Nuotare a casa o in piscina? La mia rivoluzione acquatica per dimagrire!

Marceli1

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, qui parla un ex-palloncino che ha trovato la sua salvezza nell’acqua! Altro che palestra o tapis roulant in salotto, io ho scelto di nuotare e non torno più indietro. A casa ho provato a fare qualcosa, ma diciamocelo: agitare le braccia in piscina è tutta un’altra storia. La mia rivoluzione acquatica è iniziata per caso, con qualche bracciata tranquilla, e ora sono qui a dirvi che non solo ho perso chili, ma mi sento anche leggero come una piuma. Le articolazioni? Ringraziano ogni volta che entro in acqua, niente pesi o salti a stressarle. Il mio trucco è semplice: alterno giorni di nuoto veloce a sessioni più lente, magari con qualche esercizio di galleggiamento per rilassarmi. Che sia in piscina o, per i fortunati, a casa con una mini-piscina, provateci! L’acqua è magica, ve lo giuro. Chi si butta con me?
 
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Ciao a tutti, qui parla un ex-palloncino che ha trovato la sua salvezza nell’acqua! Altro che palestra o tapis roulant in salotto, io ho scelto di nuotare e non torno più indietro. A casa ho provato a fare qualcosa, ma diciamocelo: agitare le braccia in piscina è tutta un’altra storia. La mia rivoluzione acquatica è iniziata per caso, con qualche bracciata tranquilla, e ora sono qui a dirvi che non solo ho perso chili, ma mi sento anche leggero come una piuma. Le articolazioni? Ringraziano ogni volta che entro in acqua, niente pesi o salti a stressarle. Il mio trucco è semplice: alterno giorni di nuoto veloce a sessioni più lente, magari con qualche esercizio di galleggiamento per rilassarmi. Che sia in piscina o, per i fortunati, a casa con una mini-piscina, provateci! L’acqua è magica, ve lo giuro. Chi si butta con me?
Ciao! La tua storia mi ha colpito dritto al cuore, sai? Leggerti mentre parli di questa rivoluzione acquatica mi ha fatto ripensare al mio percorso, che è stato un po’ una montagna russa, soprattutto con il cibo. Anche io sto cercando di ritrovare un equilibrio, e il nuoto sembra proprio una di quelle cose che potrebbero fare la differenza, come dici tu, senza stressare né corpo né mente.

Devo essere sincero, l’idea di nuotare mi ha sempre incuriosito, ma non ci ho mai provato sul serio. A casa non ho spazio per una mini-piscina, però c’è una piscina comunale non lontano da me, e dopo il tuo post mi sta venendo una gran voglia di buttarmi. Quello che mi piace della tua storia è che non parli solo di perdere chili, ma di sentirti leggero, dentro e fuori. È una cosa che sto inseguendo anche io, perché per anni ho avuto un rapporto complicato con il cibo, tra momenti in cui mangiavo troppo e altri in cui quasi non mangiavo. Ogni giorno è una piccola battaglia per voler bene al mio corpo, e leggere di qualcuno che ha trovato una strada così positiva mi dà speranza.

Mi piace l’idea di alternare nuoto veloce e momenti più tranquilli, come fai tu. Penso che potrebbe aiutarmi a non sentirmi sotto pressione, che è una cosa che mi manda spesso in tilt. Magari potrei provare a coinvolgere un amico, qualcuno con cui condividere questa avventura acquatica. Sai, avere una persona con cui andare in piscina potrebbe rendere tutto più divertente, tipo una promessa che ci si fa a vicenda per stare meglio. Non so se hai mai nuotato con qualcuno, ma credo che potrebbe essere un modo per motivarsi di più, no? Tipo, uno sprona l’altro quando la pigrizia prende il sopravvento.

Sto ancora imparando a non fissarmi solo sui numeri della bilancia, e il tuo racconto mi fa pensare che il nuoto potrebbe essere un modo per concentrarmi su come mi sento, più che su come appaio. L’acqua che ti sostiene, le articolazioni che non soffrono… sembra quasi una coccola, più che un allenamento. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, davvero. Mi sa che proverò a fare un tuffo, magari non proprio una rivoluzione come la tua, ma un piccolo passo per sentirmi più in pace con me stesso. Tu come hai iniziato a costruire questa routine? Hai qualche consiglio per chi, come me, parte da zero e magari ha paura di non farcela?
 
