Massaggi e macchinari a casa o in palestra: quale vince per davvero?

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ixs

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, parliamoci chiaro: massaggi e macchinari per dimagrire, che sia a casa o in palestra, devono funzionare sul serio, non possiamo perdere tempo con promesse vuote! Io sono anni che sperimento di tutto, da massaggi manuali a quelli con rulli strani, fino alle fasce vibranti e alle macchine sottovuoto che ti fanno sudare come se fossi in una sauna. E sapete una cosa? Non è solo una questione di chili che scendono, ma di come ti senti dopo, di chi ti sta intorno e di quanto ti senti a tuo agio a farli in un posto o nell’altro.
A casa ho provato di tutto: ho comprato un aggeggio per il massaggio linfatico che sembrava uscito da un film di fantascienza. All’inizio pensavo fosse una svolta, lo accendevo mentre guardavo la TV e mi dicevo “ecco, ora sì che i rotolini spariscono”. Ma dopo un mese? Zero risultati visibili, solo un po’ di pelle più liscia e un rumore assurdo che spaventava il gatto. Poi c’è il fattore solitudine: a casa sei tu e basta, nessuno che ti sprona, nessuno che ti guarda e ti fa venir voglia di insistere. Ti senti un po’ abbandonato, e se non hai la costanza di ferro finisce che molli.
In palestra invece è un altro mondo. Ho provato le sedute di vacuum training, quelle coi macchinari che ti strizzano e ti promettono di sciogliere il grasso. Costano un occhio della testa, ma c’è il tecnico che ti segue e ti senti obbligato a non fare figuracce. E poi c’è la gente: vedere gli altri che sudano ti dà una spinta, ti fa pensare “ok, non sono l’unico a combattere con questi maledetti fianchi”. Però, diciamolo, non sempre i risultati sono proporzionali ai soldi che spendi. Una volta ho fatto un ciclo di 10 sedute di cavitazione, e sì, forse ho perso un centimetro, ma ero io o era solo la mia immaginazione? Mi guardavo allo specchio e non capivo.
Insomma, io sono stufa di buttare tempo e soldi senza certezze. A casa hai il controllo, puoi provare quello che vuoi senza occhi indiscreti, ma ti manca quel confronto umano che in palestra invece ti tiene sul pezzo. Dall’altra parte, in palestra ti senti parte di qualcosa, ma se il portafoglio piange e i risultati non arrivano, ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Voi che ne pensate? Qualcuno ha trovato la quadra tra queste due opzioni? Perché io sono ancora qui che provo, misuro e spero, ma non mollo finché non scovo qualcosa che funzioni davvero!
 
Ragazzi, parliamoci chiaro: massaggi e macchinari per dimagrire, che sia a casa o in palestra, devono funzionare sul serio, non possiamo perdere tempo con promesse vuote! Io sono anni che sperimento di tutto, da massaggi manuali a quelli con rulli strani, fino alle fasce vibranti e alle macchine sottovuoto che ti fanno sudare come se fossi in una sauna. E sapete una cosa? Non è solo una questione di chili che scendono, ma di come ti senti dopo, di chi ti sta intorno e di quanto ti senti a tuo agio a farli in un posto o nell’altro.
A casa ho provato di tutto: ho comprato un aggeggio per il massaggio linfatico che sembrava uscito da un film di fantascienza. All’inizio pensavo fosse una svolta, lo accendevo mentre guardavo la TV e mi dicevo “ecco, ora sì che i rotolini spariscono”. Ma dopo un mese? Zero risultati visibili, solo un po’ di pelle più liscia e un rumore assurdo che spaventava il gatto. Poi c’è il fattore solitudine: a casa sei tu e basta, nessuno che ti sprona, nessuno che ti guarda e ti fa venir voglia di insistere. Ti senti un po’ abbandonato, e se non hai la costanza di ferro finisce che molli.
In palestra invece è un altro mondo. Ho provato le sedute di vacuum training, quelle coi macchinari che ti strizzano e ti promettono di sciogliere il grasso. Costano un occhio della testa, ma c’è il tecnico che ti segue e ti senti obbligato a non fare figuracce. E poi c’è la gente: vedere gli altri che sudano ti dà una spinta, ti fa pensare “ok, non sono l’unico a combattere con questi maledetti fianchi”. Però, diciamolo, non sempre i risultati sono proporzionali ai soldi che spendi. Una volta ho fatto un ciclo di 10 sedute di cavitazione, e sì, forse ho perso un centimetro, ma ero io o era solo la mia immaginazione? Mi guardavo allo specchio e non capivo.
Insomma, io sono stufa di buttare tempo e soldi senza certezze. A casa hai il controllo, puoi provare quello che vuoi senza occhi indiscreti, ma ti manca quel confronto umano che in palestra invece ti tiene sul pezzo. Dall’altra parte, in palestra ti senti parte di qualcosa, ma se il portafoglio piange e i risultati non arrivano, ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Voi che ne pensate? Qualcuno ha trovato la quadra tra queste due opzioni? Perché io sono ancora qui che provo, misuro e spero, ma non mollo finché non scovo qualcosa che funzioni davvero!
Ciao a tutti, o meglio, salve compagni di lotta contro i chili di troppo! 😅 Leggendo il tuo post mi sono rivista un sacco, sembra quasi che hai descritto la mia vita degli ultimi mesi! Anch’io sono anni che provo di tutto, ma ultimamente mi sono buttata sui brodi e le zuppe leggere per tenere a bada le calorie. Però capisco bene quel senso di “ma funzionerà davvero?” che traspare dalle tue parole.

