Correte, pigracci, che il divano non vi salverà: il mio segreto per un corpo da maratona!

stingu

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6 Marzo 2025
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Ehi, pigracci, mentre voi state ancora a poltrire sul divano, io ho appena macinato 30 km come niente fosse. Sapete qual è il vero trucco per un corpo decente? Non le vostre diete assurde o gli integratori da quattro soldi: è il running, quello serio, quello che vi spacca le gambe e vi fa sudare l’anima. Prepararmi per il prossimo marathon mi sta scolpendo come una statua, altro che le vostre promesse da due giorni. Il segreto? Correre finché non vi odiate, poi continuare ancora un po’. E per non finire con le ginocchia a pezzi, allungate bene i muscoli e compratevi scarpe che non siano robaccia da discount. Fatevi sotto, se avete il coraggio!
 
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Reazioni: Ermat78
Ehi, fenomeno della corsa, mentre tu macini i tuoi 30 km e ci fai la predica, io sto qui a chiedermi: ma chi ha tempo per odiare se stesso così tanto? Non fraintendermi, rispetto per il tuo marathon e il fisico scolpito, ma non tutti siamo fatti per spaccarci le gambe e sudare l’anima. Io, per esempio, ho un debole per i dolci che non mollo neanche sotto tortura, eppure sto cercando di perdere qualche chilo. Il tuo running sarà pure il segreto per un corpo da statua, ma io preferisco qualcosa che non mi lasci con le ginocchia imploranti pietà.

Il trucco, per me, non è correre fino a crollare, ma trovare un equilibrio. Tipo, questa settimana mi sono organizzata: non rinuncio al mio tiramisù, ma lo faccio con ricotta leggera e meno zucchero, e magari ci metto qualche biscotto sbriciolato invece di inzuppare mezzo pacco. Oppure, se mi prende la voglia di cioccolato, sciolgo un quadratino fondente e lo spalmo su una fettina di mela. Non sarà da maratona, ma mi tiene lontana dal divano e dalla bilancia che sale. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di mangiare qualcosa di buono senza sensi di colpa?

Tu parli di allungare i muscoli e scarpe decenti, e ci sta, ma io ti dico: prova a rallentare un attimo e goderti una fetta di torta fatta bene, magari dopo i tuoi km. Non dico di mollare il running, ma di mischiare un po’ le carte. Io sto provando a fare due passi veloci al giorno, niente di eroico, giusto per muovermi, e il resto lo gestisco con queste piccole strategie dolci. Funziona, sai? Magari non avrò il tuo fisico da maratona, ma sto trovando il mio ritmo, e per ora mi basta. Tu continua a correre, ma non sottovalutare noi “pigracci” che combattiamo le nostre battaglie con un cucchiaino in mano!
 
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Reazioni: totig-16
Ehi, caro maratoneta, ti leggo e quasi mi viene il fiatone solo a immaginarti mentre macini chilometri! Rispetto totale per la tua disciplina, ma hai ragione tu: non siamo tutti uguali, e meno male, no? Anch’io sto cercando di perdere qualche chilo, ma con un coach online che mi segue da lontano e un diettologo che mi tiene d’occhio. Non è il tuo running, ma funziona per me che con le ginocchia non voglio litigare.

Il bello di questo percorso è che non devo rinunciare a tutto. Tipo, il tiramisù me lo concedo ancora, ma lo faccio più leggero, con ricotta e poco zucchero, e magari ci sbriciolo sopra un paio di biscotti invece di esagerare. O se mi prende la voglia di dolce, taglio una mela e ci spalmo un po’ di cioccolato fondente sciolto. Piccoli trucchi che mi fanno sentire meno in colpa e tengono a bada la bilancia. Il coach mi dà idee così, e ogni settimana facciamo una videochiamata per vedere come sto andando. Mi piace perché è flessibile: non mi sento incastrata in regole ferree, ma ho comunque una guida.

Certo, a volte manca quel confronto faccia a faccia, e se ho una giornata no, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo. Però il fatto di potergli scrivere quando voglio e avere un piano personalizzato mi dà una spinta. Non avrò il tuo fisico scolpito, ma sto trovando un mio equilibrio, e per ora mi va bene così. Tu continua a correre, ma se un giorno ti fermi, prova a chiedere al mio coach qualche trucco per un dolce che non ti faccia pentire dei tuoi 30 km!
 
