Dimagrire a casa: la mia storia e gli esercizi semplici che mi hanno cambiato la vita

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "ben ritrovati" a chi passa di qui spesso! Mi presento, sono Marco, e qualche anno fa ero ben lontano dall’immaginarmi a scrivere su un forum come questo. Pesavo 95 chili, mi sentivo sempre stanco e, onestamente, non avevo né i soldi né la voglia di iscrivermi in palestra. Però qualcosa è scattato: volevo sentirmi meglio, non solo per l’aspetto, ma per me stesso. Così ho deciso di provare a cambiare, partendo da casa, con quello che avevo. E sapete una cosa? Ha funzionato.
Non vi annoio con i dettagli iniziali, ma vi dico che ho perso 20 chili in poco più di un anno, senza attrezzi costosi o abbonamenti. Solo un tappetino, una sedia e la forza di volontà di muovermi un po’ ogni giorno. La mia filosofia? Piccoli passi, niente stress, e tanta costanza. Oggi voglio condividere con voi quello che ho imparato, perché credo che chiunque possa farcela, senza bisogno di complicarsi la vita.
Partiamo da un esercizio semplicissimo: gli squat. Non serve niente, solo il tuo corpo. Piedi larghi quanto le spalle, schiena dritta, e scendi come se ti stessi sedendo su una sedia invisibile. Fai 3 serie da 10, piano piano, senza strafare. Se all’inizio è troppo, appoggia le mani su una sedia per aiutarti. Io ho iniziato così, e vi giuro che sentivo i muscoli tremare dopo 5 ripetizioni! Col tempo, è diventato naturale.
Poi c’è il plank: ti metti a terra, appoggiato sugli avambracci e sulle punte dei piedi, e tieni la posizione. Prova 20 secondi, respira bene, e vedrai che giorno dopo giorno riesci ad aumentare. È fantastico per la pancia e la schiena, e lo fai ovunque. Io lo facevo davanti alla tv, per distrarmi!
Un altro che adoro è il “mountain climber”. Parti come nel plank, poi porta un ginocchio verso il petto e alterna le gambe, come se stessi scalando una montagna. Non devi correre, fallo al tuo ritmo. È un po’ faticoso, ma ti scalda e ti dà energia. Io lo facevo in cucina mentre aspettavo che il caffè fosse pronto!
La chiave per me non è stata solo muovermi, ma farlo senza sentirmi in colpa se un giorno saltavo o se non ero perfetto. La salute non è una gara, è un viaggio. E poi, diciamocelo, stare meglio, avere più fiato per giocare con i nipoti o semplicemente salire le scale senza sbuffare… vale più di qualsiasi specchio.
Se avete domande o volete un consiglio su come iniziare, scrivetemi pure qui sotto. Non sono un esperto con i certificati, ma sono uno che c’è passato e che vuole vedere anche voi sorridere dei vostri progressi. Forza, un passo alla volta, ce la possiamo fare!
 
Ehi Marco, che bella storia la tua! Mi ritrovo un sacco in quello che dici, soprattutto sul voler stare meglio per sé stessi, non solo per l’aspetto. Io sono in un percorso un po’ diverso, sto provando a dimagrire puntando sui miei amati brodini. Sì, proprio così, zuppe leggere con verdure di ogni tipo, poche calorie ma tanto sapore. All’inizio pensavo fosse una follia, ma mi sta aiutando a tenere sotto controllo la fame senza sentirmi a dieta stretta.

Il tuo approccio con gli esercizi semplici mi piace da morire, soprattutto perché anch’io sono una da “niente palestra, solo casa”. Gli squat li faccio già, ma quel mountain climber mi incuriosisce, lo proverò mentre bolle l’acqua per il mio prossimo minestrone! Però ti chiedo una cosa: tu come facevi con l’energia? Io con i miei passati di zucchine e carote a volte mi sento un po’ fiacca. Cerco di aggiungere qualcosa tipo lenticchie o un po’ di parmigiano per tirare su le proteine, ma non vorrei esagerare con le calorie. Hai qualche trucco per non crollare a metà giornata?

Grazie per aver condiviso, davvero, mi hai dato una bella spinta a non mollare. Un passo alla volta, come dici tu, e magari tra un po’ ti scrivo che sono scesa di qualche chilo anch’io!
 
