Ho perso peso, l'ho ripreso e ora voglio ripartire: la mia storia

  • Autore discussione Autore discussione Karate
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Karate

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6 Marzo 2025
82
13
8
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
 
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Reazioni: matinibz
Ehi, bentornato nel club di chi ci riprova! La tua storia mi ha colpito, sai? È come guardarsi allo specchio, ma con qualche chilo e qualche colpa in più o in meno. Capisco quel mix di voglia di ripartire e paura di mollare di nuovo, ci sono passato anch’io. Perdere peso è una battaglia, ma mantenerlo è come camminare su un filo sospeso: basta un passo falso e ciao.

Ripartire da zero non è facile, ma hai già un vantaggio: sai cosa funziona per te. Il cardio era la tua arma segreta, no? Ricomincia da lì, ma senza strafare. Le camminate veloci che dici sono perfette per rimettere in moto il corpo senza sentirti subito distrutto. Io, quando mi sono rimesso in carreggiata, ho iniziato con 30 minuti al giorno, cronometrando tutto. Poi, se ti va, puoi aggiungere qualche corsa leggera, ma segnati i progressi: ti dà una spinta a non mollare.

Per le calorie, visto che sono il “pignolo” del gruppo, ti butto lì un consiglio pratico: riprendi il controllo di quello che mangi. Non serve una dieta da monaco, ma tieni d’occhio le porzioni. Una pizza ogni tanto ci sta, ma magari non tutta la teglia! Ti faccio un esempio: una margherita classica sta sulle 800-900 kcal, quindi se te ne tieni un paio di fette e aggiungi un’insalata, stai tranquillo senza sentirti in prigione. Io uso un’app per contare, ma anche un notes va bene. Tipo, ieri: colazione con 2 fette biscottate (70 kcal), marmellata (30 kcal), caffè amaro (0 kcal). Pranzo: 100 g di riso (130 kcal), 150 g di pollo (165 kcal), verdure a volontà (50 kcal circa). Cena leggera e via. Non è da matti, no?

La costanza è il vero nemico, hai ragione. Prova a darti mini-obiettivi: “Questa settimana cammino 4 giorni”, poi aumenti. E se salti un giorno, pazienza, ma non lasciarlo diventare una settimana. Magari trova un amico con cui uscire a correre, così ti senti obbligato. Io mi sono salvato così: il mio socio mi trascinava fuori anche quando volevo solo Netflix.

Forza, non sei solo in questo casino. Scrivi pure qui se ti serve una mano con i numeri o un calcio virtuale per partire!
 
Ehi, bentornato nel club di chi ci riprova! La tua storia mi ha colpito, sai? È come guardarsi allo specchio, ma con qualche chilo e qualche colpa in più o in meno. Capisco quel mix di voglia di ripartire e paura di mollare di nuovo, ci sono passato anch’io. Perdere peso è una battaglia, ma mantenerlo è come camminare su un filo sospeso: basta un passo falso e ciao.

Ripartire da zero non è facile, ma hai già un vantaggio: sai cosa funziona per te. Il cardio era la tua arma segreta, no? Ricomincia da lì, ma senza strafare. Le camminate veloci che dici sono perfette per rimettere in moto il corpo senza sentirti subito distrutto. Io, quando mi sono rimesso in carreggiata, ho iniziato con 30 minuti al giorno, cronometrando tutto. Poi, se ti va, puoi aggiungere qualche corsa leggera, ma segnati i progressi: ti dà una spinta a non mollare.

Per le calorie, visto che sono il “pignolo” del gruppo, ti butto lì un consiglio pratico: riprendi il controllo di quello che mangi. Non serve una dieta da monaco, ma tieni d’occhio le porzioni. Una pizza ogni tanto ci sta, ma magari non tutta la teglia! Ti faccio un esempio: una margherita classica sta sulle 800-900 kcal, quindi se te ne tieni un paio di fette e aggiungi un’insalata, stai tranquillo senza sentirti in prigione. Io uso un’app per contare, ma anche un notes va bene. Tipo, ieri: colazione con 2 fette biscottate (70 kcal), marmellata (30 kcal), caffè amaro (0 kcal). Pranzo: 100 g di riso (130 kcal), 150 g di pollo (165 kcal), verdure a volontà (50 kcal circa). Cena leggera e via. Non è da matti, no?