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Ehi, caro maratoneta, ti leggo e quasi mi viene il fiatone solo a immaginarti mentre macini chilometri! Rispetto totale per la tua disciplina, ma hai ragione tu: non siamo tutti uguali, e meno male, no? Anch’io sto cercando di perdere qualche chilo, ma con un coach online che mi segue da lontano e un diettologo che mi tiene d’occhio. Non è il tuo running, ma funziona per me che con le ginocchia non voglio litigare.

Il bello di questo percorso è che non devo rinunciare a tutto. Tipo, il tiramisù me lo concedo ancora, ma lo faccio più leggero, con ricotta e poco zucchero, e magari ci sbriciolo sopra un paio di biscotti invece di esagerare. O se mi prende la voglia di dolce, taglio una mela e ci spalmo un po’ di cioccolato fondente sciolto. Piccoli trucchi che mi fanno sentire meno in colpa e tengono a bada la bilancia. Il coach mi dà idee così, e ogni settimana facciamo una videochiamata per vedere come sto andando. Mi piace perché è flessibile: non mi sento incastrata in regole ferree, ma ho comunque una guida.

Certo, a volte manca quel confronto faccia a faccia, e se ho una giornata no, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo. Però il fatto di potergli scrivere quando voglio e avere un piano personalizzato mi dà una spinta. Non avrò il tuo fisico scolpito, ma sto trovando un mio equilibrio, e per ora mi va bene così. Tu continua a correre, ma se un giorno ti fermi, prova a chiedere al mio coach qualche trucco per un dolce che non ti faccia pentire dei tuoi 30 km!
Ciao, compagno di viaggio verso l’equilibrio! Leggerti mi ha fatto quasi sentire il vento nei capelli, anche se io, più che correre, preferisco passeggiare con calma e godermi il panorama. La tua energia è contagiosa, e ammiro la costanza che metti nei tuoi chilometri. Però hai ragione, ognuno ha il suo passo, e meno male che è così: sarebbe noioso se fossimo tutti maratoneti, no?

Anch’io sto cercando di alleggerire un po’ il mio corpo, ma il mio alleato non è l’asfalto, bensì un approccio più lento e attento al cibo. Pratico il “mangiare consapevole”, che per me significa sedermi, respirare e ascoltare davvero cosa mi chiede lo stomaco. Niente diete rigide o privazioni estreme, solo un modo per capire quando sono davvero affamata e quando invece è solo voglia di qualcosa di buono. Ti confesso che all’inizio sembrava strano masticare ogni boccone così a lungo, ma ora è quasi un rituale: mi godo ogni sapore e mi accorgo che spesso mi basta meno di quello che pensavo.

Il tuo tiramisù leggero mi ha ispirato, sai? Io, per esempio, quando ho voglia di dolce, prendo dello yogurt greco, ci metto sopra un cucchiaino di miele e qualche noce sbriciolata. È semplice, ma mi soddisfa senza appesantirmi, e il crunch delle noci mi dà quella sensazione di “qualcosa in più” che a volte cerco. Oppure, se ho tempo, preparo una specie di mousse con avocado e cacao amaro: la frullo con un po’ di latte vegetale e un pizzico di dolcificante naturale. Sembra una coccola, ma non mi fa deragliare dal mio percorso.

Capisco bene quel rischio di sgarrare nelle giornate no: succede anche a me, soprattutto quando sono stanca o annoiata. Però ho notato che se mi fermo un attimo a chiedermi “ho fame o solo voglia di distrarmi?”, spesso riesco a scegliere meglio. Non sempre, eh, sono umana! Ma questo approccio mi sta aiutando a trovare un ritmo che non mi fa sentire in gabbia. Il bello è che non devo contare calorie o pesare tutto, basta ascoltare me stessa e rispettare i miei segnali.

Il tuo coach online sembra una bella guida, e anche il mio “metodo” ha qualcosa di simile: è personale, flessibile, e mi lascia spazio per vivere. Non avrò il tuo fisico da maratona, ma sto costruendo una versione di me che mi piace, passo dopo passo – o morso dopo morso, nel mio caso! Se mai ti fermerai tra una corsa e l’altra, prova a mangiare un boccone con calma e a sentire com’è: magari ti sorprenderà. Intanto, continua a volare sull’asfalto, e grazie per avermi fatto riflettere con le tue parole!
 
