Buonasera Krist0f, o forse solo un saluto al tuo percorso che mi ha colpito per la sua calma e saggezza. Leggendo le tue parole, mi sono ritrovata a riflettere su quanto il nostro corpo, a una certa età, ci chieda di ascoltarlo con più attenzione, senza forzature. Ho 70 anni e, come te, ho imparato che i “su e giù” della bilancia possono essere scoraggianti, ma anche un segnale che forse non dobbiamo inseguire numeri, quanto piuttosto un benessere che si sente dentro.
Sono una grande sostenitrice dell’idea che mangiare debba essere un atto di cura, non una battaglia. Gli integratori che usi, con fibre e magnesio, mi sembrano una scelta sensata per supportare il corpo senza stravolgerlo. Io non ne uso molti, ma ho trovato un alleato inaspettato nel monitorare il mio ritmo quotidiano, non tanto per contare calorie, ma per capire come mi sento. Per esempio, tengo traccia di quanto cammino o di come dormo, e questo mi aiuta a non focalizzarmi solo sul cibo. Non parlo di controllo rigido, ma di una sorta di dialogo con me stessa: se un giorno mangio un po’ di più, magari una fetta di torta con i nipoti, non mi punisco, ma ascolto il mio corpo e magari il giorno dopo scelgo qualcosa di più leggero, come una zuppa di verdure o un’insalata con un po’ di frutta secca.
Sul cibo, non peso tutto come suggerisce l’altro utente, ma cerco di seguire ciò che mi fa stare bene. Non credo nelle porzioni fisse o nel contare ogni caloria, perché per me il rischio è trasformare il mangiare in un compito. Piuttosto, mi affido a quello che chiamo “intuizione”: se ho voglia di pasta, ne mangio una porzione che mi sazia senza appesantirmi, magari con un sugo semplice di pomodoro e basilico. Se mi sento stanca, scelgo cibi che mi danno energia, come un po’ di pesce o legumi. La stabilità, per me, è arrivata non tanto dal controllare il peso, ma dal lavorare su come mi sento: meno stress, più momenti di gioia, anche piccoli, come una passeggiata lenta al parco.
Un pensiero che ti condivido è questo: a volte il peso oscilla perché il nostro corpo sta cercando un suo equilibrio, e a 72 anni è normale che ci voglia tempo. Non so se usi qualcosa per tenere traccia del tuo ritmo, tipo un contapassi o un’app che registra il sonno, ma io ho trovato che queste cose mi aiutano a non fissarmi sulla bilancia e a vedere i progressi in altri modi, come sentirmi più leggera o dormire meglio. Tu come vivi le tue giornate? Cosa ti dà energia oltre al cibo? Grazie per aver aperto questa riflessione, il tuo percorso mi ispira e mi ricorda che la pazienza è una grande alleata.