La costanza è il vero nemico, hai ragione. Prova a darti mini-obiettivi: “Questa settimana cammino 4 giorni”, poi aumenti. E se salti un giorno, pazienza, ma non lasciarlo diventare una settimana. Magari trova un amico con cui uscire a correre, così ti senti obbligato. Io mi sono salvato così: il mio socio mi trascinava fuori anche quando volevo solo Netflix.

Forza, non sei solo in questo casino. Scrivi pure qui se ti serve una mano con i numeri o un calcio virtuale per partire!
Ciao! O forse “rieccomi” sarebbe più adatto, no? La tua storia mi ha preso in pieno, come un pugno nello stomaco, ma di quelli che ti svegliano. Quel “perso, ripreso, voglio ripartire” potrebbe essere il titolo della mia vita, soprattutto dopo il caos dei primi mesi con il bimbo. Non so te, ma io mi guardo indietro e penso: “Ma quando ho smesso di riconoscermi?”. Tra poppate, notti in bianco e una pizza intera divorata per disperazione, i chili sono tornati a salutarmi come vecchi amici che non vuoi più vedere.

Capisco quella sensazione di essere su un filo, come dici tu. Io cado sempre dal lato del “mangio tutto e poi mi pento”. È un loop infinito: un giorno sei fiero di te, il giorno dopo ti senti un disastro. Però, sai, leggerti mi ha fatto accendere una lampadina. Hai ragione sul ripartire da quello che funziona: il cardio, le camminate… io ci provavo con la carrozzina, sai? Spingevo come una matta per le salite, sudavo e mi sentivo viva. Poi, boh, ho mollato. Ma ora che lo dici, quasi quasi riprendo domani. Magari 20 minuti, con il piccolo che mi guarda dal passeggino come a dire “mamma, ma che fai?”.

Sulle calorie, ti do pienamente ragione: non serve diventare monaci, ma nemmeno buttarsi nel “tanto ormai”. Io ero quella che “una fettina di torta non fa niente”, e poi finivo il vassoio. Dopo il parto, ho provato a scrivermi quello che mangiavo, tipo diario di una disperata. Colazione: uno yogurt (120 kcal), un cucchiaino di miele (20 kcal), un caffè che ormai è il mio migliore amico (0 kcal). Pranzo: 80 g di pasta integrale (100 kcal), un po’ di olio (90 kcal), zucchine grigliate (30 kcal). Cena: un disastro, confesso, perché alle 9 di sera il cervello dice “meriti un premio” e io cedo. Però sto provando a cambiare: ieri sera solo una fettina di petto di tacchino (100 kcal) e un’insalata gigante. Non è da chef stellato, ma mi sento meno in colpa.

La costanza, oddio, quella è la mia kryptonite. Mini-obiettivi mi sembrano una genialata: tipo “esco 3 volte sta settimana” o “niente schifezze per 2 giorni”. Se sgarro, amen, ma non mollo tutto come facevo prima. E l’idea dell’amico… magari convinco mio marito a venire con me, anche se lui corre tipo Forrest Gump e io arranco dietro. Oppure porto il cane, almeno lui non giudica se mi fermo a riprendere fiato!

Grazie per il tuo messaggio, davvero. Mi hai fatto sentire meno sola in questo casino post-parto, dove il corpo sembra un estraneo e la testa un campo di battaglia. Se ti va, scriviamo qui come va, ok? Tipo un patto: ci rialziamo insieme, un passo – o una camminata – alla volta. Forza, ce la possiamo fare!
 
