentire più “leggero”. Tu che ne pensi di queste piccole abitudini con le bevande?

Sul discorso del metabolismo, il tuo trucco dei bagni caldi e docce fredde mi ha incuriosito un sacco. Non avevo mai sentito parlare del grasso bruno, e sembra una cosa che posso provare senza bisogno di attrezzature o spazi particolari. Hai qualche consiglio pratico per chi è alle prime armi? Tipo, inizio con docce tiepide e poi scendo di temperatura? E quanto tempo ci vuole per vedere qualche effetto? Per ora, il mio “trucco” per il metabolismo è bere tè verde nel pomeriggio, invece di un altro caffè. Non so se funziona, ma mi piace l’idea di fare qualcosa di buono per il corpo.

Per la resistenza, sto seguendo il tuo esempio con gli esercizi a casa. Faccio squat, plank e qualche saltello seguendo video su YouTube, anche se dopo cinque minuti sono già senza fiato! Però mi piace sentirmi un po’ più forte ogni volta. Sul cibo, invece, sto cercando di imparare dai tuoi consigli sulla dieta mirata. Come fai a gestire le porzioni senza sentirti a corto di energia? Io ho notato che se mangio troppo poco, poi mi viene una fame nervosa e finisco per sgranocchiare schifezze. E con le tue allergie, come trovi idee per pasti vari? Io sto provando a preparare qualcosa la sera, tipo riso integrale con verdure e tonno, ma dopo un po’ mi stufo. Magari hai qualche ricetta veloce da condividere?

Sul discorso della natura, capisco perfettamente cosa intendi quando parli di “resettare”. Anche se non ho sentieri vicino, ho iniziato a fare una cosa semplice: la mattina, dopo il mio espresso, esco sul terrazzo e faccio qualche respiro profondo, guardando gli alberi in lontananza. Non è un’escursione, ma mi dà una pace che non mi aspettavo. Harrison, tu come riesci a integrare il trekking nella tua settimana? E tu che hai scritto il post, come tieni alta la motivazione nei giorni no? Perché io, a volte, mi sento super carico, ma poi basta una giornata storta e vorrei solo divano e patatine.

Insomma, sono all’inizio, ma sto cercando di costruire una routine che mi somigli. Camminate, un po’ di attenzione al cibo, qualche esercizio a casa e, perché no, magari un giorno proverò una camminata più lunga fuori città. Per ora, il mio obiettivo è perdere qualche chilo e sentirmi più in forma, senza stressarmi troppo. Grazie a entrambi per i vostri racconti, mi avete dato un sacco di idee! Aspetto i vostri consigli, soprattutto su come rendere il cibo più vario e su come iniziare con le escursioni senza sentirmi un pesce fuor d’acqua.