Massaggi e trattamenti: funzionano davvero per il corpo che cambia?

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M-NL

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutte, o forse meglio dire "compagne di viaggio" in questa fase così particolare della vita? Vi scrivo con il cuore un po’ in mano, perché sto provando di tutto per sentirmi di nuovo bene nel mio corpo, e non so mai se sto davvero andando nella direzione giusta. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi linfodrenanti e sulle sedute di vacuum, quelle con le coppette che ti “risucchiano” la pelle – sapete di cosa parlo, no? All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma dopo qualche seduta ho notato che le gambe sembrano meno gonfie, soprattutto la sera quando di solito mi sento un pallone. Però, ecco, non so se è solo una sensazione o se sta davvero cambiando qualcosa nei numeri sulla bilancia.
Poi c’è stato quel giorno in cui ho deciso di provare un avvolgimento con le alghe. Mi sono sentita una specie di sushi umano, avvolta in quella roba appiccicosa, e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero?”. La ragazza del centro estetico mi ha detto che aiuta a drenare e a sciogliere un po’ di ritenzione idrica, e sì, dopo mi sono sentita più leggera, ma… quanto dura? Due giorni dopo ero di nuovo con quella sensazione di pesantezza che ormai conosco fin troppo bene. Non so, forse sono io che mi aspetto troppo, o forse ci vuole più costanza di quella che riesco a mettere in questo momento.
E poi c’è la parte emotiva: guardarmi allo specchio e vedere un corpo che non sempre riconosco mi fa venire un groppo in gola. Provo queste cose perché voglio ritrovarmi, non solo perdere qualche chilo. Le creme, i rulli, le macchine che vibrano… ogni tanto mi sembra di fare progressi, altre volte mi sento una cavia che gira in tondo. Qualcuna di voi ha provato queste cose? Vi hanno dato una spinta vera o è solo un’illusione che ci vendono per farci sperare? Mi piacerebbe sapere come vi siete sentite, magari mi aiutate a capire se insistere o lasciar perdere. Grazie davvero se vorrete condividere qualcosa con me, mi sento meno sola a leggervi.
 
Ciao a tutte, o forse meglio dire "compagne di viaggio" in questa fase così particolare della vita? Vi scrivo con il cuore un po’ in mano, perché sto provando di tutto per sentirmi di nuovo bene nel mio corpo, e non so mai se sto davvero andando nella direzione giusta. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi linfodrenanti e sulle sedute di vacuum, quelle con le coppette che ti “risucchiano” la pelle – sapete di cosa parlo, no? All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma dopo qualche seduta ho notato che le gambe sembrano meno gonfie, soprattutto la sera quando di solito mi sento un pallone. Però, ecco, non so se è solo una sensazione o se sta davvero cambiando qualcosa nei numeri sulla bilancia.
Poi c’è stato quel giorno in cui ho deciso di provare un avvolgimento con le alghe. Mi sono sentita una specie di sushi umano, avvolta in quella roba appiccicosa, e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero?”. La ragazza del centro estetico mi ha detto che aiuta a drenare e a sciogliere un po’ di ritenzione idrica, e sì, dopo mi sono sentita più leggera, ma… quanto dura? Due giorni dopo ero di nuovo con quella sensazione di pesantezza che ormai conosco fin troppo bene. Non so, forse sono io che mi aspetto troppo, o forse ci vuole più costanza di quella che riesco a mettere in questo momento.
E poi c’è la parte emotiva: guardarmi allo specchio e vedere un corpo che non sempre riconosco mi fa venire un groppo in gola. Provo queste cose perché voglio ritrovarmi, non solo perdere qualche chilo. Le creme, i rulli, le macchine che vibrano… ogni tanto mi sembra di fare progressi, altre volte mi sento una cavia che gira in tondo. Qualcuna di voi ha provato queste cose? Vi hanno dato una spinta vera o è solo un’illusione che ci vendono per farci sperare? Mi piacerebbe sapere come vi siete sentite, magari mi aiutate a capire se insistere o lasciar perdere. Grazie davvero se vorrete condividere qualcosa con me, mi sento meno sola a leggervi.
Ehilà, compagne di questa avventura che a volte sembra una salita infinita! Ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Quel senso di “sto provando di tutto, ma dove sto andando davvero?” me lo sono chiesto pure io mille volte. Io sono uno che ha sempre avuto la bici come alleata, e ti dico subito che i massaggi e i trattamenti tipo quelli che descrivi li ho provati più per curiosità che per altro, ma non sono mai stati la mia strada principale. Però capisco il tuo bisogno di sperimentare, di cercare qualcosa che ti faccia sentire di nuovo a casa nel tuo corpo.