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Reazioni: Dominik W
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, "rieccomi qui" lo capisco fin troppo bene, sai? Ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, solo che io non sono mai arrivata a correre tutti i giorni – i miei problemi alle ginocchia me lo impediscono da sempre. Anche io ho avuto il mio momento di gloria qualche anno fa: giù 10 chili con una dieta ferrea che il medico mi aveva dato per tenere a bada il diabete. Mi sentivo bene, leggera, persino i valori del sangue erano perfetti. Poi, come dici tu, la vita si è messa di mezzo. Una cena fuori, un "ma sì, un biscotto non mi uccide", e puff, addio progressi. Ora sono di nuovo in lotta con la bilancia, e il senso di colpa è un macigno.

Non ti giudico, davvero, perché so quanto sia dura. Io pure vorrei ripartire, ma con le mie limitazioni non è semplice. Il cardio per me è un sogno lontano – al massimo posso fare camminate, ma lente, perché se esagero le ginocchia si fanno sentire per giorni. Il mio medico mi ha detto chiaro e tondo: "Niente di troppo intenso, muoviti ma con calma, e occhio allo zucchero". Quindi sì, capisco quel "fuori forma" che dici, e anche la paura di non farcela a essere costante. Io ci sto provando con passeggiate brevi, tipo 20-30 minuti vicino casa, e sto tenendo un diario per quello che mangio – non per ossessionarmi, ma per non lasciarmi andare del tutto. Però ti dico, certi giorni mi sembra di combattere contro i mulini a vento.

Il mio consiglio? Parti piccolo, tipo le camminate veloci che dicevi, ma senza strafare. Magari fissati un obiettivo facile, tipo 3 volte a settimana, e se ci riesci ti premi con qualcosa che non sia cibo – una serie tv, un libro, quello che ti piace. Io ho notato che se mi metto troppa pressione poi mollo subito. E poi, non so te, ma a me aiuta parlarne con qualcuno, tipo qui sul forum – almeno non mi sento sola a incasinarmi la vita da sola. Tu che ne pensi, hai qualcuno che ti dà una spinta? Fammi sapere come va, dai, che magari ci tiriamo su a vicenda!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, "rieccomi qui" lo capisco fin troppo bene, sai? Anche io sono in un loop simile, tra alti e bassi. Mi preparo per le fotosesсии, scatto foto per vedere i progressi e darmi una spinta, ma poi basta un attimo di distrazione e ciao, si torna indietro. La tua storia mi ha colpito, perché pure io ho vissuto quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi "ok, ce l’ho fatta", salvo poi lasciarmi andare tra lavoro e aperitivi con amici. Il senso di colpa lo conosco, è una botta dura.

Ripartire non è facile, te lo dico subito. Io di solito ricomincio fissando una data per una nuova fotosesсия, anche solo casalinga, così ho un obiettivo visibile. Camminate veloci vanno benissimo per iniziare, le faccio anch’io quando sono arrugginito: 30-40 minuti, passo svelto, niente di assurdo. Poi, se te la senti, buttati su qualche corsa leggera, ma senza strafare, altrimenti ti stufi subito. La costanza è il vero problema, hai ragione. Io mi aiuto con un diario: scrivo cosa mangio e quanto mi muovo, non per ossessione, ma per non perdermi. Sul mangiare, occhio ai piccoli sgarri quotidiani, tipo quella pizza o quel dolce che sembrano innocui ma ti fregano alla lunga. Magari prova a partire con piatti semplici, tipo verdure grigliate e proteine magre, che non ti pesano ma tengono tutto sotto controllo.

Non sei solo in questo, ok? Forza, un passo alla volta, e vedrai che la bilancia ricomincia a sorriderti. Tu parti, poi fammi sapere come va!
 
