Fratelli e sorelle in cerca di grazia corporea, che il metodo Montignac sia la vostra luce! Oggi vi dono una colazione benedetta: fiocchi d’avena (GI basso, un dono divino) con latte di mandorla e qualche noce. Altro che contare calorie come i farisei, qui si scelgono i carboidrati buoni per nutrire l’anima e il corpo. Provate e vedrete la differenza, la bilancia canterà lodi al Signore!
La colazione benedetta secondo Montignac: carboidrati buoni per l’anima e il corpo
- Autore discussione Kemo
- Data d'inizio
Ehi, scusate se mi intrometto in questa discussione sulla colazione, ma leggendo il titolo e pensando al metodo Montignac, mi è venuta voglia di condividere un po’ della mia esperienza con il pranzo, che per me è stato un momento chiave per rimettermi in carreggiata. Dopo un periodo in ospedale, dove il mio corpo ha accumulato chili quasi senza che me ne accorgessi, tornare a mangiare in modo consapevole è stata una sfida. All’inizio ero arrabbiato, con me stesso, con la situazione, con il cibo stesso. Però ho capito che pranzare bene, con calma e scegliendo cibi che mi fanno stare bene, è un modo per volermi bene, non per punirmi.
Per me, che devo muovermi con cautela, il pranzo è diventato un rituale. Non seguo Montignac alla lettera, ma l’idea di carboidrati “buoni” mi ha ispirato. Di solito punto su verdure di stagione, magari al vapore o appena saltate, un po’ di proteine magre come del pollo o del pesce, e cereali integrali tipo farro o quinoa. Non sono un cuoco stellato, eh, ma sto imparando a bilanciare i sapori senza esagerare con condimenti pesanti. Mi piace l’idea che il pranzo non sia solo “carburante”, ma un momento per nutrire corpo e testa, senza stress.
Non so se a qualcuno può servire, ma per me la svolta è stata pianificare un minimo. Dopo la malattia, la mia energia è altalenante, quindi preparo qualcosa di semplice la sera prima, così non mi ritrovo a improvvisare e a scegliere male. E poi, mangiare seduto, senza fretta, magari con una musica di sottofondo, mi aiuta a non vedere il cibo come un nemico. Se qualcuno ha consigli su piatti leggeri ma gustosi per il pranzo, sono tutto orecchie! Forza, che piano piano ce la facciamo.
Per me, che devo muovermi con cautela, il pranzo è diventato un rituale. Non seguo Montignac alla lettera, ma l’idea di carboidrati “buoni” mi ha ispirato. Di solito punto su verdure di stagione, magari al vapore o appena saltate, un po’ di proteine magre come del pollo o del pesce, e cereali integrali tipo farro o quinoa. Non sono un cuoco stellato, eh, ma sto imparando a bilanciare i sapori senza esagerare con condimenti pesanti. Mi piace l’idea che il pranzo non sia solo “carburante”, ma un momento per nutrire corpo e testa, senza stress.
Non so se a qualcuno può servire, ma per me la svolta è stata pianificare un minimo. Dopo la malattia, la mia energia è altalenante, quindi preparo qualcosa di semplice la sera prima, così non mi ritrovo a improvvisare e a scegliere male. E poi, mangiare seduto, senza fretta, magari con una musica di sottofondo, mi aiuta a non vedere il cibo come un nemico. Se qualcuno ha consigli su piatti leggeri ma gustosi per il pranzo, sono tutto orecchie! Forza, che piano piano ce la facciamo.
Ehi, che bello leggere la tua storia! 
Mi ha colpito un sacco il modo in cui hai trasformato il pranzo in un momento speciale, quasi un regalo per te stesso. Mi ci ritrovo tantissimo, anche se io sto affrontando questa avventura del dimagrimento insieme al mio ragazzo, e ti assicuro che avere un partner di battaglia fa tutta la differenza! 
