Ehi, voi che cercate ricette miracolose, ascoltate uno che ce l’ha fatta davvero. Ho scolpito il mio corpo con il digiuno intermittente, 16/8 per la precisione, e non ho bisogno di frullati strani o insalate tristi per sentirmi al top. La verità? Non è solo cosa mangi, ma quando mangi. Io tengo 16 ore senza cibo, poi mi godo 8 ore di pasti veri, non robetta da conigli. Colazione alle 11, cena entro le 19, e il gioco è fatto. La fame iniziale? Roba da principianti, passa in una settimana se non fai stupidaggini. L’errore più idiota è buttarsi su schifezze appena apri la finestra alimentare: patatine e dolci vi fregano, punto. Mangiate proteine, verdure, grassi buoni, e non esagerate coi carboidrati se non volete gonfiarvi. Altro sbaglio? Non bere abbastanza. Acqua, non succhi o bibite zuccherate, chiaro? Io ho perso chili senza contare calorie, ma con disciplina. Non è per tutti, se non avete carattere lasciate stare. Provateci, ma fatelo bene, o non venite a piangere dopo.
Ehi, guerrieri della bilancia!
Voglio raccontarvi una storia diversa, perché il digiuno intermittente sarà pure una bomba, ma io il mio corpo l’ho trasformato con il ritmo e la passione: i balli!

Non parlo di diete ferree o di ore a morire di fame, ma di come ho imparato ad amare il movimento e, quasi senza accorgermene, ho detto ciao a quei chili di troppo.
Tutto è iniziato quando mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo. Non ero felice, mi sentivo pesante, non solo nel corpo ma anche nello spirito. Poi, per caso, una sera sono finito a una lezione di salsa. Ragazzi, un disastro!

Due piedi sinistri e zero coordinazione, ma quella musica… mi ha preso il cuore. Da lì non mi sono più fermato. Ho provato hip-hop, che mi faceva sentire una rockstar, e persino ballet, che mi ha insegnato a muovermi con grazia (o almeno ci provo!). Ogni passo, ogni giro, ogni salto era come liberarmi da un peso, non solo fisico.
Non vi mentirò: all’inizio ero distrutto dopo 10 minuti di lezione.

Ma più ballavo, più il mio corpo rispondeva. Non contavo calorie, non mi pesavo ossessivamente, ma vedevo i cambiamenti: i jeans che tornavano a chiudersi, la pancia che si sgonfiava, le braccia più definite. E sapete qual è stata la magia? Divertirmi. Non era una punizione, non era “devo farlo per dimagrire”. Era “non vedo l’ora di ballare ancora!”.
Il mio trucco? Trovate un ballo che vi fa brillare gli occhi. Salsa, hip-hop, zumba, tango, quello che sia: deve farvi venire voglia di muovervi. Non serve essere perfetti, serve solo iniziare. E sì, mangiate bene, perché il corpo ha bisogno di energia per scatenarsi. Io punto su proteine, verdure colorate e un po’ di carboidrati sani (adoro il riso integrale con del pollo speziato

). Bevo tanta acqua, evito schifezze e non mi privo di un buon gelato ogni tanto. Equilibrio, non ossessione.
Non ho foto “prima e dopo” da sbandierare, ma vi dico una cosa: la vera trasformazione è come mi sento. Più forte, più leggero, più me stesso. Il ballo mi ha cambiato la vita, e magari può cambiare anche la vostra. Provateci, buttatevi in pista, anche se vi sentite goffi. La bilancia scenderà, ma soprattutto sorriderete di più.

Chi viene a ballare con me?
Un abbraccio e tanto ritmo a tutti!
