Maratona fitness a casa o in palestra: cosa mi motiva di più?

6 Marzo 2025
93
16
8
Ragazzi, partecipo a maratone fitness da un paio d’anni e devo dire che il confronto tra casa e palestra dipende molto da cosa mi spinge a continuare. Quando faccio un challenge online da casa, mi piace la flessibilità: posso allenarmi quando voglio, senza dover correre in palestra dopo lavoro. Ad esempio, l’ultima maratona che ho seguito era incentrata su circuiti HIIT, e riuscivo a farli in salotto con un tappetino e un paio di pesi. La competizione con gli altri partecipanti, anche se solo virtuale, mi dava quella carica in più per non mollare, soprattutto vedere i progressi condivisi nei gruppi.
Dall’altra parte, quando scelgo la palestra per un challenge, la motivazione cambia. L’ambiente mi stimola: il rumore dei pesi, la gente che si allena, l’istruttore che ogni tanto ti corregge. Ricordo un mese di maratona in palestra dove il tema era migliorare la resistenza, e lì avere le macchine e i pesi veri mi ha fatto sentire più “sul pezzo”. Però, se non ho tempo o se il meteo è schifoso, casa vince facile.
Per me il vero motore è il senso di gara che danno queste maratone, non importa il posto. Sapere che c’è una classifica o un obiettivo comune mi tiene focalizzata. A casa magari risparmio tempo, ma in palestra sento di più il “clima” da fitness. Voi cosa ne pensate? Dove vi sentite più motivati per un challenge?
 
Ciao ragazzi, io invece vi dico che per me il vero trucco non è tanto casa o palestra, ma il mio cane. Sì, avete capito bene. Partecipo a queste maratone fitness da un po’ e, credetemi, non c’è sfida HIIT o classifica online che mi spinga a muovermi quanto una passeggiata con lui. A casa posso anche mettermi sul tappetino e fare i miei circuiti, ma se il tempo lo permette, esco con il guinzaglio e via. Non è solo questione di flessibilità, è che lui non ti molla: ti guarda con quegli occhi e ti fa sentire in colpa se salti un giorno. Altro che competizione virtuale!

In palestra ci vado meno, ma quando capita, il clima mi piace, quello è vero. I pesi, le macchine, il ritmo… ti senti dentro la cosa. Però, diciamocelo, se piove o se torno tardi da lavoro, non c’è istruttore che mi convinca a uscire. Invece il cane non aspetta: vuole la sua dose di movimento, e io con lui. La resistenza la costruisco così, passo dopo passo, senza nemmeno accorgermene. Per me la motivazione non è tanto la gara, ma sapere che se non mi muovo io, non si muove neanche lui. Voi avete mai provato a farvi trascinare da un amico a quattro zampe?
 
Ragazzi, partecipo a maratone fitness da un paio d’anni e devo dire che il confronto tra casa e palestra dipende molto da cosa mi spinge a continuare. Quando faccio un challenge online da casa, mi piace la flessibilità: posso allenarmi quando voglio, senza dover correre in palestra dopo lavoro. Ad esempio, l’ultima maratona che ho seguito era incentrata su circuiti HIIT, e riuscivo a farli in salotto con un tappetino e un paio di pesi. La competizione con gli altri partecipanti, anche se solo virtuale, mi dava quella carica in più per non mollare, soprattutto vedere i progressi condivisi nei gruppi.
Dall’altra parte, quando scelgo la palestra per un challenge, la motivazione cambia. L’ambiente mi stimola: il rumore dei pesi, la gente che si allena, l’istruttore che ogni tanto ti corregge. Ricordo un mese di maratona in palestra dove il tema era migliorare la resistenza, e lì avere le macchine e i pesi veri mi ha fatto sentire più “sul pezzo”. Però, se non ho tempo o se il meteo è schifoso, casa vince facile.
Per me il vero motore è il senso di gara che danno queste maratone, non importa il posto. Sapere che c’è una classifica o un obiettivo comune mi tiene focalizzata. A casa magari risparmio tempo, ma in palestra sento di più il “clima” da fitness. Voi cosa ne pensate? Dove vi sentite più motivati per un challenge?
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione nel scegliere tra casa e palestra, ci sono passato anch’io. Quando ho iniziato a perdere peso, le maratone fitness erano il mio carburante. Casa per me vinceva per praticità: facevo sessioni HIIT in soggiorno, sudando come un matto senza dover uscire. La competizione online mi gasava, vedere gli altri postare i progressi mi spingeva a non mollare. Però, onestamente, in palestra sentivo un’energia diversa. Quel clima di impegno, con i pesi che sbattono e l’istruttore che ti sprona, mi faceva sentire più forte, più concentrato. Il problema? Se piove o sono ko, casa è l’unica opzione. Alla fine, ciò che mi motivava davvero era il traguardo: sapere che ogni goccia di sudore mi avvicinava al mio obiettivo. Tu dove trovi il tuo fuoco?
 