Io il mio “ritorno” l’ho trovato pedalando. Non è stato immediato, eh, all’inizio arrancavo dopo dieci minuti e mi sentivo un disastro, con le gambe pesanti e il fiato corto. Ma poi, piano piano, ho visto il cambiamento: non solo i chili che se ne andavano, ma proprio il modo in cui mi sentivo. Le gambe meno gonfie le ho notate anch’io, però più per le ore passate a girare sui pedali che per le coppette o gli impacchi. È come se il movimento continuo mi aiutasse a sbloccare tutto, a drenare quella sensazione di “pallone” che dici tu. E poi c’è quella soddisfazione di arrivare in fondo a un percorso e pensare: “Ce l’ho fatta, sono più forte di ieri”.

Sui trattamenti, ti dico la mia: i massaggi linfodrenanti li ho fatti un paio di volte, e sì, all’inizio ti senti più leggera, ma è vero che dopo un po’ torna tutto com’era. Gli avvolgimenti con le alghe non li ho provati, ma mi immagino quella sensazione di sushi umano e sorrido! Secondo me funzionano se li fai con costanza, ma da soli non bastano. È un po’ come mettere una toppa: ti aiuta lì per lì, ma se non cambi il ritmo della tua vita, il corpo torna a fare quello che sa fare. Io ho capito che per me la chiave è stata integrare la bici nella quotidianità: non solo come “esercizio”, ma come un modo per muovermi, respirare, scaricare anche quel groppo in gola di cui parli.

Sul lato emotivo ti capisco fin troppo. Guardarsi allo specchio e non riconoscersi è una botta dura. Io ci ho messo un bel po’ a fare pace con me stesso, e la bici mi ha aiutato anche lì: ogni chilometro in più era un pezzo di fiducia che ritrovavo. Non ti dico di mollare i trattamenti se ti fanno stare bene, ma magari prova a buttarti su qualcosa di attivo, che ti dia anche quel senso di conquista. Non serve essere dei campioni, basta iniziare con una pedalata tranquilla, magari su un percorso piatto, e vedere come ti senti. Se vuoi, ti racconto come ho scelto la mia prima bici o i giri che mi hanno cambiato la prospettiva. Leggerti mi fa pensare che non sei sola, e se ti va di provare qualcosa di diverso, sono qui per darti una spinta!
 
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Ehilà, compagne di questa avventura che a volte sembra una salita infinita! Ti leggo e mi ci ritrovo un sacco, sai? Quel senso di “sto provando di tutto, ma dove sto andando davvero?” me lo sono chiesto pure io mille volte. Io sono uno che ha sempre avuto la bici come alleata, e ti dico subito che i massaggi e i trattamenti tipo quelli che descrivi li ho provati più per curiosità che per altro, ma non sono mai stati la mia strada principale. Però capisco il tuo bisogno di sperimentare, di cercare qualcosa che ti faccia sentire di nuovo a casa nel tuo corpo.

Io il mio “ritorno” l’ho trovato pedalando. Non è stato immediato, eh, all’inizio arrancavo dopo dieci minuti e mi sentivo un disastro, con le gambe pesanti e il fiato corto. Ma poi, piano piano, ho visto il cambiamento: non solo i chili che se ne andavano, ma proprio il modo in cui mi sentivo. Le gambe meno gonfie le ho notate anch’io, però più per le ore passate a girare sui pedali che per le coppette o gli impacchi. È come se il movimento continuo mi aiutasse a sbloccare tutto, a drenare quella sensazione di “pallone” che dici tu. E poi c’è quella soddisfazione di arrivare in fondo a un percorso e pensare: “Ce l’ho fatta, sono più forte di ieri”.

