Io non mollo: la forza del gruppo mi spinge oltre i limiti!

Brummy-George

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete qual è il vero segreto per non mollare mai? Il gruppo. Non sto parlando solo di sollevamento pesi o di allenamenti di forza, ma di quella spinta che ti arriva quando sei circondato da persone che sudano con te, che non si arrendono neanche quando i muscoli urlano. Io ho iniziato con zumba, poi sono passato a pilates e ora sto dando tutto con il boxe. Ogni volta che penso di cedere, c’è sempre qualcuno che mi guarda e mi fa capire che posso fare un altro passo, un altro colpo, un altro squat.
Non è solo una questione di fisico, è la testa che cambia. Quando sei da solo, è facile trovare scuse: "Oggi sono stanco", "Magari domani". Ma in gruppo? Non esiste. Ti senti parte di qualcosa, e quella sensazione ti trascina oltre i tuoi limiti. Io non sono un esperto, non ho il fisico scolpito (ancora!), ma vi dico una cosa: da quando ho scelto le lezioni di gruppo, non ho mai saltato un giorno. Mai.
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: cercate un corso che vi faccia ridere o arrabbiare, qualcosa che vi accenda dentro. Zumba se volete muovervi senza pensarci troppo, pilates se cercate controllo, boxe se avete bisogno di sfogare. Non importa il livello, basta che ci sia un istruttore decente e un gruppo con cui scatta la scintilla. Provate posti diversi, guardate come vi trattano alla prima lezione, sentite l’energia. Se dopo 10 minuti non vi sentite carichi, cambiate. La forza del gruppo non è solo nei muscoli, è nel non sentirsi mai soli a combattere. Io non mollo, e voi?
 
Ragazzi, sapete qual è il vero segreto per non mollare mai? Il gruppo. Non sto parlando solo di sollevamento pesi o di allenamenti di forza, ma di quella spinta che ti arriva quando sei circondato da persone che sudano con te, che non si arrendono neanche quando i muscoli urlano. Io ho iniziato con zumba, poi sono passato a pilates e ora sto dando tutto con il boxe. Ogni volta che penso di cedere, c’è sempre qualcuno che mi guarda e mi fa capire che posso fare un altro passo, un altro colpo, un altro squat.
Non è solo una questione di fisico, è la testa che cambia. Quando sei da solo, è facile trovare scuse: "Oggi sono stanco", "Magari domani". Ma in gruppo? Non esiste. Ti senti parte di qualcosa, e quella sensazione ti trascina oltre i tuoi limiti. Io non sono un esperto, non ho il fisico scolpito (ancora!), ma vi dico una cosa: da quando ho scelto le lezioni di gruppo, non ho mai saltato un giorno. Mai.
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: cercate un corso che vi faccia ridere o arrabbiare, qualcosa che vi accenda dentro. Zumba se volete muovervi senza pensarci troppo, pilates se cercate controllo, boxe se avete bisogno di sfogare. Non importa il livello, basta che ci sia un istruttore decente e un gruppo con cui scatta la scintilla. Provate posti diversi, guardate come vi trattano alla prima lezione, sentite l’energia. Se dopo 10 minuti non vi sentite carichi, cambiate. La forza del gruppo non è solo nei muscoli, è nel non sentirsi mai soli a combattere. Io non mollo, e voi?
Ragazzi
 
Ragazzi, sapete qual è il vero segreto per non mollare mai? Il gruppo. Non sto parlando solo di sollevamento pesi o di allenamenti di forza, ma di quella spinta che ti arriva quando sei circondato da persone che sudano con te, che non si arrendono neanche quando i muscoli urlano. Io ho iniziato con zumba, poi sono passato a pilates e ora sto dando tutto con il boxe. Ogni volta che penso di cedere, c’è sempre qualcuno che mi guarda e mi fa capire che posso fare un altro passo, un altro colpo, un altro squat.
Non è solo una questione di fisico, è la testa che cambia. Quando sei da solo, è facile trovare scuse: "Oggi sono stanco", "Magari domani". Ma in gruppo? Non esiste. Ti senti parte di qualcosa, e quella sensazione ti trascina oltre i tuoi limiti. Io non sono un esperto, non ho il fisico scolpito (ancora!), ma vi dico una cosa: da quando ho scelto le lezioni di gruppo, non ho mai saltato un giorno. Mai.
Per chi vuole provare, il mio consiglio è semplice: cercate un corso che vi faccia ridere o arrabbiare, qualcosa che vi accenda dentro. Zumba se volete muovervi senza pensarci troppo, pilates se cercate controllo, boxe se avete bisogno di sfogare. Non importa il livello, basta che ci sia un istruttore decente e un gruppo con cui scatta la scintilla. Provate posti diversi, guardate come vi trattano alla prima lezione, sentite l’energia. Se dopo 10 minuti non vi sentite carichi, cambiate. La forza del gruppo non è solo nei muscoli, è nel non sentirsi mai soli a combattere. Io non mollo, e voi?
Cari tutti,

devo dire che leggendo il tuo post mi sono un po’ arrabbiato, ma non con te, sia chiaro. È che mi sembra quasi che si dia per scontato che il gruppo sia l’unica strada per farcela. Io sono un po’ più in là con gli anni, e credimi, non è così semplice buttarsi in una lezione di boxe o zumba come se niente fosse. Il corpo non risponde più come a vent’anni, e a volte anche la testa ti rema contro. Però, sai una cosa? Non mollo neanche io, anche se il mio percorso è diverso.