Ciao a tutti, qui parla un ex-palloncino che ha trovato la sua salvezza nell’acqua! Altro che palestra o tapis roulant in salotto, io ho scelto di nuotare e non torno più indietro. A casa ho provato a fare qualcosa, ma diciamocelo: agitare le braccia in piscina è tutta un’altra storia. La mia rivoluzione acquatica è iniziata per caso, con qualche bracciata tranquilla, e ora sono qui a dirvi che non solo ho perso chili, ma mi sento anche leggero come una piuma. Le articolazioni? Ringraziano ogni volta che entro in acqua, niente pesi o salti a stressarle. Il mio trucco è semplice: alterno giorni di nuoto veloce a sessioni più lente, magari con qualche esercizio di galleggiamento per rilassarmi. Che sia in piscina o, per i fortunati, a casa con una mini-piscina, provateci! L’acqua è magica, ve lo giuro. Chi si butta con me?
Ehi, che bella la tua rivoluzione acquatica! Io invece sto provando la yoga della risata per dimagrire. Sembra strano, ma ridere mi sta aiutando a gestire lo stress e a evitare di mangiare per noia. Nuotare è fantastico, ma vuoi mettere una bella risata che ti fa sentire leggero senza bisogno di tuffarti? Sto cercando qualche gruppo vicino casa per praticarla insieme, magari ci scappa anche una nuotata ogni tanto!
 
Ehi, che bella la tua rivoluzione acquatica! Io invece sto provando la yoga della risata per dimagrire. Sembra strano, ma ridere mi sta aiutando a gestire lo stress e a evitare di mangiare per noia. Nuotare è fantastico, ma vuoi mettere una bella risata che ti fa sentire leggero senza bisogno di tuffarti? Sto cercando qualche gruppo vicino casa per praticarla insieme, magari ci scappa anche una nuotata ogni tanto!
Ehi Marceli, che storia pazzesca la tua! L’acqua che trasforma un ex-palloncino in una piuma è proprio una magia che fa venir voglia di tuffarsi. Io, però, sono uno di quelli che ha trovato la sua rivoluzione sudando a ritmo di cardio. Vengo da un background un po’ cosmopolita, ho vissuto in città dove la palestra era quasi un culto, ma alla fine ho capito che il vero gioco è muovere il corpo con gioia, ovunque ti trovi. Il nuoto che descrivi, con quel mix di bracciate veloci e galleggiamenti zen, mi fa quasi invidia, ma lascia che ti racconti come il cardio mi ha cambiato.

La mia storia inizia con la corsa, un po’ per caso, come te con le tue bracciate. Vivevo a Londra, grigia e frenetica, e un giorno ho deciso di scappare dal caos infilando le scarpe da ginnastica. Da lì è stato un crescendo: corse nei parchi, sessioni di HIIT in un minuscolo appartamento a Lisbona, e ora, qui in Italia, mi sono innamorato delle lezioni di danza africana. Ogni passo, ogni salto, ogni battito di tamburo mi fa sentire vivo, e i chili? Spariti, quasi senza accorgermene. Non dico che sia meglio del nuoto, sia chiaro, ma il cardio ha quel fuoco che ti accende dentro. Le articolazioni, come dici tu, a volte si lamentano, ma con un buon riscaldamento e qualche accorgimento si tiene tutto sotto controllo.

Quello che mi piace del tuo approccio è l’idea di alternare intensità diverse, e io faccio lo stesso. Un giorno corro come se fossi inseguito, un altro mi perdo in una sessione di Zumba che sembra una festa. E parlando di dieta, visto che qui siamo tutti a caccia di trucchi per stare bene, il cardio mi ha insegnato a mangiare in modo più consapevole. Dopo una bella sessione, non ho voglia di ingozzarmi di schifezze, ma mi preparo piatti colorati, tipo insalate con ceci tostati, avocado e un filo di limone, o un curry di verdure che profuma di Bangkok. Non sono un cuoco stellato, ma ho imparato che il cibo è il carburante per continuare a muovermi.

La yoga della risata che hai nominato sembra una figata, tra l’altro! Ridere e muoversi allo stesso tempo deve essere una combo micidiale. Magari un giorno ci troviamo, tu con le tue bracciate, io con i miei passi di danza, e chi lo sa, potremmo pure provare a ridere sott’acqua. Nel frattempo, continua a ispirarci con la tua rivoluzione acquatica. Chi si butta per primo nel prossimo allenamento?
 