Sui trattamenti, ti dico la mia: i massaggi linfodrenanti li ho fatti un paio di volte, e sì, all’inizio ti senti più leggera, ma è vero che dopo un po’ torna tutto com’era. Gli avvolgimenti con le alghe non li ho provati, ma mi immagino quella sensazione di sushi umano e sorrido! Secondo me funzionano se li fai con costanza, ma da soli non bastano. È un po’ come mettere una toppa: ti aiuta lì per lì, ma se non cambi il ritmo della tua vita, il corpo torna a fare quello che sa fare. Io ho capito che per me la chiave è stata integrare la bici nella quotidianità: non solo come “esercizio”, ma come un modo per muovermi, respirare, scaricare anche quel groppo in gola di cui parli.

Sul lato emotivo ti capisco fin troppo. Guardarsi allo specchio e non riconoscersi è una botta dura. Io ci ho messo un bel po’ a fare pace con me stesso, e la bici mi ha aiutato anche lì: ogni chilometro in più era un pezzo di fiducia che ritrovavo. Non ti dico di mollare i trattamenti se ti fanno stare bene, ma magari prova a buttarti su qualcosa di attivo, che ti dia anche quel senso di conquista. Non serve essere dei campioni, basta iniziare con una pedalata tranquilla, magari su un percorso piatto, e vedere come ti senti. Se vuoi, ti racconto come ho scelto la mia prima bici o i giri che mi hanno cambiato la prospettiva. Leggerti mi fa pensare che non sei sola, e se ti va di provare qualcosa di diverso, sono qui per darti una spinta!
Ciao, compagna di viaggio! Ti capisco quando parli di quel groppo in gola e di provare mille cose per sentirti meglio. Io ho trovato la mia svolta con il mio cane: le passeggiate quotidiane mi tengono in movimento senza nemmeno accorgermene. Altro che massaggi o alghe, è lui che mi “drena” la pesantezza! Camminare dietro al suo entusiasmo mi ha fatto perdere qualche chilo e, soprattutto, mi fa sentire più leggera dentro. I trattamenti magari aiutano sul momento, ma per me è l’energia del mio cucciolo a fare la differenza. Hai mai pensato di provarci con un amico a quattro zampe?
 
Ciao a tutte, o forse meglio dire "compagne di viaggio" in questa fase così particolare della vita? Vi scrivo con il cuore un po’ in mano, perché sto provando di tutto per sentirmi di nuovo bene nel mio corpo, e non so mai se sto davvero andando nella direzione giusta. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi linfodrenanti e sulle sedute di vacuum, quelle con le coppette che ti “risucchiano” la pelle – sapete di cosa parlo, no? All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma dopo qualche seduta ho notato che le gambe sembrano meno gonfie, soprattutto la sera quando di solito mi sento un pallone. Però, ecco, non so se è solo una sensazione o se sta davvero cambiando qualcosa nei numeri sulla bilancia.
Poi c’è stato quel giorno in cui ho deciso di provare un avvolgimento con le alghe. Mi sono sentita una specie di sushi umano, avvolta in quella roba appiccicosa, e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero?”. La ragazza del centro estetico mi ha detto che aiuta a drenare e a sciogliere un po’ di ritenzione idrica, e sì, dopo mi sono sentita più leggera, ma… quanto dura? Due giorni dopo ero di nuovo con quella sensazione di pesantezza che ormai conosco fin troppo bene. Non so, forse sono io che mi aspetto troppo, o forse ci vuole più costanza di quella che riesco a mettere in questo momento.
E poi c’è la parte emotiva: guardarmi allo specchio e vedere un corpo che non sempre riconosco mi fa venire un groppo in gola. Provo queste cose perché voglio ritrovarmi, non solo perdere qualche chilo. Le creme, i rulli, le macchine che vibrano… ogni tanto mi sembra di fare progressi, altre volte mi sento una cavia che gira in tondo. Qualcuna di voi ha provato queste cose? Vi hanno dato una spinta vera o è solo un’illusione che ci vendono per farci sperare? Mi piacerebbe sapere come vi siete sentite, magari mi aiutate a capire se insistere o lasciar perdere. Grazie davvero se vorrete condividere qualcosa con me, mi sento meno sola a leggervi.
Ehi, compagna di questa strada piena di curve, ti capisco fin troppo bene. Anch’io sto cercando di ritrovarmi, ma con il diabete e i dolori alle ginocchia non è facile. I massaggi linfodrenanti li ho provati pure io, e sì, le gambe sembrano più leggere per un po’, ma poi torna tutto com’era. Il mio medico dice che aiuta con la ritenzione, ma per la bilancia ci vuole altro, tipo controllare l’insulina e muovermi senza strafare. Gli avvolgimenti? Mai fatti, mi sa troppo di esperimento strano. Tu come ti senti dopo? Io a volte penso che sia più una coccola che una soluzione vera. Forse dobbiamo darci tempo, ma è dura non perdere la pazienza.
 
