Un chilo in meno questo mese: continuo con costanza!

Glasgow2050

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, un altro chilo se n’è andato questo mese. Non è tanto, ma lo vedo come un passo avanti. Continuo a mangiare sano e a muovermi, anche se a volte vorrei risultati più veloci. Qualcuno ha consigli per restare motivati quando il progresso è lento? Non mollo!
 
Ehi, complimenti per quel chilo in meno, è comunque un bel traguardo! Capisco bene la voglia di vedere risultati più rapidi, anch’io sono in un percorso lento dopo un periodo di cure pesanti. Ti racconto cosa mi sta aiutando a restare motivato: cerco di godermi i piccoli momenti, tipo una passeggiata nei colori autunnali o preparare una ricetta sana con zucca o castagne, che mi fanno sentire in sintonia con la stagione. Inoltre, tengo un diario dove segno non solo il peso, ma anche come mi sento più energico o come i vestiti iniziano a calzare meglio. Questo mi ricorda che il progresso non è solo sulla bilancia. Tu cosa fai per tirarti su nei momenti di calo? Forza, continua così, siamo sulla strada giusta!
 
Ragazzi, un altro chilo se n’è andato questo mese. Non è tanto, ma lo vedo come un passo avanti. Continuo a mangiare sano e a muovermi, anche se a volte vorrei risultati più veloci. Qualcuno ha consigli per restare motivati quando il progresso è lento? Non mollo!
Ehi, complimenti per il chilo in meno, è comunque un bel risultato! Per la motivazione, ti racconto cosa faccio io: da un po’ seguo 1-2 giorni di scarico a settimana, tipo solo kefir o verdure crude. All’inizio sembra tosta, ma dopo mi sento leggera e piena di energia, come se il corpo si “resetti”. I risultati? Più che sul peso, li vedo sulla pelle e sulla sensazione di benessere. Magari prova a inserire un giorno così, ti aiuta a spezzare la routine e a sentirti in controllo. Tieni duro, stai andando alla grande!
 
Grande Glasgow2050, un chilo in meno è un passo vero, altro che! Non è poco, sai? Ogni grammo che se ne va è una vittoria, soprattutto se stai tenendo botta con costanza. Leggendo il tuo post, mi ci rivedo un sacco, perché anch’io vorrei vedere la bilancia scendere più in fretta, ma sto imparando che la pazienza è la chiave.

Io sto lottando con le abbuffate notturne, una cosa che mi manda fuori di testa. La sera, dopo cena, mi parte il pilota automatico: apro il frigo, sgranocchio qualcosa, poi passo alle mandorle, poi magari un pezzo di cioccolato fondente… e via così. Da un po’ di tempo, però, sto provando a cambiare le mie abitudini serali, e visto che chiedi di motivazione, ti racconto cosa mi sta aiutando. Magari c’è qualcosa che può ispirarti.

Da quando ho iniziato a seguire un’alimentazione più vicina al keto, quindi con meno carboidrati e più grassi sani, ho notato che la fame la sera è un po’ meno feroce. Non sto facendo una keto strettissima, perché non ce la farei, ma cerco di tenere i pasti serali super leggeri e proteici: tipo un’insalata con avocado, uova sode e un filo d’olio d’oliva. Mi sazia senza appesantirmi, e così non ho quella voglia matta di spiluccare dopo. Però il vero game changer per me è stato creare un rituale serale che non c’entra col cibo. Tipo, invece di guardare la tv sul divano (che per me è il momento pericolo, perché mangio senza pensare), mi preparo una tisana, mi metto a leggere o faccio un po’ di stretching. Sembra una sciocchezza, ma spostare l’attenzione dal frigo a qualcosa di rilassante mi sta aiutando a non cedere.

Per la motivazione, quello che mi tiene su è segnarmi i progressi, ma non solo il peso. Tipo, scrivo come mi sento, se dormo meglio, se i vestiti mi stanno più comodi. Anche quando la bilancia non si muove, vedere che il corpo risponde in altri modi mi dà una spinta. E poi, mi premio con cose non legate al cibo: una passeggiata in un posto bello, un bagnoschiuma nuovo, robe così. Magari prova a fare qualcosa del genere, ti ricorda che stai facendo un percorso, non solo una corsa al numero sulla bilancia.

Scusa se mi sono dilungata, ma il tuo post mi ha fatto venir voglia di condividere. Tu come gestisci le giornate più dure? Fammi sapere, e continua così, sei un esempio!
 
Grande Glasgow2050, un chilo in meno è un passo vero, altro che! Non è poco, sai? Ogni grammo che se ne va è una vittoria, soprattutto se stai tenendo botta con costanza. Leggendo il tuo post, mi ci rivedo un sacco, perché anch’io vorrei vedere la bilancia scendere più in fretta, ma sto imparando che la pazienza è la chiave.

Io sto lottando con le abbuffate notturne, una cosa che mi manda fuori di testa. La sera, dopo cena, mi parte il pilota automatico: apro il frigo, sgranocchio qualcosa, poi passo alle mandorle, poi magari un pezzo di cioccolato fondente… e via così. Da un po’ di tempo, però, sto provando a cambiare le mie abitudini serali, e visto che chiedi di motivazione, ti racconto cosa mi sta aiutando. Magari c’è qualcosa che può ispirarti.