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma uno di quelli che ti fanno vedere il “prima” e il “dopo” insieme! Io sono quella che ce l’aveva quasi fatta, sai? Ero scesa di peso, mi sentivo leggera, quasi pronta a infilarmi un paio di scarpe da corsa come te. Poi, boh, la vita ha deciso di passarmi un piatto di lasagne sotto il naso e io non ho detto di no. Il risultato? I chili sono tornati, silenziosi come ospiti indesiderati, e ora eccomi qui, a cercare di capire da dove ripartire.

Il tuo tiramisù leggero mi ha fatto venir voglia di provarci, perché io sono il tipo che se vede un dolce si dimentica pure come si scrive “dieta”. Però mi piace questa cosa del trovare un equilibrio, senza sentirsi in trappola. Una volta ci sono riuscita, con un po’ di trucchetti come il tuo: tipo, sostituivo le patatine con dei ceci tostati al forno – croccanti, saporiti, e non mi sentivo una martire. Ma poi, non so, ho mollato. Forse perché volevo tutto e subito, o forse perché una giornata storta mi ha fatto pensare “ma chi me lo fa fare?”.

Ora però ti leggo e mi viene da pensare che magari non serve strafare. Il tuo coach, il mio vecchio diario alimentare… forse il segreto sta nel non buttarsi giù e ricominciare con calma. Io ci riprovo, eh. Magari stavolta invece di sognare maratone mi accontento di camminare un po’ di più e di non cedere a ogni capriccio. Tu continua a macinare chilometri, ma se passi di qui con un consiglio per una che è caduta e vuole rialzarsi, lo prendo volentieri!
 
Ehi, pigracci, mentre voi state ancora a poltrire sul divano, io ho appena macinato 30 km come niente fosse. Sapete qual è il vero trucco per un corpo decente? Non le vostre diete assurde o gli integratori da quattro soldi: è il running, quello serio, quello che vi spacca le gambe e vi fa sudare l’anima. Prepararmi per il prossimo marathon mi sta scolpendo come una statua, altro che le vostre promesse da due giorni. Il segreto? Correre finché non vi odiate, poi continuare ancora un po’. E per non finire con le ginocchia a pezzi, allungate bene i muscoli e compratevi scarpe che non siano robaccia da discount. Fatevi sotto, se avete il coraggio!
Ragazzi, rispetto per i tuoi 30 km, davvero una bella botta! Però, sai, io sono sempre in giro per lavoro, e ti assicuro che mantenere la linea in viaggio non è uno scherzo. Il running è fantastico, ma quando sei in un hotel in mezzo al nulla o in aeroporto con voli in ritardo, serve un piano B. Il mio trucco? Mangiare leggero e furbo: prendo sempre verdure grigliate o insalate con proteine magre, tipo pollo o pesce, e evito salse o fritti che ti inchiodano. Per muovermi, se non c’è una palestra decente, faccio circuiti in camera: squat, push-up, plank, roba che ti fa sudare senza bisogno di attrezzi. Oppure, se sono in una città nuova, esploro a piedi: cammino veloce, scatto qualche foto, e brucio calorie senza nemmeno accorgermene. Non sarà una maratona, ma tiene il peso sotto controllo e mi fa sentire in forma ovunque. Tu come gestisci quando sei fuori casa?
 
Grande stingu, 30 km sono una roba pazzesca, chapeau! La tua passione per il running è contagiosa, e quel “correre finché non vi odiate” mi ha fatto ridere, ma anche riflettere. Io e il mio compagno stiamo affrontando questo percorso di dimagrimento insieme, e ti dico, avere un partner che ti sprona cambia tutto. Non siamo ancora al tuo livello da maratona, ma ci stiamo dando dentro, e il tuo post mi ha dato una bella carica.

Rispondendo alla tua domanda su come gestisco quando sono fuori casa, ti racconto com’è per noi. Viaggiare o essere fuori routine può essere un incubo per la linea, specie quando sei tentato da aperitivi o cene pesanti. Il nostro trucco è pianificare e sostenerci a vicenda. Per esempio, quando siamo in viaggio, cerchiamo sempre di alloggiare in posti con una cucina, così possiamo prepararci pasti leggeri: verdure, proteine magre come tacchino o uova, e carboidrati integrali in piccole porzioni. Se siamo in hotel senza cucina, ordiniamo piatti semplici al ristorante, tipo pesce al vapore o carne alla griglia, e chiediamo di servire salse a parte. Evitiamo categoricamente alcol, che è una bomba di calorie vuote e ti fa pure venir fame di schifezze dopo. Acqua frizzante con limone e siamo a posto.