Ciao a tutte, o forse meglio dire "compagne di viaggio" in questa fase così particolare della vita? Vi scrivo con il cuore un po’ in mano, perché sto provando di tutto per sentirmi di nuovo bene nel mio corpo, e non so mai se sto davvero andando nella direzione giusta. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi linfodrenanti e sulle sedute di vacuum, quelle con le coppette che ti “risucchiano” la pelle – sapete di cosa parlo, no? All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma dopo qualche seduta ho notato che le gambe sembrano meno gonfie, soprattutto la sera quando di solito mi sento un pallone. Però, ecco, non so se è solo una sensazione o se sta davvero cambiando qualcosa nei numeri sulla bilancia.
Poi c’è stato quel giorno in cui ho deciso di provare un avvolgimento con le alghe. Mi sono sentita una specie di sushi umano, avvolta in quella roba appiccicosa, e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero?”. La ragazza del centro estetico mi ha detto che aiuta a drenare e a sciogliere un po’ di ritenzione idrica, e sì, dopo mi sono sentita più leggera, ma… quanto dura? Due giorni dopo ero di nuovo con quella sensazione di pesantezza che ormai conosco fin troppo bene. Non so, forse sono io che mi aspetto troppo, o forse ci vuole più costanza di quella che riesco a mettere in questo momento.
E poi c’è la parte emotiva: guardarmi allo specchio e vedere un corpo che non sempre riconosco mi fa venire un groppo in gola. Provo queste cose perché voglio ritrovarmi, non solo perdere qualche chilo. Le creme, i rulli, le macchine che vibrano… ogni tanto mi sembra di fare progressi, altre volte mi sento una cavia che gira in tondo. Qualcuna di voi ha provato queste cose? Vi hanno dato una spinta vera o è solo un’illusione che ci vendono per farci sperare? Mi piacerebbe sapere come vi siete sentite, magari mi aiutate a capire se insistere o lasciar perdere. Grazie davvero se vorrete condividere qualcosa con me, mi sento meno sola a leggervi.
Ehi, compagna di viaggio, che bella la tua sincerità in questo post! Leggerti mi ha fatto ripensare a tutte le volte che anch’io mi sono chiesto se stessi davvero facendo la cosa giusta per il mio corpo. Capisco quel mix di speranza e dubbi che descrivi, quel voler ritrovare te stessa nello specchio. Ti racconto un po’ come sto affrontando io questa avventura, magari qualcosa ti risuona.

Come sportivo amatoriale, passo tanto tempo a correre, nuotare o pedalare, e il mio obiettivo non è solo perdere peso, ma sentirmi più leggero e performante. All’inizio pensavo che i massaggi o i trattamenti tipo quelli che nomini fossero solo un “extra” per chi aveva tempo da perdere. Però, parlando con un amico fisioterapista, ho scoperto che i massaggi linfodrenanti possono davvero aiutare a ridurre quel gonfiore che ti appesantisce, soprattutto se, come me, passi ore ad allenarti e le gambe a fine giornata gridano pietà. Non sono la bacchetta magica, ma se li abbini a un’alimentazione curata e al movimento, possono dare una mano a sentirti meno “bloccata”. Sul vacuum e gli avvolgimenti, invece, non ho esperienza diretta, ma quello che dici sul sentirti più leggera per un paio di giorni mi fa pensare che forse sono un supporto temporaneo, più per il morale che per un cambiamento profondo.