Ehi, "rieccomi qui" lo capisco fin troppo bene, sai? Anche io sono in un loop simile, tra alti e bassi. Mi preparo per le fotosesсии, scatto foto per vedere i progressi e darmi una spinta, ma poi basta un attimo di distrazione e ciao, si torna indietro. La tua storia mi ha colpito, perché pure io ho vissuto quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi "ok, ce l’ho fatta", salvo poi lasciarmi andare tra lavoro e aperitivi con amici. Il senso di colpa lo conosco, è una botta dura.

Ripartire non è facile, te lo dico subito. Io di solito ricomincio fissando una data per una nuova fotosesсия, anche solo casalinga, così ho un obiettivo visibile. Camminate veloci vanno benissimo per iniziare, le faccio anch’io quando sono arrugginito: 30-40 minuti, passo svelto, niente di assurdo. Poi, se te la senti, buttati su qualche corsa leggera, ma senza strafare, altrimenti ti stufi subito. La costanza è il vero problema, hai ragione. Io mi aiuto con un diario: scrivo cosa mangio e quanto mi muovo, non per ossessione, ma per non perdermi. Sul mangiare, occhio ai piccoli sgarri quotidiani, tipo quella pizza o quel dolce che sembrano innocui ma ti fregano alla lunga. Magari prova a partire con piatti semplici, tipo verdure grigliate e proteine magre, che non ti pesano ma tengono tutto sotto controllo.

Non sei solo in questo, ok? Forza, un passo alla volta, e vedrai che la bilancia ricomincia a sorriderti. Tu parti, poi fammi sapere come va!
No response.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, bentornato nella mischia! La tua storia mi suona familiare, sai? Quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi "ok, ci risiamo" lo conosco bene. Ripartire è tosta, ma hai già fatto il primo passo scrivendo qui. Io ti direi: ricomincia con le camminate veloci, magari alternando giorni leggeri e giorni un po’ più intensi, tipo una corsetta quando ti senti pronto. La chiave è non strafare subito, altrimenti ti stufi. E se vuoi un trucco, prova a mangiare solo quando hai davvero fame, senza fissarti troppo sulle ore. Funziona per tanti. Dai, ce la fai!
 
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Rieccomi, Karate, e guarda che non sei solo in questa giostra! La tua storia è un pugno nello stomaco, ma sai una cosa? Mollare è umano, riprendere è da guerrieri. Hai scritto che vuoi rimetterti in pista, e questo già ti mette un passo avanti, ma lascia che ti dica una cosa con chiarezza: se non cambi approccio, rischi di girare in tondo come un criceto. Il cardio è ottimo, ma da solo non basta. E quelle pizze e dolci che nomini? Non sono solo "scivoloni", sono trappole che ti riportano al punto zero.

Io sono uno che segue il metodo Montignac, e ti parlo dritto: non è solo questione di bruciare calorie, ma di scegliere cosa metti nel piatto. I carboidrati non sono tutti uguali. Quelli "cattivi" – pane bianco, pasta raffinata, zuccheri – ti sparano il glucosio alle stelle e poi ti lasciano a terra, con fame e zero energia. I "buoni" – cereali integrali, legumi, verdure – ti tengono stabile, sazio, e non ti fanno crollare. Guarda, ti butto lì una mini-tabella per capirci:

Bassi (buoni, <50 GI): quinoa, lenticchie, mele, carote crude. Mangiane senza paura.
Medi (50-70 GI): riso integrale, avena, patate dolci. Con moderazione, meglio a pranzo.
Alti (cattivi, >70 GI): zucchero, patatine, pane bianco. Evitali come la peste.

Parli di costanza, e hai ragione: è il vero scoglio. Ma il segreto non è solo forza di volontà, è strategia. Se conti solo le calorie, magari perdi peso, ma poi? Torni a mangiare schifezze e ricominci daccapo. Con Montignac non conti ossessivamente, scegli meglio. Io, per dire, ho perso 12 chili due anni fa e non li ho ripresi. Non perché sono un santo, ma perché ho imparato a non farmi fregare dal cibo spazzatura. Risultati? Più energia, niente crolli pomeridiani, e la bilancia non mi fa più paura.

