Ehi, che bel messaggio hai scritto, mi ha davvero colpito!
Leggendo il tuo post, mi sono rivista in tanti momenti della mia lotta con il peso. Anch’io sono alle prese con un bel po’ di complicazioni, nel mio caso per via dell’ipotiroidismo. È come se il mio corpo parlasse una lingua tutta sua, e spesso mi sembra di non capirlo affatto. Il tuo racconto di quella voglia di crema di castagne o polenta, soffocata dalla regola dell’insalata “leggera”, mi ha fatto ripensare a quante volte ho fatto la stessa cosa: scegliere cibi che “dovevo” mangiare, invece di quelli che mi avrebbero fatto bene al cuore e all’anima.
Da quando ho iniziato a lavorare con il mio endocrinologo e una nutrizionista, sto cercando di cambiare approccio. Non è stato facile, perché con i problemi ormonali il corpo a volte sembra remare contro. Per esempio, ci sono giorni in cui sono stanchissima, anche solo per una passeggiata, e il metabolismo sembra in letargo. Però, come te, sto provando ad ascoltare di più il mio corpo e meno le regole ferree. La tua ciotola di riso e zucca mi ha ispirato: semplice, calda, soddisfacente. Io ultimamente sto riscoprendo le zuppe, tipo una vellutata di carote e zenzero, che mi scalda e mi fa sentire coccolata senza appesantirmi.
Sul distinguere le voglie “vere” da quelle “trappola”, ti capisco benissimo. Per me, il trucco sta nel fermarmi un attimo e chiedermi: “Questa cosa la voglio perché sono stressata o triste, o perché davvero mi nutrirà?”. Non sempre ci azzecco, eh! A volte cedo a un pezzo di cioccolato, ma sto imparando a non sentirmi in colpa. La nutrizionista mi ha consigliato di provare a fare piccoli esperimenti, tipo assaporare un dolce lentamente, magari in compagnia, invece di divorarlo di nascosto. E sai una cosa? Quando lo faccio, spesso mi basta molto meno di quello che pensavo.
Per quanto riguarda l’attività fisica, io non uso il pulsometro come te (che forte, comunque, mi piace l’idea di usarlo per “sentirti”!), ma ho trovato un gruppo di camminate qui vicino. Non sono allenamenti intensi, più che altro passeggiate in compagnia, a volte con qualche esercizio leggero. All’inizio ero scettica, pensavo: “Ma che risultati vuoi che dia?”. Invece, mi sta aiutando un sacco. Non solo per il movimento, ma perché chiacchierare con gli altri mi distrae dai pensieri negativi sul cibo e sul peso. È come se il corpo si rilassasse e mi dicesse: “Ok, non sei in guerra, puoi goderti il momento”. Magari potresti provare qualcosa di simile, un’attività di gruppo che non sia troppo “da palestra”, ma più un modo per stare bene.
Sul superare il plateau, io ci sto ancora lavorando. Il mio endocrinologo dice che con l’ipotiroidismo ci vuole pazienza, perché il metabolismo può essere un po’ testardo. Però, da quando ho iniziato a mangiare in modo più intuitivo, come suggerisci tu, noto che sono meno ossessionata dalla bilancia. Tipo, l’altro giorno ho mangiato un piatto di pasta integrale con pomodorini e basilico, e invece di pesare tutto al grammo, ho solo ascoltato la fame. Risultato: mi sono fermata prima di sentirmi troppo piena, e mi sono sentita leggera, non solo fisicamente.
Un trucco che sto provando, e che magari può esserti utile, è tenere un piccolo diario, ma non per contare calorie. Ci scrivo come mi sento quando mangio qualcosa, se mi ha fatto felice o se invece mi ha lasciato insoddisfatta. Mi aiuta a capire meglio i segnali del corpo e a non cadere nelle vecchie abitudini di restrizione o abbuffate. E poi, condividere qui sul forum mi dà una spinta in più: leggere te e gli altri mi fa sentire meno sola in questo percorso.
Tu come stai andando con i tuoi esperimenti? E gli altri, forza, raccontate! Qualche idea per mangiare con gioia senza sentirsi in colpa? O magari qualche attività di gruppo che vi ha aiutato a muovervi senza stress? Io sono tutta orecchie, e un passo alla volta ci arriveremo!