Sono tornato al punto di partenza, ma non mi arrendo: ripartiamo insieme!

Marko1234

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui". Ho perso 15 chili un paio di anni fa, mi sentivo al top, ma poi... la vita è successo. Tra lavoro, stress e qualche pizza di troppo, sono tornato al punto di partenza. Non è facile guardarsi allo specchio e accettarlo, ma sapete una cosa? Non mollo. Voglio ripartire, non per il numero sulla bilancia, ma per sentirmi bene con me stesso. Qualcuno ha un consiglio per rimettersi in pista senza ossessionarsi? Dai, facciamolo insieme!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui". Ho perso 15 chili un paio di anni fa, mi sentivo al top, ma poi... la vita è successo. Tra lavoro, stress e qualche pizza di troppo, sono tornato al punto di partenza. Non è facile guardarsi allo specchio e accettarlo, ma sapete una cosa? Non mollo. Voglio ripartire, non per il numero sulla bilancia, ma per sentirmi bene con me stesso. Qualcuno ha un consiglio per rimettersi in pista senza ossessionarsi? Dai, facciamolo insieme!
Fratelli e sorelle nel cammino,

il tuo racconto mi ha toccato il cuore. Non è forse vero che la vita ci mette alla prova, come il Signore provò Giobbe? Perdere 15 chili è stato un dono, un segno della tua forza, e anche se ora ti trovi di nuovo al principio, non sei solo. Anch’io lotto con le tentazioni della notte, quando la casa tace e il frigo sembra chiamarmi con voce dolce, quasi diabolica. È un’abitudine che mi perseguita, ma credo che Dio ci dia ogni giorno una nuova occasione per rialzarci.

Rimettersi in pista, come dici tu, non è solo questione di bilancia, ma di anima. Per me, cambiare le serate è diventato un piccolo rito di salvezza. Dopo cena, invece di cedere al richiamo del cibo, provo a muovermi. Non parlo di grandi imprese, ma di passi semplici: una passeggiata sotto le stelle, meditando su ciò che mi pesa, o anche solo qualche esercizio in salotto, come un’offerta al mio corpo che è tempio dello Spirito. Questo mi aiuta a spezzare quel cerchio vizioso della notte, a sentire che sto onorando me stesso e non solo riempiendo un vuoto.

Non ossessionarti, hai ragione, perché l’ossessione è una catena. Forse potresti provare a vedere il movimento come una preghiera in azione, un modo per ringraziare per la forza che ancora hai. Io sto cercando di fare pace con le mie cadute, e quando riesco a non mangiare di notte, lo vivo come una piccola vittoria, un passo verso la luce. Ripartiamo insieme, sì, con pazienza e fede. Tu che fai per resistere alle tue "pizze di troppo"? Magari possiamo ispirarci a vicenda.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui". Ho perso 15 chili un paio di anni fa, mi sentivo al top, ma poi... la vita è successo. Tra lavoro, stress e qualche pizza di troppo, sono tornato al punto di partenza. Non è facile guardarsi allo specchio e accettarlo, ma sapete una cosa? Non mollo. Voglio ripartire, non per il numero sulla bilancia, ma per sentirmi bene con me stesso. Qualcuno ha un consiglio per rimettersi in pista senza ossessionarsi? Dai, facciamolo insieme!
Ehi, capisco benissimo la tua situazione, ci sono passato anch’io. Io sto seguendo un programma con un coach online e un dietologo da qualche mese, e devo dire che avere qualcuno che ti segue a distanza aiuta a mantenere la rotta senza impazzire. Il lato positivo è che ti danno un piano chiaro e ti controllano regolarmente, tipo una bussola. Il lato negativo? A volte manca quel confronto diretto, e se sgarri devi essere tu a rimetterti in riga. Per ripartire ti direi di puntare su piccole abitudini, tipo più proteine a cena per saziarti senza strafare. Che ne pensi di provarci insieme?
 