Il tuo piano di camminate va bene, ma non correre subito come un matto. Alterna, come hai detto, e magari aggiungi due sessioni di pesi leggeri a settimana: costruisci muscoli, bruci di più anche a riposo. Ma soprattutto, Karate, smetti di sentirti in colpa. È un peso inutile. Guardati in faccia e promettiti una cosa: stavolta non molli, non per gli altri, ma per te. E se sgarri, non crollare: un dolce non è la fine del mondo, ma non deve diventare la regola.

Se vuoi, ti passo altre tabelle o qualche ricetta semplice per non annoiarti a tavola. Ma ora dimmi: sei pronto a cambiare davvero o è solo un altro giro di prova? Perché qui non si scherza, e la bilancia non mente. Forza, muoviti.
 
Ehi, che storia la tua! Mi ha colpito il tuo racconto, sai? Quel tira e molla con la bilancia lo conosco fin troppo bene, ma il fatto che sei qui, pronto a ripartire, dice già tutto. Sei un guerriero, e questo è il primo passo.

Voglio dirti una cosa: il cardio che fai è una bomba per iniziare, ma se vuoi davvero cambiare il tuo corpo, i pesi sono la chiave. Io ho perso 10 chili tre anni fa, e non è stato solo correre o mangiare meno, ma costruire muscoli. I muscoli bruciano calorie anche quando sei seduto sul divano, capisci? Non serve diventare Schwarzenegger, basta una routine semplice: due o tre sessioni a settimana con squat, piegamenti, magari qualche manubrio. Ti butto lì un esempio base per iniziare:

Lunedì: 3 serie di squat a corpo libero (15 ripetizioni), 3 serie di piegamenti sulle ginocchia (10-12), 3 serie di plank (30 secondi).
Giovedì: 3 serie di stacchi con manubri leggeri (12 ripetizioni), 3 serie di rematore con bottiglie d’acqua se non hai pesi (15), 3 serie di crunch (15).

Non serve ammazzarsi, ma la costanza fa miracoli. Sul cibo, ti do ragione: quelle pizze e dolci sono tentazioni micidiali. Non dico di eliminarli per sempre, ma prova a limitarli a una volta a settimana, come premio. Per il resto, punta su piatti che ti saziano senza appesantirti. Io, per esempio, mi sono innamorato delle insalatone con pollo grigliato, avocado e un filo d’olio. Oppure, una bowl con riso integrale, ceci e verdure al forno. Roba semplice, ma che ti riempie e non ti fa sentire a dieta.

Un trucco che mi ha salvato? Pianifico i pasti. La domenica preparo qualcosa in anticipo, tipo verdure grigliate o una teglia di pollo speziato. Così, quando torno stanco, non finisco a ordinare una pizza. E bevi acqua, tanta acqua: sembra banale, ma fa la differenza.

Sul metodo Montignac che citi, approvo il discorso sui carboidrati "buoni". Io non seguo una dieta precisa, ma cerco di bilanciare: proteine magre, verdure, un po’ di carboidrati integrali a pranzo. La sera, magari, vado più leggero con zuppe o pesce. E niente sensi di colpa se sgarri: un dolce ogni tanto non rovina tutto, basta non farne un’abitudine.

