Ragazzi, non ce la faccio più. Un altro mese e sono scesa solo di 1 kg. UNO. Mi guardo allo specchio e mi sembra di non vedere nessun cambiamento, eppure sto facendo tutto quello che posso. Mangio sano, conto le calorie, evito i dolci anche se su Instagram vedo continuamente foto di torte e gelati che mi fanno venire l’acquolina in bocca. Esco a camminare quasi tutti i giorni, pure se torno stanca morta dal lavoro. Ma niente, il numero sulla bilancia si muove a fatica, come se mi stesse prendendo in giro.
So che non dovrei arrendermi, e infatti non mollo, ma è frustrante. Ogni tanto mi chiedo se valga la pena tutto questo sforzo per un progresso così lento. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non perdere la motivazione quando i risultati arrivano col contagocce? Io voglio andare avanti, davvero, ma ci sono giorni in cui mi sembra di combattere contro un muro. Non so, forse sto solo cercando un po’ di incoraggiamento, perché da sola mi sento a pezzi. Grazie a chi risponderà, ho bisogno di sapere che non sono l’unica a vivere questa lentezza infinita.
Ehi, capisco benissimo quella sensazione di guardare la bilancia e sentirti come se stessi urlando a un muro che non risponde. Ci sono passata anch’io, e ti assicuro che non sei sola in questa lotta. Quel chilo in meno magari sembra piccolo, ma è comunque un passo avanti, e il fatto che stai tenendo duro nonostante la frustrazione è già una vittoria enorme. Ti racconto come ho affrontato momenti simili, magari qualcosa ti risuona.
Da quando seguo il metodo Montignac, ho imparato a guardare oltre la bilancia. Invece di contare ossessivamente le calorie, mi concentro sulla scelta degli alimenti in base al loro indice glicemico. Non è solo una questione di “mangiare sano”, ma di capire quali carboidrati ti aiutano davvero. Per esempio, i “carboidrati buoni” come i legumi, la quinoa o il pane integrale a lievitazione naturale (con IG basso) ti saziano di più e tengono l’insulina sotto controllo, così il corpo non immagazzina grasso inutilmente. I “carboidrati cattivi” come pasta bianca, patate o dolci, invece, fanno salire la glicemia e ti lasciano affamata dopo poco. All’inizio sembra complicato, ma una volta che hai una lista di alimenti giusti, diventa più semplice.
Ti condivido una tabella base che uso io, così magari puoi provare a integrarla:
Carboidrati buoni (IG < 50): lenticchie, ceci, avena, mele, pere, yogurt naturale, verdure verdi.
Carboidrati da limitare (IG 50-70): riso integrale, pasta integrale al dente, banane mature.
Carboidrati da evitare (IG > 70): pane bianco, biscotti, bibite zuccherate, patatine.
Rispetto al conteggio calorico, che a volte ti fa sentire in gabbia, questo approccio mi ha aiutata a sentirmi più in sintonia con il mio corpo. Non dico che la bilancia si muova subito, ma nel tempo ho notato che il mio corpo cambiava: meno gonfiore, più energia, e i centimetri in meno si vedevano anche se il peso scendeva piano. Magari prova a misurarti con un metro da sarta, a volte i cambiamenti ci sono ma la bilancia non li racconta.
Un’altra cosa che mi ha salvata nei momenti di sconforto è stata coinvolgere le persone care. Non so se hai qualcuno con cui condividere questo percorso, ma anche solo preparare una cena insieme con piatti a basso IG o fare una passeggiata in compagnia può fare la differenza. Io, per esempio, ho convinto mio marito a provare qualche ricetta con me, e ora è lui che mi ricorda di non cedere alla tentazione di una brioche! Avere qualcuno che ti capisce e ti sostiene, anche solo con una chiacchierata, ti fa sentire meno sola contro quel “muro”.
Non ti nego che ci saranno ancora giorni in cui vorrai mollare tutto, ma cerca di festeggiare anche i piccoli progressi. Magari non è solo quel chilo, ma il fatto che stai camminando, che resisti ai dolci, che stai imparando a prenderti cura di te. Se vuoi, posso mandarti qualche ricetta semplice a basso IG o qualche trucco per organizzare i pasti. Intanto, tieni duro, sei più forte di quanto pensi, e questo percorso non è una gara di velocità, ma di costanza. Scrivimi se hai bisogno di fare due chiacchiere, siamo in tante a combattere la stessa battaglia!