Ehi Johnny, che bella riflessione! Mi ci ritrovo un sacco, ma lascia che ti racconti la mia storia, perché magari può essere uno spunto per qualcuno qui. Qualche anno fa mi sono buttato a capofitto in queste maratone fitness, proprio come te, e all’inizio ero una macchina: chili che sparivano, energia alle stelle, mi sentivo un supereroe. Facevo di tutto, da circuiti HIIT in casa a sessioni in palestra con pesi e tapis roulant. Ma poi… beh, il peso è tornato, quasi tutto. E ora sono qui, a cercare di riaccendere la scintilla, quindi permettimi di condividere il mio viaggio e magari chiedere qualche consiglio.

All’inizio, casa era il mio regno. Vivevo in un appartamento minuscolo, ma bastava un tappetino e un paio di bottiglie d’acqua come pesi per sentirmi in modalità “fitness warrior”. Seguivo challenge online, tipo quelli con circuiti ad alta intensità, e mi gasavo a guardare i progressi degli altri nei gruppi. La flessibilità era imbattibile: potevo allenarmi alle 7 di mattina o a mezzanotte, senza dover affrontare traffico o freddo. Ricordo una maratona di 30 giorni dove ogni giorno postavamo i tempi dei burpees o delle plank, e quella competizione virtuale mi teneva incollato. Mi sentivo parte di una squadra, anche se ognuno sudava nel suo salotto. E sì, ammetto che mi concedevo pure qualche frullato detox post-allenamento, pensando che mi aiutassero a “purificarmi” (spoiler: erano più che altro un premio per avercela fatta).

Poi, però, ho provato la palestra, e lì è scattato qualcosa di diverso. Entrare in quell’ambiente, con il clang dei pesi, l’odore di sudore e gli specchi ovunque, mi faceva sentire come se fossi in un film d’azione. Facevo parte di una maratona in palestra incentrata sulla forza, e avere a disposizione bilancieri, manubri e l’istruttore che ogni tanto ti gridava “DAI, ANCORA UNA!” era una botta di adrenalina. Mi sembrava di essere più serio, più “dentro” al percorso. Però, come dici tu, se il tempo era schifoso o avevo una giornata piena, la palestra diventava un miraggio. E infatti, quando ho iniziato a saltare gli allenamenti, la motivazione è crollata.

Il vero casino è successo dopo. Pensavo di avercela fatta, avevo perso un bel po’ di chili, mi vedevo bene, mi sentivo bene. Ma poi ho mollato la presa: meno allenamenti, più cene fuori, e quei frullati detox sostituiti da birre. In un anno ho ripreso quasi tutto il peso. È stato un duro colpo, non tanto per la bilancia, ma per la sensazione di aver “fallito”. Ora sto cercando di ripartire, e il tuo post mi ha fatto riflettere su cosa mi motivava davvero. Credo fosse il mix di competizione e obiettivi chiari delle maratone, che fosse casa o palestra. Quel senso di “ce la posso fare” quando vedevo un numero sulla classifica o un jeans che finalmente mi entrava.

Sto pensando di ricominciare con un challenge a casa, perché al momento è più fattibile, ma mi manca quell’energia della palestra. Tu come fai a tenere alta la motivazione quando la vita si mette di mezzo? E qualcuno di voi ha mai affrontato un “ritorno” del peso? Come avete trovato la forza di rimettervi in pista? Io sono qui, pronto a sudare di nuovo, ma un po’ di ispirazione non guasta!
 
