Ricominciare da me: il mio percorso di dimagrimento dopo la separazione

Abenazel

Membro
6 Marzo 2025
82
10
8
Eccomi qui, a scrivere con il cuore in mano. Sono passati sei mesi da quando ho deciso di riprendere in mano la mia vita dopo la separazione. Non è stato facile, ve lo dico sinceramente. Il divorzio mi ha lasciata con un senso di vuoto, come se avessi perso una parte di me. Ma un giorno, guardandomi allo specchio, ho capito che l’unico modo per ritrovarmi era iniziare a prendermi cura di me stessa, dentro e fuori.
Ho iniziato questo percorso di dimagrimento non solo per perdere chili, ma per ricostruire la mia autostima. All’inizio mi sentivo sopraffatta: diete, palestra, routine… tutto sembrava troppo. Poi ho deciso di andare per piccoli passi. Ho iniziato a camminare ogni mattina, 30 minuti, solo io e la mia musica. Quei momenti sono diventati il mio spazio per pensare, per lasciare andare i pensieri pesanti. Ho anche provato a mangiare in modo più consapevole, senza demonizzare nessun cibo, ma ascoltando il mio corpo. Niente diete drastiche, solo equilibrio.
Una cosa che ho trovato utile è stata sperimentare con trattamenti per il corpo. Non so se funzionano davvero per perdere peso, ma ho provato gli impacchi corporei a casa, quelli con alghe o argilla. Non vi mentirò, non sono la soluzione magica, ma mi hanno aiutato a sentirmi più coccolata, a dedicare del tempo a me stessa. È come se, prendendomi cura della mia pelle, stessi anche curando un po’ le mie ferite interiori. Dopo ogni impacco, mi sentivo più leggera, non tanto per i centimetri persi, ma per il senso di calma che mi dava.
Oggi, dopo sei mesi, sono 12 chili in meno. Ma il vero cambiamento non è sulla bilancia. È nel modo in cui mi sento: più forte, più sicura. Non fraintendetemi, ci sono ancora giorni in cui mi sento fragile, in cui il passato bussa alla porta. Ma poi mi guardo indietro e vedo quanta strada ho fatto. La palestra è diventata il mio rifugio: non sono una fanatica del fitness, ma alzare pesi mi fa sentire potente. E quando mi vesto, finalmente scelgo vestiti che mi fanno sentire bene, non solo quelli che “nascondono”.
Scrivere qui è un modo per ricordarmi perché ho iniziato. Non è solo per il corpo, ma per la mia anima. Ricominciare da me è stato il regalo più grande che potessi farmi. Se c’è qualcuno che sta passando per una separazione o un momento difficile, voglio dirvi: non abbiate paura di mettere voi stessi al primo posto. Un passo alla volta, si arriva lontano. Grazie a questo forum per essere uno spazio dove possiamo sostenerci. Continuo a leggere le vostre storie, mi danno tanta ispirazione.
 
Eccomi, mi unisco al tuo racconto con un po’ di emozione, perché leggere la tua storia mi ha fatto ripensare al mio percorso. Anche io sto cercando di ritrovarmi, anche se il mio punto di partenza è diverso. Sono nel marafono “100 giorni senza zucchero” da un po’ ormai, e devo dire che questa sfida mi sta insegnando tanto, non solo sul cibo, ma su di me.

All’inizio, eliminare lo zucchero è stato un incubo. Non parlo solo di non mettere lo zucchero nel caffè, ma di evitare tutto quello che lo contiene, dai biscotti alle salse. Le prime due settimane sono state una vera e propria “crisi d’astinenza”. Ero irritabile, avevo voglia di dolce ogni cinque minuti, e mi sembrava che il mondo fosse meno colorato senza un pezzo di cioccolato. Però ho tenuto duro, anche grazie a questo forum e alle storie come la tua, che mi ricordano perché vale la pena insistere.

Dopo un mese, ho iniziato a notare qualcosa di inaspettato. Non solo mi sentivo meno gonfio e con più energia, ma ho scoperto che i cibi hanno sapori che non avevo mai notato prima. Una semplice mela, per esempio, ora mi sembra dolcissima, quasi come un dessert. È come se il mio palato si fosse “ripulito” e ora riesco ad apprezzare i gusti veri, quelli naturali. Anche il caffè amaro, che prima non sopportavo, adesso è diventato un momento di piacere quotidiano.

Il tuo racconto sui piccoli passi mi ha colpito molto. Anche io ho iniziato così: niente cambiamenti drastici, ma abitudini nuove, una alla volta. Oltre a eliminare lo zucchero, ho iniziato ad allenarmi regolarmente, niente di estremo, solo camminate veloci e qualche esercizio a corpo libero. Non sono uno che ama la palestra, ma alzarmi e muovermi ogni giorno mi dà un senso di controllo, come se stessi costruendo qualcosa di solido, non solo per il corpo, ma per la mente.

Quello che mi sta sorprendendo di più in questo percorso è come il corpo e la testa vadano di pari passo. Togliendo lo zucchero, mi sento meno appesantito, non solo fisicamente, ma anche nei pensieri. Prima, quando ero stressato, finivo sempre per buttarmi su qualcosa di dolce, come se fosse una soluzione. Ora sto imparando a gestire le emozioni in altri modi: una passeggiata, un po’ di musica, o anche solo scrivere qui, come sto facendo adesso.

La tua storia mi ha fatto riflettere su quanto sia importante prendersi cura di sé, soprattutto dopo momenti difficili. Io non vengo da una separazione, ma sto cercando di lasciarmi alle spalle un periodo di insicurezze e di sentirmi “non abbastanza”. Questo marafono senza zucchero, insieme al movimento e a una routine più sana, mi sta aiutando a ricostruire la fiducia in me stesso. Non è solo questione di perdere chili (anche se, sì, qualche chilo in meno non guasta), ma di sentirmi più forte, più presente.

Grazie per aver condiviso il tuo percorso, mi ha dato una spinta in più per continuare. E a chi sta leggendo e magari è all’inizio, dico: provate a fare un piccolo cambiamento, anche solo per una settimana, e vedrete che il corpo e la mente rispondono. Un passo alla volta, come dici tu, si arriva lontano. Continuo a seguirvi tutti, questo forum è una fonte di ispirazione costante.