Un nuovo viaggio insieme: tracciamo i nostri progressi con calma e forza

kronostr

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, siamo di nuovo qui, pronti a muoverci insieme, passo dopo passo. Questo non è uno sprint, ma un viaggio che facciamo con calma, ascoltando il nostro corpo e costruendo forza, dentro e fuori. L’idea è semplice: uniamoci per un nuovo challenge, dove il focus è sul tracciare i nostri progressi, senza fretta, ma con costanza.
Pensavo a qualcosa di pratico: ogni settimana ci prendiamo un momento per misurare non solo il peso, ma anche come ci sentiamo negli esercizi di resistenza. Magari annotiamo quanto riusciamo a sollevare in uno squat o quante ripetizioni facciamo in un plank. Non è una gara, è un modo per guardarci indietro tra un mese e vedere quanto siamo cresciuti. Ognuno parte dal suo punto, l’importante è che ci muoviamo insieme.
Propongo di creare un piccolo gruppo, magari su un’app o qui sul forum, dove condividere i nostri numeri e sensazioni. Non serve strafare: anche un centimetro in meno sulla vita o un respiro più controllato sotto sforzo è un segnale che stiamo andando avanti. Io tengo traccia del nostro progresso collettivo e ogni tanto butto giù qualche idea per variare gli allenamenti, tipo aggiungere una serie in più o provare un nuovo esercizio per i glutei.
Che ne dite? Se vi va, possiamo partire lunedì. Ognuno scrive il suo “punto zero” – peso, misure, o anche solo come si sente dopo una sessione – e da lì costruiamo. Nessuna pressione, solo il piacere di vedere il nostro corpo rispondere alla forza che gli stiamo dando. Fatemi sapere se ci siete, mi piace l’idea di fare questo cammino con voi.
 
Ciao a tutti, o forse sarebbe meglio dire "finalmente ci risiamo", perché sinceramente questo entusiasmo collettivo mi sta già stancando e non è neanche iniziato. Siete pronti a muovervi passo dopo passo? Bene, io pure, ma non aspettatevi che salti di gioia. Faccio questo per me, per la mia prossima fotosesсия, e se devo essere onesta, l’idea di un viaggio lento e calmo mi irrita già: voglio risultati, non chiacchiere su come ci sentiamo. Però ok, ci sto, vediamo dove arriviamo.

Misurare il peso ogni settimana? Va bene, lo faccio già, ma non mi limito a quello. Io mi guardo allo specchio e scatto foto, perché i numeri sulla bilancia non dicono tutto. Gli squat li conto, il plank lo cronometro, e sì, annoto pure quanto riesco a sollevare, ma non per fare la sentimentale con "oh, come sto crescendo". Lo faccio per vedere nero su bianco che non sto perdendo tempo. Se volete condividere queste cose, fate pure, ma non aspettatevi che vi applauda per un centimetro in meno o un respiro più profondo. Ognuno ha il suo percorso, e io non sono qui per fare la cheerleader.

Il gruppo sull’app o qui sul forum? Ci può stare, ma non inondatemi di messaggi strappalacrime. Io tengo traccia di tutto per me stessa, peso, misure, resistenza, e se serve butto lì qualche idea per gli allenamenti – tipo aumentare i pesi o provare qualcosa di nuovo per i glutei, perché tanto lo so che è quello che interessa a tutti. Ma non mi chiedete di fare la mamma del gruppo, non ho tempo per quello. Il progresso collettivo lo guardo, sì, ma più che altro per capire se sto andando più veloce di voi.

Lunedì va bene, scrivete pure il vostro “punto zero”. Io il mio lo so già: peso, misure, e quanto riesco a reggere in palestra senza crollare. Non mi interessa se siete stanchi o se vi sentite "più forti dentro", a me basta vedere il mio corpo cambiare per la prossima sessione di scatti. Se ci siete, bene, altrimenti pazienza, tanto io vado avanti lo stesso. Fatemi sapere, ma non aspettatevi che vi corra dietro.
 
Ehi, ciao, o forse meglio un "ci vediamo sul campo", perché tanto qui si parla di fare, non di chiacchiere, no? Guarda, ti capisco, tutto questo "viaggio lento e calmo" può far venire i nervi pure a me, che di solito sono quella del "fai poco ma fallo bene". Anch’io voglio risultati, non girarci intorno con mille parole su quanto siamo bravi a provarci. Però, sai com’è, a volte il corpo decide lui i tempi, e io ho imparato a non litigarci troppo.

Pesarsi ogni settimana? Sì, ci sta, lo faccio anch’io, ma più che altro per non perdere il filo. Le foto e lo specchio le lascio a chi ha tempo da perdere, io mi fido di come mi sento nei vestiti e di quanto riesco a camminare senza sbuffare come un treno. Gli squat e il plank? Non li conto, non ho la pazienza, ma se tu li cronometri e ti funziona, buon per te. Io invece punto sul semplice: mangio meno, cammino di più, fine della storia. Non serve complicarsi la vita con pesi o allenamenti da palestra se non hai voglia, no? Ognuno trova il suo trucco, e il mio è non farmi venire il mal di testa con troppe regole.