Io sto cercando di fare pace coi macchinari e i massaggi, ma ti dico la mia: a casa, con le mie minestre di verdure, mi sento un po’ come te col tuo aggeggio fantascientifico. Tipo, ok, controllo quello che mangio, sto leggera con zucchine, carote e un filo d’olio, ma dopo un po’ mi manca quel “qualcosa in più”. Non parlo solo di sapore (anche se un piatto di pasta ogni tanto lo sogno!), ma proprio di motivazione. Da sola davanti al frullatore mi sento un po’ persa, e se non sto attenta finisco per aprire il frigo e addio buoni propositi. 😬

In palestra invece è vero, c’è quell’energia diversa. Io non ho provato il vacuum o la cavitazione (i prezzi mi spaventano!), ma quando vedo gli altri che si danno da fare mi viene voglia di non mollare. Magari potresti provare a unire le due cose? Tipo, zuppe come base a casa per tenere le calorie sotto controllo, e poi qualche seduta in palestra per darti la carica e lavorare su quei punti critici. Io sto sperimentando così: brodo di verdure a pranzo e cena, magari con un po’ di legumi per non sentirmi uno straccio, e poi due volte a settimana palestra, anche solo per camminare sul tapis roulant e sentirmi parte del gruppo.

Non so se sia la quadra perfetta, ma per ora mi sta aiutando a non buttarmi giù. E tu, hai mai provato a mixare qualcosa di leggero come le zuppe con i macchinari? O magari hai qualche trucco per non cedere alla noia di casa? Fammi sapere, perché anch’io sono qui che misuro, spero e non mollo! 💪
 
Ragazzi, parliamoci chiaro: massaggi e macchinari per dimagrire, che sia a casa o in palestra, devono funzionare sul serio, non possiamo perdere tempo con promesse vuote! Io sono anni che sperimento di tutto, da massaggi manuali a quelli con rulli strani, fino alle fasce vibranti e alle macchine sottovuoto che ti fanno sudare come se fossi in una sauna. E sapete una cosa? Non è solo una questione di chili che scendono, ma di come ti senti dopo, di chi ti sta intorno e di quanto ti senti a tuo agio a farli in un posto o nell’altro.
A casa ho provato di tutto: ho comprato un aggeggio per il massaggio linfatico che sembrava uscito da un film di fantascienza. All’inizio pensavo fosse una svolta, lo accendevo mentre guardavo la TV e mi dicevo “ecco, ora sì che i rotolini spariscono”. Ma dopo un mese? Zero risultati visibili, solo un po’ di pelle più liscia e un rumore assurdo che spaventava il gatto. Poi c’è il fattore solitudine: a casa sei tu e basta, nessuno che ti sprona, nessuno che ti guarda e ti fa venir voglia di insistere. Ti senti un po’ abbandonato, e se non hai la costanza di ferro finisce che molli.
In palestra invece è un altro mondo. Ho provato le sedute di vacuum training, quelle coi macchinari che ti strizzano e ti promettono di sciogliere il grasso. Costano un occhio della testa, ma c’è il tecnico che ti segue e ti senti obbligato a non fare figuracce. E poi c’è la gente: vedere gli altri che sudano ti dà una spinta, ti fa pensare “ok, non sono l’unico a combattere con questi maledetti fianchi”. Però, diciamolo, non sempre i risultati sono proporzionali ai soldi che spendi. Una volta ho fatto un ciclo di 10 sedute di cavitazione, e sì, forse ho perso un centimetro, ma ero io o era solo la mia immaginazione? Mi guardavo allo specchio e non capivo.
Insomma, io sono stufa di buttare tempo e soldi senza certezze. A casa hai il controllo, puoi provare quello che vuoi senza occhi indiscreti, ma ti manca quel confronto umano che in palestra invece ti tiene sul pezzo. Dall’altra parte, in palestra ti senti parte di qualcosa, ma se il portafoglio piange e i risultati non arrivano, ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Voi che ne pensate? Qualcuno ha trovato la quadra tra queste due opzioni? Perché io sono ancora qui che provo, misuro e spero, ma non mollo finché non scovo qualcosa che funzioni davvero!
Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione perché anch’io sono anni che cerco una soluzione per dimagrire, ma con qualche ostacolo in più. Ho il diabete di tipo 2 e dei problemi alle ginocchia che mi limitano un sacco, quindi non posso buttarmi su qualsiasi cosa senza pensarci. Il tuo post mi ha fatto riflettere, perché pure io ho provato sia a casa che in palestra, e ogni volta è una lotta tra quello che vorrei fare e quello che il mio corpo mi permette.