Ehi, ciao! La tua storia con i brodini mi ha fatto sorridere, perché anch’io sono uno che cerca di arrangiarsi con poco, soprattutto vivendo in dormitorio. Mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio racconto, e devo dire che il tuo approccio con le zuppe leggere mi sembra geniale. Verdure a volontà, poche calorie e quel senso di casa che ti scalda lo stomaco: capisco perfettamente perché ti stia aiutando. Io invece sono più uno da piatti veloci, tipo riso integrale con un po’ di tonno al naturale o uova strapazzate con qualche pomodorino buttato dentro. Costano niente, li prepari in dieci minuti e ti riempiono senza appesantirti.

Sul mountain climber, provalo assolutamente! È una di quelle cose che all’inizio ti fanno sbuffare, ma poi senti i muscoli che lavorano e ti dà una bella carica. Io lo faccio sul tappeto della mia stanza, tra il letto e la scrivania, e cerco di tenere il ritmo per un paio di minuti. Niente di complicato, ma ti assicuro che dopo un po’ ti senti più sveglio. La tua domanda sull’energia però mi colpisce, perché anch’io ho avuto giornate in cui mi sembrava di trascinarmi. Con il budget ristretto e il tempo che manca, non è facile stare sempre al top. Il mio trucco è spezzare i pasti: non mangio tanto in una volta, ma spesso. Tipo, al mattino faccio una tazza di avena con acqua e un cucchiaino di miele, poi a metà giornata un frutto o una manciata di mandorle, che costano poco se le prendi sfuse. Non so se bevi tè verde, ma io lo uso un sacco: non è solo per scaldarsi, mi dà quel pizzico di energia senza dover spendere per caffè costosi.

Per le proteine senza esagerare con le calorie, le lenticchie che metti nei brodini sono perfette. Io a volte aggiungo un uovo sodo ai miei piatti, costa pochissimo e ti dà una spinta senza pesare troppo. Il parmigiano è una buona idea, ma magari prova a grattugiarne solo un velo, giusto per il sapore, così non ti preoccupi delle calorie. Un’altra cosa che faccio è non saltare mai i carboidrati, anche se pochi: un pezzo di pane integrale o qualche cucchiaio di riso mi tengono in piedi senza crolli.

Sono contento che ti stia ispirando, perché anch’io leggo quello che scrivete qui e mi sento meno solo in questo percorso. Dimagrire a casa non è una passeggiata, ma con questi piccoli trucchi si va avanti. Fammi sapere come va con il mountain climber e i tuoi brodini, magari tra un po’ ci scambiamo qualche ricetta nuova. Un passo alla volta, come dici tu, e vedrai che i chili scendono senza nemmeno accorgertene!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "ben ritrovati" a chi passa di qui spesso! Mi presento, sono Marco, e qualche anno fa ero ben lontano dall’immaginarmi a scrivere su un forum come questo. Pesavo 95 chili, mi sentivo sempre stanco e, onestamente, non avevo né i soldi né la voglia di iscrivermi in palestra. Però qualcosa è scattato: volevo sentirmi meglio, non solo per l’aspetto, ma per me stesso. Così ho deciso di provare a cambiare, partendo da casa, con quello che avevo. E sapete una cosa? Ha funzionato.
Non vi annoio con i dettagli iniziali, ma vi dico che ho perso 20 chili in poco più di un anno, senza attrezzi costosi o abbonamenti. Solo un tappetino, una sedia e la forza di volontà di muovermi un po’ ogni giorno. La mia filosofia? Piccoli passi, niente stress, e tanta costanza. Oggi voglio condividere con voi quello che ho imparato, perché credo che chiunque possa farcela, senza bisogno di complicarsi la vita.
Partiamo da un esercizio semplicissimo: gli squat. Non serve niente, solo il tuo corpo. Piedi larghi quanto le spalle, schiena dritta, e scendi come se ti stessi sedendo su una sedia invisibile. Fai 3 serie da 10, piano piano, senza strafare. Se all’inizio è troppo, appoggia le mani su una sedia per aiutarti. Io ho iniziato così, e vi giuro che sentivo i muscoli tremare dopo 5 ripetizioni! Col tempo, è diventato naturale.
Poi c’è il plank: ti metti a terra, appoggiato sugli avambracci e sulle punte dei piedi, e tieni la posizione. Prova 20 secondi, respira bene, e vedrai che giorno dopo giorno riesci ad aumentare. È fantastico per la pancia e la schiena, e lo fai ovunque. Io lo facevo davanti alla tv, per distrarmi!
Un altro che adoro è il “mountain climber”. Parti come nel plank, poi porta un ginocchio verso il petto e alterna le gambe, come se stessi scalando una montagna. Non devi correre, fallo al tuo ritmo. È un po’ faticoso, ma ti scalda e ti dà energia. Io lo facevo in cucina mentre aspettavo che il caffè fosse pronto!
La chiave per me non è stata solo muovermi, ma farlo senza sentirmi in colpa se un giorno saltavo o se non ero perfetto. La salute non è una gara, è un viaggio. E poi, diciamocelo, stare meglio, avere più fiato per giocare con i nipoti o semplicemente salire le scale senza sbuffare… vale più di qualsiasi specchio.
Se avete domande o volete un consiglio su come iniziare, scrivetemi pure qui sotto. Non sono un esperto con i certificati, ma sono uno che c’è passato e che vuole vedere anche voi sorridere dei vostri progressi. Forza, un passo alla volta, ce la possiamo fare!
Ehi Marco, che bella storia la tua! Leggerti mi ha fatto tornare in mente il mio percorso, e non potevo non scriverti. Complimenti per la tua costanza, quei 20 chili persi sono una vittoria pazzesca, e il modo in cui racconti tutto, con così tanta semplicità, è davvero motivante. Mi piace il tuo approccio: niente stress, solo piccoli passi. È proprio così che si fanno i cambiamenti veri.

