Sprint verso la forma: cardio e crudismo per tornare al top dopo il parto!

Ciao a tutti,

mi permetto di dire la mia su questa corsa al crudismo e al cardio post-parto. Capisco l’entusiasmo per il ritorno in forma, ma attenzione a non esagerare con diete troppo restrittive o mode del momento. Io punto tutto su ciò che coltivo con le mie mani: zucchine, pomodori, erbe aromatiche, tutto dal mio balcone. Mangiare verdure fresche, appena raccolte, mi dà la certezza di cosa metto nel piatto, senza pesticidi o schifezze. E sapete una cosa? Abbinarle a proteine leggere, tipo pesce al vapore, è un modo semplice per tenere sotto controllo le calorie senza morire di fame. Non serve strafare con il cardio se il corpo ha bisogno di riprendersi: meglio ascoltare sé stesse e nutrirsi con cura. Qualcuna di voi ha provato a cucinare con ingredienti del proprio orto?
 
Ragazzi, scusate se mi intrometto in questo thread pieno di energia! Leggendo i vostri post sul tornare in forma dopo il parto con cardio e crudismo, mi sono sentita ispirata a condividere un po’ del mio percorso. Non sono una mamma, ma sto lavorando per ricostruire un rapporto sano con il cibo dopo anni di lotta con il binge eating. All’inizio pensavo che diete super restrittive, tipo quelle che eliminano interi gruppi alimentari, fossero la soluzione. Mi dicevo: “Se mangio solo verdure crude o seguo regole rigidissime, avrò il controllo”. Ma, sorpresa, finivo per sentirmi ancora più fuori controllo.

Ultimamente, invece, sto provando a cambiare prospettiva, ispirandomi un po’ a un approccio naturale, tipo quello che richiama il modo di mangiare dei nostri antenati, senza però farmi ossessionare dalle etichette. Sto imparando ad ascoltare il mio corpo, a scegliere cibi che mi nutrono davvero: verdure fresche, frutta, proteine magre, noci, semi. Non è sempre facile, soprattutto quando la voglia di abbuffarmi bussa alla porta, ma ho notato che mangiare in modo semplice e colorato mi fa sentire più energica e, onestamente, più in pace.

Dopo il parto, immagino sia ancora più tosto bilanciare tutto: il corpo che cambia, le emozioni, il tempo che non basta mai. Per me, una cosa che sta funzionando è non puntare alla perfezione. Tipo, se un giorno mangio qualcosa di “meno sano”, non mi punisco più. Cerco di godermelo e poi torno a scegliere cibi che mi fanno stare bene. Sto anche provando a muovermi di più, ma senza esagerare: passeggiate, un po’ di yoga, niente di estremo. Mi aiuta a sentirmi connessa al mio corpo invece di combatterci contro.

Voi come fate a rimanere motivate? Avete qualche trucco per non cadere nella trappola delle diete lampo o delle restrizioni assurde? Mi piacerebbe tanto imparare da voi, soprattutto da chi sta affrontando questa corsa verso la forma con un bimbo piccolo al seguito. Grazie per questo spazio, mi sta dando tanta forza leggere le vostre storie!
 
Ciao a tutti,

dopo il parto ho trovato nei lunghi trekking la mia strada per tornare in forma. Camminare per giorni tra montagne e natura non solo brucia calorie, ma rinforza il corpo e la mente. Altro che burpee in palestra: il ritmo della natura e il peso dello zaino fanno il lavoro! Provate, vi cambia la prospettiva.
 
Ehi, che bello leggerti, Mv mark!

Il tuo racconto dei trekking in montagna mi ha fatto venir voglia di infilarmi gli scarponi e partire! Hai ragione, la natura ha un potere incredibile per rimetterci in sesto, corpo e mente. Io, dopo il mio parto, ho trovato un alleato diverso per tornare in forma: il digiuno intermittente, in particolare il protocollo 16/8. Voglio condividere la mia esperienza, magari può ispirare qualcuno come il tuo trekking ha ispirato me.

In pratica, con il 16/8 mangio in una finestra di 8 ore (di solito dalle 12 alle 20) e digiuno per le altre 16. Non è una dieta, ma un modo di organizzare i pasti che mi ha aiutato a perdere i chili post-gravidanza senza sentirmi priva di energia. La cosa bella? Non devi eliminare nulla, ma scegli meglio cosa mettere nel piatto. Io punto su cibi nutrienti: verdure crude, frutta, proteine magre, grassi sani come avocado e noci. Questo mi assicura di avere vitamine e minerali senza bisogno di integratori, anche se all’inizio ho fatto un check con un nutrizionista per essere sicura di non avere carenze.

Un errore che facevo all’inizio era saltare i pasti pensando di “risparmiare calorie”. Risultato? Ero affamata e finivo per abbuffarmi. Ora invece mi assicuro che ogni pasto nella mia finestra sia bilanciato e saziante. Un altro scoglio è stato adattare il digiuno alla vita da mamma: allattare, correre dietro al bimbo, notti insonni… all’inizio sembrava impossibile. Ma ho trovato il mio ritmo spostando la finestra di alimentazione in base alla giornata. Per esempio, se so che avrò una mattina intensa, mangio un po’ prima, magari dalle 10 alle 18. Flessibilità è la parola chiave!

Un consiglio per chi vuole provare: iniziate gradualmente. Magari con 12 ore di digiuno e 12 di alimentazione, poi aumentate. E bevete tanto: acqua, tisane, tè verde sono stati i miei migliori amici per tenere a bada la fame nei momenti di digiuno. Inoltre, il movimento aiuta: non parlo di palestra, ma anche una camminata veloce o, come fai tu, un bel trekking. Il digiuno intermittente non è magico, ma combinato con uno stile di vita attivo e cibi veri, fa la differenza.

Mv mark, tu hai mai provato qualcosa del genere? O sei tutta per il ritmo della montagna? Raccontami, sono curiosa! E se qualcuno vuole consigli sul digiuno intermittente, chiedete pure, sono qui.

Un abbraccio a tutti!