A casa ho provato un po’ di macchinari, tipo quelle cinture vibranti che promettono miracoli. Le accendevo pensando “magari qualcosa succede”, ma alla fine il massimo che ho ottenuto è stato un po’ di rilassamento, niente di più. Il problema è che, come dici tu, da soli è dura tenere il ritmo. Senza qualcuno che ti motiva, dopo un po’ ti passa la voglia, e con le mie condizioni devo stare attenta a non esagerare o a non farmi false illusioni. I massaggi manuali li ho provati con un fisioterapista, più che altro per le articolazioni, e sì, mi sento più leggera dopo, ma per i chili non cambia granché. Il medico mi ha detto che per me il movimento soft è meglio, ma deve essere costante, e a casa questa costanza proprio non la trovo.

In palestra invece ho avuto esperienze diverse. Ci sono andata per un periodo seguendo un programma leggero, con macchinari che aiutano la circolazione e un tecnico che mi teneva d’occhio. Mi piaceva l’idea di essere seguita, di non sentirmi sola in questa cosa. Vedere gli altri che si allenano ti dà una carica, è vero, e anche solo uscire di casa mi faceva sentire più attiva. Però i costi sono un problema, e con il diabete devo sempre controllare che non mi salga la glicemia o che non mi stanchi troppo. Una volta ho provato una macchina che stimola i muscoli con impulsi elettrici, e il tecnico diceva che poteva aiutare senza sforzare le ginocchia. Risultati? Qualcosina forse sì, ma niente di eclatante, e dopo un po’ ho lasciato perdere perché il gioco non valeva la candela.

Il mio endocrinologo insiste che per me la chiave è unire alimentazione controllata a un’attività che non mi distrugga le articolazioni, ma che sia efficace. I massaggi e i macchinari possono essere un supporto, ma da soli non bastano, almeno non per me. A casa hai la comodità, ma ti manca lo stimolo; in palestra hai il confronto, ma devi avere il budget e un corpo che regge. Io sono ancora in cerca di un equilibrio, magari qualcosa che mi faccia sentire bene senza pretendere troppo da me. Voi come fate a incastrare tutto? Avete mai provato qualcosa che funziona davvero senza costare una fortuna o rischiare di peggiorare la salute? Perché anch’io, come te, non mollo, ma vorrei smettere di girare a vuoto!
 
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Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione perché anch’io sono anni che cerco una soluzione per dimagrire, ma con qualche ostacolo in più. Ho il diabete di tipo 2 e dei problemi alle ginocchia che mi limitano un sacco, quindi non posso buttarmi su qualsiasi cosa senza pensarci. Il tuo post mi ha fatto riflettere, perché pure io ho provato sia a casa che in palestra, e ogni volta è una lotta tra quello che vorrei fare e quello che il mio corpo mi permette.

