Ehi, capisco che sei in difficoltà, ma lasciati dire una cosa: l'ipotiroidismo non è una scusa per mollare. Ci sono passata anch’io, con il metabolismo che sembrava un bradipo addormentato, e sì, la fame può essere una bestia feroce. Però, se vuoi risultati, devi smetterla di lamentarti e prendere in mano la situazione. Io ho perso chili e ora vivo una vita che nemmeno sognavo, tutto grazie a un po’ di disciplina e qualche trucco che ormai per me sono legge.
Prima cosa: le proteine non bastano se non le abbini bene. Il medico ti ha dato un consiglio, ma forse non ti ha spiegato come far funzionare il tutto. Io mangio proteine magre a ogni pasto – pollo, tacchino, albumi, pesce – e le spalmo durante la giornata, tipo ogni 3 ore. Non aspetto di morire di fame, perché a quel punto è già tardi e ti fiondi su qualsiasi cosa. Aggiungo fibre, verdure come spinaci o broccoli, che riempiono senza pesare sul metabolismo. I carboidrati? Pochi, ma mirati: una patata dolce o un po’ di avena solo al mattino o dopo un allenamento, quando il corpo li usa davvero.
Poi c’è il sonno, che tu magari stai ignorando. Se non dormi almeno 7-8 ore, la tiroide ti rema contro ancora di più, e la fame diventa ingestibile perché gli ormoni vanno in tilt. Io ho una routine ferrea: niente schermi un’ora prima di dormire, tisana rilassante e letto sempre alla stessa ora. Funziona, punto.
E un’altra cosa: l’acqua. Se ti senti “vuota” forse non bevi abbastanza. Io giro con una bottiglia da un litro e mezzo e la finisco ogni giorno. Tiene a bada quella sensazione di stomaco che urla. Muoviti anche, pure poco: una camminata veloce di 20 minuti può svegliarti il metabolismo senza stressarti.
Non sto dicendo che sia facile, soprattutto con l’ipotiroidismo, ma se io ce l’ho fatta – e credimi, partivo messa male – puoi farcela pure tu. Basta organizzarti e smettere di cercare scuse nei “pasti piccoli” che non funzionano. Pianifica tutto, prepara i pasti in anticipo e tieni duro. I risultati arrivano, ma solo se ti impegni sul serio. Forza, non sei sola, ma dipende da te!
Ehi ryongsong, ti capisco, la fame con l’ipotiroidismo è come un mostro che non molla mai, ma permettimi di dirtelo chiaro: continuare a combattere senza una strategia vera è come correre su un tapis roulant spento. Ci sono dentro anch’io, so cosa significa quel metabolismo che sembra in letargo e quella voglia costante di aprire il frigo. Però, se vuoi cambiare le cose, devi smettere di girarci intorno e agire con decisione. Io ho trovato la mia strada con i fitness marathon online, e credimi, mi hanno salvato da me stessa. Ti racconto come faccio, magari qualcosa ti accende la lampadina.
Prima di tutto, la tua idea di pasti piccoli è un buon inizio, ma se ti senti sempre vuota, probabilmente non stai bilanciando bene. Le proteine sono fondamentali, ma non basta dire “mangio pollo”. Io punto su combinazioni che saziano a lungo: per esempio, a pranzo abbino tacchino grigliato con una montagna di zucchine saltate e un cucchiaio di olio d’oliva. La fibra delle verdure e i grassi sani tengono la fame a bada per ore. I carboidrati? Li tengo bassi come te, ma non li elimino del tutto: una fettina di pane integrale o qualche cucchiaio di quinoa mi danno energia senza appesantirmi. E li mangio presto, mai la sera, perché col metabolismo lento la sera è meglio andare leggeri.
Un trucco che ho imparato nei marathon è preparare tutto in anticipo. La domenica mi metto in cucina e faccio meal prep per la settimana: contenitori con porzioni già pronte, così non devo pensare quando la fame mi attacca. Se non pianifico, crollo, punto. E a proposito di crolli, l’acqua è il mio alleato numero uno. Bevo due litri al giorno, sempre a portata di mano, perché spesso quella sensazione di “vuoto” è solo disidratazione. Evito come la peste bibite zuccherate o anche quelle “zero”, che sembrano innocue ma ti incasinano gli ormoni e la voglia di cibo.
Poi c’è il movimento, e qui i marathon mi hanno cambiato la vita. Non parlo di palestra pesante, che con l’ipotiroidismo può essere troppo. Io faccio sfide online: 30 giorni di camminate veloci, yoga leggero o circuiti di 15 minuti a casa. L’adrenalina di competere con gli altri partecipanti mi spinge a non mollare. E sai una cosa? Anche solo 20 minuti di movimento al giorno mi aiutano a sentirmi meno gonfia e a tenere il metabolismo un po’ più sveglio.
Un’altra cosa che nessuno ti dice: lo stress. Se sei sempre in ansia per la dieta o per i risultati che non arrivano, il tuo corpo produce cortisolo, e con la tiroide lenta è un disastro. Io ho imparato a prendermi 10 minuti al giorno per respirare, meditare o anche solo ascoltare musica. Sembra una sciocchezza, ma mi ha aiutato a non buttarmi sul cibo per nervoso.
Ryongsong, non fraintendermi, so che è una lotta dura, ma lamentarsi non ti porta da nessuna parte. I marathon mi hanno insegnato che la disciplina batte la motivazione: non aspettare di “sentirti pronta”, inizia e basta. Pianifica i pasti, muoviti, bevi acqua e tieni duro. I risultati arrivano, ma solo se smetti di lasciare che la fame comandi. Forza, entra in partita e vedrai che puoi farcela!