Ma perché il sonno mi fa mangiare tutto il frigo?! Studi e disperazione

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sono esausta. È da giorni che cerco di capirci qualcosa e ormai sto leggendo studi su studi perché non ne posso più di svegliarmi affamata come se non avessi mangiato per una settimana. Ma vi capita mai? Dormo poco, mi giro e rigiro nel letto, e il giorno dopo è un disastro: apro il frigo e mi mangio pure le briciole. Non è solo fame, è proprio un bisogno assurdo di buttare giù tutto quello che vedo.
Ho trovato un articolo interessante, uno di quei paper scientifici che sembrano scritti per far venire il mal di testa, ma qualcosa ho capito. Pare che quando dormiamo male, o troppo poco, il nostro corpo sballa completamente due ormoni: la grelina e la leptina. La grelina è quella che ti urla "mangia, mangia ora!" e aumenta se non riposi abbastanza. La leptina invece dovrebbe dire "basta, sei sazio", ma con poco sonno praticamente sparisce. Risultato? Siamo fregati. Il cervello pensa che stiamo morendo di fame e ci spinge a saccheggiare la cucina.
E non è tutto. Ho letto anche che la mancanza di sonno manda in tilt la corteccia prefrontale, quella parte del cervello che dovrebbe farci dire "no, non mi serve un altro biscotto". Senza dormire, è come se quella vocina sparisse e restiamo solo noi con la nostra forza di volontà, che ovviamente è a zero. Io ieri ho finito un pacco di cracker in 10 minuti, e non mi ricordavo nemmeno di averlo aperto.
Poi c’è lo stress. Se non dormo, sono nervosa tutto il giorno, e quando sono nervosa mangio. Ho trovato uno studio che dice che il cortisolo, l’ormone dello stress, sale alle stelle con poco sonno e ti fa desiderare schifezze zuccherate o grasse. Tipo che il mio corpo non vuole una mela, no, vuole una torta intera. È una congiura, giuro.
Qualcuno ha qualche trucco per dormire meglio? Perché io sto provando di tutto, ma niente funziona. E non ditemi di contare le pecore, che mi viene solo fame pensando al formaggio. Sono disperata, davvero. Se continuo così, altro che dieta, qua finisco per pesare come un armadio. Aiutatemi!
 
Ehi, guerriera della notte, ti capisco fin troppo bene! Quel frigo che chiama come una sirena alle tre del mattino è un nemico comune, ma sai una cosa? Noi italiani abbiamo nel sangue la forza di chi ha conquistato montagne e creato meraviglie. Possiamo battere anche questa fame da insonnia! La tua lotta con il sonno e gli ormoni impazziti è reale, e il fatto che stai studiando tutti quei paper scientifici ti rende già una campionessa. Ora, però, mettiamo un po’ di strategia visiva e mentale per trasformare questa battaglia in una vittoria.

Partiamo con la tua “doska dei desideri” per il corpo che sogni. Non serve essere artisti, basta un quaderno, un tablet o anche un angolo del muro (sì, io ho appiccicato post-it ovunque!). Prendi immagini che ti ispirano: una foto di te in un momento in cui ti sentivi al top, un outfit che vuoi indossare, o anche un paesaggio che ti ricorda la leggerezza che cerchi. Scrivi accanto frasi che ti caricano, tipo: “Io sono più forte della grelina!” o “Il mio corpo è un tempio, non un magazzino di cracker”. Guardala ogni sera prima di dormire, come un rituale. È un modo per dire al tuo cervello: “Ehi, stiamo puntando a questo, non a svuotare il frigo”. La visualizzazione non è magia, ma ti aiuta a tenere il focus, soprattutto quando la corteccia prefrontale va in vacanza.