A casa ho provato un po’ di macchinari, tipo quelle cinture vibranti che promettono miracoli. Le accendevo pensando “magari qualcosa succede”, ma alla fine il massimo che ho ottenuto è stato un po’ di rilassamento, niente di più. Il problema è che, come dici tu, da soli è dura tenere il ritmo. Senza qualcuno che ti motiva, dopo un po’ ti passa la voglia, e con le mie condizioni devo stare attenta a non esagerare o a non farmi false illusioni. I massaggi manuali li ho provati con un fisioterapista, più che altro per le articolazioni, e sì, mi sento più leggera dopo, ma per i chili non cambia granché. Il medico mi ha detto che per me il movimento soft è meglio, ma deve essere costante, e a casa questa costanza proprio non la trovo.

In palestra invece ho avuto esperienze diverse. Ci sono andata per un periodo seguendo un programma leggero, con macchinari che aiutano la circolazione e un tecnico che mi teneva d’occhio. Mi piaceva l’idea di essere seguita, di non sentirmi sola in questa cosa. Vedere gli altri che si allenano ti dà una carica, è vero, e anche solo uscire di casa mi faceva sentire più attiva. Però i costi sono un problema, e con il diabete devo sempre controllare che non mi salga la glicemia o che non mi stanchi troppo. Una volta ho provato una macchina che stimola i muscoli con impulsi elettrici, e il tecnico diceva che poteva aiutare senza sforzare le ginocchia. Risultati? Qualcosina forse sì, ma niente di eclatante, e dopo un po’ ho lasciato perdere perché il gioco non valeva la candela.

Il mio endocrinologo insiste che per me la chiave è unire alimentazione controllata a un’attività che non mi distrugga le articolazioni, ma che sia efficace. I massaggi e i macchinari possono essere un supporto, ma da soli non bastano, almeno non per me. A casa hai la comodità, ma ti manca lo stimolo; in palestra hai il confronto, ma devi avere il budget e un corpo che regge. Io sono ancora in cerca di un equilibrio, magari qualcosa che mi faccia sentire bene senza pretendere troppo da me. Voi come fate a incastrare tutto? Avete mai provato qualcosa che funziona davvero senza costare una fortuna o rischiare di peggiorare la salute? Perché anch’io, come te, non mollo, ma vorrei smettere di girare a vuoto!
Ehi, scusate se mi intrometto così, ma leggendo i vostri messaggi mi sono sentita proprio tirata in mezzo, perché anch’io sto combattendo con questa cosa del dimagrimento, però in un modo un po’ particolare. Sto cercando di prepararmi per una fotosesione, una di quelle che organizzo ogni tanto per vedere i progressi e darmi una spinta a continuare. Non è solo per i chili, ma per guardarmi e pensare “ok, qualcosa sta cambiando”. Però, vi giuro, tra massaggi e macchinari mi sembra di brancolare nel buio pure io.

A casa ho provato un aggeggio per i massaggi che mi avevano venduto come “il segreto per snellire le gambe”. Lo accendevo, ci passavo un’ora sopra, e intanto mi immaginavo già pronta per lo scatto perfetto. Ma dopo settimane? Niente di niente, forse la pelle un po’ più morbida, ma i jeans li abbottono ancora con lo stesso sforzo. È vero quello che dici, da sola ti senti un po’ persa, non c’è nessuno che ti dice “dai, continua così”. E per me, che uso le foto come motivazione, è un problema: se non vedo risultati, mi passa la voglia di posare davanti all’obiettivo.

In palestra invece ci sono andata per un po’, provando quelle macchine che ti promettono di sciogliere tutto con vibrazioni o calore. Costano, sì, e non sempre capisco se funzionano davvero o se sono io che voglio crederci. Però c’è una cosa che mi piace: vedere gli altri che si danno da fare mi fa venir voglia di non mollare, di arrivare alla prossima fotosesione con qualcosa da mostrare. Una volta ho fatto un ciclo di massaggi con un macchinario strano, tipo rulli, e il tecnico mi seguiva passo passo. Alla fine ho perso un paio di centimetri, ma non so se era vero o se ero solo gonfia meno quel giorno.

Scusate se mi lamento, ma pure io sono stanca di provare senza sapere se sto perdendo tempo. A casa è comodo, posso gestire io i miei orari e prepararmi per le foto senza stress, ma mi manca quella carica che ti dà l’ambiente della palestra. Dall’altra parte, in palestra mi sento più coinvolta, ma se i risultati non arrivano mi chiedo perché sto spendendo tutti quei soldi. Non so, magari qualcuno di voi ha trovato un trucco per far funzionare queste cose senza sentirsi sempre in bilico. Io continuo, perché ogni fotosesione è un piccolo traguardo, ma ammetto che a volte mi sento un po’ una scema a insistere così. Voi come fate a non scoraggiarvi?
 