Voglio condividere un po’ della mia esperienza, perché anch’io ho trovato il mio equilibrio a casa, ma con un focus diverso: la keto. Qualche anno fa ero in una situazione simile alla tua, sempre stanco, con qualche chilo di troppo e zero voglia di complicarmi la vita con diete assurde o palestre. Poi ho scoperto la keno e, credimi, è stato un game-changer. Non solo ho perso 15 chili in meno di un anno, ma mi sento pieno di energia, come non mi capitava da anni. E la cosa bella? Non serve essere uno chef stellato per mangiare bene e godersi i pasti.

Visto che parli di esercizi semplici, voglio buttare lì qualche idea per una cena leggera e keto-friendly che si sposa alla perfezione con il tuo stile di vita attivo ma senza fronzoli. La keto si basa su pochi carboidrati, tanti grassi sani e proteine moderate, quindi i piatti sono super sazianti e ti aiutano a tenere la fame a bada senza sentirti “a dieta”. Uno dei miei cavalli di battaglia è il pollo al forno con crema di avocado. Prendi una coscia di pollo (o petto, se preferisci), condiscila con olio d’oliva, sale, pepe e un po’ di paprika, e cuocila in forno a 200 gradi per una ventina di minuti. Nel frattempo, frulla mezzo avocado con un po’ di succo di limone, un pizzico di aglio in polvere e un cucchiaio di yogurt greco: viene una crema vellutata che è una bomba di sapore. Accanto, una manciata di rucola o spinacini freschi. È pronto in mezz’ora, ti riempie e non pesa sullo stomaco, perfetto dopo i tuoi squat o il plank.

Un’altra cena che adoro è la frittata di zucchine e feta. Sbatti due uova, aggiungi una zucchina grattugiata (strizzala bene per togliere l’acqua), un po’ di feta sbriciolata e un pizzico di origano. Cuoci in una padella antiaderente con un filo d’olio d’oliva, e in 10 minuti hai un piatto che sembra gourmet ma è semplicissimo. Se vuoi esagerare, accompagnala con qualche fettina di pomodoro e un cucchiaio di pesto (quello senza zuccheri aggiunti). È il tipo di cena che ti fa sentire soddisfatto senza appesantirti, e ti dà l’energia per affrontare i tuoi mountain climbers il giorno dopo.

Un consiglio per chi, come te, sta iniziando a casa: la keto non è solo cibo, è un modo per ascoltare il tuo corpo. All’inizio può sembrare strano eliminare pane e pasta, ma dopo un paio di settimane ti senti più leggero e lucido. Io ho fatto la transizione piano piano: prima ho tagliato gli zuccheri raffinati, poi i carboidrati pesanti. E sai una cosa? Non mi mancano. Se vuoi provarci, inizia con una cena keto un paio di volte a settimana e vedi come ti senti. E se hai bisogno di un supporto per non cedere alla tentazione di una pizza, scrivimi, ci sono passato!