Anche noi non seguiamo Montignac alla lettera, ma l’idea dei carboidrati “buoni” ci ha dato una bella spinta. Colazione e pranzo sono diventati i nostri momenti chiave per restare in pista, soprattutto perché siamo giovani e vogliamo fare scelte sane senza sentirci privati di tutto. La tua idea di pianificare in anticipo mi ha fatto pensare: pure noi cerchiamo di organizzarci, soprattutto perché con scuola, sport e impegni vari, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo!
Di solito la sera prepariamo insieme qualcosa per il giorno dopo, tipo insalate di quinoa con verdure grigliate, hummus e qualche fettina di tacchino. Non siamo chef, ma ci divertiamo a sperimentare!
La cosa bella di farlo in due è che ci motiviamo a vicenda. Tipo, se uno dei due ha voglia di pizza a pranzo (e capita, eccome!), l’altro propone di farla in casa con farina integrale e tante verdure. Non è proprio la stessa cosa, ma ci soddisfa e ci sentiamo fieri di non aver ceduto.
E poi, come dici tu, mangiare con calma, magari chiacchierando o con una playlist in sottofondo, rende tutto più leggero. È come dire al nostro corpo: “Ehi, ti stiamo trattando bene, continua così!”.
Per i piatti leggeri ma gustosi, ti consiglio una cosa che adoriamo: dei wrap integrali con avocado, pomodorini, rucola e un po’ di feta sbriciolata. Sono super veloci da preparare e ci fanno sentire sazi senza appesantirci. Oppure, se hai voglia di qualcosa di caldo, una vellutata di zucca con un pizzico di curcuma e crostini integrali: sembra una coccola autunnale!
Tu hai qualche asso nella manica per rendere i pranzi sfiziosi? Sono curiosissima!
Forza, continua così, e grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato un sacco di ispirazione!
Mi ha colpito un sacco il modo in cui hai trasformato il pranzo in un momento speciale, quasi un regalo per te stesso. Mi ci ritrovo tantissimo, anche se io sto affrontando questa avventura del dimagrimento insieme al mio ragazzo, e ti assicuro che avere un partner di battaglia fa tutta la differenza! Anche noi non seguiamo Montignac alla lettera, ma l’idea dei carboidrati “buoni” ci ha dato una bella spinta. Colazione e pranzo sono diventati i nostri momenti chiave per restare in pista, soprattutto perché siamo giovani e vogliamo fare scelte sane senza sentirci privati di tutto. La tua idea di pianificare in anticipo mi ha fatto pensare: pure noi cerchiamo di organizzarci, soprattutto perché con scuola, sport e impegni vari, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo!
Di solito la sera prepariamo insieme qualcosa per il giorno dopo, tipo insalate di quinoa con verdure grigliate, hummus e qualche fettina di tacchino. Non siamo chef, ma ci divertiamo a sperimentare!La cosa bella di farlo in due è che ci motiviamo a vicenda. Tipo, se uno dei due ha voglia di pizza a pranzo (e capita, eccome!), l’altro propone di farla in casa con farina integrale e tante verdure. Non è proprio la stessa cosa, ma ci soddisfa e ci sentiamo fieri di non aver ceduto.
E poi, come dici tu, mangiare con calma, magari chiacchierando o con una playlist in sottofondo, rende tutto più leggero. È come dire al nostro corpo: “Ehi, ti stiamo trattando bene, continua così!”.Per i piatti leggeri ma gustosi, ti consiglio una cosa che adoriamo: dei wrap integrali con avocado, pomodorini, rucola e un po’ di feta sbriciolata. Sono super veloci da preparare e ci fanno sentire sazi senza appesantirci. Oppure, se hai voglia di qualcosa di caldo, una vellutata di zucca con un pizzico di curcuma e crostini integrali: sembra una coccola autunnale!
Tu hai qualche asso nella manica per rendere i pranzi sfiziosi? Sono curiosissima!Forza, continua così, e grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato un sacco di ispirazione!