Ora, sul sonno: hai ragione, è il nostro generale in questa guerra contro la fame. Senza di lui, siamo un esercito allo sbando. Prova a creare un rituale pre-nanna che sia il tuo inno alla calma. Niente schermi un’ora prima di dormire: la luce blu è come un caffè per il cervello. Invece, leggi qualcosa di leggero (non paper scientifici, ti prego!) o ascolta musica rilassante, magari un po’ di pianoforte o suoni della natura. Io ho scaricato una playlist che sembra il rumore di un ruscello in Toscana, e giuro che mi fa sentire in vacanza. Se il tuo stomaco brontola, prova una tisana calda: camomilla o finocchio, che sono pure un omaggio alle nostre nonne italiane. Riempie un po’ e calma senza zuccheri.

Un trucco psicologico per non cedere allo stress e al cortisolo? La “regola dei 5 minuti”. Quando ti senti nervosa e vuoi attaccare la dispensa, fermati e fai qualcosa di diverso per 5 minuti: respira profondamente (inspire per 4 secondi, espira per 6), oppure scrivi su un foglio cosa ti sta stressando. Spesso, quel bisogno di mangiare è solo il cervello che cerca una distrazione. Datti il permesso di sentire l’emozione senza buttarti sul cibo. È tosta, lo so, ma ogni volta che ci riesci è come sollevare un peso in palestra: diventi più forte.

Per il sonno, un esercizio che mi ha salvato è la scansione corporea. Sdraiata a letto, chiudi gli occhi e concentrati su ogni parte del corpo, dalla testa ai piedi, immaginando di “spegnere” la tensione. È come dire al tuo corpo: “Ok, siamo in modalità riposo, niente panico”. Se i pensieri corrono, scrivi una lista di cose da fare prima di andare a letto, così la tua mente non ti tiene sveglia a rimuginare.

Infine, festeggia i piccoli passi. Non dormire bene una notte non è la fine del mondo, e nemmeno quel pacco di cracker. Sei in missione per costruire una versione di te più leggera e forte, e ogni scelta conta. Pensa a una guerriera romana: non vinceva tutte le battaglie, ma non mollava mai. Scrivi sul tuo quaderno una cosa che hai fatto bene oggi, anche solo aver resistito a una fetta di torta. È il tuo trofeo.

Forza, siamo italiani: abbiamo il cuore caldo, la testa dura e la passione per vincere. Tu ce la fai, e quel frigo presto ti guarderà con rispetto! Se hai bisogno di altre idee per la tua doska o esercizi mentali, scrivimi. Siamo una squadra!
 
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Ehi, guerriera della notte, ti capisco fin troppo bene! Quel frigo che chiama come una sirena alle tre del mattino è un nemico comune, ma sai una cosa? Noi italiani abbiamo nel sangue la forza di chi ha conquistato montagne e creato meraviglie. Possiamo battere anche questa fame da insonnia! La tua lotta con il sonno e gli ormoni impazziti è reale, e il fatto che stai studiando tutti quei paper scientifici ti rende già una campionessa. Ora, però, mettiamo un po’ di strategia visiva e mentale per trasformare questa battaglia in una vittoria.

Partiamo con la tua “doska dei desideri” per il corpo che sogni. Non serve essere artisti, basta un quaderno, un tablet o anche un angolo del muro (sì, io ho appiccicato post-it ovunque!). Prendi immagini che ti ispirano: una foto di te in un momento in cui ti sentivi al top, un outfit che vuoi indossare, o anche un paesaggio che ti ricorda la leggerezza che cerchi. Scrivi accanto frasi che ti caricano, tipo: “Io sono più forte della grelina!” o “Il mio corpo è un tempio, non un magazzino di cracker”. Guardala ogni sera prima di dormire, come un rituale. È un modo per dire al tuo cervello: “Ehi, stiamo puntando a questo, non a svuotare il frigo”. La visualizzazione non è magia, ma ti aiuta a tenere il focus, soprattutto quando la corteccia prefrontale va in vacanza.