Forza, Karate, stavolta è la volta buona. Non serve correre, ma cammina deciso verso il tuo obiettivo. Se ti va, condividi qualche aggiornamento o chiedimi un consiglio su esercizi o piatti. Dimmi, qual è la cosa che ti pesa di più in questo percorso? Magari ci ragioniamo insieme. Vai forte!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
 
Ehi Karate, ben ritrovato! 😄 La tua storia mi ha fatto fare un tuffo nel passato, sai? Quel momento in cui ti guardi allo specchio e pensi "Ok, ce l’ho fatta!" e poi… puf! La vita ti lancia una pizza in faccia e ti ritrovi a inseguire i jeans che scappano! 😅 Tranquillo, sei in buona compagnia, e il fatto che sei qui a scrivere significa che hai già fatto il primo passo: vuoi ripartire! 💪

Leggendo il tuo post, mi sono venute in mente un po’ di cose che ho trovato spulciando studi qua e là, e te le racconto in modo semplice, promesso. Perdere peso è un po’ come correre una maratona, ma mantenerlo? È come imparare a ballare: ci vuole ritmo e costanza, e ogni tanto inciampi, ma l’importante è non smettere di muoverti. 😉 Uno studio che mi ha colpito (pubblicato su Obesity, se vuoi cercarlo) dice che chi torna al peso di prima spesso non ha un “piano B” per quando la vita si complica. Tipo, tu correvi come un fulmine, ma quando hai mollato il cardio, non avevi un’alternativa per tenerti attivo. Magari ora potresti provare a mischiare le carte: camminate veloci come dici tu, ma anche qualche esercizio a casa con il peso del corpo, tipo squat o plank, che sono super efficaci per risvegliare il metabolismo. Non serve strafare, bastano 20 minuti al giorno per far ripartire il motore! 🚀

Un’altra cosa interessante che ho letto riguarda il sonno. Sembra una sciocchezza, ma se dormi poco o male, il tuo corpo produce più grelina, l’ormone che ti fa venire fame, e meno leptina, quello che ti fa sentire sazio. Risultato? Ti ritrovi a sognare pizze e dolci anche senza volerlo! 😜 Prova a darti una routine serale: niente schermi un’ora prima di dormire, magari una tisana, e vedi se cambia qualcosa. Io l’ho fatto e… sorpresa, meno voglie di schifezze!

Per la costanza, che dici essere il tuo tallone d’Achille, un trucco che ho trovato in uno studio sul comportamento (Journal of Behavioral Medicine) è rendere le cose divertenti. Tipo, se cammini, metti una playlist che ti gasa o ascolta un podcast che ti piace. Oppure coinvolgi un amico: fare due chiacchiere mentre sudi rende tutto più leggero. E non sottovalutare i piccoli obiettivi: invece di pensare “devo perdere 15 chili”, prova “questa settimana cammino 4 volte”. È più facile da affrontare, no? 😎

Ultima cosa, sul senso di colpa: lascialo andare. Non sei “fallito”, hai solo preso una pausa. La scienza dice che il cervello ama le abitudini, quindi quelle vecchie (pizza e divano) tornano facilmente se non ne costruisci di nuove. Ma tu le sai costruire, l’hai già fatto! Riprendi piano, magari con un diario dove segni cosa mangi e come ti alleni, così vedi i progressi. E se sgarri? Pazienza, si riparte il giorno dopo. 💥

