Mangiare con calma per dimagrire: ma funziona davvero?

fmatos

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, scusate se mi intrometto in questo thread, ma leggendo i vostri commenti su mangiare piano per perdere peso, devo dire che sono un po’ scettico. Non fraintendetemi, capisco il concetto di ascoltare il proprio corpo, ma davvero basta masticare lentamente per vedere risultati concreti? Io sono uno che si allena con i pesi da anni, e per me il controllo delle porzioni e il bilancio calorico sono sempre stati la chiave. Questa storia del "mindful eating" mi sembra un po’… come dire, troppo astratta?
Ho provato a informarmi e, ok, mangiare con calma dovrebbe aiutare a sentire prima la sazietà, perché il cervello impiega un po’ a registrare che lo stomaco è pieno. Ma nella pratica, quanto cambia? Se uno è abituato a divorare tutto in cinque minuti, non è che da un giorno all’altro diventa un monaco zen che assapora ogni boccone. E poi, diciamocelo, chi ha tutto questo tempo? Tra lavoro, palestra e vita, già riuscire a cucinare qualcosa di decente è una vittoria.
Ho provato a mangiare più lentamente per un paio di settimane, giusto per vedere se faceva la differenza. Risultato? Boh, forse mi sentivo un po’ meno gonfio, ma la bilancia non si è mossa di un grammo. Magari non sono stato abbastanza costante, ma mi chiedo se non sia solo una di quelle mode che sembrano rivoluzionarie e poi si sgonfiano. Non so, forse per qualcuno funziona, ma io continuo a pensare che per perdere grasso serva soprattutto un deficit calorico, punto. Mangiare piano può essere un aiuto, ma la base resta quella.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha visto cambiamenti veri solo con questo approccio? O è più una questione di disciplina generale? Sono curioso, perché magari mi sto perdendo qualcosa.
 
Ehi, capisco il tuo scetticismo! Anch’io punto tutto sul deficit calorico per migliorare le mie corse, ma devo dire che mangiare piano un minimo mi ha aiutato. Non è che la bilancia sia impazzita, però sento meglio quando sono sazio e magari evito di strafogarmi. Per me, che sto sempre di corsa tra allenamenti e lavoro, è più un trucco per non esagerare con le porzioni. Non sarà la svolta, ma come extra alla disciplina ci sta. Tu che dici, magari riprovando con più costanza?
 
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Ragazzi, scusate se mi intrometto in questo thread, ma leggendo i vostri commenti su mangiare piano per perdere peso, devo dire che sono un po’ scettico. Non fraintendetemi, capisco il concetto di ascoltare il proprio corpo, ma davvero basta masticare lentamente per vedere risultati concreti? Io sono uno che si allena con i pesi da anni, e per me il controllo delle porzioni e il bilancio calorico sono sempre stati la chiave. Questa storia del "mindful eating" mi sembra un po’… come dire, troppo astratta?
Ho provato a informarmi e, ok, mangiare con calma dovrebbe aiutare a sentire prima la sazietà, perché il cervello impiega un po’ a registrare che lo stomaco è pieno. Ma nella pratica, quanto cambia? Se uno è abituato a divorare tutto in cinque minuti, non è che da un giorno all’altro diventa un monaco zen che assapora ogni boccone. E poi, diciamocelo, chi ha tutto questo tempo? Tra lavoro, palestra e vita, già riuscire a cucinare qualcosa di decente è una vittoria.
Ho provato a mangiare più lentamente per un paio di settimane, giusto per vedere se faceva la differenza. Risultato? Boh, forse mi sentivo un po’ meno gonfio, ma la bilancia non si è mossa di un grammo. Magari non sono stato abbastanza costante, ma mi chiedo se non sia solo una di quelle mode che sembrano rivoluzionarie e poi si sgonfiano. Non so, forse per qualcuno funziona, ma io continuo a pensare che per perdere grasso serva soprattutto un deficit calorico, punto. Mangiare piano può essere un aiuto, ma la base resta quella.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha visto cambiamenti veri solo con questo approccio? O è più una questione di disciplina generale? Sono curioso, perché magari mi sto perdendo qualcosa.
Ehi, capisco il tuo scetticismo, anch'io ero così all'inizio! Sto facendo il mara «100 giorni senza zucchero» e ti dico: eliminare lo zucchero aggiunto mi ha costretto a mangiare più consapevole, tipo assaporare davvero il cibo. Le prime settimane? Un incubo, una voglia matta di dolce! Però poi ho iniziato a sentire i sapori veri: una mela ora mi sembra una bomba di gusto. Non dico che masticare piano sia la soluzione magica, ma aiuta a goderti quello che mangi e a non strafogarti. La bilancia magari non si muove subito, ma io mi sento più leggero e con più energia. Prova a insistere, magari con un deficit calorico ci sta pure bene!
 