Ora, sul sonno: hai ragione, è il nostro generale in questa guerra contro la fame. Senza di lui, siamo un esercito allo sbando. Prova a creare un rituale pre-nanna che sia il tuo inno alla calma. Niente schermi un’ora prima di dormire: la luce blu è come un caffè per il cervello. Invece, leggi qualcosa di leggero (non paper scientifici, ti prego!) o ascolta musica rilassante, magari un po’ di pianoforte o suoni della natura. Io ho scaricato una playlist che sembra il rumore di un ruscello in Toscana, e giuro che mi fa sentire in vacanza. Se il tuo stomaco brontola, prova una tisana calda: camomilla o finocchio, che sono pure un omaggio alle nostre nonne italiane. Riempie un po’ e calma senza zuccheri.

Un trucco psicologico per non cedere allo stress e al cortisolo? La “regola dei 5 minuti”. Quando ti senti nervosa e vuoi attaccare la dispensa, fermati e fai qualcosa di diverso per 5 minuti: respira profondamente (inspire per 4 secondi, espira per 6), oppure scrivi su un foglio cosa ti sta stressando. Spesso, quel bisogno di mangiare è solo il cervello che cerca una distrazione. Datti il permesso di sentire l’emozione senza buttarti sul cibo. È tosta, lo so, ma ogni volta che ci riesci è come sollevare un peso in palestra: diventi più forte.

Per il sonno, un esercizio che mi ha salvato è la scansione corporea. Sdraiata a letto, chiudi gli occhi e concentrati su ogni parte del corpo, dalla testa ai piedi, immaginando di “spegnere” la tensione. È come dire al tuo corpo: “Ok, siamo in modalità riposo, niente panico”. Se i pensieri corrono, scrivi una lista di cose da fare prima di andare a letto, così la tua mente non ti tiene sveglia a rimuginare.

Infine, festeggia i piccoli passi. Non dormire bene una notte non è la fine del mondo, e nemmeno quel pacco di cracker. Sei in missione per costruire una versione di te più leggera e forte, e ogni scelta conta. Pensa a una guerriera romana: non vinceva tutte le battaglie, ma non mollava mai. Scrivi sul tuo quaderno una cosa che hai fatto bene oggi, anche solo aver resistito a una fetta di torta. È il tuo trofeo.

Forza, siamo italiani: abbiamo il cuore caldo, la testa dura e la passione per vincere. Tu ce la fai, e quel frigo presto ti guarderà con rispetto! Se hai bisogno di altre idee per la tua doska o esercizi mentali, scrivimi. Siamo una squadra!
Ehi, campionessa della resistenza, il tuo post mi ha fatto quasi commuovere! Hai ragione, quel frigo che sussurra nelle ore piccole è un avversario temibile, ma noi, con il nostro spirito italiano, possiamo trasformarlo in un alleato. La tua energia e i tuoi consigli mi hanno dato una carica pazzesca, e voglio raccontarti come le mie serate in cammino mi stanno aiutando a combattere questa battaglia, sperando che possa ispirarti o darti qualche idea per la tua missione.

Ogni sera, dopo cena, mi metto le scarpe da ginnastica e parto per la mia passeggiata. Non è solo una questione di bruciare calorie, ma di ritrovare me stessa. Vivo in una zona con stradine che si perdono tra gli ulivi, e camminare lì, con l’aria fresca che mi accarezza il viso, è come un regalo che faccio al mio corpo e alla mia mente. Di solito punto a fare almeno 5 chilometri, ma non sono rigida: se una sera mi sento stanca, magari ne faccio 3, ma l’importante è uscire. Il ritmo dei miei passi, il profumo della campagna, il cielo che si tinge di stelle… tutto questo mi calma, come se il mondo rallentasse. È il mio rituale per dire al cortisolo: “Non oggi, amico!”.

Queste camminate mi stanno cambiando, non solo nel corpo. All’inizio pesavo qualche chilo in più, e ora, dopo tre mesi, ho perso quasi 6 chili. Non è una gara, lo so, ma vedere il mio jeans preferito che torna a calzarmi bene mi fa sentire una guerriera. Non uso bilance ossessivamente, però tengo un quadernino dove segno i miei progressi: non solo il peso, ma anche come mi sento. Scrivo frasi tipo: “Oggi ho camminato sotto la pioggia e mi sentivo viva” o “Ho resistito a quella fetta di pizza avanzata”. È il mio modo di celebrare i piccoli trionfi, come dici tu.

