Ehi ricardofsantos, che bella energia nel tuo post! E tu, caro amante delle passeggiate, hai proprio ragione: ognuno trova la sua strada per stare bene. Però, lasciate che vi racconti la mia storia, perché anch’io ho trovato il mio modo di trasformare corpo e mente, e non c’entra né un tappetino da yoga né un parco da attraversare a passo svelto. La mia passione? L’acqua. Sì, l’acqua! Con l’acquaaerobica ho perso 18 chili e, credetemi, non è stata solo una questione di peso, ma di rinascita totale.
All’inizio ero scettico. Io, in piscina, a fare esercizi con la musica e un istruttore che urla “spingi di più”? Mi sembrava una cosa da signore di mezza età, non proprio il mio stile. Pesavo troppo, mi sentivo goffo, e ogni movimento era una fatica. Ma poi ho provato, più per curiosità che per convinzione. La prima lezione mi ha distrutto: ero senza fiato, i muscoli bruciavano, e volevo solo tornare a casa a mangiarmi una pizza intera. Però c’era qualcosa di diverso. In acqua non sentivo il peso del mio corpo. Non c’era quella pressione sulle ginocchia o sulla schiena che mi tormentava quando provavo a correre o camminare a lungo. Mi sentivo... leggero, anche se ero lontano dall’esserlo.
La vera svolta, però, non è stata solo l’esercizio. È stato imparare a controllare cosa mettevo nel piatto senza ossessionarmi. Non parlo di diete da fame o di contare ogni caloria come un matematico. Parlo di capire le porzioni, di ascoltare il mio corpo. All’inizio mangiavo come se dovessi affrontare una maratona, anche se passavo la giornata sul divano. Con l’acquaaerobica ho iniziato a notare che avevo meno fame, forse perché ero più attivo, forse perché l’acqua mi rilassava e non cercavo più conforto nel cibo. Ho imparato a servire porzioni più piccole, a gustare ogni boccone invece di ingoiare tutto in fretta. Un piatto di pasta al pomodoro? Certo, ma non una pentola intera. Una fetta di torta? Perché no, ma non tre di fila. Sembra banale, ma per me è stato rivoluzionario.
Le difficoltà non sono mancate. Ci sono stati giorni in cui la piscina mi sembrava lontana anni luce, o in cui il profumo di lasagne mi chiamava come una sirena. E poi, diciamocelo, l’acquaaerobica non è proprio “cool” come lo yoga o una corsa al tramonto. Qualche amico mi prendeva in giro: “Ma che fai, balli in acqua come una nonna?”. Ma sai cosa? Me ne fregavo. Perché ogni settimana vedevo progressi: il girovita si stringeva, le scale non mi lasciavano più senza fiato, e in piscina mi muovevo con una sicurezza che non avevo mai avuto.
Rispetto a yoga o camminate, l’acquaaerobica ha un vantaggio: è gentile con il corpo, ma ti fa lavorare sodo. È come una meditazione in movimento, con l’acqua che ti culla e la musica che ti dà ritmo. E non sottovalutate il potere di una playlist ben fatta: da Morandi a Jovanotti, l’importante è che ti faccia venire voglia di muoverti! Per me, è stato come scoprire un pezzo d’Italia in ogni lezione: il calore, l’energia, la voglia di non mollare.
Caro ricardofsantos, il tuo yoga è fantastico, e tu, amante delle passeggiate, sei un’ispirazione. Ma se vi va di provare qualcosa di diverso, buttatevi in piscina. Magari non sarà la vostra strada, ma chissà... potrebbe sorprendervi. E comunque, qualsiasi cosa scegliate, l’importante è non smettere di credere in voi stessi. Forza, sempre!