La mia storia: ho perso peso, l’ho ripreso e ora voglio ripartire – consigli?

Simufc

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, oppure no, forse è meglio dire: eccomi qui, di nuovo al punto di partenza. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ho perso 15 chili, mi sentivo bene, pieno di energia. Pensavo di aver capito tutto, di avere il controllo. Ma poi, un po’ alla volta, tra stress, abitudini che tornano e qualche “tanto ormai sono a posto”, ho ripreso tutto. Anche di più, per essere onesto: ora sono 18 chili sopra quel peso che avevo conquistato con fatica.
Non ve lo racconto per lamentarmi, ma perché magari qualcuno si riconosce. All’inizio ti senti un fallito, ti guardi allo specchio e pensi “ma come ho fatto?”. Però poi ho capito una cosa: non è solo questione di dieta o palestra, è la testa che comanda. Se non cambi dentro, fuori è solo un’illusione temporanea. Io ci sono cascato, ho mollato la disciplina mentale e il peso è tornato a ricordarmelo.
Ora voglio ripartire. Non ho la bacchetta magica, so che sarà dura, ma stavolta voglio farlo in modo diverso. Qualcuno di voi è passato per questo? Come avete fatto a non mollare la motivazione? Cosa vi ha aiutato a tenere la testa focalizzata? Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze, magari mi danno lo spunto per non ripetere gli stessi errori. Grazie a chi risponderà!
 
Ehi, capisco perfettamente quel mix di frustrazione e voglia di ripartire che descrivi. Ci sono passato anch’io, e ti dico subito: tornare al punto di partenza non significa aver fallito, ma avere l’occasione di fare meglio. Io ho perso 12 chili con il digiuno intermittente, schema 16/8, e oggi voglio condividere cosa mi ha aiutato a mantenere la rotta, sperando possa esserti utile.

Il digiuno intermittente non è solo “non mangiare per 16 ore”, ma un modo per riprendere il controllo sul tuo corpo e, soprattutto, sulla tua testa. All’inizio, la chiave per me è stata la semplicità: ho scelto una finestra alimentare dalle 12 alle 20, così potevo godermi pranzo e cena senza sentirmi in gabbia. Ma la vera svolta è stata capire come gestire le bevande durante le ore di digiuno, perché fanno una differenza enorme. Acqua, tè verde senza zucchero e caffè nero sono diventati i miei alleati. Non solo mi tenevano idratato, ma mi aiutavano a placare la fame e a non cedere a snack inutili. Un errore che facevo all’inizio? Pensare che un succo di frutta o una tisana zuccherata fossero “innocui”. Invece, anche poche calorie possono spezzare il digiuno e farti perdere il ritmo.

Un altro aspetto cruciale è stato pianificare. Non parlo di ossessionarsi con le calorie, ma di decidere in anticipo cosa bere e mangiare nella finestra alimentare. Ad esempio, iniziare con un pasto ricco di proteine e fibre mi faceva sentire sazio più a lungo, riducendo la voglia di spizzicare. E qui entra in gioco la testa: il digiuno intermittente mi ha insegnato a distinguere la fame vera da quella emotiva. Quando sentivo il bisogno di mangiare fuori orario, mi chiedevo: “Ho davvero fame o è solo stress?”. Spesso, bere un bicchiere d’acqua o fare due passi mi passava la voglia.

Gli errori da evitare? Non strafare. All’inizio ero tentato di allungare le ore di digiuno o saltare pasti per “accelerare”, ma questo mi lasciava stanco e irritabile, pronto a mollare. Un altro scoglio è stato il weekend: socialità, aperitivi, cene… lì è facile sgarrare. La soluzione? Non privarmi di tutto, ma scegliere con cura. Ad esempio, se uscivo, optavo per un’acqua frizzante con limone invece di un cocktail, e mi godevo il momento senza sensi di colpa.

Per la motivazione, ti consiglio di fissare micro-obiettivi. Non pensare ai 18 chili, ma a come ti sentirai fra una settimana seguendo il tuo piano. Per me, tenere un diario dove annotavo come mi sentivo e cosa bevevo durante il digiuno è stato un gioco mentale potente: mi dava un senso di controllo. E, credimi, quando inizi a notare più energia o i pantaloni che calzano meglio, la motivazione si autoalimenta.

Infine, sii gentile con te stesso. Ci saranno giorni in cui sgarri o ti sentirai meno focalizzato. Non è la fine del mondo, basta ripartire il giorno dopo. La disciplina mentale che cerchi si costruisce così, un passo alla volta. Se vuoi, prova il 16/8 per un paio di settimane, concentrati sulle bevande giuste e vedi come ti senti. Scrivimi se hai domande, siamo sulla stessa barca!