Ti butto lì un’idea che per me ha fatto la differenza: oltre agli allenamenti, ho iniziato a costruire i miei pasti come se fossero il carburante per le mie gare. Non parlo di diete rigide, ma di scelte semplici che mi danno energia senza appesantirmi. Per esempio, frutta come le mele è diventata la mia alleata: le porto sempre con me per uno spuntino veloce prima di correre o dopo una nuotata. Sono leggere, mi tengono idratato e mi danno quella spinta di zuccheri naturali che non mi fa crollare. Non è che da sole ti cambiano il corpo, chiaro, ma è come se ogni piccola scelta del genere mi aiutasse a costruire una versione di me più in sintonia con quello che voglio essere.

Sul lato emotivo, ti capisco quando dici di quel groppo in gola. Anche a me capita di guardarmi e pensare: “Ok, ma dove sto andando?”. Però, sai, credo che ogni passo, anche quelli che sembrano piccoli, come provare un massaggio o scegliere di mangiare qualcosa di sano, sia un modo per dirti che ci stai provando. E questo conta tantissimo. Non è una gara contro il tempo, ma un viaggio per stare meglio con te stessa. Io, per esempio, mi sono dato degli obiettivi sportivi: migliorare il mio tempo sui 10 km, riuscire a fare una salita in bici che mi distrugge sempre. Non sempre ci riesco, ma avere un traguardo mi aiuta a non perdermi nei momenti di sconforto.

Il mio consiglio? Prova a mischiare un po’ le cose: continua con i massaggi se ti fanno stare bene, ma magari aggiungi qualche passeggiata veloce o un allenamento leggero che ti diverta. E poi, coccolati con qualcosa di semplice, come preparare una cena colorata che ti faccia sorridere. Non è tutto o niente, è un passo dopo l’altro. Se vuoi, posso condividere il mio piano di allenamenti o qualche idea per pasti leggeri che mi aiutano a sentirmi in forma senza morire di fame. Scrivimi se ti va, siamo in tante e tanti su questa strada, e condividere fa sembrare tutto un po’ più leggero. Forza, ce la stai facendo!
 
Ehi, M-NL, che dire, il tuo post mi ha proprio preso! Sembra di leggere una pagina del mio diario, con quel mix di “ci sto provando” e “ma starò facendo bene?”. Sei stata un vulcano di sincerità, e ti scrivo con un sorriso perché mi sa che siamo in tante a fare su e giù su questa montagna del benessere. Ti racconto come me la cavo io, con il portafoglio che piange ma la voglia di sentirmi bene che non molla mai.

Parto col dirti che i massaggi linfodrenanti di cui parli mi incuriosiscono un sacco. Non li ho mai provati, sai, perché qui da me i centri estetici hanno prezzi che sembrano bollette della luce! Però mi hai fatto venir voglia di informarmi, magari trovo qualche offerta o qualche tutorial per farli in casa. Sul vacuum e gli avvolgimenti alle alghe, rido perché ti immagino avvolta come un sushi! Anche a me piacerebbe provare, ma per ora mi limito a sognarli. Da quello che dici, sembra che diano una bella sensazione di leggerezza, no? Magari non fanno miracoli sulla bilancia, ma se ti fanno sentire un po’ più “te stessa” per un giorno o due, direi che già è una piccola vittoria.

Io, per stare dietro al mio obiettivo di perdere qualche chilo senza spendere una fortuna, mi sono buttata su un alleato che non costa nulla: le app per il fitness. Ne ho provate un paio gratuite che mi hanno salvato la vita, tipo quelle che ti guidano con esercizi a casa o ti danno idee per mangiare sano senza complicarti l’esistenza. Non so se usi già qualcosa del genere, ma per me sono state una svolta. Per esempio, c’è un’app che mi fa fare workout di 20 minuti con esercizi che usano solo il peso del corpo: squat, plank, jumping jack. All’inizio mi sentivo un disastro, ma ora mi diverto e sudo come se fossi in palestra! E poi, non so te, ma fare esercizio mi dà una carica pazzesca, come se stessi dicendo al mio corpo: “Ehi, stiamo lavorando insieme, ok?”.