Il tuo consiglio sulla visualizzazione mi ha colpito. Ho deciso di creare la mia “doska dei desideri”! Ho preso un quaderno e ci ho incollato una foto di me a 25 anni, quando mi sentivo leggera e piena di energia, e un’immagine di un sentiero di montagna che sogno di percorrere senza affanno. Accanto ho scritto: “Cammino verso la versione più forte di me”. Lo guardo prima di uscire per la mia passeggiata, e mi dà una spinta in più. È come se stessi dicendo al mio cervello: “Siamo in missione, non si torna indietro”.

Per il sonno, sto lavorando anche io su un rituale pre-nanna. Dopo la camminata, mi faccio una tisana al finocchio, come suggerisci tu, e mi siedo a leggere un libro leggero. Ultimamente sto divorando un romanzo ambientato in Puglia, e mi sembra di viaggiare senza muovermi dal divano. Niente telefono, niente serie TV: ho notato che se evito gli schermi, il mio cervello si spegne più facilmente. A volte, prima di dormire, faccio una cosa che forse ti farà sorridere: parlo con me stessa, come se fossi la mia migliore amica. Mi dico: “Hai camminato, hai scelto te stessa, sei stata grande”. Può sembrare sciocco, ma mi aiuta a chiudere la giornata con un sorriso.

Il tuo trucco dei 5 minuti è geniale, e lo sto provando quando la voglia di spiluccare mi assale. Ieri sera, ad esempio, stavo per aprire il frigo, ma mi sono fermata, ho preso un bicchiere d’acqua e ho scritto su un foglio cosa mi stava davvero preoccupando. Era solo stanchezza, non fame. Dopo 5 minuti, la voglia di mangiare era sparita. Non sempre ci riesco, sia chiaro, ma ogni volta che funziona mi sento come se avessi scalato una montagna.

Le mie passeggiate serali sono diventate il mio scudo contro lo stress e le tentazioni. Quando cammino, penso a quanto voglio essere leggera, non solo nel corpo ma anche nei pensieri. Immagino il mio futuro: una me che corre senza fiatone, che si guarda allo specchio con orgoglio. E, come dici tu, festeggio ogni passo. Anche ieri, quando ho scelto di camminare invece di crollare sul divano, ho scritto sul mio quaderno: “Oggi ho vinto io”.

Grazie per il tuo post, mi ha ricordato che non siamo sole in questa battaglia. Siamo una squadra, e con il nostro cuore italiano possiamo fare grandi cose. Se ti va, prova una passeggiata serale, anche solo di 20 minuti: magari scopri un angolo della tua città che non conoscevi e ti senti un po’ più vicina al tuo traguardo. Scrivimi se hai voglia di condividere la tua “doska” o qualche altro trucco. Forza, guerriera, il frigo non ha speranze contro di noi!
 
Scusate se mi intrometto nella vostra discussione, guerriere del frigo notturno, ma il vostro scambio mi ha davvero toccato il cuore. Leggendo le vostre parole, mi sono sentita meno sola nella mia lotta contro quelle voglie che spuntano quando il mondo dorme. Vorrei condividere con voi un approccio che mi sta aiutando, il detox, ma con un occhio alla salute e senza esagerare, perché, ammetto, a volte rischio di farmi prendere troppo dall’entusiasmo. Mi scuso in anticipo se sembro troppo appassionata o se magari vi annoio con i miei succhi verdi, ma spero che qualcosa di quello che sto imparando possa esservi utile.