Ciao Marko, o forse "bentornato nella lotta"? 😅 La tua storia mi suona familiare, sai? Anch’io ho avuto i miei alti e bassi, ma ti dico una cosa: la camminata nordica mi ha salvato! Non serve ossessionarsi, prendi i bastoncini, esci e cammina. Bruci calorie, ti senti leggero e il panorama aiuta a staccare la testa. Io ho perso 10 chili così, senza contare troppo le pizze! 😉 Ti va di provarla? Magari ci teniamo compagnia da lontano!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui". Ho perso 15 chili un paio di anni fa, mi sentivo al top, ma poi... la vita è successo. Tra lavoro, stress e qualche pizza di troppo, sono tornato al punto di partenza. Non è facile guardarsi allo specchio e accettarlo, ma sapete una cosa? Non mollo. Voglio ripartire, non per il numero sulla bilancia, ma per sentirmi bene con me stesso. Qualcuno ha un consiglio per rimettersi in pista senza ossessionarsi? Dai, facciamolo insieme!
Ehi, ben ritrovato! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel "rieccomi qui" è così umano, così vero. Capita a tutti di perdere la rotta, ma il fatto che tu sia qui, pronto a ripartire, è già un passo enorme. Ti capisco quando dici che non vuoi ossessionarti con la bilancia: è una trappola che rischia di spegnere la motivazione. Visto che hai chiesto un consiglio per rimettersi in pista, voglio condividere una tecnica di visualizzazione che a me ha aiutato tanto, soprattutto per tenere il focus senza stressarmi troppo sul "cosa mangio oggi".

Prova a creare una "dosa dei desideri" per il tuo percorso. Non serve essere artisti, tranquillo! Prendi un quaderno, una bacheca su Pinterest o anche solo un foglio. Scrivi o incolla immagini che rappresentano come vuoi sentirti: magari una foto di te al tuo massimo, un outfit che sogni di indossare, o anche solo un paesaggio che ti trasmette energia. Poi aggiungi qualcosa di concreto, tipo un’immagine di un piatto colorato e sano che ti ispira. L’idea è avere un promemoria visivo che non ti fa pensare solo al peso, ma al benessere generale.

Per non ossessionarti, ti consiglio di partire con un piccolo esercizio psicologico: ogni mattina, prenditi 5 minuti per immaginare la tua giornata. Visualizza come ti muovi, cosa scegli di mangiare, come ti senti leggero e in pace con te stesso. Non si tratta di pianificare ogni boccone (che stress!), ma di mettere in testa un’intenzione positiva. Per esempio, io mi immagino mentre preparo un’insalata super colorata o mentre cammino con la musica nelle orecchie. Questo mi aiuta a fare scelte più consapevoli senza sentirmi in gabbia.

Sul lato pratico, visto che il cibo è sempre una parte importante, prova a non pensare al "dieta" ma a un giorno tipo che ti piace. Non so, magari colazione con yogurt e frutta, un pranzo con verdure e una proteina che ti soddisfa, una cena leggera ma gustosa. L’importante è che sia sostenibile, non una punizione. Io, per esempio, ho iniziato tenendo un diario alimentare per una settimana, non per contare calorie, ma per capire cosa mi faceva stare bene e cosa no. Mi ha aiutato a vedere il cibo come un alleato, non un nemico.

Infine, trova un piccolo rituale che ti motivi: una playlist per cucinare sano, una passeggiata serale per schiarirti la testa, o anche solo questo forum per condividere i progressi. Siamo qui, no? Facciamo un patto: ogni settimana raccontiamoci un piccolo passo avanti, anche fosse solo "ho mangiato una verdura in più". Forza, ripartiamo insieme, un giorno alla volta!
 
Ehi Marko, che bella energia trasmetti nonostante tutto! Quel tuo “rieccomi qui” mi ha fatto sorridere, perché è proprio così che ci si sente a volte: un passo avanti, due indietro, ma sempre con la voglia di riprovarci. Io e mio marito stiamo affrontando questo percorso insieme, e ti assicuro che avere un compagno di viaggio cambia tutto. Leggendo il tuo post, mi sono rivista in tanti momenti in cui uno di noi due diceva “ok, ci siamo, ripartiamo!”.