Per mangiare bene senza svuotare il conto in banca, ho imparato a fare la spesa in modo furbo. Tipo, compro verdure di stagione, che costano meno, e legumi secchi, che sono super economici e mi saziano un sacco. Una cosa che adoro è farmi delle zuppe giganti con lenticchie, carote e zucchine: le preparo la domenica e me le porto dietro tutta la settimana. Aggiungo un po’ di spezie per non annoiarmi, e mi sento una chef stellata! Anche la frutta è mia amica: le mele o le banane sono perfette per uno spuntino veloce, e mi tengono lontana dalle schifezze quando ho fame nervosa.

Sul lato emotivo, ti capisco da morire. Quel groppo in gola quando ti guardi allo specchio… uff, ci passo anch’io. Però sai cosa mi aiuta? Tenere traccia dei miei progressi, non solo con la bilancia, ma con piccole cose. Tipo, segno su un quaderno quante volte riesco a fare esercizio in una settimana o come mi sento dopo una giornata in cui ho mangiato bene. È come un diario della mia “me” che sta crescendo, e rileggerlo mi ricorda che sto andando avanti, anche se a volte mi sembra di no. Un’altra cosa che faccio è premiarmi, ma senza cibo: magari mi guardo un episodio della mia serie preferita o mi compro un rossetto low-cost che mi fa sentire carina.

Il mio consiglio spensierato? Prova a scaricare un’app gratuita per il fitness, ce ne sono tante con piani per principianti. Magari inizi con una camminata veloce seguendo una playlist che ti gasa, o con un mini-allenamento in salotto. E poi, continua con i massaggi se ti fanno stare bene, ma non aspettarti che facciano tutto il lavoro: sono come un booster, ma il vero cambiamento lo fai tu con le tue scelte ogni giorno. Se ti va, scrivimi quali app usi o se vuoi qualche idea per piatti economici e gustosi. Siamo una squadra, no? Dai, un passo alla volta, e presto ti guarderai allo specchio con un sorriso più grande. Forza, sushi-girl, sei forte!
 
Ciao a tutte, o forse meglio dire "compagne di viaggio" in questa fase così particolare della vita? Vi scrivo con il cuore un po’ in mano, perché sto provando di tutto per sentirmi di nuovo bene nel mio corpo, e non so mai se sto davvero andando nella direzione giusta. Ultimamente mi sono buttata sui massaggi linfodrenanti e sulle sedute di vacuum, quelle con le coppette che ti “risucchiano” la pelle – sapete di cosa parlo, no? All’inizio ero scettica, pensavo fosse solo una moda, ma dopo qualche seduta ho notato che le gambe sembrano meno gonfie, soprattutto la sera quando di solito mi sento un pallone. Però, ecco, non so se è solo una sensazione o se sta davvero cambiando qualcosa nei numeri sulla bilancia.
Poi c’è stato quel giorno in cui ho deciso di provare un avvolgimento con le alghe. Mi sono sentita una specie di sushi umano, avvolta in quella roba appiccicosa, e mentre ero lì sdraiata mi chiedevo: “Ma funzionerà davvero?”. La ragazza del centro estetico mi ha detto che aiuta a drenare e a sciogliere un po’ di ritenzione idrica, e sì, dopo mi sono sentita più leggera, ma… quanto dura? Due giorni dopo ero di nuovo con quella sensazione di pesantezza che ormai conosco fin troppo bene. Non so, forse sono io che mi aspetto troppo, o forse ci vuole più costanza di quella che riesco a mettere in questo momento.
E poi c’è la parte emotiva: guardarmi allo specchio e vedere un corpo che non sempre riconosco mi fa venire un groppo in gola. Provo queste cose perché voglio ritrovarmi, non solo perdere qualche chilo. Le creme, i rulli, le macchine che vibrano… ogni tanto mi sembra di fare progressi, altre volte mi sento una cavia che gira in tondo. Qualcuna di voi ha provato queste cose? Vi hanno dato una spinta vera o è solo un’illusione che ci vendono per farci sperare? Mi piacerebbe sapere come vi siete sentite, magari mi aiutate a capire se insistere o lasciar perdere. Grazie davvero se vorrete condividere qualcosa con me, mi sento meno sola a leggervi.
Cara compagna di viaggio,

le tue parole mi hanno colpito dritto al cuore, perché so esattamente cosa significa guardarsi allo specchio e cercare di riconoscersi in un corpo che sembra cambiare più veloce di quanto riusciamo ad accettare. La tua storia con i massaggi, le coppette e gli impacchi di alghe mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere: quante di noi si sono sentite un po’ “sushi umani” in questa ricerca di benessere?