Il gruppo sull’app o qui sul forum lo seguo, ma pure io non sono tipo da messaggi infiniti o da "bravi, ce la stiamo facendo". Se butti lì un’idea per i glutei o per resistere di più, la leggo volentieri, perché qualcosa di utile ci scappa sempre. Ma non mi chiedere di fare la fan numero uno dei tuoi progressi, che già fatico a star dietro ai miei. Il progresso collettivo lo guardo con un occhio, sì, ma più che altro per non sentirmi l’unica che ogni tanto inciampa.

Lunedì per il “punto zero” ci sto, ma non aspettarti poesie. Io mi segno il peso e magari quanto riesco a fare prima di dire “basta” – tipo una passeggiata lunga o portare buste della spesa senza morire. Non ho grandi ambizioni da fotosesсия come te, ma voglio sentirmi leggera e non schiattare se salgo due rampe di scale. Se condividi qualcosa, bene, lo leggo, ma non mi tiro indietro se devo andare avanti da sola. Fammi sapere come ti va, ma senza drammi, che tanto qui si tratta di stare meglio, non di vincere medaglie.
 
Ehi, ciao, o forse meglio un "ci vediamo sul campo", perché tanto qui si parla di fare, non di chiacchiere, no? Guarda, ti capisco, tutto questo "viaggio lento e calmo" può far venire i nervi pure a me, che di solito sono quella del "fai poco ma fallo bene". Anch’io voglio risultati, non girarci intorno con mille parole su quanto siamo bravi a provarci. Però, sai com’è, a volte il corpo decide lui i tempi, e io ho imparato a non litigarci troppo.

Pesarsi ogni settimana? Sì, ci sta, lo faccio anch’io, ma più che altro per non perdere il filo. Le foto e lo specchio le lascio a chi ha tempo da perdere, io mi fido di come mi sento nei vestiti e di quanto riesco a camminare senza sbuffare come un treno. Gli squat e il plank? Non li conto, non ho la pazienza, ma se tu li cronometri e ti funziona, buon per te. Io invece punto sul semplice: mangio meno, cammino di più, fine della storia. Non serve complicarsi la vita con pesi o allenamenti da palestra se non hai voglia, no? Ognuno trova il suo trucco, e il mio è non farmi venire il mal di testa con troppe regole.

Il gruppo sull’app o qui sul forum lo seguo, ma pure io non sono tipo da messaggi infiniti o da "bravi, ce la stiamo facendo". Se butti lì un’idea per i glutei o per resistere di più, la leggo volentieri, perché qualcosa di utile ci scappa sempre. Ma non mi chiedere di fare la fan numero uno dei tuoi progressi, che già fatico a star dietro ai miei. Il progresso collettivo lo guardo con un occhio, sì, ma più che altro per non sentirmi l’unica che ogni tanto inciampa.

Lunedì per il “punto zero” ci sto, ma non aspettarti poesie. Io mi segno il peso e magari quanto riesco a fare prima di dire “basta” – tipo una passeggiata lunga o portare buste della spesa senza morire. Non ho grandi ambizioni da fotosesсия come te, ma voglio sentirmi leggera e non schiattare se salgo due rampe di scale. Se condividi qualcosa, bene, lo leggo, ma non mi tiro indietro se devo andare avanti da sola. Fammi sapere come ti va, ma senza drammi, che tanto qui si tratta di stare meglio, non di vincere medaglie.
Scusate se mi intrometto così, ma leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ chiamata in causa, forse perché anch’io a volte mi ritrovo a fare i conti col “voglio tutto e subito” e poi mi tocca ricordarmi di respirare e andare piano. Non so, il tuo modo di raccontare mi ha fatto venir voglia di condividere un pezzo della mia strada, anche se, lo ammetto, non sono la più brava a scrivere su ‘sti forum o a fare la cheerleader di gruppo. Però ci provo, dai, perché magari qualcosa di utile lo tiro fuori.

Sul mangiare, io sono quella fissata con il paleo, sì, lo so, magari qualcuno qui alza gli occhi al cielo, ma per me ha senso. Non è che seguo regole da monaca, eh, però cerco di tagliare tutto quello che è troppo lavorato, tipo biscotti, patatine, roba confezionata che sembra fatta per durare fino al 2050. All’inizio pensavo fosse impossibile, perché, diciamocelo, viviamo in un mondo dove il supermercato ti lancia in faccia mille schifezze pronte in due minuti. Però poi ho iniziato a organizzarmi, e ora mi piace pure. Tipo, la mattina mi faccio una ciotola con frutta fresca, noci e un po’ di yogurt di cocco, che sembra una cosa da hipster ma è buona e mi tiene sazia fino a pranzo. Per cena, magari pollo al forno con un sacco di verdure arrostite, che è facile e non mi fa sentire una chef stellata costretta a passare ore ai fornelli.

