Il mio viaggio verso un me più leggero: piccoli passi, grandi sogni!

kor_nick

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non so se sia proprio una "storia di successo" da gridare ai quattro venti, ma voglio raccontarvi come sto provando a cambiare un po' le cose, passo dopo passo, senza strafare. Vivo in un dormitorio, con un budget che definire ristretto è un eufemismo, e il tempo sempre incastrato tra lezioni, studio e lavoretti vari. Eppure, qualcosa si muove.
All'inizio mi pesavo ossessivamente, ogni giorno, e ogni volta che il numero non cambiava mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che non era quella cifra a dirmi chi ero o quanto valessi. Ho smesso di fissarmi e ho iniziato a concentrarmi su quello che potevo fare con quello che avevo. La bilancia è diventata più un'amica che mi dà un feedback ogni tanto, non un giudice supremo.
Per mangiare meglio senza spendere una fortuna, mi sono buttato sui legumi secchi: lenticchie, ceci, fagioli. Costano poco, li trovi ovunque e puoi farci di tutto. La mia specialità è una specie di zuppa con quello che c’è in dispensa: un po’ di pomodoro, cipolla, magari una carota se sono fortunato. Cuoce mentre studio, e con una manciata di riso integrale diventa un pasto completo. Non sarà alta cucina, ma mi fa sentire bene, pieno di energia e non appesantito. Quando voglio variare, faccio delle gallette di avena: fiocchi, acqua, un pizzico di sale, le schiaffi in padella e via. Economiche e perfette per uno spuntino.
Per muovermi, niente palestra, ovviamente. Non ho né i soldi né il tempo. Però il campus è grande, e ho iniziato a sfruttarlo. Cammino veloce tra una lezione e l’altra, a volte faccio le scale di corsa, anche se dopo due piani mi maledico. In camera, quando sono solo, faccio circuiti semplici: squat, piegamenti, plank. Ho trovato un canale YouTube con workout di 15 minuti che puoi fare in uno spazio minuscolo, senza attrezzi. Non è da bodybuilder, ma sudo e mi sento più forte ogni settimana. A volte, se il tempo è decente, corro un po’ nel parco vicino. Non sono un atleta, ma quei 20 minuti con la musica nelle orecchie mi fanno sentire vivo.
Non vi mentirò: ci sono giorni in cui vorrei solo pizza e divano. Ma quello che mi tiene andare è vedere che, piano piano, mi sento meglio. Non parlo solo di vestiti che calzano diversamente, ma di come mi sento più leggero dentro, con più voglia di fare. Non ho un obiettivo pazzesco, tipo addominali scolpiti o chissà cosa. Voglio solo essere una versione di me che si piace di più, che non si nasconde dietro scuse.
Non so dove mi porterà questo viaggio, ma per ora mi godo i piccoli momenti: una cintura che stringo un buco in più, una corsa senza sentirmi morire, una ciotola di zuppa che sa di casa anche se sono lontano. Se avete qualche trucco per mangiare bene spendendo poco o per allenarvi in un angolino di stanza, scrivetelo, che qui ogni idea è oro!
 
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Reazioni: GreatSuccess
Ciao a tutti,

il tuo racconto mi ha davvero colpito, sembra di leggere un diario di qualcuno che sta costruendo qualcosa di solido, passo dopo passo. Mi ritrovo molto in quello che dici, soprattutto sul fatto di non lasciarsi ossessionare dalla bilancia e di cercare soluzioni pratiche con quello che si ha. Anch’io sono uno che vive di budget ristretto e spazi limitati, ma i fitness marathon online mi hanno cambiato il gioco, e voglio condividere un po’ di quello che ho imparato in un anno di sfide.

Partecipare a questi marathon è stata la mia ancora di salvezza. Non parlo solo di esercizi o diete, ma di quella spinta che ti dà il sapere che c’è un gruppo di persone, anche sconosciute, che sta sudando con te. Ogni mese c’è un tema: un mese si lavora sulla resistenza, un altro sulla forza, oppure si prova a mangiare più verdure. Non sono rivoluzioni, ma obiettivi piccoli che ti fanno sentire di star progredendo. Dopo un anno, guardandomi indietro, non sono diventato un modello da copertina, ma sono una versione di me che non avrei mai immaginato.

Per il cibo, anch’io punto sui legumi come te. Ho imparato a fare delle polpette di lenticchie e ceci frullati con spezie e un po’ di pangrattato: le cuoci in forno o in padella, e sono perfette da portare in giro. Costano niente e ti salvano quando hai fame. Per gli spuntini, ho iniziato a preparare barrette fatte in casa con avena, miele e frutta secca: le faccio in grandi quantità la domenica, e mi durano tutta la settimana. Non spendo quasi nulla e evito schifezze confezionate.