Ragazzi, partecipo a maratone fitness da un paio d’anni e devo dire che il confronto tra casa e palestra dipende molto da cosa mi spinge a continuare. Quando faccio un challenge online da casa, mi piace la flessibilità: posso allenarmi quando voglio, senza dover correre in palestra dopo lavoro. Ad esempio, l’ultima maratona che ho seguito era incentrata su circuiti HIIT, e riuscivo a farli in salotto con un tappetino e un paio di pesi. La competizione con gli altri partecipanti, anche se solo virtuale, mi dava quella carica in più per non mollare, soprattutto vedere i progressi condivisi nei gruppi.
Dall’altra parte, quando scelgo la palestra per un challenge, la motivazione cambia. L’ambiente mi stimola: il rumore dei pesi, la gente che si allena, l’istruttore che ogni tanto ti corregge. Ricordo un mese di maratona in palestra dove il tema era migliorare la resistenza, e lì avere le macchine e i pesi veri mi ha fatto sentire più “sul pezzo”. Però, se non ho tempo o se il meteo è schifoso, casa vince facile.
Per me il vero motore è il senso di gara che danno queste maratone, non importa il posto. Sapere che c’è una classifica o un obiettivo comune mi tiene focalizzata. A casa magari risparmio tempo, ma in palestra sento di più il “clima” da fitness. Voi cosa ne pensate? Dove vi sentite più motivati per un challenge?
Ehi, che bel thread! La tua riflessione mi ha fatto proprio pensare, perché anch’io sono in fissa con le maratone fitness e il discorso casa vs palestra è un tema caldo. Devo dire che, come te, il senso di gara è quello che mi accende di più, ma nel mio caso il contesto fa davvero la differenza, soprattutto ora che sono incastrata in un maledetto plateau che non si schioda da settimane.

Parto da casa: l’ho scelta spesso per le challenge online, tipo quelle su app o gruppi social dove ti sfidano a fare tot workout in un mese. La comodità è imbattibile. Non devo perdere tempo a preparare la borsa, guidare o incastrarmi tra gli orari delle lezioni. L’ultima maratona che ho fatto era una roba di 30 giorni con focus su forza e cardio: un mix di squat, plank e burpees che facevo in camera con due bottiglie d’acqua come pesi improvvisati. La cosa bella? Potevo farla alle 7 di mattina o a mezzanotte, e il gruppo online era una bomba per motivazione. Postavano video, consigli, pure ricette per non sgarrare. Però, ecco, a volte mi sentivo un po’ “sola”. Tipo, ok, sono in gara, ma senza nessuno che mi vede davvero, ogni tanto mi lasciavo andare, magari saltando un giorno o facendo gli esercizi a metà.

Poi c’è la palestra, e lì cambia tutto. L’ultima challenge in palestra era una roba di gruppo, con un tabellone dove segnavano i progressi di tutti. Non so, c’è qualcosa nel vedere il tuo nome salire in classifica o nel sentire l’istruttore che ti urla “Dai, ancora una serie!” che mi fa tirare fuori una grinta che a casa non sempre trovo. L’ambiente è contagioso: il clang dei pesi, la musica a palla, la gente che suda insieme. Mi ricordo di un circuito di resistenza dove ho spinto più del solito solo perché c’era una tizia accanto a me che non mollava, e non volevo essere da meno. Però, come dici tu, se piove o se la giornata è un casino, la palestra diventa un incubo logistico.

Per il mio plateau, sto provando a mischiare le due cose. A casa faccio challenge più “leggere” per mantenere la costanza, tipo yoga o sessioni veloci di HIIT quando il tempo scarseggia. In palestra invece punto su sessioni pesanti, con pesi veri o corsi di gruppo, per dare uno shock al corpo e vedere se finalmente il peso si muove. Il vero trucco per me è la varietà: se faccio sempre la stessa cosa, il mio corpo si “annoia” e si pianta. La competizione mi aiuta tantissimo, che sia il gruppo online che mi scrive “Grande, continua!” o la classifica in palestra che mi fa venir voglia di spaccare tutto.

Voi come vi organizzate? Casa, palestra o un mix? E qualcuno ha un segreto per sbloccare ‘sto maledetto plateau durante una challenge? Sono tutta orecchie!