Adattarmi non è stato uno scherzo, te lo dico. All’inizio mi mancavano le lasagne della domenica o il tiramisù della nonna, e ancora oggi ogni tanto guardo una pizza e penso “perché non sono nata cavernicola?”. Però ho notato che mangiando così mi sento meno gonfia, ho più energia e, non so come dirlo, ma è come se il mio corpo mi dicesse “grazie, era ora”. Non peso le porzioni, non conto calorie, perché mi conosco, se mi metto a fare la scienziata con la bilancia poi mollo tutto. Seguo l’istinto: se ho fame, mangio, ma cerco di scegliere roba che non mi faccia pentire dopo due ore.

Sul discorso progressi, ti capisco quando dici che il corpo decide i suoi tempi. Io pure vorrei vedere la bilancia scendere come nei film, ma a volte si incastra per settimane e mi viene da lanciare il piatto contro il muro. Però, tipo te, sto iniziando a guardare altro: i jeans che non mi tirano più in vita, il fatto che riesco a fare una passeggiata senza sentirmi una tartaruga asmatica. Pesarmi lo faccio, sì, ma più che altro per curiosità, non per ossessionarmi. E sul movimento, beh, niente palestra per me, ma cammino tanto e ogni tanto faccio due squat mentre aspetto che il tè sia pronto. Non è da Olimpiadi, ma per ora mi basta.

Scusate se sono andata lunga, non volevo fare la predica o sembrare quella che ha trovato la formula magica. È solo che il tuo post mi ha fatto pensare che, in fondo, ognuno combatte la sua battaglia, no? Io sto provando a far pace col cibo e con me stessa, e il paleo per ora è il mio alleato. Se qualcuno vuole, posso buttare lì qualche ricetta facile, tipo un’insalata di cavolo riccio con avocado e mandorle che sembra strana ma è una bomba. Fammi sapere come ti va, senza pressioni, eh. E scusa ancora se ho scritto un papiro, giuro che di solito sono più di poche parole!
 
Scusate se mi intrometto così, ma leggendo il tuo post mi sono sentita un po’ chiamata in causa, forse perché anch’io a volte mi ritrovo a fare i conti col “voglio tutto e subito” e poi mi tocca ricordarmi di respirare e andare piano. Non so, il tuo modo di raccontare mi ha fatto venir voglia di condividere un pezzo della mia strada, anche se, lo ammetto, non sono la più brava a scrivere su ‘sti forum o a fare la cheerleader di gruppo. Però ci provo, dai, perché magari qualcosa di utile lo tiro fuori.

Sul mangiare, io sono quella fissata con il paleo, sì, lo so, magari qualcuno qui alza gli occhi al cielo, ma per me ha senso. Non è che seguo regole da monaca, eh, però cerco di tagliare tutto quello che è troppo lavorato, tipo biscotti, patatine, roba confezionata che sembra fatta per durare fino al 2050. All’inizio pensavo fosse impossibile, perché, diciamocelo, viviamo in un mondo dove il supermercato ti lancia in faccia mille schifezze pronte in due minuti. Però poi ho iniziato a organizzarmi, e ora mi piace pure. Tipo, la mattina mi faccio una ciotola con frutta fresca, noci e un po’ di yogurt di cocco, che sembra una cosa da hipster ma è buona e mi tiene sazia fino a pranzo. Per cena, magari pollo al forno con un sacco di verdure arrostite, che è facile e non mi fa sentire una chef stellata costretta a passare ore ai fornelli.

Adattarmi non è stato uno scherzo, te lo dico. All’inizio mi mancavano le lasagne della domenica o il tiramisù della nonna, e ancora oggi ogni tanto guardo una pizza e penso “perché non sono nata cavernicola?”. Però ho notato che mangiando così mi sento meno gonfia, ho più energia e, non so come dirlo, ma è come se il mio corpo mi dicesse “grazie, era ora”. Non peso le porzioni, non conto calorie, perché mi conosco, se mi metto a fare la scienziata con la bilancia poi mollo tutto. Seguo l’istinto: se ho fame, mangio, ma cerco di scegliere roba che non mi faccia pentire dopo due ore.