Visto che il tema qui è il corpo che cambia e i trattamenti, vorrei condividere un po’ della mia esperienza con i “cheat meals” – quei momenti in cui mi concedo un pasto libero, una volta a settimana, per ricaricare corpo e mente. Non è proprio un massaggio o un trattamento estetico, ma credo che possa essere un tassello importante in questo puzzle che è il nostro percorso di trasformazione.

Partiamo dal corpo: i cheat meals, se pianificati bene, possono dare una scossa al metabolismo. Quando siamo a dieta, soprattutto per tanto tempo, il nostro corpo tende ad “adattarsi”, rallentando un po’ per conservare energia. Un pasto più abbondante, magari ricco di carboidrati o di qualcosa che ci piace davvero, può segnalare al corpo che non c’è bisogno di andare in modalità “risparmio”. Studi come quelli pubblicati su riviste scientifiche (penso al Journal of Obesity) parlano di come un aumento temporaneo delle calorie possa stimolare ormoni come la leptina, che regola il senso di sazietà e il dispendio energetico. Nella mia esperienza, dopo un cheat meal fatto con criterio – per esempio una pizza con gli amici o un piatto di pasta al forno – mi sento più energica nei giorni successivi, e spesso noto che il peso sulla bilancia non schizza in alto come temevo. Anzi, a volte scende un po’, forse perché il corpo si “sblocca”.

Ma il vero game-changer, per me, è l’aspetto psicologico. Tu parli di quel groppo in gola, di sentirti una cavia in certi momenti, e io ci sono passata. La dieta può diventare una gabbia, e i trattamenti, per quanto utili, a volte ci fanno sentire come se stessimo inseguendo un risultato che non arriva mai. Il cheat meal, invece, mi dà un momento di libertà. È come dire al mio cervello: “Ehi, non è tutto sacrificio, puoi goderti la vita”. Per me, quel pasto settimanale è un appuntamento con me stessa: scelgo qualcosa che mi fa felice, lo gusto senza sensi di colpa, e poi torno al mio percorso con più motivazione. Non è solo cibo, è un reset mentale.

Detto questo, non è una bacchetta magica. Se esagero o se non pianifico bene, rischio di sentirmi appesantita, proprio come dici tu dopo i tuoi trattamenti. La chiave è l’equilibrio: il cheat meal deve essere un’eccezione, non una porta aperta a mangiare senza controllo. E qui, ammetto, la tecnologia mi dà una mano. Uso un’app per tracciare cosa mangio durante la settimana, così so quando e come inserire quel pasto libero senza deragliare. Non dico che serva a tutte, ma per me è un modo per tenere il controllo senza ossessionarmi.

Tornando ai tuoi massaggi e trattamenti, credo che il tuo istinto sia giusto: la costanza è tutto. I linfodrenaggi, per esempio, possono davvero aiutare con la ritenzione idrica, ma ci vuole tempo perché i risultati siano visibili e duraturi. Gli impacchi di alghe o le sedute di vacuum possono essere un supporto, ma da soli non fanno miracoli. Magari potresti provare a integrarli con qualcosa che lavora anche sulla testa, come il mio cheat meal o anche solo una passeggiata che ti faccia sentire bene. E, soprattutto, datti tempo: il corpo cambia, ma lo fa a modo suo, e non sempre lo vediamo subito allo specchio.

Se ti va, prova a inserire un momento di “ricarica” come il cheat meal e vedi come ti senti. Magari non sarà la pizza a cambiarti la vita, ma potrebbe darti quella spinta emotiva che cerchi. E scrivici, raccontaci come va: siamo tutte qui, a fare il tifo per te.