Parto col dire che anche io, come voi, ho avuto le mie battaglie con il sonno e il frigo che sembra chiamarmi per nome alle due di notte. Quelle voglie non sono solo fame, spesso sono il nostro corpo che cerca di dirci qualcosa: stress, stanchezza, magari un po’ di disidratazione. Ho iniziato a integrare il detox nella mia routine non per “pulirmi” da chissà cosa, ma per dare al mio corpo un supporto in più, soprattutto quando il sonno è un disastro e gli ormoni fanno festa. Però, lo dico subito, il detox non è una bacchetta magica, e se fatto male può persino farci sentire peggio. Quindi, scusate se insisto, ma la chiave è l’equilibrio.

Una cosa che mi sta aiutando tanto è bere un succo verde al mattino, fatto in casa, perché quelli comprati spesso sono pieni di zuccheri. Uso una centrifuga (ma va bene anche un frullatore) e metto spinaci, cetriolo, una mela verde, un po’ di zenzero e succo di limone. Non è una pozione magica, ma mi dà una sensazione di leggerezza e mi aiuta a partire con il piede giusto. Il cetriolo e gli spinaci sono pieni di acqua e fibre, che tengono a bada la fame per un po’, mentre lo zenzero dà una spinta al metabolismo. Però, mi scuso se lo sottolineo, non sostituisco i pasti con questi succhi: li affianco a una colazione normale, tipo yogurt greco con frutta o una fetta di pane integrale. Saltare i pasti per bere solo succhi può mandare il corpo in modalità “allarme fame”, e addio controllo sul frigo notturno.

Un altro trucco che sto provando, e qui mi scuso se sembro un po’ fissata, è una tisana detox la sera, ma non di quelle strane che promettono miracoli. Uso semplicemente finocchio, che aiuta la digestione, e un pizzico di curcuma, che ha proprietà antinfiammatorie. La preparo dopo la mia passeggiata serale (grazie per avermela ricordata, sei stata un’ispirazione!). La tisana mi riempie lo stomaco e mi calma, così quando mi metto a letto non sento quel buco nello stomaco che mi spingerebbe a razziare la dispensa. Però, lo ammetto, all’inizio ero scettica: pensavo fosse solo acqua calda profumata, ma ora è diventato il mio rituale per dire al corpo: “Ok, ora si riposa”.

Parlando di sonno, che è il vero generale di questa battaglia, ho notato che il detox funziona meglio se lo combino con una routine serale. Come voi, sto cercando di evitare gli schermi prima di dormire, e mi scuso se sembro ripetitiva, ma davvero fa la differenza. Dopo la tisana, faccio una cosa semplice: scrivo tre cose positive della giornata, tipo “Ho bevuto il mio succo verde” o “Ho camminato 20 minuti”. Mi aiuta a non rimuginare e a sentirmi meno in colpa per qualche sgarro. Se il sonno proprio non arriva, provo la vostra scansione corporea, concentrandomi sul respiro e immaginando che ogni parte del mio corpo si rilassi. Non sempre funziona, ma quando ci riesco, mi sveglio più riposata e meno tentata di attaccare il frigo.

Un avvertimento, e qui mi scuso se sembro un po’ pesante: il detox va fatto con testa. Ho provato una volta a fare una giornata solo a succhi, e mi sono sentita debole e irritabile, il che mi ha fatto desiderare ancora di più i biscotti. Ora so che il corpo ha bisogno di nutrienti veri: proteine, carboidrati buoni, grassi sani. I succhi e le tisane sono un aiuto, non una soluzione. Per esempio, a pranzo cerco di mangiare un piatto bilanciato: verdure cotte o crude, una fonte di proteine come ceci o pollo, e un po’ di riso integrale o patate dolci. Questo mi tiene sazia e mi dà l’energia per affrontare la giornata senza crolli che mi spingono a mangiare schifezze.

La vostra idea della “doska dei desideri” mi ha colpito, e ho deciso di aggiungerci un tocco detox. Ho incollato nel mio quaderno un’immagine di un bicchiere di succo verde accanto a una foto di me in un vestito che voglio rimettere. Accanto ho scritto: “Mi nutro per essere forte, non per punirmi”. Mi scuso se sembra melenso, ma guardarlo mi ricorda che il detox, le passeggiate e il sonno sono atti di cura, non privazioni. Ogni volta che resisto alla tentazione di mangiare di notte, lo segno come una piccola vittoria.

