Mangiare crudo: ma come faccio a non annoiarmi con il cibo?

Javatar

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, lo so, all’inizio sembra tutto uguale, no? Sempre le solite verdure crude, qualche frutto, e ti chiedi: ma come faccio a non stufarmi? Anch’io ero lì, confesso, i primi tempi con il crudismo mi sembrava di girare in tondo. Però poi ho iniziato a sperimentare, e vi giuro che si può mangiare crudo senza annoiarsi mai. Tipo, avete provato a fare degli spaghetti di zucchine con un sugo di pomodoro fresco e basilico? Oppure a mischiare avocado con lime e un po’ di peperoncino, da spalmare su fette di cetriolo? È semplice, ma cambia tutto. E i frullati, ne parliamo? Metti dentro quello che trovi, un po’ di spinaci, mela, zenzero, e via. Non è che sia sempre facile, eh, a volte mi manca il profumo di qualcosa di cotto, ma con questi trucchetti sto andando avanti e i chili li ho lasciati per strada. Voi come fate a non cadere nella noia?
 
Ragazzi, lo so, all’inizio sembra tutto uguale, no? Sempre le solite verdure crude, qualche frutto, e ti chiedi: ma come faccio a non stufarmi? Anch’io ero lì, confesso, i primi tempi con il crudismo mi sembrava di girare in tondo. Però poi ho iniziato a sperimentare, e vi giuro che si può mangiare crudo senza annoiarsi mai. Tipo, avete provato a fare degli spaghetti di zucchine con un sugo di pomodoro fresco e basilico? Oppure a mischiare avocado con lime e un po’ di peperoncino, da spalmare su fette di cetriolo? È semplice, ma cambia tutto. E i frullati, ne parliamo? Metti dentro quello che trovi, un po’ di spinaci, mela, zenzero, e via. Non è che sia sempre facile, eh, a volte mi manca il profumo di qualcosa di cotto, ma con questi trucchetti sto andando avanti e i chili li ho lasciati per strada. Voi come fate a non cadere nella noia?
Ehi, capisco quel senso di monotonia, anch’io all’inizio con il crudismo mi sentivo intrappolata. Però, sai cosa mi salva? Mischiare yoga e un po’ di cardio con spuntini crudi veloci. Tipo, dopo una sessione, mi faccio una crema di avocado e lime con fettine di carota, o un frullato con mela e zenzero. È fresco, dà energia e non annoia. Sperimenta con quello che hai, vedrai che il raw diventa un gioco!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “salve” visto che siamo in un angolo di condivisione così genuino. Mangiare crudo, eh? All’inizio pure io mi guardavo allo specchio e mi chiedevo se valesse la pena per una come me, con qualche anno sulle spalle e un corpo che non risponde più come a vent’anni. Però, ragazzi, vi dico una cosa: il crudismo mi sta dando una mano a sentirmi più leggera, e non parlo solo di chili. Certo, la noia è sempre lì che bussa, specialmente quando le verdure sembrano tutte uguali e il profumo di un bel piatto caldo ti manca come un vecchio amico. Ma sapete che ho scoperto? Che il segreto sta nel rendere tutto un po’ un’avventura, anche alla mia età.

Io non sono una di quelle che si mette a fare piatti complicati, eh, le mani non sono più così ferme e la pazienza è quella che è. Però ho trovato il mio ritmo. Per esempio, mi piace grattugiare una zucchina e condirla con succo di limone, un filo d’olio extravergine e qualche foglia di menta che tengo sul balcone. È semplice, ma mi fa sentire come se stessi mangiando qualcosa di speciale. Oppure, quando ho voglia di qualcosa di più saporito, taglio un pomodoro maturo, ci schiacccio sopra un po’ di avocado con una punta di pepe, e lo metto su una foglia di lattuga. Mi sembra quasi di mangiare un panino, ma senza quel peso sullo stomaco che a volte mi dava il pane.

E poi, i frullati. All’inizio li guardavo con sospetto, pensavo fossero roba da giovani fissati con la palestra. Invece no, sono diventati i miei alleati. Una mattina ci metto una banana con un po’ di spinaci e un goccio d’acqua, un’altra volta provo con mela, carota e un pizzico di cannella – che tra l’altro mi aiuta con la glicemia, parola di una che ci sta attenta. Non è solo questione di non annoiarsi, è che mi sento viva, come se stessi dando al mio corpo qualcosa di buono senza farlo arrabbiare.

Certo, ogni tanto sogno una lasagna della domenica, ma poi penso che sto facendo questo per me, per le mie ginocchia che ringraziano e per il fiatone che ormai è quasi sparito quando salgo le scale. E voi, come vi tenete su di morale con il crudo? Magari qualche trucco vostro potrebbe ispirare anche questa vecchia signora che sta imparando a volersi bene un’insalata alla volta.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “salve” visto che siamo in un angolo di condivisione così genuino. Mangiare crudo, eh? All’inizio pure io mi guardavo allo specchio e mi chiedevo se valesse la pena per una come me, con qualche anno sulle spalle e un corpo che non risponde più come a vent’anni. Però, ragazzi, vi dico una cosa: il crudismo mi sta dando una mano a sentirmi più leggera, e non parlo solo di chili. Certo, la noia è sempre lì che bussa, specialmente quando le verdure sembrano tutte uguali e il profumo di un bel piatto caldo ti manca come un vecchio amico. Ma sapete che ho scoperto? Che il segreto sta nel rendere tutto un po’ un’avventura, anche alla mia età.

