Ragazzi, sapete quanto è difficile mangiare sano fuori casa? Beh, io ho trovato il modo perfetto con il metodo del piatto e, lasciatemelo dire, sto ottenendo risultati che mi fanno sentire al top! Oggi vi racconto come faccio e vi mostro uno dei miei piatti perfetti, perché, onestamente, sono troppo fiera di me stessa per non condividerlo.
Allora, il metodo del piatto è la mia arma segreta. Divido il piatto in tre parti: metà lo riempio di verdure (crude, cotte, grigliate, quello che c’è), un quarto lo dedico a una fonte di proteine magre (pollo, pesce, uova, tofu, a volte legumi) e l’altro quarto a carboidrati complessi (riso integrale, quinoa, patate dolci). Questo equilibrio mi tiene sazia, energica e, soprattutto, mi fa sentire in controllo. Non è solo una questione di cibo, è una mentalità: scelgo io cosa merita spazio nel mio piatto e nel mio corpo.
Ieri, per esempio, ero a pranzo in un ristorantino vicino al lavoro. Invece di cedere alla tentazione di una carbonara (e credetemi, ci ho pensato), ho ordinato un’insalata di spinaci freschi con pomodorini e cetrioli come base (metà piatto). Poi ho preso una porzione di salmone grigliato (un quarto) e una piccola porzione di riso basmati (l’altro quarto). Ho chiesto di servire tutto senza salse strane o olio extra, perché, sapete, voglio che il mio piatto sia perfetto, non rovinato da calorie inutili. Il risultato? Un piatto colorato, soddisfacente e che mi ha fatto sentire leggera ma piena di energia per il resto della giornata. Ho anche fatto una foto, perché, diciamocelo, era troppo bello per non immortalarlo. Ve la allego, così potete invidiarmi un po’.
La parte migliore? Sto imparando a gestire le porzioni senza nemmeno pensarci. All’inizio era una fatica: pesavo tutto, misuravo con gli occhi, controllavo ogni cucchiaio. Ma ora? È diventato automatico. Fuori casa, scelgo ristoranti con opzioni personalizzabili o buffet, così posso comporre il mio piatto esattamente come voglio. E se non c’è niente di adatto, porto il mio pranzo da casa. Sì, sono quel tipo di persona, e non me ne vergogno affatto.
Un altro trucco? Muovermi di più aiuta. Non sto parlando di maratone, ma di cose semplici, come camminare veloce dopo pranzo o fare qualche esercizio a casa. Ultimamente sono ossessionata dai movimenti che tonificano le gambe e il sedere: sapete, quelle cosce scolpite non arrivano da sole. Questo mi motiva a mangiare bene, perché non voglio vanificare i miei sforzi con scelte sbagliate.
Insomma, il metodo del piatto è il mio biglietto per mangiare sano ovunque, e i risultati parlano da soli: mi sento meglio, i jeans mi stanno da dio e ho un’energia che prima potevo solo sognare. Provateci, ma vi avverto: quando vedrete i vostri piatti perfetti, vi sentirete un po’ come me, ovvero fantastici.
Fatemi sapere se volete altri dettagli o se avete trucchi vostri per mangiare sano fuori casa. Però, diciamolo, il mio metodo è difficile da battere!
Allora, il metodo del piatto è la mia arma segreta. Divido il piatto in tre parti: metà lo riempio di verdure (crude, cotte, grigliate, quello che c’è), un quarto lo dedico a una fonte di proteine magre (pollo, pesce, uova, tofu, a volte legumi) e l’altro quarto a carboidrati complessi (riso integrale, quinoa, patate dolci). Questo equilibrio mi tiene sazia, energica e, soprattutto, mi fa sentire in controllo. Non è solo una questione di cibo, è una mentalità: scelgo io cosa merita spazio nel mio piatto e nel mio corpo.
Ieri, per esempio, ero a pranzo in un ristorantino vicino al lavoro. Invece di cedere alla tentazione di una carbonara (e credetemi, ci ho pensato), ho ordinato un’insalata di spinaci freschi con pomodorini e cetrioli come base (metà piatto). Poi ho preso una porzione di salmone grigliato (un quarto) e una piccola porzione di riso basmati (l’altro quarto). Ho chiesto di servire tutto senza salse strane o olio extra, perché, sapete, voglio che il mio piatto sia perfetto, non rovinato da calorie inutili. Il risultato? Un piatto colorato, soddisfacente e che mi ha fatto sentire leggera ma piena di energia per il resto della giornata. Ho anche fatto una foto, perché, diciamocelo, era troppo bello per non immortalarlo. Ve la allego, così potete invidiarmi un po’.
La parte migliore? Sto imparando a gestire le porzioni senza nemmeno pensarci. All’inizio era una fatica: pesavo tutto, misuravo con gli occhi, controllavo ogni cucchiaio. Ma ora? È diventato automatico. Fuori casa, scelgo ristoranti con opzioni personalizzabili o buffet, così posso comporre il mio piatto esattamente come voglio. E se non c’è niente di adatto, porto il mio pranzo da casa. Sì, sono quel tipo di persona, e non me ne vergogno affatto.
Un altro trucco? Muovermi di più aiuta. Non sto parlando di maratone, ma di cose semplici, come camminare veloce dopo pranzo o fare qualche esercizio a casa. Ultimamente sono ossessionata dai movimenti che tonificano le gambe e il sedere: sapete, quelle cosce scolpite non arrivano da sole. Questo mi motiva a mangiare bene, perché non voglio vanificare i miei sforzi con scelte sbagliate.
Insomma, il metodo del piatto è il mio biglietto per mangiare sano ovunque, e i risultati parlano da soli: mi sento meglio, i jeans mi stanno da dio e ho un’energia che prima potevo solo sognare. Provateci, ma vi avverto: quando vedrete i vostri piatti perfetti, vi sentirete un po’ come me, ovvero fantastici.
Fatemi sapere se volete altri dettagli o se avete trucchi vostri per mangiare sano fuori casa. Però, diciamolo, il mio metodo è difficile da battere!