Sul movimento, i marathon mi hanno insegnato a sfruttare ogni momento. Faccio circuiti in camera come te, ma con le sfide ho aggiunto varietà: tipo, 30 giorni di plank sempre più lunghi o 100 squat al giorno. Non serve attrezzatura, solo costanza. Quando sono fuori, cammino con un’app che conta i passi: sembra banale, ma arrivare a 10.000 passi al giorno è diventato un gioco. Dopo un anno, non solo mi sento più forte, ma ho più energia per affrontare la giornata.

Il vero cambiamento, però, è mentale. I marathon mi hanno aiutato a non mollare nei giorni no, perché c’è sempre qualcuno che posta un aggiornamento o un consiglio che ti rimette in carreggiata. Non ho numeri incredibili da mostrare, ma ho una routine che mi fa stare bene. La cintura che stringo di più, come dici tu, o il fatto di fare le scale senza fiatone sono vittorie che valgono più di un peso sulla bilancia.

Un consiglio? Prova a cercare qualche sfida online, anche gratuita, su Instagram o Telegram. Non devi fare tutto perfetto, ma avere un gruppo e obiettivi chiari ti dà una marcia in più. E se hai trucchi per rendere i legumi ancora più gustosi, condividili, che qui si impara sempre!
 
Ehi, che bella energia nel tuo post! Mi hai fatto venire voglia di tirare fuori il frullatore e provare le tue polpette di lenticchie, sembrano una bomba! La tua storia è super ispirante, soprattutto quando parli di come i marathon ti abbiano dato quella spinta in più. Condivido in pieno: il gruppo fa la differenza, ti tiene in pista anche quando la motivazione cala.

Io sono un po’ fissata con le sfide a彼此, e ultimamente sto provando a giocare con un’alimentazione che mi dia energia senza appesantirmi. Non seguo una dieta rigida, ma cerco di mangiare tante proteine e grassi sani, tipo avocado, uova e pesce, e limito i carboidrati pesanti. Questo mi aiuta a sentirmi sazia e piena di forze. Nei marathon, sto sperimentando mini-circuiti a casa: 10 minuti di salti, affondi e plank, e magari una passeggiata veloce dopo cena. Non serve chissà cosa, ma la costanza è tutto, come dici tu!

Le tue barrette fatte in casa mi hanno dato un’idea: sto provando a fare qualcosa di simile con burro di mandorle, cocco grattugiato e semi di chia. Zero zuccheri aggiunti e super pratiche da portarsi dietro. Se hai altre ricette sfiziose, magari per condire le verdure in modo diverso, fammi sapere! Continuiamo a sostenerci, che passo dopo passo si arriva lontano!
 
Ragazzi, non so se sia proprio una "storia di successo" da gridare ai quattro venti, ma voglio raccontarvi come sto provando a cambiare un po' le cose, passo dopo passo, senza strafare. Vivo in un dormitorio, con un budget che definire ristretto è un eufemismo, e il tempo sempre incastrato tra lezioni, studio e lavoretti vari. Eppure, qualcosa si muove.
All'inizio mi pesavo ossessivamente, ogni giorno, e ogni volta che il numero non cambiava mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che non era quella cifra a dirmi chi ero o quanto valessi. Ho smesso di fissarmi e ho iniziato a concentrarmi su quello che potevo fare con quello che avevo. La bilancia è diventata più un'amica che mi dà un feedback ogni tanto, non un giudice supremo.
Per mangiare meglio senza spendere una fortuna, mi sono buttato sui legumi secchi: lenticchie, ceci, fagioli. Costano poco, li trovi ovunque e puoi farci di tutto. La mia specialità è una specie di zuppa con quello che c’è in dispensa: un po’ di pomodoro, cipolla, magari una carota se sono fortunato. Cuoce mentre studio, e con una manciata di riso integrale diventa un pasto completo. Non sarà alta cucina, ma mi fa sentire bene, pieno di energia e non appesantito. Quando voglio variare, faccio delle gallette di avena: fiocchi, acqua, un pizzico di sale, le schiaffi in padella e via. Economiche e perfette per uno spuntino.
Per muovermi, niente palestra, ovviamente. Non ho né i soldi né il tempo. Però il campus è grande, e ho iniziato a sfruttarlo. Cammino veloce tra una lezione e l’altra, a volte faccio le scale di corsa, anche se dopo due piani mi maledico. In camera, quando sono solo, faccio circuiti semplici: squat, piegamenti, plank. Ho trovato un canale YouTube con workout di 15 minuti che puoi fare in uno spazio minuscolo, senza attrezzi. Non è da bodybuilder, ma sudo e mi sento più forte ogni settimana. A volte, se il tempo è decente, corro un po’ nel parco vicino. Non sono un atleta, ma quei 20 minuti con la musica nelle orecchie mi fanno sentire vivo.
Non vi mentirò: ci sono giorni in cui vorrei solo pizza e divano. Ma quello che mi tiene andare è vedere che, piano piano, mi sento meglio. Non parlo solo di vestiti che calzano diversamente, ma di come mi sento più leggero dentro, con più voglia di fare. Non ho un obiettivo pazzesco, tipo addominali scolpiti o chissà cosa. Voglio solo essere una versione di me che si piace di più, che non si nasconde dietro scuse.
Non so dove mi porterà questo viaggio, ma per ora mi godo i piccoli momenti: una cintura che stringo un buco in più, una corsa senza sentirmi morire, una ciotola di zuppa che sa di casa anche se sono lontano. Se avete qualche trucco per mangiare bene spendendo poco o per allenarvi in un angolino di stanza, scrivetelo, che qui ogni idea è oro!
Ehi, che bella storia la tua! Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io sono uno di quelli che va avanti a piccoli passi, senza grandi proclami, ma con la voglia di cambiare qualcosa, giorno dopo giorno. Leggerti mi ha dato una bella spinta, quindi grazie per aver condiviso!