Marco, il tuo racconto mi ha ispirato, e sono sicuro che ispirerà tanti altri. Continuare a muoversi e mangiare in modo consapevole, senza stress, è la chiave. E magari, dopo il tuo prossimo plank, prova una delle mie cene: fammi sapere se ti sono piaciute! Forza, un passo alla volta, verso una versione ancora più forte di noi stessi.
 
Ehi Marco, che bella storia la tua! Leggerti mi ha fatto tornare in mente il mio percorso, e non potevo non scriverti. Complimenti per la tua costanza, quei 20 chili persi sono una vittoria pazzesca, e il modo in cui racconti tutto, con così tanta semplicità, è davvero motivante. Mi piace il tuo approccio: niente stress, solo piccoli passi. È proprio così che si fanno i cambiamenti veri.

Voglio condividere un po’ della mia esperienza, perché anch’io ho trovato il mio equilibrio a casa, ma con un focus diverso: la keto. Qualche anno fa ero in una situazione simile alla tua, sempre stanco, con qualche chilo di troppo e zero voglia di complicarmi la vita con diete assurde o palestre. Poi ho scoperto la keno e, credimi, è stato un game-changer. Non solo ho perso 15 chili in meno di un anno, ma mi sento pieno di energia, come non mi capitava da anni. E la cosa bella? Non serve essere uno chef stellato per mangiare bene e godersi i pasti.

Visto che parli di esercizi semplici, voglio buttare lì qualche idea per una cena leggera e keto-friendly che si sposa alla perfezione con il tuo stile di vita attivo ma senza fronzoli. La keto si basa su pochi carboidrati, tanti grassi sani e proteine moderate, quindi i piatti sono super sazianti e ti aiutano a tenere la fame a bada senza sentirti “a dieta”. Uno dei miei cavalli di battaglia è il pollo al forno con crema di avocado. Prendi una coscia di pollo (o petto, se preferisci), condiscila con olio d’oliva, sale, pepe e un po’ di paprika, e cuocila in forno a 200 gradi per una ventina di minuti. Nel frattempo, frulla mezzo avocado con un po’ di succo di limone, un pizzico di aglio in polvere e un cucchiaio di yogurt greco: viene una crema vellutata che è una bomba di sapore. Accanto, una manciata di rucola o spinacini freschi. È pronto in mezz’ora, ti riempie e non pesa sullo stomaco, perfetto dopo i tuoi squat o il plank.

Un’altra cena che adoro è la frittata di zucchine e feta. Sbatti due uova, aggiungi una zucchina grattugiata (strizzala bene per togliere l’acqua), un po’ di feta sbriciolata e un pizzico di origano. Cuoci in una padella antiaderente con un filo d’olio d’oliva, e in 10 minuti hai un piatto che sembra gourmet ma è semplicissimo. Se vuoi esagerare, accompagnala con qualche fettina di pomodoro e un cucchiaio di pesto (quello senza zuccheri aggiunti). È il tipo di cena che ti fa sentire soddisfatto senza appesantirti, e ti dà l’energia per affrontare i tuoi mountain climbers il giorno dopo.

Un consiglio per chi, come te, sta iniziando a casa: la keto non è solo cibo, è un modo per ascoltare il tuo corpo. All’inizio può sembrare strano eliminare pane e pasta, ma dopo un paio di settimane ti senti più leggero e lucido. Io ho fatto la transizione piano piano: prima ho tagliato gli zuccheri raffinati, poi i carboidrati pesanti. E sai una cosa? Non mi mancano. Se vuoi provarci, inizia con una cena keto un paio di volte a settimana e vedi come ti senti. E se hai bisogno di un supporto per non cedere alla tentazione di una pizza, scrivimi, ci sono passato!

Marco, il tuo racconto mi ha ispirato, e sono sicuro che ispirerà tanti altri. Continuare a muoversi e mangiare in modo consapevole, senza stress, è la chiave. E magari, dopo il tuo prossimo plank, prova una delle mie cene: fammi sapere se ti sono piaciute! Forza, un passo alla volta, verso una versione ancora più forte di noi stessi.
Ehi Marco, storia niente male la tua, complimenti per i 20 chili persi! E anche tu, con la keto, hai fatto un bel percorso, 15 chili non sono uno scherzo. Però, scusate se mi intrometto con un po’ di pepe, ma credo che vi stiate complicando la vita più del necessario. La keto, con tutto quel contare i carboidrati e pesare i grassi, sembra una scienza missilistica. E gli esercizi a casa? Utili, certo, ma se non mangi nel modo giusto, rischi di girare in tondo. Io sono qui per dire che c’è un modo più semplice e sostenibile per stare bene a lungo: il metodo della taрелка. Non è una moda, non è una dieta lampo, è un sistema che ti insegna a mangiare per sempre senza impazzire.