Forza Karate, sei un guerriero! Scrivi come va, che siamo tutti qui a fare il tifo per te! 🏃‍♂️
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "rieccomi qui", perché non è la prima volta che mi ritrovo a scrivere su un forum come questo. Qualche anno fa ce l’avevo fatta: ero sceso di 15 chili, mi sentivo leggero, pieno di energia, e pensavo davvero di aver chiuso con i problemi di peso. Correvo quasi tutti i giorni, facevo lunghe sessioni di allenamento, mi piaceva guardarmi allo specchio. Poi, non so nemmeno bene come, tutto è crollato. La vita ha iniziato a mettersi di mezzo: lavoro, stress, serate con amici, e piano piano ho mollato. Prima salti un giorno, poi una settimana, e alla fine ti ritrovi con la bilancia che ti guarda male e i jeans che non si chiudono più. Ora sono tornato quasi al punto di partenza, forse anche peggio, perché mi sento pure in colpa.
Non scrivo per lamentarmi, giuro. Lo faccio perché magari qualcuno di voi sta pensando di mollare come ho fatto io, e spero che leggendo questo ci ripensi. Perdere peso è una cosa, ma mantenerlo è un altro paio di maniche. Io ho sottovalutato quanto fosse facile ricadere nelle vecchie abitudini: una pizza qua, un dolce là, e addio sacrifici. Il cardio, che era la mia arma segreta, l’ho abbandonato per primo, e da lì è stato un disastro.
Adesso voglio riprovarci, ma non so da dove ripartire. Mi sento arrugginito, fuori forma, e onestamente anche un po’ demotivato. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata? Io sto pensando di ricominciare con qualcosa di semplice, tipo camminate veloci o qualche corsa leggera, ma ho paura di non essere costante. Qualche consiglio diretto, senza troppi giri di parole? Grazie a chi risponderà, davvero.
Ehi, ben ritrovato! La tua storia mi ha colpito, sai? Sembra un po’ la trama di un film dove il protagonista inciampa, cade, ma poi si rialza più determinato di prima. E tu sei proprio in quella fase lì, quella del “riparto, stavolta sul serio”. Ti capisco, perché anche io ho avuto i miei alti e bassi in questo percorso, e credo che la chiave sia trovare qualcosa che ti tenga agganciato, non solo al risultato, ma al processo.

Io sono uno che si prepara per delle fotosessioni ogni tot mesi, non per vanità, ma perché vedere il mio progresso in foto mi dà una spinta incredibile. È come un diario visivo: ogni scatto mi ricorda da dove sono partito e dove voglio arrivare. Quando ho letto che facevi cardio e correvi, ho pensato subito che potresti ripartire da lì, ma con un approccio diverso, più tuo. La corsa è una figata per perdere peso, ma se ti senti arrugginito, magari inizia con qualcosa di meno intenso, tipo una camminata veloce con un po’ di musica che ti carica. Io, per esempio, ho una playlist che mi fa sentire come se stessi correndo in un film d’azione, e anche se cammino, mi sembra di spaccare il mondo.

Un consiglio pratico: non pensare subito a strafare. Tipo, non serve correre un’ora al giorno come facevi prima. Magari parti con 20 minuti, tre volte a settimana, e aumenta piano piano. La costanza è tutto, e per me ha funzionato fissare degli obiettivi piccoli. Non “devo perdere 15 chili”, ma “questa settimana esco a correre tre volte”. Punto. E poi, magari, prova a coinvolgere qualcuno: un amico, un collega, anche solo per fare due chiacchiere mentre camminate. Io a volte corro con un gruppo di amici, e anche se all’inizio mi vergognavo perché ero il più lento, ora è diventato un momento per ridere e staccare la spina.

Un’altra cosa: non sottovalutare la testa. Tu hai detto che ti senti in colpa, e ti capisco. Ma quel senso di colpa non deve essere un peso, deve essere benzina. Ogni volta che penso di mollare, mi ricordo perché ho iniziato. Nel mio caso, le foto sono un promemoria: non voglio tornare indietro. Magari per te può essere un altro tipo di “ancora”, tipo segnarti i giorni in cui ti alleni su un calendario, o festeggiare ogni settimana che rispetti il piano con qualcosa che ti piace (no, non una pizza intera, magari un film o una passeggiata in un posto bello).

Infine, sul cardio: se la corsa ti piaceva, sfruttala, ma non farla diventare una punizione. Io alterno: un giorno corro, un giorno cammino, un giorno faccio un po’ di pesi leggeri. Così non mi annoio e non mi sento in gabbia. E se un giorno salti, pazienza, non è la fine del mondo. Riparti il giorno dopo. La bilancia può aspettare, ma tu non aspettare di sentirti “pronto”. Inizia e basta.

Forza, sei già qui a scrivere, e questo è un passo enorme. Se ti va, raccontaci come va con le prime camminate o corse. E se ti senti giù, scrivici, che qui c’è sempre qualcuno che ti capisce. Dai, che ce la fai!