Un consiglio che per noi ha funzionato è rendere il percorso meno pesante, quasi un gioco di squadra. Per esempio, invece di concentrarci solo sul cibo o sull’esercizio, ci siamo messi a sperimentare con piccoli rituali che ci fanno stare bene. Uno che ci piace tanto è il “momento benessere” a casa: una volta a settimana ci prendiamo un’oretta per coccolarci un po’. Non parlo di cose complicate, ma di robe semplici, tipo fare uno scrub sotto la doccia o provare qualche trattamento fai-da-te per il corpo. Ci aiuta a sentirci più connessi al nostro obiettivo, come se stessimo lavorando sul “noi” che vogliamo diventare, non solo sul peso.

Per rimetterti in pista senza ossessionarti, ti direi di provare a inserire un paio di abitudini che non sembrano “da dieta”. Con mio marito, per esempio, abbiamo iniziato a fare passeggiate serali, ma non per bruciare calorie: è più un modo per chiacchierare e staccare la spina. Oppure in cucina ci divertiamo a provare una ricetta nuova ogni settimana, sempre qualcosa di sano ma gustoso, tipo un curry di verdure o un’insalata con qualche ingrediente strano. Questo ci tiene motivati senza pensare sempre alla bilancia.

Un trucco che ci ha aiutato tanto è anche visualizzare il “perché” di tutto questo. Non so se sei tipo da quaderni, ma noi abbiamo una specie di diario dove scriviamo cosa ci piace di questo percorso: tipo “oggi mi sentivo più leggero dopo una camminata” o “quel piatto di salmone era una bomba”. È un modo per ricordarci che non si tratta solo di numeri, ma di sentirsi bene. E poi, condividere i progressi con qualcuno rende tutto più leggero: noi ci raccontiamo le vittorie, anche piccole, tipo “ehi, oggi ho scelto l’acqua invece della birra!”.

Facciamo così: tu riparti, e noi siamo qui a fare il tifo per te. Magari prova a coinvolgere un amico o qualcuno di vicino, anche solo per condividere un’idea o una ricetta. Vedrai che in due (o in tanti, qui sul forum!) è più facile. Un passo alla volta, Marko, ce la facciamo!
 
Ehi Marko, che bella energia trasmetti nonostante tutto! Quel tuo “rieccomi qui” mi ha fatto sorridere, perché è proprio così che ci si sente a volte: un passo avanti, due indietro, ma sempre con la voglia di riprovarci. Io e mio marito stiamo affrontando questo percorso insieme, e ti assicuro che avere un compagno di viaggio cambia tutto. Leggendo il tuo post, mi sono rivista in tanti momenti in cui uno di noi due diceva “ok, ci siamo, ripartiamo!”.

Un consiglio che per noi ha funzionato è rendere il percorso meno pesante, quasi un gioco di squadra. Per esempio, invece di concentrarci solo sul cibo o sull’esercizio, ci siamo messi a sperimentare con piccoli rituali che ci fanno stare bene. Uno che ci piace tanto è il “momento benessere” a casa: una volta a settimana ci prendiamo un’oretta per coccolarci un po’. Non parlo di cose complicate, ma di robe semplici, tipo fare uno scrub sotto la doccia o provare qualche trattamento fai-da-te per il corpo. Ci aiuta a sentirci più connessi al nostro obiettivo, come se stessimo lavorando sul “noi” che vogliamo diventare, non solo sul peso.

Per rimetterti in pista senza ossessionarti, ti direi di provare a inserire un paio di abitudini che non sembrano “da dieta”. Con mio marito, per esempio, abbiamo iniziato a fare passeggiate serali, ma non per bruciare calorie: è più un modo per chiacchierare e staccare la spina. Oppure in cucina ci divertiamo a provare una ricetta nuova ogni settimana, sempre qualcosa di sano ma gustoso, tipo un curry di verdure o un’insalata con qualche ingrediente strano. Questo ci tiene motivati senza pensare sempre alla bilancia.

