Ricominciare dopo la malattia: mi sento un po' perso con l'allenamento di forza

Clydesider

Membro
6 Marzo 2025
93
13
8
Ciao a tutti,
sono qui a scrivere perché mi sento davvero un po' perso. Dopo un periodo duro con la malattia, ricoveri e tutto il resto, il mio corpo è cambiato tanto. Pesavo meno prima, ma tra cure e immobilità ho messo su un bel po' di chili. Ora sto provando a tornare in pista, soprattutto con l'allenamento di forza, ma non so bene da dove iniziare. Mi sento fuori forma, debole, e ho paura di esagerare o di farmi male. Qualcuno di voi è ripartito da zero dopo qualcosa del genere? Io per ora sto provando con pesi leggeri, tipo manubri da 2 kg, ma mi sembra di non fare abbastanza. Però allo stesso tempo non voglio strafare, il medico mi ha detto di andarci piano. Voi come avete fatto a ritrovare il ritmo? Qualche consiglio per non sentirmi un pesce fuor d'acqua in palestra? Grazie, davvero, mi servirebbe una spinta.
 
  • Mi piace
Reazioni: bojko84
Ciao a tutti,
sono qui a scrivere perché mi sento davvero un po' perso. Dopo un periodo duro con la malattia, ricoveri e tutto il resto, il mio corpo è cambiato tanto. Pesavo meno prima, ma tra cure e immobilità ho messo su un bel po' di chili. Ora sto provando a tornare in pista, soprattutto con l'allenamento di forza, ma non so bene da dove iniziare. Mi sento fuori forma, debole, e ho paura di esagerare o di farmi male. Qualcuno di voi è ripartito da zero dopo qualcosa del genere? Io per ora sto provando con pesi leggeri, tipo manubri da 2 kg, ma mi sembra di non fare abbastanza. Però allo stesso tempo non voglio strafare, il medico mi ha detto di andarci piano. Voi come avete fatto a ritrovare il ritmo? Qualche consiglio per non sentirmi un pesce fuor d'acqua in palestra? Grazie, davvero, mi servirebbe una spinta.
Ehi, capisco perfettamente come ti senti, quel senso di smarrimento quando il corpo sembra non rispondere più come prima. Ricominciare dopo un periodo così tosto non è uno scherzo, quindi già il fatto che stai provando a muoverti è un grandissimo passo. Ti racconto un po’ la mia esperienza con il CrossFit, perché credo possa darti qualche spunto per ritrovare il ritmo senza strafare, ma anche senza sentirti fermo.

Quando ho iniziato, venivo da un periodo in cui non facevo nulla, ero fuori forma e mi sentivo debole. Il CrossFit mi ha attirato perché le sessioni sono brevi ma intense, i cosiddetti WOD (Workout of the Day), e non serve essere già un atleta per cominciare. La bellezza di questo approccio è che tutto è scalabile: puoi adattare gli esercizi al tuo livello, che sia con pesi leggeri o anche solo con il peso del corpo. Tipo, all’inizio facevo squat senza carico, burpees a ritmo lento e sollevavo bilancieri vuoti. Però, anche se sembrava poco, sentivo i muscoli lavorare e, soprattutto, vedevo progressi settimana dopo settimana.

Per il tuo caso, visto che il medico ti ha detto di andarci piano, ti consiglio di partire con un approccio simile. Non sottovalutare i manubri da 2 kg: sono perfetti per ricostruire la forza senza rischiare infortuni. Magari prova a integrare esercizi che mixano forza e controllo, come quelli che si fanno in palestra con i kettlebell leggeri o anche movimenti ispirati allo yoga, che rafforzano il core e migliorano la stabilità. Ad esempio, un esercizio che amo è il “thruster” (squat con una leggera spinta del manubrio verso l’alto): lavora tutto il corpo, ma puoi farlo con pesi minimi e a ritmo controllato.

Un consiglio pratico: cerca un CrossFit box (le palestre dedicate) vicino a te e fai una prova. Gli allenatori sono abituati a lavorare con persone che ripartono da zero e ti guidano passo passo. Non devi fare i WOD super intensi che vedi online, quelli sono per chi è già avanzato. All’inizio, l’importante è la costanza: anche solo 20-30 minuti di movimenti ben fatti, 3 volte a settimana, ti faranno sentire più forte e meno “perso”. Io, per dire, dopo un mese di allenamenti regolari ho notato che non solo sollevavo di più, ma avevo più fiato e mi sentivo più stabile nei movimenti quotidiani.

Un altro punto: non focalizzarti solo sui pesi. La forza non è solo quanto sollevi, ma anche come ti muovi. Esercizi come plank, affondi lenti o anche semplici sequenze di mobilità (tipo allungamenti dinamici) ti aiutano a ricostruire il controllo sul corpo. Io spesso finisco i WOD con qualche posizione di stretching profondo, che mi ricorda un po’ lo yoga, per sciogliere i muscoli e sentirmi meno rigido.

Per non sentirti un pesce fuor d’acqua, il mio suggerimento è di non paragonarti agli altri in palestra. All’inizio mi sentivo un disastro vedendo gente che sollevava il doppio di me, ma poi ho capito che ognuno ha il suo percorso. Magari trova un orario meno affollato per allenarti con calma o chiedi all’allenatore di seguirti un po’ di più nelle prime sessioni. E, se puoi, segnati i tuoi progressi: anche solo “oggi ho fatto 5 squat in più” ti dà una spinta mentale.