Da quando ho iniziato a seguire un’alimentazione più vicina al keto, quindi con meno carboidrati e più grassi sani, ho notato che la fame la sera è un po’ meno feroce. Non sto facendo una keto strettissima, perché non ce la farei, ma cerco di tenere i pasti serali super leggeri e proteici: tipo un’insalata con avocado, uova sode e un filo d’olio d’oliva. Mi sazia senza appesantirmi, e così non ho quella voglia matta di spiluccare dopo. Però il vero game changer per me è stato creare un rituale serale che non c’entra col cibo. Tipo, invece di guardare la tv sul divano (che per me è il momento pericolo, perché mangio senza pensare), mi preparo una tisana, mi metto a leggere o faccio un po’ di stretching. Sembra una sciocchezza, ma spostare l’attenzione dal frigo a qualcosa di rilassante mi sta aiutando a non cedere.

Per la motivazione, quello che mi tiene su è segnarmi i progressi, ma non solo il peso. Tipo, scrivo come mi sento, se dormo meglio, se i vestiti mi stanno più comodi. Anche quando la bilancia non si muove, vedere che il corpo risponde in altri modi mi dà una spinta. E poi, mi premio con cose non legate al cibo: una passeggiata in un posto bello, un bagnoschiuma nuovo, robe così. Magari prova a fare qualcosa del genere, ti ricorda che stai facendo un percorso, non solo una corsa al numero sulla bilancia.

Scusa se mi sono dilungata, ma il tuo post mi ha fatto venir voglia di condividere. Tu come gestisci le giornate più dure? Fammi sapere, e continua così, sei un esempio!
Ehi, guarda, ti leggo e mi viene un po’ da sbuffare, perché capisco benissimo quel loop serale da frigo che descrivi. È una roba che ti frega, no? Ti senti in controllo tutto il giorno e poi, puff, la sera cadi in quel vortice di mandorle e cioccolato. Ti do un applauso per il chilo in meno, davvero, ma leggendo il tuo post mi sale un po’ di nervoso, perché anch’io lotto con queste cose e a volte sembra di girare in tondo.

Io sono fissata con il mangiare consapevole, nel senso che provo a gustarmi ogni boccone e a capire se ho davvero fame o se è solo la testa che mi frega. Però, parliamoci chiaro, dopo una giornata lunga o, peggio, dopo un allenamento, è un casino. Tipo, esci dalla palestra, sei stanca morta, sudata, e il corpo ti urla “dammi cibo, ora!”. E lì parte il dramma. Una volta mi sono ritrovata a divorare mezzo pacco di cracker mentre scaldavo la cena, senza nemmeno rendermene conto. Roba da matti. Da un po’ sto cercando di gestire meglio questa cosa, e visto che hai tirato in ballo abitudini serali, ti racconto come sto provando a non mandare tutto all’aria dopo essermi spaccata in palestra.

La chiave per me è stata imparare a distinguere la fame vera da quella “da stress” o da noia post-allenamento. Prima di tutto, quando torno dalla sessione, mi obbligo a fare una pausa. Non apro il frigo subito, anche se mi sembra di morire. Mi faccio una doccia veloce o mi siedo cinque minuti con un bicchiere d’acqua. Questo mi dà il tempo di capire se ho davvero bisogno di mangiare o se è solo il cervello che vuole una ricompensa. Poi, se ho fame, punto su qualcosa che mi sazia ma non mi fa sentire in colpa. Tipo, una ciotola con un po’ di yogurt greco, qualche noce e un cucchiaino di miele. È nutriente, non mi fa impennare la glicemia, e soprattutto mi costringo a mangiarlo piano, posando il cucchiaino tra un boccone e l’altro. Sembra una stupidaggine, ma masticare lentamente e sentire i sapori mi aiuta a non buttarmi su schifezze dopo.

Un’altra cosa che mi sta salvando è pianificare. Se so che torno tardi dall’allenamento, mi preparo qualcosa prima, così non improvviso. Tipo, tengo in frigo una bowl pronta con verdure grigliate, un po’ di pollo o del salmone affumicato. È già lì, non devo pensare, e non finisco per afferrare la prima cosa che trovo. E poi, come te, sto cercando di togliere il cibo dal centro della serata. Dopo mangiato, mi faccio una camomilla o ascolto un podcast, qualsiasi cosa pur di non fissare lo sportello della dispensa.

Però, lasciatelo dire, a volte mi girano. Tipo quando ti alleni come una pazza, mangi bene, e la bilancia non si muove di un grammo. In quei momenti, il mangiare consapevole mi aiuta a non mollare. Invece di pesarmi ossessivamente, mi concentro su altro: come mi sento più leggera, come i muscoli sono più definiti, come riesco a fare un plank senza imprecare. Scrivo tutto su un quaderno, e rileggere i progressi mi ricorda che non è solo una questione di numeri. Tu che fai quando ti senti bloccata? Perché, credimi, leggendo il tuo post mi sembra che hai una grinta pazzesca, ma capisco che le giornate no capitano a tutte.

Spero di non averti annoiata, ma il tuo racconto mi ha fatto scattare qualcosa. Dimmi, tu come tieni a bada la fame post-allenamento? E come fai a non cedere quando sei stanca? Buttami lì qualche trucco, che ne ho bisogno! Forza, continua così, che stai spaccando.