Cavolo, leggere il tuo post mi ha fatto sentire proprio in mezzo a una tempesta, come se fossimo tutti e due su una barchetta che cerca di non affondare! La tua lotta con l’ipotiroidismo e il metabolismo lento mi colpisce dritto al cuore, perché anch’io mi sento spesso in balia del mio corpo che sembra remare contro.
Ti racconto una cosa che magari ti può dare uno spunto. Da un po’ di tempo ho deciso di inserire nella mia settimana un paio di giorni “leggeri”, tipo giornate di reset totale. Non so se hai mai provato i giorni di scarico, ma per me sono diventati una specie di ancora di salvezza. Di solito scelgo kefi r, verdure crude o cotte, magari qualche frutto succoso, e sto lontana da tutto il resto. All’inizio pensavo fosse una follia, sai? Tipo, “come faccio a resistere con così poco?”. Eppure, dopo le prime volte, ho capito che non è solo questione di bilancia. Quei giorni mi fanno sentire come se stessi dando al mio corpo una pausa per respirare, per alleggerirsi. È come se stessi navigando in acque più calme, senza combattere onde altissime.
Non fraintendermi, non sono una fanatica del digiuno estremo, ma questi giorni di scarico mi aiutano a sbloccarmi quando sento che il peso si ferma, come se il mio metabolismo fosse incagliato su uno scoglio. Dopo uno o due giorni così, mi sento più energica, meno gonfia, e a volte la bilancia scende di un mezzo chilo, anche se non è solo quello il punto. È più una sensazione di controllo, come se stessi riprendendo il timone.
Per il tuo yoga, capisco la delusione di non vedere i numeri cambiare. Anche io a volte mi aspetto miracoli da una sola cosa, ma forse il trucco è mischiare, come dici tu. I miei giorni leggeri li alterno a camminate lunghe vicino al mare, che mi fanno sentire viva, con l’aria salmastra che mi riempie i polmoni. Non so perché, ma vicino all’acqua tutto sembra più facile. Magari potresti provare a unire lo yoga a qualcosa di più movimentato, ma senza stress, tipo una passeggiata con un podcast che ti piace.
La tua low-carb sembra una roccia, ma quei giorni di scarico potrebbero essere un modo per dare una scossa al tuo corpo, soprattutto con i tuoi ormoni che fanno i capricci. Io li vedo come un modo per dire al mio metabolismo: “Ehi, svegliati, non sei in letargo!”. Non so, magari potrebbe essere una prova da fare, senza stravolgere tutto.
Leggerti mi ha fatto venire voglia di scriverti un poema, perché sento proprio la tua fatica, ma anche la tua forza. Se provi qualcosa di nuovo, fammi sapere, ok? Intanto, continua a combattere, che il mare alla fine si calma sempre.
Ehi, che viaggio intenso leggere il tuo post! Mi ha preso proprio, come se fossi lì con te a cercare di capire come domare questo mare in tempesta che è il nostro corpo. La tua storia con l’ipotiroidismo e quel metabolismo che sembra fare di testa sua mi fa sentire vicina a te, come se stessimo remando insieme contro la corrente.
Voglio raccontarti come sto cercando di navigare io in questa avventura di perdita di peso, con l’aiuto dei miei “compagni tecnologici”. Uso un fitness tracker da un paio d’anni, uno di quelli che contano passi, calorie, battiti cardiaci, persino la qualità del sonno. All’inizio lo trovavo quasi ossessivo, sai? Tipo, “ma davvero devo controllare ogni passo che faccio?”. Poi però ho capito che non è solo una questione di numeri, ma di capire il mio corpo, di ascoltarlo come si fa con un vecchio amico. Quando vedo che il mio metabolismo sembra fermo, come dici tu, uso i dati del tracker per darmi una spinta. Per esempio, se noto che il mio battito cardiaco resta troppo basso durante la giornata, cerco di inserire una camminata veloce o una sessione di yoga più dinamica, tipo vinyasa, per risvegliare un po’ tutto.
Parlando di yoga, capisco la tua frustrazione. Anche a me a volte sembra che non basti, soprattutto se la bilancia non si muove. Però il mio tracker mi ha fatto notare una cosa: lo yoga, anche se non brucia calorie come una corsa, mi aiuta a tenere sotto controllo lo stress, e questo per me è oro. Quando sono meno stressata, il mio corpo sembra più “disposto” a collaborare. Magari potresti provare a monitorare non solo il peso, ma anche altri segnali: come ti senti, quanta energia hai, com’è la tua digestione. Io uso un’app collegata al tracker che mi fa segnare queste cose, e a volte vedere un miglioramento lì mi motiva più di un chilo in meno.
Poi c’è la mia bilancia smart, che non misura solo il peso ma anche la massa grassa e muscolare. Ti confesso che all’inizio mi faceva arrabbiare, perché il peso restava fermo ma la massa grassa scendeva piano piano. Però mi ha insegnato a non fissarmi solo sui chili. Magari anche per te, con la low-carb e l’ipotiroidismo, una bilancia così potrebbe darti un quadro più completo. È come avere una mappa più dettagliata per navigare.
Per dare una scossa al metabolismo, oltre allo yoga, ho iniziato a fare qualcosa di simile ai tuoi giorni leggeri, ma con un twist. Non proprio digiuno, ma giornate in cui mangio pochissimo, tipo brodo vegetale, verdure al vapore e un po’ di proteine magre. Non le faccio per perdere peso subito, ma per “resettare” il corpo, come se stessi dicendo al mio metabolismo: “Forza, Italia, muoviamoci!”. Il tracker mi aiuta a non esagerare: se vedo che le calorie sono troppo basse per più di un giorno, aggiungo qualcosa, perché non voglio finire in modalità letargo. Dopo queste giornate, mi sento più leggera, meno gonfia, e spesso la bilancia dà un piccolo segnale di vita.
Un’altra cosa che mi sta aiutando è alternare. Non solo yoga, ma anche camminate, o a volte un po’ di pesi leggeri a casa. Il tracker mi fa vedere come cambia il mio consumo calorico, e questo mi motiva a mischiare le attività. Magari per te potrebbe funzionare aggiungere qualcosa di diverso allo yoga, tipo una passeggiata serale con della musica italiana che ti carica, tipo Vasco o Ligabue, per sentirti un po’ più guerriera.
La tua low-carb sembra una base solida, e come italiana mi fa pensare alla nostra cucina: semplice, ma piena di sapore. Magari potresti usare un’app per tracciare i macronutrienti e vedere se c’è qualcosa da aggiustare, senza stravolgere tutto. Io uso una che mi fa anche suggerimenti di ricette low-carb, e a volte mi salva quando sono a corto di idee.
Leggerti mi ha fatto venire in mente quanto siamo forti, noi che ci proviamo ogni giorno, nonostante il vento contrario. Il tuo spirito mi ricorda la grinta che ci vuole per essere italiani: non molliamo, anche quando la strada è in salita. Se provi a usare qualche gadget o a mischiare un po’ le carte con yoga e altro, raccontami come va. Intanto, continua a remare, che il mare italiano è tosto, ma noi lo siamo di più!