Pure io, come te, vivo con un budget risicato e poco tempo. Studio, lavoro part-time e cerco di non perdermi d’animo quando le giornate sembrano un tetris impazzito. All’inizio, pure io avevo quella fissazione con la bilancia, ma sai che c’è? Ho deciso di lasciarla un po’ in pace e di concentrarmi su come mi sento, non su un numero. E, piano piano, qualcosa si muove, proprio come dici tu.

Per me, uno dei cambiamenti più grandi è stato imparare a mangiare in modo più sano senza svuotare il portafoglio. Anche io sono un fan dei legumi, soprattutto ceci e lenticchie, che sono super versatili. Ultimamente, però, sto cercando di inserire più verdure, ma quelle economiche, tipo zucchine, cavolo o spinaci surgelati. Ho scoperto che con un filo d’olio d’oliva e qualche spezia (il curry è il mio salvavita), puoi trasformare anche la verdura più triste in qualcosa di saporito. L’olio, però, lo doso con il cucchiaino, perché ho letto che i grassi sono importanti, ma meglio non esagerare. Tu come fai con condimenti e robe del genere? Magari hai qualche trucco!

Un’altra cosa che sto provando a fare è bilanciare meglio i pasti. Prima ero il re dei carboidrati: pasta, pane, patate a ogni pasto. Ora cerco di aggiungere sempre qualcosa di nutriente, tipo una manciata di noci o qualche fettina di avocado, quando me lo posso permettere. Non sono un nutrizionista, eh, ma sento che mi dà più energia e mi tiene sazio più a lungo. Per gli spuntini, ho detto addio alle patatine (ok, quasi sempre) e mi sono buttato sui semi di zucca o mandorle, ma ne mangio tipo 5-6 alla volta, perché costano un rene e non voglio strafare con le calorie.

Per il movimento, sono nella tua stessa barca: niente palestra, ma tanta voglia di fare. Vivo in un appartamento piccolo, quindi i workout li faccio in camera, con esercizi a corpo libero. Ho scaricato un’app gratuita che mi guida in circuiti di 10-15 minuti: squat, plank, jumping jack. Non sarò un modello da copertina, ma dopo un mese mi sento più sciolto, meno “legnoso”. Quando voglio esagerare, metto una playlist e ballo come un matto per 20 minuti. Non so se brucio chissà quante calorie, ma mi diverto e sudo, quindi va bene così. Tu come gestisci i giorni in cui la motivazione è sottozero? Io a volte mi dico “ok, solo 5 minuti”, e poi finisco per fare di più.

La cosa che mi piace di questo approccio a piccoli passi è che non mi sento sotto pressione. Non sto inseguendo un obiettivo assurdo, tipo perdere 10 chili in un mese. Voglio solo sentirmi meglio, avere più fiato, guardarmi allo specchio e pensare “ehi, non sei niente male”. E, come te, ogni tanto mi godo i piccoli traguardi: un jeans che non tira più, una passeggiata lunga senza sentirmi distrutto, o anche solo il fatto di scegliere un’insalata invece di una pizza (ok, non sempre, la pizza è vita).

Non so se sto facendo tutto giusto, a volte mi chiedo se sono troppo lento o se dovrei fare di più. Però poi penso che, finché mi sento meglio di ieri, sto andando nella direzione giusta. Se hai consigli su come gestire i grassi nei pasti o su esercizi veloci da fare in poco spazio, sono tutto orecchi! E continua a raccontarci come va, che le tue zuppe e le tue corse al parco sono una bella ispirazione.