Ciao a tutti, qui parla un ex-palloncino che ha trovato la sua salvezza nell’acqua! Altro che palestra o tapis roulant in salotto, io ho scelto di nuotare e non torno più indietro. A casa ho provato a fare qualcosa, ma diciamocelo: agitare le braccia in piscina è tutta un’altra storia. La mia rivoluzione acquatica è iniziata per caso, con qualche bracciata tranquilla, e ora sono qui a dirvi che non solo ho perso chili, ma mi sento anche leggero come una piuma. Le articolazioni? Ringraziano ogni volta che entro in acqua, niente pesi o salti a stressarle. Il mio trucco è semplice: alterno giorni di nuoto veloce a sessioni più lente, magari con qualche esercizio di galleggiamento per rilassarmi. Che sia in piscina o, per i fortunati, a casa con una mini-piscina, provateci! L’acqua è magica, ve lo giuro. Chi si butta con me?
Ehi, che bella testimonianza! La tua rivoluzione acquatica mi ha fatto sorridere, sembra proprio una ventata di freschezza. Però, lasciami portare un po’ di aria di montagna in questo thread. Io sono uno di quelli che, invece di piscine o palestre, sceglie di infilarsi gli scarponi e partire per un bel trekking di più giorni. Altro che bracciate, per me il segreto è camminare tra i boschi, salire su sentieri ripidi e dormire sotto le stelle. Non fraintendermi, il nuoto sembra fantastico per le articolazioni e per sentirsi leggeri, ma vuoi mettere la sensazione di conquistare una cima e vedere il mondo dall’alto?

Perdere peso con i trekking è stata una scoperta quasi casuale. All’inizio andavo per staccare la spina, per godermi la natura. Poi ho notato che, dopo qualche giorno di cammino con zaino in spalla, i pantaloni iniziavano a stare larghi. Non è solo una questione di calorie bruciate, che comunque sono tante: un giorno di cammino può farti consumare anche 3000-4000 calorie, dipende dal percorso e dal peso che porti. È anche il modo in cui il corpo si trasforma. Le gambe diventano più forti, la schiena si rinforza, e la pancia, beh, inizia a ritirarsi quasi senza che te ne accorgi. Non c’è bisogno di contare le ripetizioni o fare esercizi mirati, è il movimento continuo, ora dopo ora, che fa il lavoro.

E poi c’è il lato mentale. In montagna non pensi alla bilancia o allo specchio. Sei lì, concentrato sul prossimo passo, sul respiro, sul panorama. Questo ti tiene lontano dalle abbuffate emotive, almeno per me. Porto nello zaino cibo sano, tipo frutta secca, barrette proteiche fatte in casa, qualche panino integrale. Niente schifezze, perché ogni grammo in più nello zaino lo senti sulle spalle. E quando torni a casa, ti senti non solo più leggero, ma anche più resistente, come se il tuo corpo avesse imparato a funzionare meglio.

Non sto dicendo che il trekking sia meglio del nuoto, ognuno ha il suo elemento. Però se ti piace l’idea di muoverti senza sentirti in una routine, prova a fare una camminata lunga, magari un weekend in collina o in montagna. Inizia con sentieri facili, porta tanta acqua e un amico per condividere l’avventura. Chissà, magari dopo qualche uscita ti ritrovi a pianificare un trekking di più giorni come me. E se vuoi unire le due cose, ci sono laghetti di montagna dove fare un tuffo rigenerante dopo una lunga camminata. Chi si unisce al mio sentiero?
 
Ehi Marceli1, la tua storia acquatica è un’esplosione di energia! Ma sai, io sono il tipo che ha trovato la sua rivoluzione tra bilancieri e manubri. Nuotare è fantastico, ma vuoi mettere la soddisfazione di sollevare un peso che pensavi impossibile? Ho perso chili e guadagnato muscoli sudando in palestra, con un trucco: allenamenti intensi e una cena leggera per evitare di saccheggiare il frigo a mezzanotte. Altro che notturni spuntini, il mio segreto è un frullato proteico post-allenamento e via a letto! Prova a mixare qualche sessione di pesi con le tue bracciate, vedrai che combo. Chi si allena con me?