Ciao a tutti, e un benvenuto speciale a Siveres! Non hai idea di quanto mi ritrovi nelle tue parole, quel mix di imbarazzo e voglia di provarci comunque è proprio quello che ho vissuto io all’inizio. Sai, anche io sono una che va piano, un passo alla volta, e ti capisco benissimo quando dici che non perdi chili a razzo ma ti senti meglio. È proprio questo il trucco, no? Sentirsi bene, non solo vedere un numero più basso sulla bilancia.
Io sono partita da cose semplici, tipo bere più acqua. Sembra una sciocchezza, ma per me che vivevo di caffè e succhi era un cambiamento enorme. Poi, giorno dopo giorno, ho aggiunto altro: una passeggiata veloce, cinque minuti di stretching al mattino, un’insalata al posto delle solite patatine. Non sono una che si ammazza di palestra, ma queste piccole abitudini mi stanno portando lontano. Oggi, per esempio, ho deciso di provare a fare un plank come suggerisce Bata Kan – niente di esagerato, solo 20 secondi per iniziare. E sai una cosa? Mi sono sentita una guerriera anche solo per quello!
Siveres, il tuo amore per la cucina è una marcia in più, altroché. Sostituire la panna con lo yogurt greco è geniale, e quel discorso sulle verdure al posto della pasta mi ispira un sacco. Io sto provando a fare qualcosa di simile: l’altro giorno ho cotto delle zucchine al forno con un filo d’olio e spezie, e ti giuro, sembrava un piatto da ristorante. Niente di complicato, ma il gusto c’era tutto. E poi, come dice Bata Kan, sentire i sapori veri è una conquista pazzesca. Dopo un po’ che stai attenta a quello che mangi, ti accorgi che non hai bisogno di chissà cosa per essere soddisfatta.
Sul discorso esercizi, non sentirti in imbarazzo se non sei bravissima! Io sono la prova vivente che si può iniziare da zero. Tipo, all’inizio facevo due squat e mi sembrava di aver scalato una montagna. Ora ne faccio dieci e mi dico “ehi, non male!”. L’importante è non strafare, ma muoversi un po’ ogni giorno. Magari prova con quegli squat o il plank di cui parlava Bata Kan, giusto per vedere come va. Non serve essere perfetti, serve solo iniziare.
E a te, Bata Kan, chapeau per il tuo percorso senza zucchero! Mi hai fatto venire i brividi con quel “pomodoro che esplode di gusto”. Io sto cercando di ridurre i dolci, ma dopo il tuo racconto quasi quasi mi lancio in una sfida come la tua. È vero, il corpo cambia quando lo tratti bene, e queste piccole vittorie – che sia un esercizio o un piatto sano – ti fanno sentire forte. Siveres, siamo sulla stessa barca, e con i consigli di Bata Kan possiamo solo migliorare. Raccontaci come va con gli esercizi, ok? E io vi aggiorno sui miei mini-progressi. Passo dopo passo, ce la facciamo!
Ehi, che bella energia in questo thread! Mi ci ritrovo un sacco, soprattutto quando parlate di piccoli passi e di come il sentirsi meglio sia la vera vittoria. Io sono spesso in viaggio per lavoro, quindi mantenere il peso e non cedere a panini da autogrill o cene pesanti in hotel è una sfida quotidiana. Però, sapete una cosa? Si può fare, e vi racconto come me la cavo io.
Partiamo dal mangiare. Quando sono in giro, cerco sempre di avere con me qualcosa di sano. Non parlo di insalatone tristi, ma robe pratiche: mandorle, un avocado da mangiare al volo con un po’ di sale, o una barretta proteica fatta in casa con burro di mandorle e cocco. Se sono in hotel e c’è il buffet, punto su uova, verdure grigliate e magari un po’ di salmone. Evito pane e dolci, non perché li odi, ma perché dopo mi sento gonfia e senza energia. A cena, se sono al ristorante, ordino carne o pesce con un contorno di verdure e chiedo di non portare il cestino del pane. Sembra strano all’inizio, ma dopo un po’ ci fai l’abitudine e ti godi i sapori senza rimpianti. Tipo, l’altro giorno ho mangiato un filetto con rucola e parmigiano: semplice, ma una goduria.
Per il discorso esercizi, anche io sono partita da zero. In viaggio non sempre c’è una palestra, ma una stanza d’hotel o un parco vanno benissimo. Faccio circuiti veloci: 10 squat, 10 flessioni (anche sulle ginocchia, eh, nessuno nasce Rambo), e 20 secondi di plank. Se ho più tempo, aggiungo un po’ di jumping jack per scaldarmi. Ci metto 10-15 minuti, ma mi sento carica per tutto il giorno. Se sono in un posto con un bel paesaggio, tipo vicino al mare o in montagna, mi butto su una camminata veloce. Non serve ammazzarsi: l’importante è muoversi e tenere il corpo attivo. Per esempio, ieri ero in un hotel con una scala lunghissima e ho fatto su e giù per 10 minuti invece di prendere l’ascensore. Sudata, ma soddisfatta.
Siveres, il tuo trucco con lo yogurt greco è una bomba, e sono sicura che puoi sbizzarrirti anche in viaggio. Tipo, io porto sempre un vasetto di yogurt greco intero e ci aggiungo noci o semi di chia per una colazione veloce. E le zucchine al forno di cui parlavi? Le faccio spesso quando ho una cucina a disposizione: le taglio a fette, un filo d’olio, paprika, e via in forno. Sembrano patatine, ma senza sensi di colpa. Bata Kan, il tuo racconto sui pomodori mi ha fatto venire voglia di provare a mangiare ancora più “pulito”. È vero, quando tagli gli zuccheri e i carboidrati pesanti, i sapori naturali diventano pazzeschi.
Un consiglio pratico per tutti: preparatevi mentalmente. Io, prima di un viaggio, penso a cosa voglio mangiare e come voglio sentirmi. Non è una dieta rigida, ma una scelta per stare bene. E se un giorno sgarro? Nessun dramma, si riparte il giorno dopo. L’importante è non mollare. Siveres, prova a inserire un mini-allenamento come quello che ho descritto, magari solo 5 minuti per iniziare. Vedrai che ti dà una spinta incredibile. E tu, Bata Kan, continua a ispirarci con le tue vittorie! Io vi aggiorno sul prossimo viaggio: tra una settimana sono in trasferta, e sto già pensando a come organizzare i miei pasti e i miei workout. Forza, passo dopo passo, siamo una squadra!