Ragazzi, sapete qual è il primo passo per mangiare con consapevolezza? Visualizzare il nostro obiettivo! Quando sappiamo dove vogliamo arrivare, il percorso diventa più chiaro. Io sono una fan delle "vision board": prendo una bacheca, ritaglio immagini di corpi sani, piatti colorati pieni di verdure, o anche solo frasi che mi ispirano, come “Mi sento forte e piena di energia”. Questo collage lo tengo in un posto dove lo vedo ogni giorno, magari vicino allo specchio o in cucina. Mi ricorda perché ho iniziato e mi dà la carica per non mollare.
Un trucco psicologico che uso è scrivere una lettera a me stessa, come se fossi già arrivata al mio obiettivo. Descrivo come mi sento, cosa indosso, come mi muovo. È potente, perché mi connette con quella versione di me. Provateci! Bastano 10 minuti, una penna e un foglio. E poi, quando la tentazione di sgarrare arriva, rileggetela: vi giuro, funziona.
Un altro esercizio che amo è la “pausa consapevole” prima di mangiare. Mi fermo, guardo il piatto, respiro profondamente e mi chiedo: “Questo cibo mi nutre? Mi fa sentire bene?”. Non è per giudicarmi, ma per ascoltare il mio corpo. A volte scopro che non ho davvero fame, ma solo voglia di conforto. E in quel caso, cerco altre strade: una passeggiata, una chiacchierata con un amico o anche solo un bicchiere d’acqua.
Mangiare con consapevolezza non è solo cosa mettiamo nel piatto, ma come ci trattiamo. Siate gentili con voi stessi, ascoltate il vostro corpo e ricordate che ogni piccolo passo conta. E voi, che tecniche usate per restare focalizzati? Condividete, sono curiosa!