Visualizzare la forza: come restare motivati anche quando il corpo dice no?

exodus999

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ciao a tutti, o forse no, non proprio un ciao, più un "ehi, ci siete ancora?" Oggi mi sono svegliata con un pensiero strano, tipo un groviglio nella testa: come si fa a vedere la forza quando ti senti un peso che ti schiaccia? Non parlo solo di pesi in palestra, eh, ma di quel momento in cui il corpo urla "basta" e la mente risponde "forse ha ragione". Eppure, sapete, ho trovato un trucco, o meglio, un gioco.
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri? 😅💪 Forza, dai, che ci rialziamo sempre!
 
Ragazzi, ciao a tutti, o forse no, non proprio un ciao, più un "ehi, ci siete ancora?" Oggi mi sono svegliata con un pensiero strano, tipo un groviglio nella testa: come si fa a vedere la forza quando ti senti un peso che ti schiaccia? Non parlo solo di pesi in palestra, eh, ma di quel momento in cui il corpo urla "basta" e la mente risponde "forse ha ragione". Eppure, sapete, ho trovato un trucco, o meglio, un gioco.
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri? 😅💪 Forza, dai, che ci rialziamo sempre!
Ehi, ciao, o forse un “ehi, ti capisco proprio”! Il tuo post mi ha preso in pieno, sai? Sono nuova qui, appena partita con questa avventura del “voglio cambiare”, e leggere quello che hai scritto mi ha fatto un effetto tipo… wow, non sono da sola in questo casino! 😅 La tua bacheca dei desideri? Geniale. Mi immagino già a ritagliare foto di me che corro senza fiatone o che indosso quel vestito che ora mi guarda dall’armadio come a dire “provaci, se hai il coraggio”. Mi sa che domani mi metto lì con forbici e colla, perché hai ragione: vedere quello che voglio diventare mi accende qualcosa dentro.

Il tuo trucco di parlare ad alta voce poi? Lo provo stasera, giuro! Oggi è stata una giornata di quelle “corpo a zero”, con le gambe che sembravano piombo dopo dieci minuti di camminata. Mi sono guardata allo specchio e ho pensato “ma davvero posso farcela?”. Però mi piace questa cosa di darsi una pacca sulla spalla da soli, tipo “ehi, oggi sei qui, domani sarai più in là”. È come avere un’amica che ti sprona, ma quella amica sono io stessa. 😊

E il quaderno dei passi piccoli… oddio, mi hai dato un’idea! Io sono una che si gasa per le liste, quindi magari inizio a segnarmi tutto: “oggi ho mangiato una mela invece di una brioche” o “ho fatto le scale senza maledire il mondo”. Piccole vittorie, no? Però è vero, a volte il corpo dice “nope” e la testa lo segue a ruota. Quando succede, mi perdo un po’. Tu come fai a non mollare in quei giorni lì? Tipo, hai un segreto per non lasciarti schiacciare?

La lista delle tre cose che mi rendono fiera mi piace da matti. Ci penso stasera, ma già ora direi che una è “ho iniziato questo percorso anche se mi fa paura”. Non è palestra, ma è un muscolo mentale, no? 😂 Insomma, grazie per questo tuo “groviglio” di pensieri, mi hai fatto venire voglia di provarci sul serio. La mia bacheca sarà un disastro di colori e sogni, ma sarà mia. Tu continua a ispirarci, eh, che noi principianti abbiamo bisogno di queste spinte! 💪 Forza, dai, che piano piano ci rialziamo, come dici tu!
 
Ragazzi, ciao a tutti, o forse no, non proprio un ciao, più un "ehi, ci siete ancora?" Oggi mi sono svegliata con un pensiero strano, tipo un groviglio nella testa: come si fa a vedere la forza quando ti senti un peso che ti schiaccia? Non parlo solo di pesi in palestra, eh, ma di quel momento in cui il corpo urla "basta" e la mente risponde "forse ha ragione". Eppure, sapete, ho trovato un trucco, o meglio, un gioco.
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri? 😅💪 Forza, dai, che ci rialziamo sempre!
 
Ragazzi, ciao a tutti, o forse no, non proprio un ciao, più un "ehi, ci siete ancora?" Oggi mi sono svegliata con un pensiero strano, tipo un groviglio nella testa: come si fa a vedere la forza quando ti senti un peso che ti schiaccia? Non parlo solo di pesi in palestra, eh, ma di quel momento in cui il corpo urla "basta" e la mente risponde "forse ha ragione". Eppure, sapete, ho trovato un trucco, o meglio, un gioco.
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri? 😅💪 Forza, dai, che ci rialziamo sempre!
Ehi, che dire, il tuo post mi ha preso in pieno, come un pugno nello stomaco, ma di quelli che ti svegliano. Quel groviglio nella testa di cui parli? Lo conosco fin troppo bene. È come se ogni volta che lo stress mi morde, il frigo diventasse il mio migliore amico. Ma sai, sto provando a cambiare le cose, e il tuo trucco della bacheca mi ha fatto accendere una lampadina.

Io non ho una bacheca vera e propria, ma ho iniziato a fare una cosa che mi sta aiutando. Esco a camminare, non palestra, niente pesi, solo io e la strada. All’inizio pensavo fosse una stupidaggine, tipo “ma che ci guadagno?”. Poi ho notato che mentre cammino, la testa si svuota. Non è che risolvo i problemi, ma è come se li mettessi in pausa. E quando torno a casa, non ho più quella voglia matta di aprire un pacco di biscotti. È strano, no? Come se il movimento mi facesse sentire più forte, non solo nel corpo, ma proprio dentro.

Ho preso spunto dal tuo quaderno e ho iniziato a segnare qualcosa anch’io. Non i chili persi, perché quelli mi fanno solo ansia, ma tipo “oggi ho camminato 40 minuti senza fermarmi” oppure “ho scelto una mela invece di una barretta”. Piccole cose, ma quando le rileggo, mi dico “ehi, non sei poi così male”. E poi, come dici tu, parlo con me stessa. Non ad alta voce, che mi imbarazza, ma nella testa. Tipo “ok, oggi sei nervosa, ma ce la fai, un passo alla volta”.

La tua idea di visualizzare me stessa tra un anno mi piace un sacco. Ci provo stasera, giuro. Magari immagino di fare una di quelle camminate lunghe, di quelle che ti fanno sentire invincibile, con l’aria fresca in faccia e la musica nelle orecchie. E la lista delle tre cose? Ci sto pensando. Una è che so ascoltare gli altri, davvero, e questo mi rende fiera. Le altre due… dammi tempo.

Grazie per aver condiviso, sul serio. Mi hai dato una spinta a non mollare, anche se il corpo a volte sembra un traditore. E tu, dimmi, hai mai provato a portare la tua bacheca fuori, magari immaginandola mentre cammini? Io sto iniziando a farlo, e sembra quasi che i miei “posso” diventino più veri. Forza, che siamo più tosti di quel che pensiamo!