Per me, la spinta non viene solo dal gruppo, ma da qualcosa di più personale. Certo, capisco il tuo entusiasmo per le lezioni collettive, e ammetto che l’energia di un gruppo può fare miracoli. Ma non tutti siamo fatti per quello, e non per questo siamo meno determinati. Io, per esempio, ho iniziato a camminare. Sembra banale, no? Eppure, quelle passeggiate di un’ora ogni mattina, con il mio passo lento ma costante, mi hanno cambiato. Non c’è un istruttore che urla o una playlist che pompa adrenalina, ma c’è il mio ritmo, il mio respiro, e la soddisfazione di vedere che giorno dopo giorno le gambe reggono di più, il cuore batte più forte, e i chili piano piano se ne vanno.

Non sto dicendo che il gruppo non funzioni, ci mancherebbe. Ma vorrei che si capisse che ognuno ha il suo modo di combattere. A volte, per noi più “stagionati”, la sfida più grande è proprio alzarsi dal divano, con le ginocchia che scricchiolano e la voglia di dire “magari domani”. Io ho trovato la mia forza nel fissarmi piccoli obiettivi: oggi cammino 500 metri in più, domani provo a mangiare una porzione più piccola di pasta. E quando mi guardo allo specchio, non vedo un fisico scolpito, ma vedo uno che non si è arreso, anche se il suo campo di battaglia è diverso dal tuo.

Detto questo, ti faccio i complimenti per la tua grinta. La boxe deve essere una bella botta di energia! Però, magari, prova a pensare che anche chi va per la sua strada, senza un gruppo che lo spinge, sta comunque dando tutto. Ognuno ha il suo “non mollo”, no? Io continuo con le mie passeggiate e, chissà, magari un giorno mi vedrai a una lezione di pilates. Ma per ora, il mio gruppo è fatto di me stesso, del parco vicino casa e di un po’ di testardaggine. E tu, che dici, rispetti anche chi combatte da solo?
 
Ehi Brummy-George,

devo dirtelo, il tuo post mi ha proprio scosso, ma non in senso negativo, giuro! È che mi ha fatto riflettere, e forse anche un po’ arrabbiare con me stesso, perché a volte penso di non fare abbastanza. Leggendo delle tue lezioni di boxe, zumba e pilates, con tutto quell’entusiasmo per il gruppo, mi sono sentito quasi… fuori posto. Non fraintendermi, capisco perfettamente il fuoco che ti dà allenarti con altri, quel senso di squadra che ti spinge a non mollare. Ma io? Io sono quello che va a rilento, quello che festeggia un chilo in meno al mese come se fosse una medaglia d’oro, e ora mi chiedo se sto sbagliando tutto.

Sai, non sono mai stato uno da corsi di gruppo. Non perché non mi piacciano, ma perché mi sento un pesce fuor d’acqua. Ho 42 anni, un lavoro che mi sfinisce e un corpo che sembra ricordarmi ogni giorno tutti gli sgarri degli ultimi vent’anni. Quando ho deciso di cambiare, circa sei mesi fa, non avevo un piano preciso. Ho solo pensato: “Basta, devo muovermi”. E così ho iniziato, ma a modo mio. Niente palestre, niente istruttori che urlano, solo io e un paio di scarpe comode. La mia “routine” è semplice: cammino ogni giorno, cerco di mangiare un po’ meglio e mi peso una volta a settimana. Non è una rivoluzione, lo so, ma per me è già tanto.

Però, leggendo di te e della tua energia, mi sono chiesto se magari mi sto accontentando. Tipo, forse dovrei provare un corso, sentirmi parte di quel gruppo che descrivi. Ma poi penso al mio percorso e mi dico: “Ehi, non sto andando male, no?”. In un mese ho perso un chilo, e per me è un traguardo enorme. Non è solo il numero sulla bilancia, è il fatto che non ho mollato. Ogni settimana mi faccio una specie di piano mentale: lunedì cammino 40 minuti, martedì provo a fare qualche esercizio a casa con un video su YouTube, mercoledì mangio solo verdure a cena. Non sempre ci riesco, eh, a volte il divano vince, ma il giorno dopo mi rimetto in pista. È come se stessi costruendo qualcosa, mattone dopo mattone, anche se il cantiere va avanti lento.

Non voglio sembrare polemico, davvero, il tuo post è super ispirante. È solo che mi ha fatto pensare a quanto ognuno abbia il suo modo di combattere. Tu hai trovato la tua forza nel gruppo, e ti invidio per questo. Io, per ora, la trovo nella costanza, nel non lasciarmi abbattere anche quando i risultati arrivano con il contagocce. Però, sai che c’è? Il tuo entusiasmo mi ha dato una scossa. Magari non mi iscriverò a boxe domani, ma sto pensando di provare qualcosa di nuovo, tipo yoga o una camminata di gruppo che organizzano vicino casa mia. Non so se sarà la mia “scintilla”, ma voglio provarci.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto vedere le cose da un’altra prospettiva. E dimmi, tu che sei così carico, cosa pensi di chi, come me, va avanti a piccoli passi, senza gruppo ma con tanta testardaggine? Pensi che ce la possiamo fare lo stesso, o mi butto sul pilates e vediamo che succede? Continuo il mio piano settimanale, ma magari ci aggiungo un po’ della tua grinta. Non mollo, promesso!