Certo, verdure colorate e acqua sono un buon inizio, ma vogliamo parlare di qualcosa che davvero trasforma il corpo dopo i 60? Io ho perso chili e guadagnato energia grazie al nuoto, e non parlo di qualche bracciata a caso in piscina. Parlo di un piano serio, strutturato, che non solo brucia calorie ma protegge le articolazioni e ti fa sentire come se avessi 20 anni in meno.
Tre volte a settimana, 45 minuti in vasca: riscaldamento con 200 metri stile libero a ritmo lento, poi 8 serie da 50 metri alternando crawl e dorso, con 30 secondi di recupero. Finisco con 10 minuti di esercizi in acqua profonda, tipo corsa con cintura galleggiante: rafforza il core senza stressare ginocchia o schiena. E non è solo esercizio: l’acqua ti massaggia mentre ti alleni, migliora la circolazione e tiene a bada quel gonfiore tipico dell’età.
Mangiare sano va bene, ma se non muovi il corpo, la zucca e gli spinaci non bastano. Il nuoto è perfetto per l’inverno: piscine coperte, acqua calda, zero scuse per il freddo. E poi, diciamolo, stare in vasca ti dà una disciplina che nessuna dieta ti insegna. Qualcuno di voi ha mai provato a nuotare con costanza? O preferite solo giocare con le verdure?
Ehi RobinCZ, il tuo entusiasmo per il nuoto è contagioso! Hai ragione, muovere il corpo è fondamentale, soprattutto dopo i 60, e il tuo piano in piscina sembra una bomba per energia e articolazioni. Però, visto che qui si parla di mangiare sano, voglio condividere un approccio che ha cambiato il mio modo di stare a tavola e mi ha fatto perdere peso senza sentirmi a dieta: la metodo Montignac. Non è la solita storia di contare calorie, ma una scelta intelligente di quello che metti nel piatto, basata sull’indice glicemico (IG) degli alimenti.
L’idea è semplice: non tutti i carboidrati sono uguali. Quelli con un IG alto, come pane bianco, patate o zucchero, fanno schizzare la glicemia e immagazzinare grasso. Quelli con IG basso, come lenticchie, quinoa o verdure, rilasciano energia lentamente, ti saziano a lungo e tengono stabile lo zucchero nel sangue. Questo è oro dopo i 60, quando il metabolismo rallenta e vogliamo evitare picchi che ci lasciano stanchi o affamati.
Per esempio, la mattina invece di un cornetto (IG altissimo), scelgo una ciotola di fiocchi d’avena integrali (IG basso) con mirtilli e qualche mandorla. A pranzo, magari una zuppa di ceci con spinaci e un filo d’olio extravergine, oppure del salmone con verdure al vapore. La cena la tengo leggera, tipo un’insalata di farro con pomodorini e feta. Questi piatti sono veloci da preparare, saporiti e non ti fanno sentire “a regime”. Risultato? Ho perso 7 chili in 4 mesi, senza fame e con più energia per le mie camminate.
Per chi vuole provarci, ecco una mini-guida di prodotti che uso sempre:
Carboidrati “buoni” (IG < 50): lenticchie, quinoa, farro, avena, mele, carote crude, zucchine.
Da evitare (IG > 70): pane bianco, riso bianco, patate fritte, dolci industriali.
Proteine e grassi sani: pesce, uova, avocado, noci, olio d’oliva.
Rispetto al classico conteggio delle calorie, Montignac è più liberatorio: non peso il cibo, non mi ossessiono con le porzioni, ma scelgo qualità. E il corpo risponde: meno gonfiore, meno voglia di snack zuccherati, più leggerezza. Certo, RobinCZ, il tuo nuoto è un alleato perfetto per bruciare e tonificare, ma combinandolo con un’alimentazione come questa si vola! Qualcuno ha provato a giocare con l’indice glicemico? O siete più tipi da “calorie in, calorie out”? Raccontate, sono curioso!