La mia esperienza con il coaching online: com’è allenarsi da casa con un trainer a distanza

tomobakac6

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti!
Voglio raccontarvi come sta andando la mia esperienza con il coaching online, visto che il tema è casa contro palestra. Sono ormai sei mesi che seguo un programma con un trainer e un nutrizionista a distanza, e allenarmi da casa è diventato il mio pane quotidiano. Vi dico com’è, con i suoi alti e bassi, e magari può essere utile a qualcuno che sta pensando di provarci.
Partiamo dai lati positivi. La comodità è imbattibile: niente spostamenti, niente traffico, niente borsa da preparare. Abito in una zona dove la palestra più vicina è a 20 minuti di macchina, quindi il risparmio di tempo è enorme. Con il coaching online, accendo il computer, metto su la mia playlist e via, sono pronta. Il mio trainer mi manda i workout tramite un’app, con video che spiegano ogni esercizio. È tutto molto chiaro, e se ho dubbi gli scrivo e mi risponde in giornata. Mi piace che il programma sia personalizzato: all’inizio abbiamo fatto una videochiamata dove gli ho raccontato i miei obiettivi, il mio livello di forma fisica e anche qualche problemino alla schiena. Da lì ha costruito un piano che non mi fa male e mi sta aiutando a sentirmi più forte.
Altro punto a favore: la sicurezza. Allenandomi a casa, so che l’ambiente è pulito, non tocco attrezzature usate da chissà chi e non rischio di farmi male con macchinari complicati. Il trainer mi ha insegnato a usare il peso del corpo o attrezzi semplici come una kettlebell o delle bande elastiche, che sono super sicure se le usi bene. E poi, diciamocelo, a casa non c’è nessuno che ti guarda storto se non sai fare un esercizio perfetto.
Il nutrizionista è un’altra parte fondamentale. Ogni due settimane facciamo una consulenza via Zoom, guardiamo i miei progressi e aggiustiamo il piano alimentare. Non è una dieta rigida, più che altro un modo per mangiare meglio senza sentirmi privata di tutto. Mi ha aiutato a capire cosa funziona per me, tipo bilanciare meglio i carboidrati e le proteine, e sto vedendo risultati senza morire di fame.
Ora, i lati negativi. La motivazione non è sempre al top. In palestra c’è l’atmosfera, la musica alta, la gente che ti spinge a dare di più. A casa, a volte, guardo il divano e penso: “E se oggi salto?”. Il trainer mi scrive per tenermi accountable, ma non è come averlo lì che ti sprona dal vivo. Un altro problema è lo spazio. Vivo in un appartamento non proprio enorme, quindi certi esercizi sono un po’ un tetris. Ho imparato a spostare il tavolino del salotto ogni volta, ma non è il massimo. E poi, sì, a volte mi manca il contatto umano. Fare tutto online è comodo, ma ogni tanto vorrei chiacchierare di persona con qualcuno che capisce cosa sto passando.
Ultima consulenza, quella di ieri: il trainer mi ha detto che sto migliorando nei piegamenti sulle braccia, cosa che sei mesi fa era fantascienza. Abbiamo aggiunto un po’ di lavoro cardio per aumentare la resistenza, e il nutrizionista mi ha suggerito di provare a fare colazione con più proteine per avere energia durante la giornata. Mi sento bene, non solo per il peso che sta scendendo piano piano, ma perché sto imparando a prendermi cura di me senza strafare.
Insomma, il coaching online per me è una salvezza, ma non è perfetto. Se avete domande o volete sapere di più, scrivetemi pure!
 