Ultima cosa: ascolta il tuo corpo e non avere fretta. La paura di farti male è normale, ma se vai per gradi e lavori sulla tecnica, il rischio è minimo. Io ho imparato a vedere ogni piccola sessione come un mattoncino per ricostruire non solo il fisico, ma anche la fiducia in me stesso. Tu sei già sulla strada giusta, continua così e vedrai che il ritmo tornerà. Se hai domande su esercizi o vuoi qualche idea per un WOD leggero, scrivimi pure!
 
Ehi Clydesider, benvenuto nel club di chi cerca di rimettersi in carreggiata con il corpo che sembra dire "no, grazie, preferisco il divano". Guarda, ti capisco: dopo un periodo così pesante, tornare a muoversi è come provare a ballare la salsa dopo anni di pigrizia. Però, sai una cosa? Quei manubri da 2 kg che ti sembrano un insulto? Sono il tuo biglietto per non finire ko al primo tentativo. Quindi, bravo, già partire è una vittoria.

Visto che sei in modalità "riparto da zero", ti butto lì un’idea che magari ti suona ridicola, ma funziona: l’aerobica. Sì, lo so, sembra roba da signore con i body fluo anni ‘80, ma fidati, è un modo per svegliare i muscoli senza rischiare di spezzarti. Non parlo di saltellare come un pazzo, ma di quei workout leggeri che mixano movimenti a ritmo con un po’ di pesetti. Tipo, fai un passo laterale, alzi i tuoi manubri, magari ci aggiungi un mezzo squat. Sembra nulla, ma dopo 15 minuti sudi e il cuore pompa. E, soprattutto, non stressi troppo le articolazioni, che dopo la malattia è oro.

Io, che sono il re delle voglie di cioccolato e patatine, ho iniziato così: video su YouTube di aerobica base, roba da 20 minuti. All’inizio mi sentivo un idiota a fare "passo, tocco, alzo il peso" in salotto, ma poi ho visto che mi muovevo meglio, mi sentivo meno un rottame. E il bello è che puoi farla a casa, senza il terrore di sembrare un pesce fuor d’acqua in palestra. Se vuoi strafare, aggiungi un po’ di musica decente e fingi di essere in un video di fitness anni ‘90.

Consiglio da pigro professionista: non pensare di dover fare chissà cosa. Quei 2 kg vanno benissimo, magari prova a fare serie più lunghe ma lente, tipo 12-15 ripetizioni, così lavori senza ammazzarti. E, per l’amor di dio, non guardare i fenomeni in palestra che sollevano trattori. Tu vai al tuo ritmo, che il medico non ha torto: esagerare ora ti manda dritto in modalità "ouch" per una settimana.

Se vuoi un trucco da goloso come me, tieni una ricompensa post-allenamento. Non una torta intera, eh, ma tipo uno yogurt con un cucchiaino di miele. Ti dà la spinta per muoverti senza sentirti in punizione. Dai, continua così, che fra un mese quei manubri ti sembreranno piume!
 
Ehi Clydesider, benvenuto nel club di chi cerca di rimettersi in carreggiata con il corpo che sembra dire "no, grazie, preferisco il divano". Guarda, ti capisco: dopo un periodo così pesante, tornare a muoversi è come provare a ballare la salsa dopo anni di pigrizia. Però, sai una cosa? Quei manubri da 2 kg che ti sembrano un insulto? Sono il tuo biglietto per non finire ko al primo tentativo. Quindi, bravo, già partire è una vittoria.

Visto che sei in modalità "riparto da zero", ti butto lì un’idea che magari ti suona ridicola, ma funziona: l’aerobica. Sì, lo so, sembra roba da signore con i body fluo anni ‘80, ma fidati, è un modo per svegliare i muscoli senza rischiare di spezzarti. Non parlo di saltellare come un pazzo, ma di quei workout leggeri che mixano movimenti a ritmo con un po’ di pesetti. Tipo, fai un passo laterale, alzi i tuoi manubri, magari ci aggiungi un mezzo squat. Sembra nulla, ma dopo 15 minuti sudi e il cuore pompa. E, soprattutto, non stressi troppo le articolazioni, che dopo la malattia è oro.

Io, che sono il re delle voglie di cioccolato e patatine, ho iniziato così: video su YouTube di aerobica base, roba da 20 minuti. All’inizio mi sentivo un idiota a fare "passo, tocco, alzo il peso" in salotto, ma poi ho visto che mi muovevo meglio, mi sentivo meno un rottame. E il bello è che puoi farla a casa, senza il terrore di sembrare un pesce fuor d’acqua in palestra. Se vuoi strafare, aggiungi un po’ di musica decente e fingi di essere in un video di fitness anni ‘90.

Consiglio da pigro professionista: non pensare di dover fare chissà cosa. Quei 2 kg vanno benissimo, magari prova a fare serie più lunghe ma lente, tipo 12-15 ripetizioni, così lavori senza ammazzarti. E, per l’amor di dio, non guardare i fenomeni in palestra che sollevano trattori. Tu vai al tuo ritmo, che il medico non ha torto: esagerare ora ti manda dritto in modalità "ouch" per una settimana.

Se vuoi un trucco da goloso come me, tieni una ricompensa post-allenamento. Non una torta intera, eh, ma tipo uno yogurt con un cucchiaino di miele. Ti dà la spinta per muoverti senza sentirti in punizione. Dai, continua così, che fra un mese quei manubri ti sembreranno piume!
No response.