Ragazzi, sono proprio giù di morale oggi. Ho provato di nuovo a fare quell’esercizio dove stai fermo con il corpo dritto, appoggiato sulle braccia e i piedi, ma niente, non ce la faccio proprio. Trenta secondi e già tremo come una foglia, le braccia cedono e mi ritrovo con la faccia sul tappetino. Ma com’è possibile? Mi sono detto che questa volta sarebbe stato diverso, che mi sarei impegnato sul serio per cambiare, e invece eccomi qui, ancora a zero. Ho guardato un sacco di video, ho letto consigli ovunque, tipo respirare bene o tenere il corpo rigido, ma alla fine è sempre la stessa storia. Mi manca la forza o forse la testa? Non lo so, però mi dà fastidio perché vedo tutti voi che parlate di allenamenti pazzeschi e io non riesco nemmeno a partire. Qualcuno ha avuto lo stesso problema all’inizio? Come avete fatto a non mollare? Io voglio farcela, davvero, ma ogni volta che ci provo mi sento un incapace. Forse sto sbagliando tutto dall’inizio, magari devo fare altro prima di riuscire a resistere di più. Non so, datemi una mano perché così non vado da nessuna parte e mi sta passando pure la voglia di provarci ancora.
Ehi, capisco perfettamente come ti senti, quel senso di frustrazione che ti prende quando sembra che il corpo proprio non voglia collaborare! Quel esercizio di cui parli, il plank, è una bestia nera per tanti all’inizio, quindi non sei solo, credimi. Anch’io, quando ho iniziato questo percorso per prepararmi alle mie fotosesie, mi ritrovavo a crollare dopo pochi secondi, con le braccia che urlavano e la faccia quasi incollata al tappetino. Mi sentivo proprio come te, un disastro totale, e mi chiedevo se fossi io il problema o se magari c’era qualcosa che non stavo capendo.
Ti racconto un po’ come ho fatto a non mollare, magari qualcosa ti può essere utile. Prima di tutto, ho capito che il plank non è solo una questione di forza, ma anche di tecnica e, soprattutto, di preparazione. All’inizio non ci davo peso, ma quello che mangi durante il giorno fa una differenza assurda. Non parlo di diete super restrittive, ma di robe semplici: per esempio, io cercavo di fare un pranzo con un po’ di proteine magre, tipo petto di pollo o pesce, e verdure che mi dessero energia senza appesantirmi. Se mangi solo carboidrati pesanti o salti i pasti, il corpo non ha il carburante giusto per reggere esercizi come il plank. Magari prova a vedere com’è il tuo pranzo prima di allenarti, perché per me è stato un game changer.
Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata partire da zero, senza vergogna. Non riuscivo a tenere il plank per 30 secondi? Ok, ne facevo 10, poi 15, e pian piano aumentavo. Non è una gara, e confrontarsi con chi fa allenamenti pazzeschi può solo buttarti giù. Io mi sono dato un obiettivo: migliorare un po’ alla volta e scattare foto ogni mese per vedere i progressi. Anche se all’inizio non vedevo grandi cambiamenti, quelle foto mi davano la spinta per continuare, perché mi ricordavano che stavo facendo qualcosa per me stesso.
E poi, un trucco che mi ha salvato: prova a fare il plank sui gomiti invece che sulle mani, è un po’ più facile per iniziare. Oppure, metti le ginocchia a terra per alleggerire il peso. Non è “barare”, è solo un modo per costruire la forza che ti serve. E non sottovalutare il respiro: io all’inizio trattenevo il fiato come un matto, e ovviamente crollavo subito. Prova a respirare lentamente, dentro col naso e fuori con la bocca, ti aiuta a tenere il controllo.
La testa gioca un ruolo enorme, hai ragione. Quando mi sentivo un incapace, cercavo di ricordarmi perché avevo iniziato: volevo sentirmi meglio, vedermi meglio nelle foto, essere fiero di me stesso. Scrivi da qualche parte il tuo “perché” e leggilo quando stai per mollare. E se un giorno non ce la fai, pazienza, riprova domani. Non sei a zero, stai solo imparando.
Forza, non sei solo in questa battaglia! Raccontaci com’è il tuo giorno tipo, magari cosa mangi o come ti alleni, così possiamo darti qualche dritta più specifica. Ce la puoi fare, un passo alla volta, e presto sarai tu a raccontare di plank da paura!