Un trucco che ci ha aiutato tanto è anche visualizzare il “perché” di tutto questo. Non so se sei tipo da quaderni, ma noi abbiamo una specie di diario dove scriviamo cosa ci piace di questo percorso: tipo “oggi mi sentivo più leggero dopo una camminata” o “quel piatto di salmone era una bomba”. È un modo per ricordarci che non si tratta solo di numeri, ma di sentirsi bene. E poi, condividere i progressi con qualcuno rende tutto più leggero: noi ci raccontiamo le vittorie, anche piccole, tipo “ehi, oggi ho scelto l’acqua invece della birra!”.

Facciamo così: tu riparti, e noi siamo qui a fare il tifo per te. Magari prova a coinvolgere un amico o qualcuno di vicino, anche solo per condividere un’idea o una ricetta. Vedrai che in due (o in tanti, qui sul forum!) è più facile. Un passo alla volta, Marko, ce la facciamo!
Ehi, che bel messaggio pieno di entusiasmo! Leggerti mi ha fatto davvero pensare a quanto sia importante avere qualcuno con cui condividere il percorso, come fai tu con tuo marito. Quel vostro “momento benessere” mi ha colpito, sembra proprio un modo per rendere tutto più umano e meno stressante. E il diario delle piccole vittorie? Geniale! Mi hai ispirato a scrivere qualcosa anch’io, magari per ricordarmi perché sto facendo tutto questo.

Visto che siamo in tema di ripartenze, ti racconto un po’ come sto provando a rimettermi in carreggiata senza impazzire. Lavoro in ufficio, passo otto ore al giorno davanti al computer, e trovare il tempo o l’energia per muovermi è sempre stata una sfida. Però sto cercando di inserire piccoli cambiamenti che non mi facciano sentire in colpa se non riesco ad andare in palestra. Per esempio, durante la pausa pranzo ho iniziato a fare una passeggiata di 15-20 minuti. Non è una maratona, ma mi aiuta a staccare la testa dallo schermo e a sentirmi un po’ più attivo. A volte porto con me un collega, così chiacchieriamo e il tempo vola. Se il tempo è schifoso, faccio un paio di giri dentro l’ufficio, magari salendo e scendendo le scale.

Un’altra cosa che sto provando è fare qualche esercizio direttamente alla scrivania. Niente di complicato: ogni paio d’ore mi alzo, faccio un po’ di stretching per le spalle e il collo, oppure qualche squat vicino alla sedia. Ho trovato un video su YouTube con esercizi da ufficio che durano tipo 5 minuti, e li faccio quando so che nessuno mi guarda! Non è come allenarsi in palestra, ma è meglio di niente, e mi fa sentire meno “bloccato” a fine giornata.

Sul cibo, sto cercando di non stravolgere tutto, perché so che se mi metto a fare diete drastiche, mollo dopo una settimana. Invece, mi concentro su un paio di abitudini semplici. Per esempio, porto sempre al lavoro un pranzo preparato a casa, così evito di buttarmi su panini o schifezze del bar. Di solito è qualcosa di facile, tipo riso integrale con verdure grigliate e un po’ di pollo, oppure un’insalata con feta e noci. Non sono un cuoco stellato, ma sto imparando a bilanciare i piatti in modo che siano sazianti senza appesantirmi. E poi, confesso, mi concedo un quadratino di cioccolato fondente ogni tanto: mi fa sentire che non sto rinunciando a tutto.

Un trucco che mi sta aiutando è pianificare un po’ i pasti della settimana. Non proprio un menu fisso, ma tipo decidere in anticipo cosa cucinare per non ritrovarmi a ordinare una pizza alle nove di sera. E come voi con le passeggiate serali, anch’io sto provando a rendere il cibo un momento piacevole: ogni tanto sperimento qualche ricetta nuova, tipo una zuppa di lenticchie speziata o un hummus fatto in casa da mangiare con verdure crude. È un modo per non annoiarmi e per non vedere il mangiare sano come una punizione.