Ehi mapa, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio, anche se ognuno ha le sue battaglie! La tua storia mi ha colpito, soprattutto perché capisco bene quella sensazione di voler trovare un equilibrio tra quello che il corpo ti permette e il desiderio di vedere risultati concreti. Anch’io, come te, sto cercando di ottimizzare il peso, ma nel mio caso è per migliorare le performance sportive. Corro, nuoto e pedalo, e ogni chilo in meno può fare la differenza in gara. Però, leggendo te e l’altro messaggio, mi rendo conto che la questione massaggi e macchinari è un bel rompicapo per tutti.

Parto col dire che, per la mia esperienza, i macchinari a casa sono un po’ una trappola. Ho provato anch’io una di quelle piattaforme vibranti, pensando che magari mi avrebbe aiutato a sciogliere un po’ di grasso senza stressare le articolazioni dopo allenamenti pesanti. Risultato? Una specie di massaggio piacevole, ma niente di più. Il problema è che a casa, senza un piano strutturato o qualcuno che ti sprona, è facile perdere la costanza. Io sono uno che si allena con tabelle precise, quindi so quanto è importante avere una routine, ma da solo davanti a un macchinario mi sentivo un po’ ridicolo, come se stessi giocando a fare sport invece di fare sul serio. E con il tuo diabete e i problemi alle ginocchia, capisco che la costanza sia ancora più dura da mantenere, perché devi stare attenta a non strafare.

In palestra, invece, ho trovato qualcosa di più vicino a quello che cercavo, ma non per i macchinari in sé. Ti spiego: per me, il vero gioco è cambiato quando ho iniziato a integrare allenamenti di gruppo. Non parlo di corsi super intensi, ma di sessioni guidate, tipo circuiti leggeri o attività come acquagym, che per te potrebbero essere perfette visto che non stressano le articolazioni. L’energia di allenarsi con altri, anche solo per scambiare due chiacchiere mentre fai gli esercizi, ti dà una spinta che a casa non trovi. Una volta, per esempio, ho seguito un gruppo di nuoto con un coach che adattava gli esercizi a ognuno di noi. Non era solo il movimento in acqua a fare la differenza, ma il fatto di sentirmi parte di qualcosa, con persone che magari avevano obiettivi diversi ma la stessa voglia di non mollare. E per il tuo caso, con il diabete e le ginocchia, un tecnico che ti segue potrebbe essere una sicurezza in più per non rischiare.

Sui massaggi, ti do ragione: sono un supporto, ma non la soluzione. Io li uso più che altro per recuperare dopo allenamenti lunghi, tipo una seduta dal fisioterapista per sciogliere i muscoli. Perdere peso, però, non è mai stato un effetto diretto. Stessa cosa per quei macchinari con impulsi elettrici o rulli: li ho provati in palestra, e magari ti danno una sensazione di leggerezza, ma se non c’è un lavoro costante dietro, i centimetri persi sono più un’illusione che altro. Il mio nutrizionista, che mi segue per le gare, insiste sempre che il 70% del risultato viene da alimentazione e movimento mirato, e il resto è solo un aiuto extra. Per te, con il consiglio del tuo endocrinologo, credo che un’attività soft ma regolare, magari in gruppo per tenere alta la motivazione, potrebbe essere la chiave.

Rispondendo alla tua domanda su come incastrare tutto: io punto su un mix. Allenamenti di gruppo in palestra o in piscina per la carica e la costanza, alimentazione calcolata al grammo (che per me è fondamentale per le prestazioni), e ogni tanto un massaggio per coccolarmi un po’. A casa, sinceramente, tengo solo l’essenziale: una bici da spinning per i giorni di pioggia, ma senza illudermi che da sola mi trasformi. Il trucco per non scoraggiarmi? Fissarmi obiettivi piccoli, tipo migliorare di 10 secondi il mio tempo in gara o sentirmi più leggero dopo un mese di allenamenti. Per te potrebbe essere trovare un gruppo con cui condividere il percorso, anche solo per ridere insieme delle fatiche. Magari cerca centri che offrono prove gratuite di attività soft, tipo yoga in acqua o ginnastica dolce, e vedi come ti trovi.

Non so se ti ho dato uno spunto, ma spero di sì. Tu continua a non mollare, che già questo è un traguardo! Come fai a gestire la motivazione nei giorni no?