Grazie per le vostre parole, mi avete fatto sentire parte di una squadra. Mi scuso se il mio post è un po’ lungo o se sono sembrata troppo entusiasta del detox, ma spero che qualche idea vi possa ispirare. Se vi va, provate un succo verde o una tisana, ma senza strafare: ascoltate il vostro corpo, sempre. Scrivetemi se avete domande o se volete qualche ricetta semplice. Forza, siamo italiane, abbiamo la passione e la forza per vincere questa battaglia, un sorso alla volta!
 
Ragazzi, sono esausta. È da giorni che cerco di capirci qualcosa e ormai sto leggendo studi su studi perché non ne posso più di svegliarmi affamata come se non avessi mangiato per una settimana. Ma vi capita mai? Dormo poco, mi giro e rigiro nel letto, e il giorno dopo è un disastro: apro il frigo e mi mangio pure le briciole. Non è solo fame, è proprio un bisogno assurdo di buttare giù tutto quello che vedo.
Ho trovato un articolo interessante, uno di quei paper scientifici che sembrano scritti per far venire il mal di testa, ma qualcosa ho capito. Pare che quando dormiamo male, o troppo poco, il nostro corpo sballa completamente due ormoni: la grelina e la leptina. La grelina è quella che ti urla "mangia, mangia ora!" e aumenta se non riposi abbastanza. La leptina invece dovrebbe dire "basta, sei sazio", ma con poco sonno praticamente sparisce. Risultato? Siamo fregati. Il cervello pensa che stiamo morendo di fame e ci spinge a saccheggiare la cucina.
E non è tutto. Ho letto anche che la mancanza di sonno manda in tilt la corteccia prefrontale, quella parte del cervello che dovrebbe farci dire "no, non mi serve un altro biscotto". Senza dormire, è come se quella vocina sparisse e restiamo solo noi con la nostra forza di volontà, che ovviamente è a zero. Io ieri ho finito un pacco di cracker in 10 minuti, e non mi ricordavo nemmeno di averlo aperto.
Poi c’è lo stress. Se non dormo, sono nervosa tutto il giorno, e quando sono nervosa mangio. Ho trovato uno studio che dice che il cortisolo, l’ormone dello stress, sale alle stelle con poco sonno e ti fa desiderare schifezze zuccherate o grasse. Tipo che il mio corpo non vuole una mela, no, vuole una torta intera. È una congiura, giuro.
Qualcuno ha qualche trucco per dormire meglio? Perché io sto provando di tutto, ma niente funziona. E non ditemi di contare le pecore, che mi viene solo fame pensando al formaggio. Sono disperata, davvero. Se continuo così, altro che dieta, qua finisco per pesare come un armadio. Aiutatemi!
Ehi, ti capisco, è una lotta! Anch’io ho avuto periodi così, e sai cosa mi ha aiutato? Passare a una dieta crudista mi ha stabilizzato un sacco, anche il sonno. Prova a fare una cena leggera con una bella insalata di verdure crude, magari con avocado e semi di chia. Riempie senza appesantire, e il corpo si calma. Per dormire meglio, una tisana di camomilla cruda (fiori essiccati a basse temperature) un’ora prima di andare a letto fa miracoli. Tieni duro, un passo alla volta!
 
