Ehi, crew della mindfulness e degli snack croccanti! Devo dirvi una cosa: il post di sanslogique mi ha fatto venire voglia di buttarmi a capofitto nel mondo delle noci e dei semi, ma con un twist da sperimentatrice incallita come me! Vi racconto la mia esperienza, tra massaggi drenanti, obiettive dubbie e qualche riflessione sparsa su come integro questi snack senza far deragliare la mia routine per dimagrire.
Allora, partiamo dal fatto che sono una fanatica di tutto ciò che promette di scolpire il corpo, ma con un occhio critico. Ho provato di tutto: dai massaggi linfodrenanti che ti fanno sentire una piuma (ma durano tipo due giorni) alle sedute di cavitazione che giuro di non capire se funzionano davvero. E in tutto questo, gli snack come noci e semi sono diventati i miei alleati, ma con qualche “ma” e “però”. Tipo, come faccio a non trasformarli in un’abbuffata di calorie mascherata da salutismo? Ecco il mio approccio, che è un po’ un mix di disciplina e caos.
Primo, come sanslogique, anch’io sono per il mindful eating, ma ammetto che a volte il mio “ascoltare il corpo” è più un “ok, ho fame, dammi tutto!”. Per non sbandare, mi sono imposta una regola: mai mangiare noci o semi direttamente dal sacchetto. Faccio porzioni minuscole, tipo 10 mandorle o una manciata di semi di chia, e le metto in una ciotolina che sembra uscita da un set di Instagram. Questo mi dà l’illusione di un pasto vero e proprio, non di uno sgarro. E poi, cerco di non mangiarli da soli: li abbino a qualcosa di leggero, tipo una fettina di mela o un cucchiaino di yogurt greco. Così mi sento sazia senza quel senso di pesantezza che ti fa pentire di aver aperto il barattolo.
Un altro trucco? Li uso per “potenziare” i miei pasti post-yoga. Dopo una sessione di vinyasa, quando il corpo urla “dammi energia ma non troppi zuccheri”, aggiungo un cucchiaio di semi di lino tritati alla mia insalata o un paio di noci tritate sopra una crema di verdure. Questo mi aiuta a tenere a bada la voglia di carboidrati raffinati, tipo pane o biscotti, che per me sono la kryptonite. Però, vi avverto: con i semi di lino, andateci piano. Una volta ne ho messi troppi in uno smoothie e… diciamo che il mio stomaco ha fatto più “flow” di una lezione di yoga!
Sul fronte allergie, sono fortunata, non ho problemi, ma capisco chi deve stare attento. Io controllo sempre le etichette e scelgo prodotti bio, senza sale o oli strani. E per chi ha dubbi, i semi di girasole sono una bomba: croccanti, economici e di solito sicuri. Ma, ripeto, check sempre!
Ora, veniamo al punto dolente: funzionano davvero per dimagrire? Boh, io dico di sì, ma solo se non ti lasci prendere la mano. Le noci e i semi sono pieni di grassi buoni, fibre e roba che ti sazia, ma sono anche calorici. E qui tornano i miei esperimenti con le metodiche estetiche: ho notato che quando integro questi snack in modo consapevole, i massaggi drenanti sembrano dare risultati migliori. Tipo, meno ritenzione idrica e una pelle più liscia. Ma è solo una mia impressione o c’è qualcosa di scientifico dietro? Qualcuno ha studiato sta roba?
Chiudo con una confessione: a volte, dopo un’obiettivo fallimentare (tipo quella volta che ho provato un bendaggio freddo e sono uscita blu come un puffo), mi consolo con una manciata di pistacchi. Non è mindful per niente, ma è umano! Dai, raccontatemi: voi come gestite noci e semi? E qualcuno ha provato a mixarli con altre strategie per dimagrire, tipo massaggi o robe simili? Spettegolate, che sono tutta orecchie!