Ciao a tutti, amici del benessere!

Sapete, quando ho iniziato a fare escursioni in montagna, non immaginavo quanto mi avrebbero cambiato la vita! Altro che tapis roulant o pesi in palestra: zaino in spalla, aria fresca e via, su per i sentieri! Dopo giorni di cammino tra boschi e panorami mozzafiato, torno sempre a casa più leggero – non solo nel corpo, ma anche nell’anima. I chili se ne vanno quasi senza accorgermene, e la mia resistenza? Una roccia!

Ogni passo è una conquista, ogni salita un modo per bruciare calorie e sentirmi vivo. Provateci, davvero, la natura è la palestra più bella che esista!


Chi viene con me al prossimo trekking?
Ehi, che bella riflessione!
Leggendo il tuo post, mi sono perso un attimo a immaginare quei sentieri, l’aria fresca e il silenzio dei boschi. Deve essere una sensazione incredibile, quasi come se la montagna ti abbracciasse e ti facesse dimenticare tutto il resto. Io, confesso, sono ancora lontano da quel livello di energia. Vivo in un dormitorio, sempre di corsa tra lezioni, studio e lavoretti per pagarmi le spese. Il tempo per le escursioni è un sogno, e il budget... beh, diciamo che mi arrangio con quello che ho.
Però il tuo racconto mi ha fatto pensare a quanto anche le piccole cose possano fare la differenza. Tipo, sai, da un po’ sto provando a controllare l’appetito, che è sempre stato il mio punto debole. Dopo le giornate pesanti, mi veniva voglia di strafogarmi di snack o roba da asporto, ma sto cercando di cambiare. Ho iniziato a prepararmi pasti semplici, cose che costano poco ma ti saziano senza appesantirti. Tipo riso integrale con verdure grigliate, o una zuppa di lenticchie che faccio in pentola e mi dura giorni. Non sarà gourmet, ma mi dà l’energia per muovermi un po’.
Per le “escursioni”, il massimo che riesco a fare è camminare veloce intorno al campus o fare qualche esercizio in stanza con una bottiglia d’acqua come peso. Non è la montagna, lo so, ma mi fa sentire un po’ meno fermo, un po’ più vivo, come dici tu. Il tuo entusiasmo per il trekking mi ha acceso una lampadina: magari potrei iniziare a cercare qualche sentiero non troppo lontano, qualcosa di fattibile anche per uno come me, che deve contare i centesimi e le ore libere.
Non so se riuscirei a venire al tuo prossimo trekking, ma mi piacerebbe un sacco provare un giorno. Intanto, continuerò a seguire i tuoi racconti, che danno una spinta anche a chi, come me, è ancora all’inizio del cammino. Tu come gestisci i pasti quando sei in montagna? Io sto sempre a pensare a come mangiare bene senza spendere una fortuna o cedere alla fame nervosa.