Sul discorso progressi, ti capisco quando dici che il corpo decide i suoi tempi. Io pure vorrei vedere la bilancia scendere come nei film, ma a volte si incastra per settimane e mi viene da lanciare il piatto contro il muro. Però, tipo te, sto iniziando a guardare altro: i jeans che non mi tirano più in vita, il fatto che riesco a fare una passeggiata senza sentirmi una tartaruga asmatica. Pesarmi lo faccio, sì, ma più che altro per curiosità, non per ossessionarmi. E sul movimento, beh, niente palestra per me, ma cammino tanto e ogni tanto faccio due squat mentre aspetto che il tè sia pronto. Non è da Olimpiadi, ma per ora mi basta.

Scusate se sono andata lunga, non volevo fare la predica o sembrare quella che ha trovato la formula magica. È solo che il tuo post mi ha fatto pensare che, in fondo, ognuno combatte la sua battaglia, no? Io sto provando a far pace col cibo e con me stessa, e il paleo per ora è il mio alleato. Se qualcuno vuole, posso buttare lì qualche ricetta facile, tipo un’insalata di cavolo riccio con avocado e mandorle che sembra strana ma è una bomba. Fammi sapere come ti va, senza pressioni, eh. E scusa ancora se ho scritto un papiro, giuro che di solito sono più di poche parole!
Ehi, Alsa, mi sa che ci capiamo al volo, perché pure io sono una che va dritta al punto e non ha tempo per poesie o applausi collettivi. Leggendo il tuo post, mi è venuta quasi voglia di alzarmi e andare a farmi una camminata, ma poi mi sono ricordata che sto già cercando di non farmi fregare dal frigo. Non so se sei tipo da “o tutto o niente” come me, ma visto che qui si parla di progressi e di star meglio, butto lì la mia esperienza, che magari a qualcuno serve.

Io sono quella che ha abbracciato il paleo come se fosse la mia religione, ma non per fare la figa o per vantarmi. È che, con un corpo che ogni tanto fa i capricci – diciamo che il glucosio non è proprio il mio migliore amico – ho dovuto trovare un modo per mangiare senza sentirmi una bomba a orologeria. Niente roba processata, niente zuccheri che sembrano usciti da un laboratorio chimico, e via tutto ciò che ha un’etichetta lunga come un romanzo. Non è che sono diventata una cavernicola che cucina solo su un falò, eh, ma cerco di tenere le cose semplici: carne, pesce, verdure, frutta, noci. Roba che il mio corpo capisce senza andare in tilt.

Tipo, oggi a pranzo mi sono fatta una padellata di zucchine e peperoni con un po’ di tacchino grigliato. Niente di che, ma è saziante e non mi lascia con quella sensazione di “oddio, ho mangiato un mattone”. La colazione? Di solito uova strapazzate con spinaci e mezzo avocado, che sembra una cosa da Instagram ma è solo facile e veloce. Il trucco è organizzarsi: la domenica mi preparo un po’ di verdure già tagliate o delle polpette di carne da scaldare in settimana. Così, quando arrivo a casa stanca morta, non finisco per aprire un pacchetto di cracker e mandare tutto all’aria.

Adattarmi a ‘sta roba non è stato un picnic. All’inizio mi sembrava di rinunciare alla vita: niente pasta, niente dolci, niente birra con gli amici. E sì, ogni tanto sogno una carbonara come si deve, ma poi mi ricordo perché lo faccio. Non è solo per la bilancia – anche se, diciamocelo, vedersi un po’ meno “soffice” fa piacere – ma per sentirmi meno uno straccio. Da quando mangio così, ho più energia, non mi sveglio con la glicemia che fa le montagne russe, e pure il medico ha smesso di guardarmi come se fossi un caso perso. Non è magia, è solo che il corpo risponde meglio quando non lo riempi di schifezze.

Sul discorso progressi, ti do ragione: il corpo va per i fatti suoi, e la bilancia a volte sembra posseduta. Io mi peso ogni tanto, ma più che altro mi fido di come mi sento. Tipo, ieri ho messo una gonna che l’anno scorso non mi chiudeva, e per me quello vale più di un numero. Sul movimento, niente di complicato: cammino, faccio qualche squat quando mi ricordo, e ogni tanto alzo un po’ di pesi leggeri in casa. Non sono una che vive in palestra, ma muovermi mi aiuta a non sentirmi un bradipo.

Non voglio fare la predica, giuro, ma visto che hai detto che leggi volentieri idee utili, ti dico una cosa che a me ha salvato: il paleo non è solo “mangia come un cavernicolo”, ma è imparare a conoscere il tuo corpo. Per chi ha problemi come il diabete – non dico te, parlo in generale – è un modo per tenere tutto sotto controllo senza impazzire con diete da ospedale. Se ti va, posso condividere un paio di ricette veloci, tipo un’insalata di rucola, salmone e noci che si fa in dieci minuti, o delle polpette di zucchine e carne che piacciono pure a chi odia le verdure. Dimmi tu, senza drammi, eh, che pure io sono una che preferisce fare piuttosto che chiacchierare. E comunque, continua così, che mi sa che hai la grinta giusta per spaccare.