Ciao fmatos, ti capisco perfettamente, anch’io all’inizio pensavo che ‘sta cosa del mangiare piano fosse un po’ una trovata da guru del benessere. Vivo in un dormitorio, studio tutto il giorno, e tra lezioni, esami e lavoretti per pagarmi le spese, il tempo per cucinare o “meditare sul cibo” è praticamente zero. Eppure, ti racconto la mia esperienza, perché magari può darti uno spunto.

Da un paio di mesi sto cercando di perdere peso senza spendere una fortuna, quindi mi sono buttato su un’alimentazione più semplice, tipo pochi carboidrati raffinati e più verdure, uova, legumi e roba economica che trovo al mercato. Non seguo una dieta super rigida, ma cerco di tenere i carboidrati bassi, soprattutto pane, pasta e zuccheri, perché ho notato che mi fanno venire fame dopo due ore. All’inizio non ci pensavo nemmeno a mangiare lentamente, divoravo tutto come te in cinque minuti, magari mentre guardavo una serie sul telefono. Però poi ho letto da qualche parte che mangiare con calma può aiutare a controllare meglio quanto mangi, e ho deciso di provare, anche se ero scettico come te.

Non è stato facile. Le prime volte mi sembrava di perdere tempo, tipo: “Ma davvero devo stare qui a masticare ‘sta carota come se fosse un’opera d’arte?”. Però ho provato a fare un gioco con me stesso: mettere giù la forchetta tra un boccone e l’altro, oppure contare tipo 20 masticazioni per ogni morso. Sembra stupido, ma dopo una settimana ho notato che mi sentivo soddisfatto con meno cibo. Non so se è perché il cervello ha più tempo per “capire” che sei pieno, come dicono, o semplicemente perché ti annoi a mangiare così piano e lasci qualcosa nel piatto. Fatto sta che, senza nemmeno rendermene conto, ho iniziato a mangiare porzioni più piccole.

Non ti dico che la bilancia sia crollata, eh. In un mese e mezzo ho perso tipo 2 chili, che non è una rivoluzione, ma per me è già tanto, considerando che non ho tempo di andare in palestra e mi alleno solo con qualche esercizio a corpo libero in camera o correndo sul campus quando riesco. La cosa più interessante, però, è che mi sento meno affamato durante la giornata. Prima, con una dieta piena di carboidrati come pasta o pizza, avevo sempre fame, soprattutto la sera. Ora, con più proteine e verdure e mangiando più lentamente, sto bene fino al pasto successivo. Non so se è il mindful eating o il fatto che sto scegliendo cibi più sazianti, ma qualcosa sta funzionando.

Sul tempo, ti do ragione, è una rogna. Però ho trovato qualche trucchetto: per esempio, preparo i pasti in anticipo, tipo insalatone con tonno, uova sode e verdure, così non devo cucinare ogni giorno. E quando mangio, cerco di spegnere il telefono o almeno non guardare niente, così mi concentro sul cibo. Non sono diventato un monaco zen, tranquillo, ma questi piccoli cambiamenti mi hanno aiutato a non buttarmi sul cibo come se fosse una gara.

Secondo me, il mangiare piano non è la chiave per dimagrire da solo, come dici tu il deficit calorico è fondamentale. Però può essere un aiuto per chi, come me, tende a strafare con le porzioni o a mangiare per noia. Non so se è il tuo caso, ma magari prova a combinare il mangiare più lentamente con un’attenzione a cibi che ti tengano sazio più a lungo, tipo uova, carne magra o verdure fibrose. Io sto vedendo dei risultati, lenti ma costanti, e per uno studente squattrinato come me è già una vittoria. Tu che ne pensi, hai mai provato a cambiare il tipo di cibi oltre al ritmo? Magari il mix potrebbe fare la differenza. Fammi sapere!