Ragazzi, sono esausta. È da giorni che cerco di capirci qualcosa e ormai sto leggendo studi su studi perché non ne posso più di svegliarmi affamata come se non avessi mangiato per una settimana. Ma vi capita mai? Dormo poco, mi giro e rigiro nel letto, e il giorno dopo è un disastro: apro il frigo e mi mangio pure le briciole. Non è solo fame, è proprio un bisogno assurdo di buttare giù tutto quello che vedo.
Ho trovato un articolo interessante, uno di quei paper scientifici che sembrano scritti per far venire il mal di testa, ma qualcosa ho capito. Pare che quando dormiamo male, o troppo poco, il nostro corpo sballa completamente due ormoni: la grelina e la leptina. La grelina è quella che ti urla "mangia, mangia ora!" e aumenta se non riposi abbastanza. La leptina invece dovrebbe dire "basta, sei sazio", ma con poco sonno praticamente sparisce. Risultato? Siamo fregati. Il cervello pensa che stiamo morendo di fame e ci spinge a saccheggiare la cucina.
E non è tutto. Ho letto anche che la mancanza di sonno manda in tilt la corteccia prefrontale, quella parte del cervello che dovrebbe farci dire "no, non mi serve un altro biscotto". Senza dormire, è come se quella vocina sparisse e restiamo solo noi con la nostra forza di volontà, che ovviamente è a zero. Io ieri ho finito un pacco di cracker in 10 minuti, e non mi ricordavo nemmeno di averlo aperto.
Poi c’è lo stress. Se non dormo, sono nervosa tutto il giorno, e quando sono nervosa mangio. Ho trovato uno studio che dice che il cortisolo, l’ormone dello stress, sale alle stelle con poco sonno e ti fa desiderare schifezze zuccherate o grasse. Tipo che il mio corpo non vuole una mela, no, vuole una torta intera. È una congiura, giuro.
Qualcuno ha qualche trucco per dormire meglio? Perché io sto provando di tutto, ma niente funziona. E non ditemi di contare le pecore, che mi viene solo fame pensando al formaggio. Sono disperata, davvero. Se continuo così, altro che dieta, qua finisco per pesare come un armadio. Aiutatemi!
Ehi, capisco perfettamente la tua disperazione, ci sono passata anch’io! Quello che racconti sugli ormoni e il sonno è super interessante e, purtroppo, verissimo. Ho letto un po’ di studi anch’io, e vorrei condividere un paio di cose che magari possono aiutarti, senza promettere miracoli, perché so quanto sia dura.

Hai ragione su grelina e leptina, è come se il corpo ci sabotasse quando non dormiamo. Ma c’è un altro pezzo del puzzle: il sonno scarso sembra anche influenzare l’insulina. Uno studio che ho trovato spiegava che dormire poco riduce la sensibilità all’insulina, e questo fa sì che il corpo immagazzini più grasso, soprattutto se mangiamo zuccheri o carboidrati semplici. Insomma, non è solo fame, è proprio il nostro metabolismo che va in tilt. E il peggio è che, come dici tu, la forza di volontà è a zero, quindi dire di no a quella torta diventa una missione impossibile.

Per il sonno, ho provato un paio di cose che mi hanno aiutato, e magari funzionano anche per te. Prima di tutto, ho letto che la luce blu di telefono e computer confonde il cervello e gli fa pensare che sia giorno. Ho iniziato a usare degli occhiali che bloccano la luce blu la sera, oppure metto il telefono in modalità notturna un paio d’ore prima di dormire. Non è la soluzione definitiva, ma qualcosa fa. Un’altra cosa che mi ha aiutato è creare una routine rilassante prima di andare a letto: tipo una tisana (camomilla o valeriana, niente di zuccherato!) e una lettura leggera, non robe che mi fanno agitare. Uno studio diceva che anche solo 10 minuti di rilassamento intenzionale possono abbassare il cortisolo e aiutare a dormire meglio.

Sul lato “non saccheggiare il frigo”, ti capisco, è una lotta. Ho notato che se tengo in casa snack più sani, tipo noci o yogurt greco, almeno quando perdo il controllo non faccio disastri totali. Non è perfetto, ma mi fa sentire un po’ meno in colpa, e piano piano mi aiuta a non vedere il cibo come un nemico. Perché, diciamocelo, il vero problema non è solo il peso, ma come ci sentiamo con noi stesse quando ci sembra di non avere controllo.

Forza, non sei sola in questa battaglia! Prova un passo alla volta, e se trovi qualche trucco che funziona, condividilo, che qui abbiamo bisogno di speranza!