Io non sono una di quelle che si mette a fare piatti complicati, eh, le mani non sono più così ferme e la pazienza è quella che è. Però ho trovato il mio ritmo. Per esempio, mi piace grattugiare una zucchina e condirla con succo di limone, un filo d’olio extravergine e qualche foglia di menta che tengo sul balcone. È semplice, ma mi fa sentire come se stessi mangiando qualcosa di speciale. Oppure, quando ho voglia di qualcosa di più saporito, taglio un pomodoro maturo, ci schiacccio sopra un po’ di avocado con una punta di pepe, e lo metto su una foglia di lattuga. Mi sembra quasi di mangiare un panino, ma senza quel peso sullo stomaco che a volte mi dava il pane.

E poi, i frullati. All’inizio li guardavo con sospetto, pensavo fossero roba da giovani fissati con la palestra. Invece no, sono diventati i miei alleati. Una mattina ci metto una banana con un po’ di spinaci e un goccio d’acqua, un’altra volta provo con mela, carota e un pizzico di cannella – che tra l’altro mi aiuta con la glicemia, parola di una che ci sta attenta. Non è solo questione di non annoiarsi, è che mi sento viva, come se stessi dando al mio corpo qualcosa di buono senza farlo arrabbiare.

Certo, ogni tanto sogno una lasagna della domenica, ma poi penso che sto facendo questo per me, per le mie ginocchia che ringraziano e per il fiatone che ormai è quasi sparito quando salgo le scale. E voi, come vi tenete su di morale con il crudo? Magari qualche trucco vostro potrebbe ispirare anche questa vecchia signora che sta imparando a volersi bene un’insalata alla volta.
Ehi, che bel racconto, mi hai fatto quasi vedere il tuo balcone con quelle foglioline di menta! 🌿 Non so perché, ma leggerti mi ha fatto sentire un po’ meno sola nella mia battaglia notturna con il frigo. Mangiare crudo sembra proprio una ventata di freschezza, e il modo in cui trasformi una zucchina in qualcosa di speciale mi ha fatto venir voglia di provarci. Però, sai, il mio problema non è tanto la noia con il cibo durante il giorno, ma quel momento dopo cena, quando il mondo si spegne e io… be’, io accendo la cucina. 😅

Da un po’ sto cercando di cambiare le mie serate, perché è lì che cado sempre. Prima era un biscotto, poi due, poi una fetta di pane con qualcosa sopra, e alla fine mi ritrovavo a sentirmi pesante, non solo sullo stomaco ma anche nell’anima. È come se la notte mi chiamasse a colmare un vuoto, e il cibo era la risposta più facile. Ma sto provando a fare pace con me stessa, un passo alla volta, proprio come dici tu con le tue insalate che sembrano poesie. Il crudismo mi intriga, soprattutto per quella sensazione di leggerezza che descrivi, e credo possa aiutarmi a spezzare questo circolo vizioso.

Ho iniziato a sperimentare con delle idee semplici, perché, diciamocelo, non sono una chef stellata e non ho voglia di passare ore a tagliare verdure. 😄 Una cosa che mi sta piacendo è preparare delle “ciotoline colorate” la sera, prima che arrivi la voglia di sgranocchiare. Prendo un po’ di cetriolo, qualche fettina di ravanello, una manciata di germogli – che all’inizio mi sembravano roba da conigli, ma ora li adoro – e ci aggiungo un hummus fatto in casa con ceci, limone e un pizzico di paprika. Lo metto in una ciotola carina, di quelle che mi fanno sentire come se stessi mangiando in un ristorante chic, e mi siedo a gustarmelo con calma. Non è solo cibo, è un rituale, un modo per dire al mio corpo: “Ehi, ti sto trattando bene”.

E poi, i tuoi frullati mi hanno ispirato! Ho provato a farne uno ieri sera, invece di aprire il cassetto delle merendine: una pera, un po’ di cavolo riccio (che devo ancora capire se mi piace o no) e un goccio di latte di mandorla. Non era male, e soprattutto mi ha tenuta lontana dal pane tostato con marmellata che di solito mi chiama alle undici di sera. 😅 Sto anche cercando di rendere la cucina un posto meno “pericoloso” di notte: tengo una brocca d’acqua con fettine di limone e menta in frigo, così quando mi alzo con la voglia di “qualcosa”, bevo un bicchiere e mi sento un po’ più in controllo.

Non fraintendermi, ogni tanto il pensiero di una pizza fumante mi fa ancora sognare, ma sto imparando che il peso che voglio perdere non è solo quello che vedo sulla bilancia. È anche quel senso di colpa che mi porto dietro dopo essermi abbuffata di notte. Leggerti mi ha dato un po’ di speranza, perché se tu riesci a trasformare un pomodoro in un panino e a sentirti viva, forse posso farcela anch’io. Magari il prossimo passo sarà piantare della menta sul mio balcone, chissà! 🌱

Voi che trucchetti usate per rendere il crudismo un’avventura? E soprattutto, qualcuno ha idee per resistere a quelle voglie notturne che sembrano più forti di noi? Condividete, che questa “vecchia signora” non è l’unica a voler imparare a volersi bene un’insalata alla volta! 😊