Ehi, ciao a tutti!
Voglio raccontarvi come sta andando la mia esperienza con il coaching online, visto che il tema è casa contro palestra. Sono ormai sei mesi che seguo un programma con un trainer e un nutrizionista a distanza, e allenarmi da casa è diventato il mio pane quotidiano. Vi dico com’è, con i suoi alti e bassi, e magari può essere utile a qualcuno che sta pensando di provarci.
Partiamo dai lati positivi. La comodità è imbattibile: niente spostamenti, niente traffico, niente borsa da preparare. Abito in una zona dove la palestra più vicina è a 20 minuti di macchina, quindi il risparmio di tempo è enorme. Con il coaching online, accendo il computer, metto su la mia playlist e via, sono pronta. Il mio trainer mi manda i workout tramite un’app, con video che spiegano ogni esercizio. È tutto molto chiaro, e se ho dubbi gli scrivo e mi risponde in giornata. Mi piace che il programma sia personalizzato: all’inizio abbiamo fatto una videochiamata dove gli ho raccontato i miei obiettivi, il mio livello di forma fisica e anche qualche problemino alla schiena. Da lì ha costruito un piano che non mi fa male e mi sta aiutando a sentirmi più forte.
Altro punto a favore: la sicurezza. Allenandomi a casa, so che l’ambiente è pulito, non tocco attrezzature usate da chissà chi e non rischio di farmi male con macchinari complicati. Il trainer mi ha insegnato a usare il peso del corpo o attrezzi semplici come una kettlebell o delle bande elastiche, che sono super sicure se le usi bene. E poi, diciamocelo, a casa non c’è nessuno che ti guarda storto se non sai fare un esercizio perfetto.
Il nutrizionista è un’altra parte fondamentale. Ogni due settimane facciamo una consulenza via Zoom, guardiamo i miei progressi e aggiustiamo il piano alimentare. Non è una dieta rigida, più che altro un modo per mangiare meglio senza sentirmi privata di tutto. Mi ha aiutato a capire cosa funziona per me, tipo bilanciare meglio i carboidrati e le proteine, e sto vedendo risultati senza morire di fame.
Ora, i lati negativi. La motivazione non è sempre al top. In palestra c’è l’atmosfera, la musica alta, la gente che ti spinge a dare di più. A casa, a volte, guardo il divano e penso: “E se oggi salto?”. Il trainer mi scrive per tenermi accountable, ma non è come averlo lì che ti sprona dal vivo. Un altro problema è lo spazio. Vivo in un appartamento non proprio enorme, quindi certi esercizi sono un po’ un tetris. Ho imparato a spostare il tavolino del salotto ogni volta, ma non è il massimo. E poi, sì, a volte mi manca il contatto umano. Fare tutto online è comodo, ma ogni tanto vorrei chiacchierare di persona con qualcuno che capisce cosa sto passando.
Ultima consulenza, quella di ieri: il trainer mi ha detto che sto migliorando nei piegamenti sulle braccia, cosa che sei mesi fa era fantascienza. Abbiamo aggiunto un po’ di lavoro cardio per aumentare la resistenza, e il nutrizionista mi ha suggerito di provare a fare colazione con più proteine per avere energia durante la giornata. Mi sento bene, non solo per il peso che sta scendendo piano piano, ma perché sto imparando a prendermi cura di me senza strafare.
Insomma, il coaching online per me è una salvezza, ma non è perfetto. Se avete domande o volete sapere di più, scrivetemi pure!
Ehi, che bel racconto! La tua esperienza mi ha fatto ripensare al mio percorso, e visto che hai condiviso così tanti dettagli, mi va di raccontarti un po’ di come ho affrontato il mio viaggio di trasformazione, anche se non proprio con il coaching online.

Anni fa, quando ho deciso di perdere peso (alla fine ho detto addio a quasi 30 chili), la mia vita era un caos: lavoro, stress, zero tempo per me. La palestra? Un miraggio. Vivevo lontano da qualsiasi centro fitness, e l’idea di passare ore in macchina mi faceva passare la voglia ancora prima di iniziare. Così, ho iniziato a muovermi a casa, un po’ come te, ma senza trainer online. All’inizio facevo workout trovati su YouTube, roba intensa, con esercizi che mi facevano sudare sette camicie. Mi piaceva quel mix di forza e cardio, tipo circuiti veloci che ti stancano ma ti fanno sentire vivo.

Il punto di svolta, però, è stato trovare un gruppo online, una specie di community dove ci si spronava a vicenda. Non era proprio un coaching personalizzato, ma condividere i progressi con altri mi ha aiutato a non mollare. La motivazione, come dici tu, è una bestia nera. A casa, il frigo è sempre lì che ti chiama, e il divano è un nemico subdolo. Per me, la chiave è stata fissare orari precisi, come se andassi davvero in palestra. Alle 18:00, tappetino fuori, playlist sparata, e via. Niente scuse.

Sul lato cibo, ho fatto un percorso simile al tuo. Niente diete folli, solo un nutrizionista (incontrato di persona, all’epoca) che mi ha insegnato a mangiare in modo furbo: più proteine, verdure ovunque, carboidrati ben dosati. La colazione proteica che hai citato? La faccio ancora oggi, tipo yogurt greco con frutta e un po’ di avena. Mi tiene sazio e pieno di energia.

Le difficoltà? Tante. All’inizio mi sentivo goffo, facevo esercizi con una tecnica terribile, e lo spazio a casa era un problema. Ho rotto un vaso facendo un burpee, giuro! Col tempo, però, ho imparato a gestire meglio l’ambiente e a usare attrezzi semplici, come un paio di manubri e una corda per saltare. E sai una cosa? Allenarmi a casa mi ha reso più consapevole del mio corpo. Senza specchi o occhi indiscreti, mi concentravo solo su quello che sentivo, non su come apparivo.

Ora che sono dall’altra parte del tunnel, ti dico: il coaching online sembra un’ottima via di mezzo. Hai la comodità di casa ma anche una guida che ti segue, cosa che a me all’inizio mancava. Una curiosità: come gestisci i giorni in cui proprio non hai voglia? Hai qualche trucco per accendere la scintilla? E un’altra cosa: hai mai provato a mischiare workout diversi, tipo alternare forza e sessioni più veloci? Io trovavo che cambiare spesso mi teneva motivato.

Grande per i tuoi progressi, continua così!