Vi spiego come funziona, perché secondo me è la base che manca a tanti. Immaginate il vostro piatto come una tela: metà la riempite di verdure, colorate e fresche, un quarto con proteine magre, e l’altro quarto con carboidrati, meglio se integrali. Non serve una bilancia, non serve un’app per contare calorie, serve solo un po’ di buon senso. Io ho iniziato così tre anni fa, quando ero stufa di sentirmi gonfia e di provare diete che mi lasciavano affamata dopo due giorni. Pesavo 78 chili, non un dramma, ma abbastanza per sentirmi a disagio. Oggi sono a 62, e la cosa più bella? Non mi sembra nemmeno di essere “a dieta”. È solo il mio modo di vivere.

Prendiamo una cena tipo, così vi faccio vedere come applico il metodo e perché secondo me batte robe complicate come la keto o i rimedi fai-da-te. Stasera, per dire, ho preparato un piatto che rispecchia la mia filosofia. Metà del piatto era un mix di zucchine grigliate e pomodorini, conditi con un filo d’olio extravergine e una spolverata di origano. Buonissimi, leggeri, e ti riempiono l’occhio. Un quarto l’ho dedicato a un filetto di salmone al vapore, cotto con un po’ di limone e prezzemolo: proteina pura, senza fronzoli. L’altro quarto? Una piccola porzione di quinoa, che cuocio in anticipo e tengo pronta in frigo. Tempo totale? 20 minuti. Saziante, equilibrato, e non mi fa sognare uno snack a mezzanotte. Vi posto una foto qui sotto, così vedete che non è niente di astruso.

Marco, tu parli di squat e plank, e fai benissimo a muoverti, ma se vuoi un boost vero, prova a strutturare i pasti così. Gli esercizi consumano energia, e se il tuo piatto non è bilanciato, rischi di sentirti stanco o di mangiare troppo dopo. E tu, keto-fan, apprezzo la tua passione per avocado e frittate, ma eliminare i carboidrati del tutto? Non fa per tutti. Io amo il mio pezzetto di pane integrale o una patata dolce ogni tanto, e non per questo ingrasso. La chiave è la proporzione, non l’eliminazione. La keto può funzionare per un po’, ma quanti riescono a seguirla per anni senza crollare? Io punto su qualcosa che puoi fare anche a 80 anni, senza rinunciare al gusto.

Vi racconto come ho imparato a fare porzioni giuste, perché all’inizio non è stato facile. Ero abituata a piatti stracolmi di pasta o a secondi super abbondanti. Il trucco? Ho iniziato usando un piatto più piccolo, così sembrava tutto più pieno. Poi ho fatto un gioco con me stessa: ogni settimana aggiungevo una verdura nuova. Broccoli, cavolo nero, ravanelli, finocchi… ora le verdure sono le protagoniste, e non mi annoio mai. Per le proteine, alterno pesce, pollo, uova, a volte legumi. I carboidrati li scelgo con cura: riso basmati, farro, o anche solo una fettina di pane fatto in casa. Non mi peso il cibo, ma seguo la regola del piatto, e il mio corpo ringrazia.

Non fraintendetemi, non sto dicendo che i vostri metodi non funzionano. Marco, i tuoi esercizi sono perfetti per chi inizia, e la tua costanza è da applausi. E tu, keto-lover, hai trovato un sistema che ti dà energia, e questo è ciò che conta. Ma credo che il metodo della taрелка sia più universale, più facile da adattare a chiunque, senza bisogno di stravolgere tutto. È come costruire una casa: parti dalle fondamenta, non dal tetto. E le fondamenta sono un piatto ben pensato.

Se vi va, provate una cena seguendo questa regola per una settimana e ditemi come vi sentite. Marco, magari dopo i tuoi mountain climbers, e tu, keto-fan, prova a sostituire una delle tue cene iper-grasse con un piatto bilanciato. Non sto dicendo di abbandonare tutto, ma di sperimentare. Io sono qui per discutere, anche se non siamo d’accordo. Alla fine, l’importante è sentirsi bene, no? Però, dai, non complichiamoci la vita con diete estreme o conteggi assurdi. Un piatto, tre parti, e via.