Per l’attività fisica, come te puntiamo sul movimento, ma in versione “di coppia”. Se non possiamo correre, facciamo camminate veloci insieme, magari sfidandoci a chi fa più passi. Quando siamo bloccati in una stanza d’albergo, ci inventiamo circuiti a corpo libero: 10 minuti di squat, affondi, plank e burpees, alternandoci per tenere il ritmo. È anche un modo per ridere insieme, perché, diciamocelo, dopo 20 burpees sembriamo due che hanno visto un fantasma. La cosa bella di essere in due è che ci motiviamo: se uno molla, l’altro lo trascina. E poi, avere qualcuno con cui condividere il sacrificio rende tutto più leggero.

Il running resta un obiettivo, però. Tu come hai iniziato a correre distanze così lunghe? E come convinci il tuo corpo a non mollare quando sei a pezzi? Io e il mio compagno vogliamo provarci, ma siamo ancora in fase “5 km e ci sentiamo eroi”. Consigli per noi principianti? E grazie per l’ispirazione, continua a spaccare!
 
Ehi, che energia che trasmetti! Il tuo post mi ha fatto venir voglia di alzarmi e mettermi a correre subito, anche se, diciamocelo, il mio divano ultimamente sembra avere un potere magnetico. Grande tu e il tuo compagno, fare questo percorso in coppia deve essere una spinta pazzesca, vi invidio un po’! Io sono qui, fresca di maternità, con un po’ di chili di troppo che mi ricordano ogni giorno quanto sia stata dura rimettermi in pista dopo il parto. Altro che maratona, per ora il mio traguardo è riuscire a infilarmi i jeans pre-gravidanza senza trattenere il respiro.

Leggendo del tuo modo di organizzarti fuori casa, mi sono sentita un po’ una frana. Pianificare i pasti? Io al massimo pianifico di non mangiarmi un’intera tavoletta di cioccolato mentre allatto. Però il tuo approccio mi ha ispirato, davvero. Quella cosa di cercare posti con la cucina quando viaggi è geniale, credo che la copierò. E l’idea di evitare l’alcol… uff, io ogni tanto cedo a un bicchiere di vino per “festeggiare” che il bimbo ha dormito tre ore di fila, ma hai ragione, è una trappola. Da oggi acqua frizzante e limone, promesso. Però dimmi, come fate a resistere quando vi mettono davanti un tiramisù o una pizza super invitante? Io lì crollo, è più forte di me.

Per l’attività fisica, il vostro modo di fare squadra mi ha colpita. Le camminate veloci, i circuiti in hotel… sembra quasi divertente! Io per ora mi limito a passeggiate col passeggino, ma cerco di farle a passo svelto, tipo che sembro una mamma in fuga. Però il running mi attira tantissimo, soprattutto dopo aver letto del tuo “correre finché non vi odiate”. Mi ha fatto ridere, ma mi ha anche fatto pensare che forse è proprio quella grinta lì che mi manca. I miei 5 km da “eroina” sono più un sogno che realtà, perché dopo 2 km inizio a negoziare con me stessa per fermarmi. Tu come hai fatto a passare da zero a 30 km? Voglio dire, ci vuole un fisico bestiale, ma soprattutto una testa d’acciaio. Tipo, hai avuto momenti in cui volevi mollare tutto? E come li hai superati?

Io dopo il parto mi sento un po’ un disastro, tra la stanchezza e il corpo che non riconosco più. Correre per me sarebbe una rivincita, ma non so da dove partire. Ho paura di esagerare e farmi male, o di scoraggiarmi se non vedo risultati subito. Tu che consigli daresti a una principiante come me, che parte praticamente da zero? E poi, curiosità: come gestisci la fame post-corsa? Perché io dopo una camminata veloce mi mangerei anche il frigo, e non proprio un’insalata. Insomma, voglio rubarti tutti i segreti per trasformarmi da mamma-patata a mamma-runner. Grazie per la carica che ci dai, continua così che sei una forza!