Il tuo consiglio di visualizzare il “perché” mi piace un sacco. Io non sono proprio da quaderno, ma ho iniziato a mettere dei post-it sul frigo con frasi tipo “voglio sentirmi più leggero” o “voglio salire le scale senza fiatone”. Mi ricordano che il punto non è solo perdere chili, ma stare meglio. E condividere qui sul forum, come stiamo facendo, mi dà una spinta in più: leggere le vostre idee mi fa venir voglia di provare cose nuove.

Facciamo un patto: io continuo a inserire queste piccole abitudini, e tu e tuo marito teneteci aggiornati sui vostri rituali di benessere! Magari mi fate venir voglia di provare uno scrub fai-da-te. Un passo alla volta, come dici tu, e vediamo dove ci porta questo viaggio. Forza Marko, e forza a tutti noi!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui". Ho perso 15 chili un paio di anni fa, mi sentivo al top, ma poi... la vita è successo. Tra lavoro, stress e qualche pizza di troppo, sono tornato al punto di partenza. Non è facile guardarsi allo specchio e accettarlo, ma sapete una cosa? Non mollo. Voglio ripartire, non per il numero sulla bilancia, ma per sentirmi bene con me stesso. Qualcuno ha un consiglio per rimettersi in pista senza ossessionarsi? Dai, facciamolo insieme!
Ehi, ben ritrovato! Leggerti mi ha fatto ripensare al mio percorso, e sai, ti capisco proprio. Quel senso di "essere tornato indietro" è pesante, ma il fatto che sei qui a scrivere, con questa voglia di ripartire, è già un passo enorme. Complimenti per non mollare, davvero.

Io vengo da un periodo tosto, una malattia che mi ha costretto a letto per mesi, con cure pesanti e zero movimento. Risultato? Chili in più e un corpo che non riconoscevo più. All’inizio ero frustrato, volevo tornare subito "quello di prima", ma ho imparato che la chiave è andare piano, rispettare il corpo e dargli tempo. Ti racconto un po’ cosa sto facendo, magari qualcosa ti può ispirare.

Per rimettermi in pista, ho iniziato con piccole abitudini. Camminate brevi, tipo 15-20 minuti vicino casa, ascoltando musica o un podcast per rendere il tutto più leggero. Non punto a strafare, perché dopo la malattia il mio corpo ha bisogno di dolcezza. Quando mi sento un po’ più in forze, aggiungo qualche esercizio a corpo libero: squat, piegamenti sulle ginocchia, cose semplici che non stressano troppo. Ho trovato un canale YouTube con allenamenti per principianti, e mi piace perché non mi sento giudicato. La cosa bella è che anche solo muovermi un po’ mi fa sentire più energico, più "vivo".

Un altro trucco che mi sta aiutando è non pensare al peso, ma a come mi sento. Tipo, dopo una camminata mi sento più leggero mentalmente, anche se la bilancia non si muove. E poi, cerco di non essere troppo duro con me stesso: se un giorno mangio una pizza (e sì, capita!), non mi punisco, ma magari il giorno dopo faccio una passeggiata in più. È un equilibrio, no?

Un consiglio che mi ha aiutato tanto è stato coinvolgere un amico. Non per allenarci insieme, ma per raccontarci i progressi, anche solo con un messaggio. Avere qualcuno che ti dice "grande, continua così" fa la differenza nei giorni no. Magari qui sul forum possiamo darci una mano a vicenda, che dici? Tipo condividere un piccolo obiettivo settimanale, come fare tre passeggiate o provare un esercizio nuovo.

Forza, siamo sulla stessa barca. Non è una gara, è un viaggio per stare bene con noi stessi. Tu che idee hai per ripartire? Raccontami, mi farebbe piacere sapere come stai pensando di muoverti!