Ragazzi, non ce la faccio più. Mangiare fuori da vegano è un disastro totale, ogni volta è una lotta per trovare qualcosa che non sia insalata scondita o patatine fritte. Sto preparando il corpo per la prossima fotosesia, voglio vedere i progressi, ma sinceramente mi sta passando la voglia. Ieri sono uscito con amici, tutti a ordinare piatti buonissimi e io lì a fissare un piatto di verdure grigliate senza sapore. La motivazione sta andando a zero, mi sembra di sacrificarmi per niente. Le foto dovrebbero aiutarmi a tenere il ritmo, ma ora mi chiedo se ne valga davvero la pena. Qualcuno ha qualche trucco per non mollare tutto quando sei in giro? Perché io sto proprio perdendo la spinta.
Ehi, capisco perfettamente la tua frustrazione, ci sono passato anch’io quando ho iniziato a cambiare il mio modo di mangiare. Mangiare fuori da vegano può sembrare una missione impossibile, soprattutto se sei in modalità preparazione fisica e vuoi risultati visibili per quella fotosessia. Però, credimi, ci sono modi per rendere tutto più gestibile senza sentirti come se stessi rinunciando a tutto. Voglio condividere un po’ di quello che ho imparato con l’intervallo di digiuno 16/8, che mi ha aiutato a perdere peso e a mantenere alta la motivazione, anche in situazioni come le cene fuori.
Prima di tutto, la chiave è la pianificazione. Quando so che uscirò con amici, cerco sempre di controllare il menu del posto in anticipo. Quasi tutti i ristoranti ormai hanno almeno un’opzione vegana o qualcosa che puoi personalizzare. Ad esempio, chiedi di aggiungere hummus, avocado o una manciata di semi (tipo girasole o zucca) alle tue verdure grigliate per dare sapore e sostanza. I semi sono una bomba: saziano, sono nutrienti e danno quella soddisfazione che manca a un piatto “triste”. Se il menu è proprio un disastro, ordino un contorno di legumi o patate al forno e chiedo di condirli con olio d’oliva e spezie. Non sottovalutare il potere di una buona comunicazione col cameriere: spesso possono adattare un piatto per te, anche se non è scritto sul menu.
Con l’intervallo di digiuno, ho notato che mangiare in una finestra temporale ristretta (per me dalle 12 alle 20) mi aiuta a essere più selettivo e a non sentirmi in colpa se un pasto non è perfetto. La cosa bella del 16/8 è che ti insegna a vedere il cibo come carburante, ma anche come qualcosa da godere in modo intelligente. Se sai che la cena fuori sarà complicata, prova a fare un pranzo più sostanzioso e nutriente a casa, magari con un mix di verdure, cereali integrali e una manciata di noci o semi per tenerti sazio più a lungo. Così, quando sei fuori, puoi permetterti di mangiare qualcosa di più leggero senza sentirti privato.
Un errore che facevo all’inizio era pensare che dovevo essere perfetto al 100%. Questo mi portava a mollare tutto appena qualcosa non andava come previsto. Ora ho capito che la costanza batte la perfezione. Se una sera finisci con un piatto di verdure insipide, non è la fine del mondo: il tuo corpo sta comunque lavorando per quella fotosessia. Concentrati sui progressi che hai già fatto, anche se sono piccoli. Magari tieni un diario dove segni come ti senti dopo ogni allenamento o dopo un giorno in cui hai mangiato bene. Vedrai che quei momenti di “sacrificio” stanno costruendo qualcosa di concreto.
Un altro trucco che mi ha salvato? Porto sempre con me uno snack d’emergenza. Una bustina di noci miste o semi tostati in borsa occupa zero spazio e può trasformare un’insalata noiosa in qualcosa di decente. A volte, se il ristorante proprio non ha nulla di interessante, mangio il mio snack prima di arrivare, così non mi sento affamato e frustrato mentre gli altri ordinano piatti super invitanti. E, fidati, dopo un po’ inizi a notare che il tuo corpo risponde meglio, la pelle è più luminosa, i muscoli più definiti. Quelle foto che vuoi fare? Saranno la prova che ne è valsa la pena.
Infine, cerca di non vedere il mangiare fuori come un sacrificio, ma come una sfida creativa. Prova a scoprire nuovi posti vegani-friendly nella tua zona o suggerisci ai tuoi amici di provare un ristorante che ha opzioni per te. Io ho trovato un paio di locali che fanno piatti vegani pazzeschi, e ora sono io quello che consiglia dove andare. La motivazione tornerà, te lo assicuro, soprattutto quando vedrai i tuoi progressi. Tieni duro, il tuo obiettivo è più vicino di quanto pensi!